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sabato 30 aprile 2022

Recensione "I 4 codici - Gli eredi (vol 1)" - Giada Baldassarri

Titolo: I 4 codici - Gli eredi
Autore: Giada Baldassarri 
Editore: InediEdizioni 
Genere: Fantasy
Pagine: 348
Prezzo: € 15,00  




All'alba di una vacanza in famiglia, i cinque fratelli Blake vengono catapultati per errore ad Aztlan, una misteriosa isola lacerata dall'eterna battaglia tra gli adepti di Lilith, la dea della morte e della distruzione, e gli Eredi, i leggendari padroni degli elementi. In questa terra estranea al mondo, i giovani si ritrovano ad affrontare realtà sconcertanti. Dopo la morte degli ultimi Eredi, avvenuta ormai da tremila anni, sono loro i nuovi signori degli elementi, gli unici che possono ancora liberare Aztlan dalla feroce tirannia di Orix Shadizaar, la figlia prediletta di Lilith, e dalla brama dei Signori della Guerra, suoi alleati. Costretti ad accettare il loro destino per salvare l'amato nonno, prigioniero delle forze oscure, Kevin, Daniel, Sara, Erin e Ryan decidono quindi di combattere e di affrontare una guerra lunga e logorante tra invidie, dissapori e violenze, forti solamente del profondo legame che li unisce e dell'immensa e spaventosa potenza che gli elementi hanno concesso loro. Età di lettura: da 12 anni. 

 
Come sempre, prima di parlarvi del libro, voglio ringraziare l’autrice Giada Baldassarri per la collaborazione e, soprattutto, scusarmi per l’attesa nel pubblicare la recensione. 
“I 4 codici - Gli eredi” è il primo volume di una saga fantasy che non vedo l’ora di continuare, leggendo il secondo volume, perché la sua aura magica ha saputo totalmente conquistarmi. 

“I 4 codici – Gli eredi” è la storia di cinque fratelli, la storia di Kevin, Ryan, Daniel, Sara e Erin. 
Cinque ragazzi che si organizzano per una vacanza di famiglia ma in cui il destino avrà piani ben diversi per loro. Dal nulla l’aereo prende fuoco, precipitando nell’oceano avvolto da una strana nebbia viola e miracolosamente i fratelli riescono a salvarsi. Ancora stravolti e spaesati si ritrovano a dover lottare per la loro vita nuotando verso la terra ferma che scorgono all’orizzonte. Si ritrovano su questa isola, che poi si scoprirà chiamarsi Aztlan, sulla quale dovranno affrontare il fato. Aztlan è un’isola che per secoli è rimasta all’ombra di una tirannia crudele e spietata. Una tirannia e una guerra iniziata nel passato da Shiyon Shadizaar e proseguita nel presente dalla figlia Orix Shadizaar. I cinque fratelli scopriranno presto di essere importanti e determinanti per il futuro di quell’isola tanto misteriosa quanto affasciante, scopriranno di essere i prescelti e predetti dall’Oracolo degli Dei. 
Un’isola della quale non conoscono nulla, cosa lega la loro famiglia a quel nuovo mondo? Impareranno presto a conoscere se stessi e i loro poteri. Loro sono gli Eredi, sono coloro che dovranno, come in passato, sconfiggere il male e l’oscurità e mettere per sempre la parola fine alla malvagità degli Shadizaar. 
Gli Eredi sono anche coloro che governano e dominano i cinque elementi: il fuoco, la terra, il vento, l’acqua e la forza. Riusciranno i fratelli ad imparare a utilizzare i loro strabilianti poteri? 

Non so bene da dove iniziare a parlarvi di questa lettura, ci sono tantissimi elementi, personaggi e avvenimenti che è difficile sintetizzare senza, in qualche modo, sminuire questo incredibile mondo creato dall’autrice. 
La storia è, appunto, ambientata su questa isola misteriosa ma, in particolar modo, le vicende si svolgono nel Regno di Althea, il regno degli abissi, una città nascosta nelle profondità dell’oceano. Un regno marino in cui il lettore potrà fare la conoscenza di diverse creature fantastiche come tritoni, sirene e ninfe. Un regno in cui l’autrice è stata capace, grazie a delle ben curate descrizioni, di farmi immergere totalmente nell’atmosfera marina e dei suoi abitanti, un’atmosfera unica e incantata. Descrizioni minuziose che mi hanno permesso di immaginare perfettamente gli scenari e i luoghi fatati. 

Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e presentati in ogni loro aspetto, soprattutto quello caratteriale e sentimentale, anche quelli che appartengono al male. 
In particolar modo sono riuscita perfettamente a sentirmi parte dei cinque fratelli, parte della loro famiglia, parte delle loro emozioni, sensazioni e stati d’animo così vividi quanto spontanei. Cinque fratelli che insieme al lettore dovranno trovare la forza, il coraggio e la determinazione per affrontare la situazione pericolosa in cui ci sono in gioco le loro stesse vite e in cui dovranno affrontare i propri limiti e allenare i propri poteri. Una situazione in cui il destino li ha scelti per lottare contro il male e la tirannia ma anche contro se stessi e le loro insicurezze. Il lettore, inoltre, resterà particolarmente sorpreso nel percepire il forte rapporto e legame che scorre nel sangue dei fratelli. Un legame indistruttibile grazie al quale si sentiranno sempre più potenti e uniti, sempre più pronti ad affrontare il loro destino. Posso dire di aver apprezzato molto vedere come l’amore permane nonostante le difficoltà, come vince su tutto, soprattutto sulla paura. Come si suol dire, “L’unione fa la forza” e loro ne sono un chiaro esempio. 
Ci sono tantissimi altri personaggi come Jalee, Farial il Mnedicante, Syria la regina di Althea e sua nipote Egel, Orix Shadizaar sovrana di Dartis ecc... 
L'autrice lascia spazio nella storia anche per da voce a Orix, in cui possiamo ben intuire la sua fama di potere e di conquista, il suo odio verso Althea e gli Eredi.
Ho anche apprezzato tantissimo sia l’utilissimo epilogo iniziale in cui l’autrice ci presenta tutti i personaggi sia le meravigliose illustrazioni, a fine libro, che danno gioia ai nostri occhi e aiutano la nostra immaginazione. 

Le tematiche affrontate sono tante come, per esempio, il ruolo del destino, l’amore, la fratellanza, la tirannia e la malvagità, l’odio, la sete di potere e la famiglia. Il destino, così imprevedibile e spesso ingiusto, che in questa storia svolge un ruolo fondamentale, il filo conduttore di tutta la vicenda. Un vicenda già scritta e destinata a compiersi. L'amore, che possiamo vedere in più di una delle sue sfumature, dall'amore familiare, a quello per la patria a quello tra gli Eredi e gli altri personaggi. La tirannia, la malvagità, l'odio e la sete di potere sono tutte caratteristiche che ritroviamo in Orix e nel suo regno. Un regno ormai basato sulla paura e sulla sottomissione ad una regina che rappresenta il male in persona. Una regina con un cuore denso di crudeltà.

La trama del libro è molto originale e ben sviluppata, l’autrice ci racconta tutto senza dimenticare nemmeno il più piccolo ed insignificante dettaglio. Essendo il primo volume ha un ruolo introduttivo e, nonostante le vicende si mescolino con molteplici e ricche descrizioni, la lettura non risulta mai essere noiosa o banale ma, al contrario, diventa sempre più completa e accattivante. La narrazione si alterna tra le vicende degli Eredi e quelle di Orix e i suoi seguaci, per farci capire e vedere come entrambe le parti si stiano preparando ad affrontare il fato e soprattutto per far sentire al lettore la paura che scorre nelle vene degli Eredi che fa da contrasto all’entusiasmo e all’eccitazione che, invece, fanno brillare gli occhi ambrati della Regina di Dartis. Una narrazione che ci fa sempre di più percepire quella linea che si frappone tra Bene e Male.  
Il linguaggio è davvero molto scorrevole, chiaro, fluido e semplice capace di coinvolgere e incuriosire fino all’ultima pagina e di spiegare senza creare ne confusione ne dubbi tutta l’intricata vicenda. “I 4 codici – Gli eredi” è una storia davvero molto coinvolgente, ricca di accurate descrizioni, azione, avventura, colpi di scena e personaggi fantastici e, piccolo spoiler, ci saranno anche vampiri e arpie tra le creature magiche. 

I 4 codici – Gli Eredi” è un fantasy che non posso fare altro che consigliare, soprattutto a chi desidera immergersi in una magica avventura al fianco di cinque fratelli coraggiosi che vi faranno restare sulle spine e sempre in trepidante attesa di scoprire tutti i segreti di quell’isola incantata. Il finale è aperto e non so veramente cosa aspettarmi nel secondo volume ma sono davvero molto curiosa e ansiosa di conoscere gli altri regni, gli altri protagonisti e nuove creature fantastiche. 


Ed Erin come poteva dargli torto? Era assurdo anche per lei quello che aveva provato, ma era la verità. Non si era mai misurata con se stessa fino ad allora. Non in quel modo almeno. Quella paura così autentica, primordiale, sembrava averla risvegliata da un sonno durato anni. Era stato esaltante sentirsi viva. Terribile ed esaltante. 

Per come era fatta lei, il pensiero del futuro l'aveva sempre tormentata, ma in quell'ultimo periodo aveva deciso di concentrarsi solo sul presente per evitare di impazzire. Avere in mente quello che poteva o doveva essere il suo destino le dava una profonda insicurezza e non era affatto convinta che quello fosse il sentimento migliore per affrontare tutta la situazione. Fare un passo per volta, impegnandosi giorno per giorno senza dare troppo peso ad una malsana lungimiranza la aiutava. Per questo era decisa a non pensare più al futuro, ma solo al presente. 

Non c'era nessuno con cui poteva prendersela per quello che gh stava succedendo. E non c'era nessuno che poteva capire quanta paura tutto quello gli facesse. Il pericolo che correvano, lui e i suoi fratelli... era enorme, ma non c'era modo per impedirlo. Doveva essere disposto a tutto per tenere la sua famiglia al sicuro. Era il maggiore, era una sua responsabilità. Ma ogni volta che ci pensava sentiva lo stomaco aggrovigliarsi e all'idea di doverla assumere era terrorizzato. 

Nonostante il sovraccarico di percezioni, Ryan non si sentiva né confuso, né stordito. Gli sembrava che ad ogni sensazione muova la sua mente si allargasse ed esplorasse i suoi meandri con rinnovata forza. Si sedette a terra, talmente felice da provare un muto piacere persino per il freddo pungente che gli sfiorava la pelle. Dopo tanto tempo era veramente in pace con se stesso. La perfetta armonia tra la sua anima e la sua coscienza. Era stato un bambino per cosi poco tempo nella sua vita che gli era mancato sentirsi totalmente libero.

Obbedi a Jalee senza perdere tempo si spogliò e si immerse nella vasca in un lampo. Il contatto con l'acqua parve risvegliarla da quel momento 𝘥𝘪 infondata euforia. Era un'egoista. Come poteva stare li a pensare all'amore quando i suoi fratelli erano ancora nei sotterranei a lottare per la vita? Avevano un destino che li avrebbe condotti a prove dure, forse insormontabili e avrebbero tutti rischiato di perdere ogni cosa.


Giada Baldassarri 
Nata il 13 settembre 1993, si è laureata in Psicologia Clinica e si è specializzata nella Psicologia del Lavoro, ambito dove lavora attualmente. Nel tempo libero si occupa dell’amministrazione e del marketing nell’azienda di famiglia ed è una Formatrice aziendale in tematiche di Sviluppo Organizzativo. Ex pallavolista ed ex karateka, ama la solitudine, il cibo, gli animali e scrive dall’età di 15 anni. Il suo primo romanzo pubblicato è anche il primo della saga dei I 4 Codici, “I 4 Codici - Gli Eredi” (2016).

martedì 26 aprile 2022

Segnalazione "GiallOscuro" - Carola Cestari

Buongiorno a tutti readers! 
Oggi vogliamo segnalarvi il nuovo romanzo di questa bravissima autrice, Carola Cestari. Abbiamo già avuto il piacere di collaborare personalmente con lei per leggere e recensire il suo romanzo d'esordio, "Nero catrame", che vi consigliamo se siete amanti del genere thriller. 

Titolo: GiallOscuro
Autore: Carola Cestari 
Editore: Dragonfly
Pagine: 164
Prezzo: € 15,00 





“GiallOscuro” è una raccolta di 15 racconti, in cui il mistero si interseca con la vita quotidiana dei protagonisti, con varie sfumature di intensità, dal giallo al noir più acceso. 
Vi sono narrate relazioni d’amore nelle quali il caso modifica il corso delle esistenze, rapporti fra fratelli e amici che affrontano morti inaspettate e inspiegabili, ritrovamenti casuali di oggetti che modificano per sempre la vita dei fortuiti possessori. Senza dimenticare alcuni anziani che guidati dalla curiosità, scoprono verità finora celate ai più. 

Coloro che vengono coinvolti negli enigmi sono a volte semplici spettatori, in altre situazioni influiscono attivamente nel trasformare gli eventi inspiegabili in veri e propri casi da risolvere. 



Carola Cestari 
Nasce a Milano, città che lascia per trasferirsi prima a Treviso e in seguito, a Padova, dove si laurea in Statistica Economica. Durante l'università trascorre un anno a Glasgow, in Scozia. Consegue poi un Master in Intercultural Competence and Management all'Università di Verona. Per lavoro si trasferisce per tre anni a Torino e dal 2007 vive a Milano con la famiglia. Viaggia spesso, per lavoro e per passione. Ha iniziato a scrivere racconti e storie brevi nel 2018: da allora è stata premiata in più di quaranta concorsi letterari. Il 16 maggio 2021 è stato pubblicato il primo romanzo poliziesco “Nero Catrame”. Ama i gatti e gli orti sui balconi.

lunedì 25 aprile 2022

Recensione "New York, new me" - Alessia Perriello

Titolo: New York, new me
Autore: Alessia Perriello 
Editore: Albatros
Genere: Narrativa
Pagine: 134
Prezzo: 12,50€ 




Mi sei entrata dentro dal primo istante in cui ho incrociato i tuoi occhi
A volte basta un secondo per stravolgere la nostra vita. È quello che succede a Melissa quando perde i genitori in un tragico incidente d'auto. Rimasta sola con l'amata zia, per cercare di superare il dolore e voltare pagina decidono di trasferirsi a New York. È qui che la giovane incontrerà Thomas, un bellissimo e talentuoso newyorkese che inizierà ad occupare tutti i suoi pensieri. Ma il loro incontro è davvero una coincidenza? Forse Melissa sarà costretta a rimettere in discussione tutto quello che credeva vero.



"New York, new me" è stata veramente una piacevole sorpresa. Un libro che possiamo definire uno scrigno di emozioni. Fin dall'inizio il lettore è travolto da un'onda di sensazioni, di sentimenti contrastanti ed emozioni forti e intense. E' un romanzo capace di insegnare, sensibile e delicato. Appena l'autrice, Alessia Perriello, mi ha proposto la lettura del suo libro, ho sentito la necessità di sentire nuovamente tutte quelle sensazioni, avendole vissute in prima persona, che solo una maestosa città come New York riesce a suscitare. 

"New York, new me" ci racconta una storia dalle mille sfumature, l'inizio non è dei migliori perché il lettore, insieme alla protagonista Mel, deve vivere emozioni dolorose e troppo pesanti. Un inizio in cui dalla felicità e dalla spensieratezza si viene catapultati in una tragedia. 

Mel, Melissa, è la protagonista principale che inizialmente percepiamo come una giovane ragazza serena e sognatrice, ma che vediamo crescere velocemente fino a trovare, alla fine, una Mel adulta e consapevole. Rimasta con la zia Mary dopo un infausto incidente d'auto dei genitori, dovrà affrontarne le conseguenza, lottare contro l'assenza e sostenere quella dolorosa realtà che tanto la opprime, che la rende vuota e con il cuore affranto, arrabbiato e ancora incredulo. 
Una drammatica situazione in cui dovrà trovare il coraggio di rialzarsi, di mettere un punto al passato e allontanarsi da tutti quei ricordi e legami che ancora la tengono ancorata a ciò che ormai non c'è più e di cominciare una nuova vita per lasciarsi alle spalle tutto quello che più la fa soffrire. Una lotta contro se stessa e contro ciò che prova, un contrasto interiore e un impellente bisogno di terminare quel capitolo della sua vita, di voltare pagina e iniziarne uno nuovo e inaspettato. 
Partita per New York carica di speranza verso un futuro migliore e ricco di avventure, di nuovi incontri, di nuove esperienze e consapevolezze e ignara di ciò che la attende dietro l'angolo.

Ciò che percepii, arrivata là sotto, era davvero un senso di libertà. La sua imponenza, lo sguardo perso nell’orizzonte, la fierezza di quel braccio alzato ad inneggiare chissà quale vittoria, mi facevano sentire davvero forte ed ottimista. 

Un colpo di fulmine, un cuore che ritorna a battere e una verità impensabile. Una verità che, personalmente, mi ha lasciato stupita e incredula, non mi sarei mai aspettata un colpo di scena così clamoroso proprio sul finale. 
Un colpo di fulmine chiamato Thomas, il loro vicino di casa nel nuovo appartamento a New York, un ragazzo che non riusciamo ad inquadrare da subito ma, per conoscerlo del tutto, dovremo aspettare solo alla fine, quando ormai tutte le carte sono in tavola e la cruda realtà portata a galla. 

Odiavo ammetterlo ma in pochi giorni mi aveva fatto invaghire e poi distrutto come niente. Un sentimento di odio si mescolò a quello dell'amore. 

La zia Mary è un personaggio di cui vorrei parlare molto, ma mi trattengo per non rovinarvi la lettura. Vi dico solamente che alla fine ho provato nei suoi confronti parecchia rabbia ma anche apprensione. Apprensione per tutte le crepe che da anni le solcano il cuore. Il destino con lei è stato molto crudele, negandole la possibilità di realizzare il suo più grande sogno, quello di diventare madre. 

Ci provarono per mesi senza risultato, e, or mai convinti che non potesse trattarsi di una coincidenza, si recarono da uno specialista che dopo averla visitata le tolse ogni speranza: era sterile. Entrambi ci rimasero malissimo, tra loro non riuscivano neanche a parlarne. Più passavano i giorni, le settimane e più scendeva il gelo, finché, un giorno Eddy la lasciò dicendole che non poteva sposare una donna che non le avrebbe potuto dare dei bambini.

Una lettura che ci insegna a trovare la forza di saper dare a se stessi una seconda possibilità, di non fermarci al passato ma guardare al futuro, di vivere nuove emozione, di innamorarsi e far ripartire la vita anche se tutto sembra difficile o impossibile. Una storia in cui l'amore piomba repentinamente nelle vite dei personaggi quando meno se lo aspettano, stravolgendo la loro esistenze e i loro cuori. Un amore travagliato, due cuori che si avvicinano e si allontanano, che continuano a battere all'unisono incuranti del bisogno che hanno l'uno dell'altro. 
Ho apprezzato tantissimo le sensibilità dell'autrice nel dare spazio a Mel di esprimere tutte le sue emozioni, i suoi turbamenti, angosce e insicurezze nel lasciare la sua terra natia. La voce di Mel è capace di farsi ascoltare dal lettore, che non può far altro che provare una forte empatia. 
Una trama in cui amore, morte, vendetta, sofferenze e bugie si mescolano e danno vita a delle vicende ben costruite, accompagnate da uno stile di scrittura deciso ma semplice, molto fluido e scorrevole. Una storia che si leggere velocemente, ma che vi consiglio di godervi lentamente per assaporare New York e le sue atmosfere. 

Ero arrivata in America per lasciarmi alle spalle la tristezza ed iniziare una nuova vita ma il senso di vuoto e malinconia che avevo lasciato in Italia, era tornato a trovarmi.  Il mio pensiero andò subito ai miei geni tori e all'amore che li aveva sempre uniti.  Avrei dato l'anima per trovarne uno così anche io. Mi ero illusa che Thomas po tesse farmelo vivere ma non era così. Fissai le stelle in cielo che a malapena si vedevano in quella metropoli piena di luci, ne puntai una e mormorando tra me e me dissi: «Mamma, papà, vi prometto che niente e nessuno potrà mai levarmi quel sorriso che tanto amavate in me. Vi chiedo, però, di dar mi il coraggio di affrontare questa brutta delusione. Vi amo».



Alessia Perriello 
Nasce il 23 Dicembre 1985 a Capaccio Paestum. Sullo sfondo di un territorio ricco di storia e bellezze naturali, vive un’infanzia serena che stimola la sua sete di conoscenza e la sua fervida immaginazione. Sognatrice come la madre e riservata come il padre, fin da subito, trova nella scrittura un modo per esprimere le sue emozioni e i suoi pensieri. 
Giovanissima, ha la fortuna di incontrare Carmine, il suo grande amore, con il quale si sposa nel 2012. E saranno proprio l’appoggio e la stima del marito, ad incoraggiarla a mettersi in gioco con questo suo primo romanzo.

sabato 23 aprile 2022

Recensione "Diciassette alle due" - Fabio Criniti

Titolo: Diciassette alle due 
Autore: Fabio Criniti 
Genere: Thriller/Horror
Editore: Bookabook

Pagine: 319
Prezzo: € 18,00




Lei ha detto che quella storia è morta e sepolta. Io le posso dire che sicuramente è sepolta, ma morta...
È la notte di Natale e nell’ala ovest del carcere di Messyna, piccola città del Maine, c’è solo un detenuto: Jake Sullivan, accusato e reo confesso dell’assassinio della compagna, Jude Drake, avvenuto a Villa Carter, la loro abitazione dall’oscuro passato. In quella vecchia ala deserta, rischiarata da neon tremolanti ed esausti, il posto di guardia è presidiato dal giovane agente Howard Morris, che, per uno strano gioco del destino, si trova incastrato in una storia inquietante. Mentre fuori dal carcere scoppia un’improvvisa tempesta, Jake Sullivan muore inspiegabilmente nella sua cella. Da quel momento, una fitta nebbia si addensa attorno alla vita dell’agente Morris. Ma per arrivare alla verità, sarà necessario districare i nodi di un mistero che proviene da molto lontano.



Piccolo estratto
1.LA NOTTE DI NATALE, PRIMO ATTO
Messyna, Maine, USA – 24 dicembre 2017, 8:45 p.m. Ala ovest del carcere locale.
Jake Sullivan era stato confinato nella zona più isolata del carcere della città di Messyna, la piccola cittadina dello stato del Maine fondata un paio di secoli prima da un nobile proveniente dalla quasi omonima città siciliana. Raccontano gli annali storici che il nobile siciliano intravide nelle acque azzurre della parte nord-occidentale dell’oceano atlantico una qualche somiglianza con le altrettanto azzurre acque dello Stretto. La città non era molto grande, arrivava a stento a circa diciassettemila abitanti e nel complesso era molto tranquilla. Almeno sino agli inizi di novembre dell’anno 2017. Il fatto accaduto nella notte tra il 30 e il 31 ottobre era stato così efferato e crudele che l’intera comunità ne era rimasta vivamente colpita. Quello compiuto da Jake Sullivan era stato, con buone ragioni, etichettato come il crimine più atroce e cruento che quella città avesse mai conosciuto sin dalla sua fondazione. 


Prima di iniziare a parlarvi di questa bellissima lettura voglio ringraziare l'autore Fabio Criniti per l'opportunità di lettura e per la fiducia riposta nel nostro blog. 
"Diciassette alle due" è un romanzo che racchiude al suo interno svariati generi, dal thriller al giallo all'horror. Generi che l'autore mescola con grande abilità creando una storia davvero affasciante, oscura ed inquietante. Un romanzo che decisamente mi ha lasciato sorpresa ed entusiasta, una storia che, per certi versi, ossessiona e cattura il lettore fino alla fine senza dargli il minimo scampo dalle atmosfere misteriose, cupe e soprannaturali che aleggiano in ogni pagina. Una storia intrigante in cui lentamente e con molta ansia i pezzi del puzzle iniziano a combaciare alla perfezione, senza lasciare nulla in sospeso. 
"Diciassette alle due" si legge con rapidità e curiosità e non si può far altro che apprezzare, soprattutto per gli amanti del genere, i vari riferimenti e citazioni ad autori come Stephen King, Lovecraft, Edgar Allan Poe e Bram Stoker. Riferimenti e influenze che rendono la storia ancora più agghiacciante. 

Come già detto nella trama, Jake Sullivan ha commesso un omicidio efferato, uccidendo brutalmente la sua amata, Jude Drake, nella loro nuova casa, Villa Carter. Un omicidio avvolto da un'aura di mistero e malvagità. Una volta confessato il crimine Jake si ritrova di nuovo avvolto dalle tenebre ma, questa volta, in una cella dietro le sbarre. Ed è proprio in quella cella che non potrà sfuggire al suo orribile destino. Sarà proprio il novellino Howard Morris a trovare il corpo morente di Jake e, da lì in avanti, la sua esistenza non sarà mai più la stessa, come se quella nebbia densa di crudeltà che aleggiava attorno a Jake si fosse, in qualche modo, posata sulle spalle di Morris senza lasciargli tregua. Domande, dubbi, paure ed insicurezze si faranno prepotentemente strada nella mente di Morris che, a tutti costi, vuole risolvere e rispondere a tutti i suoi timori e angosce, vuole mettere la parola fine a quella storia cosi macabra che sembra perseguitarlo. Le vicende di Jake saranno la sua ossessione fino a quando la verità non verrà portata a galla, fino a quando la matassa non verrà sbrogliata. Una verità che risale al passato, ai tempi addietro, gli stessi tempi che nascondono accadimenti disumani, sparizioni improvvise e strane presenze e visioni spettrali. Iniziano così la sue indagini personali che lo aiuteranno a mettere insieme tutti gli spaventosi tasselli. 

I personaggi, anche quelli meno citati, sono tutti fondamentali nel susseguirsi degli eventi, sono tutti parte di quel cerchio che deve essere chiuso a qualsiasi costo, anche se il prezzo da pagare potrebbe essere la vita, sono ben strutturati e caratterizzati, dotati di grande umanità anche nelle situazione più surreali e impensabili. Personaggi che, grazie alle dettagliate descrizioni dell'autore, riusciamo a conoscere molto bene anche dal punto di vista psicologico. Possiamo sentire e capire come affrontano cognitivamente l'atmosfera ultraterrena e soprannaturale che aleggia per tutta la storia. 

Il protagonista principale è sicuramente Howard Morris, un uomo dotato di un grande senso di giustizia e, infatti, lo conosciamo come guardia carceraria. Un uomo che, su malgrado, si trova a dover affrontare una situazione drammatica in cui la morte sembra essere la sola costante, una situazione che lo porterà a non darsi mai per vinto, a non arrendersi per giungere il prima possibile alla conclusione e riacquistare la sua tanto desiderata pace, soprattutto dal punto di vista famigliare. Morris è sposato, ha una moglie, Chris, e un figlio che ama più della sua stessa vita, un figlio che vuole a tutti i costi proteggere dalla tetra nebbia di Jake Sullivan. Da quella fatidica notte di Natale tutto è cambiato, anche i rapporti con la moglie che, pur essendo sempre dalla sua parte, inizia ad essere tormentata a sua volta dalla malvagità di Sullivan. Ho apprezzato davvero tanto l'amore tra Morris e la moglie, un amore così vero e limpido che rappresenta l'unica luce nel grigiore che alita addosso ai personaggi. 

"Con il tempo i tarli non tendono a scomparire, anzi, finiscono col divorare tutto l’ambiente in cui si trovano."

Il lettore avrà modo di incontrare e conoscere una protagonista particolare, sia attraverso gli altri personaggi che attraverso la voce del personaggio stesso, una protagonista che si palesa come presenza, come spirito o visione, come male demoniaco. Una protagonista che potremmo considerare l'emblema del male più crudele e inumano che consegue alla azioni umane, quel male che rende tanto pericoloso e oscuro il nostro mondo. Quel male inspiegabile e brutale. Questa presenza si racconterà, ci riporterà nel passato facendoci rivivere la sua vita, il suo orrore e le sue violenze, una presenza che dà la possibilità al lettore di essere coinvolto sempre di più nel clima soprannaturale e occulto della vicenda. 

"Diciassette alle due" è un romanzo avvolto nel mistero, ricco di suspense, colpi di scena ed elementi tipici dell'horror, è molto accattivante e capace di incuriosire, stupire e intrigare fino all'ultima riga il lettore, al punto da sentire la pelle d'oca su tutto il corpo. Un romanzo sicuramente originale, con una trama mai banale e molto ben costruita e curata nel dettaglio, arricchita da minuziose descrizioni, spesso impressionanti, dei luoghi, delle atmosfere oscure e delle sensazioni dei protagonisti. Un romanzo che ci racconta un'angosciante storia iniziata nel Natale del 2017 ma durata per ben 50 anni, portandosi dietro morte, una scia di sangue, segreti e paura. La narrazione, così come la scrittura, è fluida e molto scorrevole, capace anch'essa, insieme all'originalità della trama, di rendere il lettore incredulo, ansioso e in una perenne tensione. Un libro che non posso fare altro che consigliare, soprattutto a coloro che amano le atmosfere surreali e i finali sensazionali, anche se non garantisco sonni tranquilli. Vi consiglio, inoltre, di gustarvi questa lettura accompagnandola con la playlist creata dall'autore che trovate su Spotify.

Ebbe l’impressione di trovarsi in una zona di confine tra le cose buone e quelle cattive. E sentì forte dentro sé che avrebbe dato qualunque cosa pur di non mettere piede in quel corridoio buio. Ma il destino, quella notte di Natale, aveva altri progetti e l’agente Morris per la prima volta in vita sua provò una sensazione che poté definire paura.

«So che non sono fatti miei, padre, ma crede che ci sia ancora qualcosa da guarire?» «C’è sempre qualcosa da guarire e da salvare anche nell’anima che sembra più persa» disse serio il sacerdote.



Fabio Criniti 
Nato il 21 settembre 1974 a Messina, città in cui è cresciuto e tutt’ora vive con la moglie e il figlio, proprio davanti allo Stretto. Laureato in Giurisprudenza, esercita da anni la professione di avvocato. La passione per la scrittura nasce negli anni dell’adolescenza e, complici le letture dei racconti di Poe e di Lovecraft, svolta verso il genere horror. Ama i libri, il cinema, la musica e la buona cucina.

giovedì 21 aprile 2022

Segnalazione "La stella - Saga del sigillo della luna" - Cleo Rozenfeld

Buongiorno a tutti lettori e lettrici,
Abbiamo un nuovo romanzo da segnalarvi. Lo conoscete? Lo avete già letto? La copertina è stupenda! Qui di seguito vi lasciamo tutte le informazioni che l'autrice ha voluto condividere con voi. Buona lettura. 

Titolo: La stella - Saga del sigillo della luna (Volume 01)
Autore: Cleo Rozenfeld
Illustrazioni: Anne D. Graphic
Editore: Amazon KDP
Genere: Epic Fantasy, Urban Fantasy
Pagine: 264
Prezzo: 2,00 € o disponibile su Kindle Unlimited 
Data Pubblicazione: 31 Ottobre 2021 


Millenni fa, quando tutto era sconosciuto, quando si è narrato l’Enûma ilû awîlum e gli Dei crearono gli uomini, si è cantato il pianto, l’ira e la vendetta del Leone Celeste. 
Inanna, Dea dell’Amore e della Guerra, vittima di un sortilegio da parte del Dio della Luna, decide di andare nell’Oltretomba e diventarne la padrona. La Dea si scontrerà con Ereškigal, Regina della Morte, ma dal loro incontro scaturiranno eventi disastrosi influenzando il ventunesimo secolo e così la vita di Ambròse Rayven, quindicenne scappata dal manicomio di Canberra grazie a sua nonna Mary-Rose. Il destino di Ambròse è stato già deciso millenni prima, perché la ragazza è una delle reincarnazioni di Inanna, divise in otto parti come la stella ad otto punte a lei sacra. 


Loro tre sono i figli del tramonto dal destino segnato. Sono i figli della steppa, sono i fratelli che macchieranno la terra col proprio sangue. Loro sono i figli destinati al Kur. 

Sono nuda al cospetto del Cielo, con solo l’opale di Eridu e la mia tiara a mezzaluna sulla fronte, riflette la Dea. 
Nel pieno dei propri poteri, l’Argentea decide di proseguire il suo cammino con un solo scopo nel cuore: la vendetta. 

Vi lasciamo anche un assaggio di uno dei personaggi, Inanna:
Personaggio principale della saga: stronza e arrogante, ma ha anche dei lati negativi, come quella volta che ha inondato il mondo con un immenso diluvio con Enlil, Dio del Vento. Ha perso il suo amato e la maggior parte dei miti narrati su di lei, sono mossi dall’ira. 
Non è cattiva è che a volte non ci mette molto a complicarsi la vita, un sacco di divinità ce l’hanno con lei, invece molte altre sfruttando la cattiva fama di Inanna, le hanno dato la colpa dei propri misfatti. È affezionata a Ninšuba, la sua ancella, è stata come una nonna per lei. 
Dopo la morte del suo amante mortale decide di vendicarsi contro la responsabile: Ereškigal, Dea dei Morti, ma il punto in tutta questa storia è che ha fatto più morti Inanna, essendo Dea della Vita, che Ereškigal stessa.

Suonando il tamburo conterai il tempo, come fa la luna con le sue fasi” prosegue. Il vello, manto caprino, era simbolo del collegamento tra luna e ciclo mestruale. Il flusso sacro di quest’ultimo in concomitanza con la presenza della luna piena nel cielo era richiamato anche dalle falci di questi animali come simbolo femminile e sacro alla Dea. Un esemplare collegamento della forza vitale. Il battito del tamburo, lo splendore della luna e il ciclo mestruale erano la più grande esaltazione della vita e del battito del cuore. Il suono del tamburo era assai simile al suono dell’organo che teneva in vita non solo i mortali, ma anche i dingir. 

Cleo Rozenfeld 
E' uno pseudonimo usato per motivi di privacy. Nata a Manfredonia in provincia di Foggia il 27 Luglio 1996, attualmente laureanda presso la facoltà di Beni Culturali di Foggia. Cleo è appassionata di urban fantasy, genere che l’introdurrà nel mondo della lettura fino ad oggi. Amante del mondo manga ed anime, prediligendo in particolare le opere di: Kaori Yuki, Chie Shinohara, Mizuho Kusanagi ed Hiro Fujiwara.

martedì 19 aprile 2022

Recensione "Echo Heads" - Simone Colombo

Titolo: Echo heads
Autore: Simone Colombo
Editore: BookTribu
Genere: fantascienza
Pagine: 380
Prezzo: 18,00€ 




Come un’eco, frammenti di verità attraversano lo spazio e il tempo. Oscillano al ritmo delle onde radio che li trasportano, come messaggi in bottiglia scagliati ai posteri di un mondo devastato, sia sulla Terra che su Marte, miracolosamente sopravvissuti alle Catastrofi. O forse non si tratta di un miracolo? Forse qualcuno gioca a fare Dio, forse esiste un Disegno degli Eventi che riallaccerà le fila della Storia. O forse, brutalmente, la Storia cercherà solo di salvare se stessa.


Il libro è suddiviso in tre macro-capitoli, le trasmissioni, a loro volta composte di tre parti. Ogni trasmissione si concentra in particolare su un personaggio, ma man mano tutto quanto si collega e ogni protagonista è legato alle vicende degli altri. 
Lo scenario con cui si apre la lettura è quello di una città altamente automatizzata, ma devastata dalla guerra. Ati-Shiba è un cyborg e in quanto tale può rapportarsi al mondo con due modalità diverse: con gli occhi fisici similmente a un essere umano, in Time-Hu, o con la rapidità e il continuo flusso di dati e informazioni della Time-Cy. Kim, una cyborg instabile a causa di un incidente di laboratorio, è stata affidata proprio ad Ati-Shiba da colui che lo ha hackerato tempo prima, lo scienziato e progettatore di armi belliche Spitzer. Quest'ultimo è legato a una congrega chiamata il Quarto Credo che ne finanzia la pericolosa sperimentazione sulle oscillazioni spaziotemporali e sull'energia entropica. Questo Credo considera i cyborg l'evoluzione massima, il legame tra uomini e divinità. 
La particolarità di Ati-Shiba, che è anche la caratteristica che più ho apprezzato di questo personaggio, sono i suoi aspetti più umani e spontanei, come il desiderare oggetti futili per la semplice soddisfazione di averli per sé, o la sua capacità di sentire dolore e provare curiosità. 
Mi hanno colpito molto anche le vicende di Mihir, un terrestre in viaggio di studio su Marte. Siamo in un tempo molto successivo rispetto alle vicende di Ati-Shiba e qui i cyborg si considerano ormai estinti. I rapporti tra i due pianeti sono delicati a causa di un passato conflittuale, perciò Mihir è un sorvegliato speciale. È sul pianeta rosso in cerca di un libro che fa anche da filo conduttore e intertesto a tutta la narrazione: Sogni di Robot di Isaac Asimov, nel quale un automa sogna di poter essere un uomo.
Uma, invece, è una ricercatrice umana e viaggia a bordo di una nave sull'oceano Africanao in compagnia del cyborg Ister. Il loro compito è studiare la cyborg-fauna marina, in qualche modo detentrice di informazioni storiche che Uma può decifrare.

Ognuno di questi protagonisti e gli altri personaggi che ci si presentano nel corso della lettura sono legati tra loro e le loro vicende finiscono inevitabilmente per collidere. Sono tutti parte di un disegno iniziato secoli prima, da cui Ati-Shiba e Kim hanno poi innescato una reazione a catena. 
Sono sicuramente tante informazioni da assimilare, soprattutto per chi non legge spesso fantascienza, ma con un pizzico di pazienza si riesce a entrare appieno nell'ambientazione, soprattutto perché la trama viene ben sviluppata e pian piano viene spiegato ogni passaggio. Inoltre l'autore scrive davvero bene. 
Non si parla solo di cyborg e umani, delle conseguenze dell'agire sul flusso temporale, della possibilità o impossibilità di modificare la Storia. Si parla anche di tematiche più vicine a noi, come esodi, disparità sociali, catastrofi planetarie, integrazione e rancore, ostilità e fede. Del rapporto tra tecnologia e vita, tra natura e artificialità, della distruzione del pianeta da parte dell'incuranza o dell'ambizione umana. Per questi motivi vi consiglio la lettura! 

Simone Colombo specifica che Echo Heads è l'espansione di un altro suo libro, Radio Heads, ma che non c'è un vero e proprio ordine di lettura obbligato, i due titoli si completano a vicenda. Per ordine di pubblicazione Radio Heads è precedente, ma anche non avendolo mai letto non ho avuto grandi difficoltà nella lettura di Echo Heads

«L'essere umano ha sempre cercato di replicarsi i tutti i modi oltre alla semplice riproduzione. Ha cercato di estendersi nello spazio e nel tempo con invenzioni, opere d'arte, costruzioni, viaggi e conquiste, per millenni, per cosa? Per arrivare a lui? A una sofisticata imitazione dotata di intelligenza artificiale talmente avanzata da nutrire dubbi sul perché della propria esistenza? E per farlo era necessario mettere in ginocchio un intero mondo pieno di risorse?»

«Immagina che il pianeta sul quale hai vissuto esploda come può esplodere una pozzanghera in cui hai lanciato qualcosa di pesante. [...] e immagina di non essere sorpreso dal fatto che stia accadendo, e che fino a poco prima lo ritenessi inevitabile e persino giusto. [...] Immagina, infine, di arrivare in un deserto vuoto, completamente impreparato all'arrivo di così tanti profughi. Perché qualcuno ha fatto male i conti, forse. Oppure perché li ha fatti benissimo, e si prepara a governare.»


_Lisa_

mercoledì 13 aprile 2022

Recensione "L'impronta del diavolo" - Franco Casadidio

Titolo: L'impronta del diavolo
Autore: Franco Casadidio
Editore: self publishing 
Genere: narrativa storica
Pagine: 151
Prezzo: 10,00€




Germania, metà degli anni 'Ottanta. Joseph e Mirka, due ragazzi poco più che ventenni, si avvicinano gradualmente al mondo del terrorismo e dell'eversione finendo col diventare membri della Rote Armee Fraktion (R.A.F.) l'omologo tedesco delle Brigate Rosse italiane. “L'impronta del diavolo” racconta la loro storia, una storia fatta di ideali, speranze, paure, piccoli e grandi drammi personali, in un susseguirsi di intrecci e colpi di scena che segneranno indelebilmente le loro esistenze e quelle di un Paese ancora diviso tra Est e Ovest ma destinato - di lì a poco - a riunificarsi e diventare leader della nuova Europa. 


Questo breve libro racconta del progressivo avvicinamento da parte di due giovani ragazzi al mondo dell'estremismo armato. 
Mirka, 23 anni, occhi neri e viso pallido, è una bella ragazza di famiglia borghese che studia veterinaria all'università. È molto innamorata del suo fidanzato Joseph, studente di medicina ormai fuori corso da tempo, poco più grande di lei e non troppo di bell'aspetto, ma con abili doti oratorie. 
L'ambientazione è collocata in Germania, specialmente a Monaco, a metà anni '80. Durante gli spostamenti dei personaggi infatti abbiamo modo di conoscere le vie monacensi e visitare con loro alcuni monumenti, dettagli che ho apprezzato nel corso della lettura. 
Mirka e Joseph non sono uniti solo dall'amore che provano l'uno per l'altro, ma anche da ideali comuni che richiamano le proteste di fine anni '60-70. 
L'autore racconta, in modo breve ma chiaro e semplice, le vicende storiche di quel periodo, per spiegare come i due protagonisti ne siano influenzati e come mai a distanza di oltre un decennio si sia giunti a un così difficile contesto. I gruppi terroristici di quegli anni, che in questo caso promuovevano soprattutto la lotta all'imperialismo e al capitalismo statunitense, sono diffusi in vari Paesi: basti pensare alle Brigate rosse italiane o all'Armata rossa giapponese. In Germania poi, dove gli esponenti delle classi dirigenti spesso erano legati all'ex-Reich nazista, all'inizio degli anni '70 nasce il terrorismo di sinistra con la RAF, la temibile Rote Armee Fraktion. Il simbolo in copertina è legato proprio a questo gruppo terroristico, che si rese colpevole di numerosi omicidi in nome della lotta di classe.

I due giovani nel libro si avvicinano a tutto ciò tramite dei gruppi studenteschi radicali, per poi finire nelle trame di una cellula della RAF. Aderire a tali ideali comporterà scelte difficili, latitanza, limitazioni anche nel solo vedersi a piacimento. Ci sono ordini e gerarchie da rispettare, prove di fedeltà, identità false, pedinamenti. Intraprendono una strada pericolosa, ed è interessante che siano in due perché la loro storia ci permette di seguire l'evoluzione del loro rapporto in una situazione tanto estrema. 
Mirka, inizialmente, mi era parsa un personaggio molto ingenuo, ma nel corso della storia diventa la vera protagonista e si dimostra essere anche una donna determinata e coraggiosa. Joseph invece è decisamente più statico e fermo nelle sue convinzioni ferree. 

Fino a che punto l'uomo può essere disposto a togliere la vita di un altro, che non conosce e che magari ha famiglia, per i propri ideali? Può l'amore annebbiare la vista e le convinzioni personali di qualcuno tanto da spingerlo a seguire una causa in cui non crede veramente? E se, osservando quelli che si credevano essere i propri nemici, ci si accorge che anche loro sono umani e capaci di gesti di bontà?
Questa lettura lascia la speranza che, a volte, è possibile rimediare ed è giusto avere fiducia nella giustizia. Insegna anche quanto sia pericolosa l'indifferenza e quanto sia importante pensare sempre con la propria testa, anziché seguire ciecamente gli altri, anche quando sono persone care.
Ottima idea l'appendice finale con la biografia di alcuni personaggi, realmente esistiti, e alcune informazioni storiche legate alle vicende. 

Se volete saperne ancora di più potete trovare altre informazioni alla segnalazione dedicata a questo libro che abbiamo precedentemente pubblicato: segnalazione-l'impronta-del-diavolo. Ringraziamo l'autore Franco Casadidio per la lettura e per questa nuova collaborazione!

"In guerra? - proruppe la donna - in guerra dici? Ma in guerra si affrontano uomini che sanno di esserlo, sanno che gli altri sono lì per ucciderli e che se non spareranno per primi saranno loro stessi a morire. Questo significa fare la guerra, essere soldati. Noi ammazziamo la gente a tradimento, Joseph: questo vuol dire essere vigliacchi, non credi?"

"Una leggenda narra che un giorno il demonio fece una scommessa con i costruttori della cattedrale, sfidandoli a costruire una chiesa senza finestre. Quando, terminata la costruzione, si recò all'interno per verificarlo, fermandosi all'ingresso non notò alcuna finestra in quanto tutte coperte alla vista dalle enormi colonne della navata. Poi, però, facendo un passo in avanti, si rese conto di essere stato ingannato e, per la rabbia, pestò con tanta foga il piede da lasciare un'impronta sul pavimento."

_Lisa_