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mercoledì 29 dicembre 2021

Recensione "Chicago Blues" - A. Fabbri, M. Migiani

Titolo: Chicago Blues
Autore: Angelo Fabbri, Marilena Migiani 
Editore: WM edizioni 
Genere: narrativa
Pagine: 366
Prezzo: 15,00 €




Primo romanzo edito da WM Edizioni, con la prefazione del bluesman Mario Donatone: “Blues è la vera ispirazione di fondo di questo romanzo, con il suo realismo, le sue esistenze incompiute, i suoi densi sottintesi psicologici che raccontano più di ogni altra cosa i rapporti umani. Blues sono le conversazioni, sobrie e pungenti, tra i vari personaggi, il loro ambiguo incedere tra sogno e realtà (con qualche concessione all’incubo)”.
Il blues comincia a penetrare in questa storia in sottofondo e accompagna poi tutta la vicenda attraverso personaggi veri o inventati, ma mutuati dalla realtà storica, come Ruth Evangeline Tyson, “the devil’s wife”, chitarrista donna, nera e storpia, che incarna molti dei cliché del blues dell’epoca e del blues a venire: in particolare si vedano i legami, più o meno ostentati, con il diavolo.
Tutti i capitoli sono scanditi da frammenti di brani dell’epoca, e qua e là appaiono sulla scena, in modalità e congiunture totalmente letterarie, icone del blues storico degli anni ‘30, come Bessie Smith e Leadbelly.


Chicago Blues è un racconto corale ambientato negli anni '30, tra proibizionismo, musicisti, pugili e gangster della grande metropoli. Come ci ricorda Mario Donatone nella brillante prefazione, Chicago è la città del blues e del jazz, meta di lavoratori e musicisti, soprattutto afroamericani e italiani, immigrati in cerca di fortuna. 

Le vicende ruotano attorno ad alcuni personaggi principali, in particolare una coppia di fratelli di una famiglia italoamericana. Micky è un giovane aspirante pugile, determinato, impulsivo e speranzoso, che si ritrova ad allenarsi in una palestra indebitata con la mafia e a finire sul libro paga di quest'ultima. Tina Sanpaoli è la sorella maggiore di Micky, una giovane donna fiera e combattiva, con l'aria ribelle e libera nonostante le disavventure subite. Di Tina mi ha colpito soprattutto la sua voglia di rivalsa, la forza di non arrendersi alla cruda realtà e di continuare a credere in un futuro migliore, restando fedele a sé stessa. 
Oltre ai due fratelli, entrano in scena molti altri tra cui Padre Murray, fortemente legato alla famiglia Sanpaoli, Paddy O'relly, astuto immigrato irlandese amico del prete, Vito Lo Cascio e Jack Randazzo, rispettivamente il boss di una delle bande mafiose della città e il suo immancabile braccio destro. 

I momenti di musica fanno da sfondo a ogni episodio, e il ritmo segue l'andamento degli eventi. Soprattutto la musica suonata dai neroamericani al Blues Serenade, locale gestito dalla mafia, diventa subito uno dei protagonisti della lettura. Mi è piaciuto moltissimo l'inserimento di strofe di canzoni nel libro, con l'indicazione dei brani e dei cantanti nelle note. 
A dare un carattere febbrile e appassionante al mondo musicale ci pensa anche Ruth Tyson, chitarrista deforme definita come la moglie del diavolo. Questo e altri aspetti della società e della cultura di quegli anni sono riportati in modo piuttosto realistico dai due autori, pur mantenendo uno stile narrativo. 

Abbiamo la precarietà di una metropoli industrializzata, abbiamo il sangue versato tra gang mafiose rivali, il proibizionismo e il contrabbando, la polizia e i politici spesso conniventi coi delinquenti, lo sfruttamento dei lavoratori nelle fabbriche, le tensioni sociali, accenni a realtà come quella del Ku Klux Klan e anche amori inaspettati. 
Ci viene mostrato bene come la mafia muove le sue pedine, come i dissidenti e le voci scomode vengono messi a tacere, come la strada possa diventare una polveriera e i quartieri la scacchiera dei boss. Vediamo come la mafia riesce a mettere mano nelle fabbriche, nella politica, nei sindacati, nella polizia, e fin nelle vite private, a tutti i livelli, fino a spezzare una famiglia, tra segreti e violenza.     

Si nota subito l'inevitabile linguaggio schietto, "da strada", ovviamente da calare nel contesto, che non rende comunque la narrazione meno elegante e curata. La lettura è scorrevole, rapida, ben scritta, ricca di spunti e ricca di blues. 
Un libro interessante e piacevolissimo, che non posso che consigliarvi. Un ottimo inizio per la WM edizioni, che ringraziamo per questa bella lettura e a cui auguriamo di proseguire così! 

«Il locale era deserto, le luci spente, mentre il sassofonista pareggiava i suoi conti con la vita sferrando nella violenza dell'assolo un micidiale colpo basso.»

"Non so leggere né scrivere ma so suonare, ho avuto un buon maestro, il più grande di tutti: Satana. Mi ha insegnato ad arpeggiare la chitarra col coltello laddove le mie dita non arrivavano. [...] Io vivo in un posto dove il denaro e la fama nulla contano, ma solo l'istinto di sopravvivenza. È il gusto della sfida che rende potenti. Immortali."


Angelo Fabbri e Marilena Migiani s’incontrano per la prima volta sul web, scoprendo nella diversità della loro scrittura, evocativa quella di Marilena, cinematografica quella di Angelo, armonie piuttosto che discordanze. Stili diversi ma compensativi, che non si sovrappongono ma si completano. Da qui è nato il progetto di Chicago Blues, romanzo al confine tra fantasia e realtà, ambientato nella Chicago degli anni ’30: un racconto in bianco e nero, sentimentale e crudele, col sottofondo emotivo di una colonna sonora blues.

_Lisa_

giovedì 23 dicembre 2021

Segnalazione "Viaggio a Treblinka" - Diana Wichtel

Buongiorno readers, 
Vi ricordate di "Veniamo dal basso come un pugno sotto il mento"? Abbiamo una nuova lettura sempre targata Battaglia edizioni da proporvi! Si tratta di "Viaggio a Treblinka", opera che avremo presto anche il piacere di leggere. Vi lasciamo tutte le informazioni.


Titolo: Viaggio a Treblinka
Autore: Diana Wichtel
Editore: Battaglia edizioni
Collana: Imprevisti
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 315
Prezzo15,00€
Link di acquistoviaggio-a-treblinka






Quarta di copertina:
Viaggio a Treblinka ha conosciuto fin dalla sua pubblicazione in Nuova Zelanda un notevole successo di pubblico, con due ristampe nel solo 2017 e altre due dall’inizio del 2018. Nelle pagine del libro l’autrice e giornalista Diana Wichtel narra la ricerca del padre, ebreo polacco di Varsavia, sfuggito all’Olocausto dopo essere saltato dal treno che lo stava portando al campo di sterminio di Treblinka. La ricerca del padre diventerà una vera ossessione che porterà l’autrice a rovistare negli archivi di mezzo Mondo e a visitare i luoghi in cui sono vissuti suo padre e la numerosa famiglia, in gran parte sterminata negli anni dell’occupazione nazista. Diana Wichtel compie un viaggio introspettivo che delinea una profonda riflessione sul significato del trauma della perdita, sull’insistenza della memoria e, soprattutto, sulla fortissima risonanza dell’Olocausto anche nelle generazioni successive a quelle dei sopravvissuti. Un senso schiacciante che anche i discendenti delle vittime sono destinati a portarsi dentro in una dimensione che non conosce limiti di tempo e spazio. L’introduzione all’edizione italiana è stata curata da Alain Granat, fondatore e direttore di JewPop, interprete cinematografico e attore nel film documentario #AnneFrank. Vite Parallele di Sabina Fedeli e Anna Migotto (2019).

“Nell’altro sogno, mio padre è seduto accanto a me. Allunga un braccio e mi prende la mano. Gli chiedo: «Ti dà fastidio il fatto che sto raccontando la tua storia?» Dopo questi sogni, come con i precedenti nei quali vedo mio padre in mezzo a una folla o su un autobus, mi sveglio provando un grande sollievo, elettrizzata dall’amore. Qualcuno crederebbe che mio padre è venuto a trovarmi. Vorrei pensare che sia così […]”


L'autrice:
Diana Wichtel, nata nel 1950 a Vancouver, è un giornalista e vive a Auckland, in Nuova Zelanda. Ha lavorato al New Zealand Listener come editorialista e critica televisiva. Nel 2016 ha ricevuto il Grimshaw Sargeson Fellowship, che le ha permesso di scrivere Driving to Treblinka: a long search for a lost father. Per Driving to Treblinka, si è aggiudicata il  Royal Society Te Apārangi Award nella categoria General Non-Fiction e l’E.H. McCormick Best First Book General Non-Fiction nell’edizioni 2018 degli Ockham New Zeland Book Award.

mercoledì 22 dicembre 2021

Recensione "Casa sporca e in disordine? NO GRAZIE" - Emanuele Marco Duchetta

Titolo: Casa sporca e in disordine? NO GRAZIE
Autore: Emanuele Marco Duchetta
Editore: StreetLib
Genere: guida, manuale
Pagine: 32 
Prezzo: 2,99 € (Ebook)




Quante volte gli adolescenti lasciano incomplete le faccende domestiche o non contribuiscono ad aiutare in casa, e preferiscono, invece, giocare con i tablet?
Tramite questo ebook, l'autore propone diverse strategie domestiche per risparmiare tempo nell'organizzazione e pulizia della casa, ma, a differenza dei precedenti ebook, presta particolare attenzione ai nuclei familiari composti da bambini, da ragazzi, alle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori, e cerca di ripercorrere le cause della disorganizzazione di tanti ragazzi, facendo riferimento alle epoche passate e al modo di pensare della società, proponendo diversi esempi.


Quante volte ci è capitato, da ragazzini, di entrare in casa con le scarpe piene di fango e calpestare i pavimenti appena tirati a lucido da mamma? 
Emanuele Marco Duchetta ha scritto diversi ebook sull'organizzazione degli spazi domestici, questo in particolare è stato pubblicato nell'ottobre del 2020. 
Si tratta di guide, contenenti consigli e strategie sulla pulizia, l'ordine e la gestione della casa. Suggerimenti per risparmiare tempo, con esempi pratici di situazioni in cui metterli in atto. 

Il manuale coinvolge anche i ragazzi, soprattutto per aiutare nelle faccende domestiche quando i genitori lavorano e per evitare di vanificare i loro sforzi. Non solo i figli, ma spesso anche i mariti/compagni non aiutano in casa, complice la cultura patriarcale per cui soltanto la donna è abituata fin da piccola a pensare al suo ruolo all'interno della casa. Quanti mariti sono abituati a tornare dal lavoro e trovare tutto a prova di specchio dando per scontato l'impegno della moglie? Saprebbero badare altrettanto bene a se stessi se abitassero da soli? I bambini devono giocare, giustamente, ma sarebbe un male educarli a rispettare di più (senza esagerare naturalmente) l'ordine in casa? 
Apprezzo molto che il manuale faccia riflettere anche su questi aspetti. E apprezzo che l'autore non cada nel "troppo ordine", che è invece controproducente e stressante, affermando anzi che la perfezione non esiste.

La guida ci ricorda che un luogo organizzato si riflette positivamente anche sull'ordine mentale di ognuno e sul benessere di tutta la famiglia. 
La lettura è molto breve, si legge davvero in mezz'ora, ma va utilizzata quotidianamente per ottimizzare gli sforzi. C'è un elenco con alcuni consigli pratici, che magari sembrano ovvi, ma che in realtà poi non mettiamo mai in pratica. Forse questo manuale può dare la spinta a tentare.
Ovviamente sono consigli, non regole, e ognuno sceglie come gestirsi e come gestire i propri spazi. 
Personalmente, ammetto che leggendo mi sono accorta di essere molto meno organizzata di quanto pensassi e che con qualche semplice accorgimento potrei evitare fatiche inutili nella pulizia. Soprattutto quando le giornate sono piene di impegni e si ha poco tempo. 

_Lisa_

martedì 21 dicembre 2021

Recensione "Nero catrame" - Carola Cestari

Titolo: Nero Catrame  
Autore: Carola Cestari  
Genere: Thriller 
Editore: Dragonfly Edizioni 

Pagine: 204
Prezzo: € 15,00 
Link di acquisto: Amazon 



Leggendo Nero Catrame si ha la sensazione di essere trasportati in un noir di qualche tempo fa, un po’ per lo stile narrativo e il linguaggio scelto dall’autrice, un po’ per le atmosfere sapientemente descritte. Il romanzo prende per mano il lettore e lo accompagna tra le strade bagnate di pioggia di una Vancouver sconosciuta e imprevedibilmente misteriosa.

L’uomo si muoveva velocemente al buio, tra le foto appese ad asciugare e discuteva animatamente con il suo interlocutore. “Le riconosci? Dove sono ora? Devi fermare tutto questo…”Il silenzio faceva eco alle sue parole che si disperdevano lentamente assorbite dall'oscurità.




"Nero catrame" rappresenta il romanzo d'esordio dell'autrice Carola Cestari che ringraziamo tantissimo per la bellissima collaborazione. 

Un thriller con sfumature di noir che vi trasporterà nell'atmosfera cupa e piovosa di Vancouver attraverso colpi di scena, rivelazioni inaspettate e tanta crudeltà. Un libro che mette nero su bianco la malvagità dell'uomo. Un thriller decisamente scorrevole e molto coinvolgente, ti incatena tra le righe senza tregua. Un'indagine accattivante e una protagonista perfettamente caratterizzata. 

La lettura inizia con il presentarci Anna, la protagonista principale, una donna solitaria e malinconica con un passato ombroso e doloroso. Una donna così forte ma, al tempo stesso fragile ed insicura, che ha trovato il coraggio di superare le avversità e costruirsi una vita. Anna è stata una figlia trascurata e privata di amore e qualsiasi tipo di affetto, una bambina cresciuta nell'indifferenza e nell'abbandono, diventata ribelle per scappare da tutto il suo dolore. Una bambina che durante la sua infanzia ha sempre sognato ed immaginato come sarebbe stato avere una famiglia come tanti altri bambini. Il suo dolore le ha dato la forza di trovare un lavoro e rendersi  indipendente. Anna è una poliziotta e, dopo aver letto il libro, posso dire essere davvero molto in gamba, intelligente ed intuitiva. La scelta di diventare poliziotta è stata dettata dal cuore e dal suo profondo senso di giustizia ma anche dal bisogno di regole. Nonostante la sua nuova vita lei sente sempre presente quel perenne senso di oppressione, una sensazione fisicamente dolorosa, in cui tutto il suo dolore sembra diventare un fluido scuro e denso come il catrame. Un pesante senso di impotenza che le rende difficile qualsiasi azione mentre le lacrime scorrono come fiumi e il respiro è interrotto da continui singhiozzi, un'angoscia così densa da farla sprofondare in un abisso nero. 

La madre di Anna è Frida, una donna giovane e incapace che ha scelto di abbandonare la figlia senza preoccuparsi del suo presente e del suo futuro. Una donna che ha preferito scaricare la sua responsabilità da madre. Una protagonista che appare poche volte ma che ha suscitato in me un pochino di odio. La sua poca maturità e i suoi vizi la rendono una persona perfida. Dopo aver abbandonato Anna ha avuto il coraggio di mettere al mondo un nuovo figlio, lo stesso si troverà in prima persona ad affrontare la cruda realtà. Un bambino che, a causa della troppa libertà e di una madre inesistente, sarà costretto a vivere il suo peggiore incubo. Un incubo che lo condurrà dritto nelle mani del mostro, giù nel viscido buco della pedo pornografia. 

Anna prosegue la sua carriera al fianco di Max, il suo maestro, una sorta di padre che l'ha accolta sotto la sua ala protettiva insegnandole il mestiere. Un cinquantenne alto, calvo e amante del buon cibo, sposato con due figli adolescenti. I due, un giorno come tanti altri, si imbattono in una scena inquietante. All'interno di un appartamento trovano un uomo, Mark, che nel mezzo di una stanza sta discutendo animatamente con un qualcuno di invisibile ed è fuori controllo, in apparente stato confusionale mentre continua ad urlare. L'interno dell'abitazione viene descritto con maestria dall'autrice e, grazie ai molti dettagli, si riesce perfettamente ad immaginare. Il lettore si trova catapultato in una situazione assurda in cui nemmeno Anna e Max riescono a capirci qualcosa. Le stanze erano tutte spoglie con delle linee nere che si intrecciano tra loro e che collegano delle lettere. Un ingarbuglio di disegni e cartine geografiche che rappresentano il grande turbamento interiore di questo protagonista. Dopo la consueta ispezione vengono trovate cinque foto che ritraggono ragazze molto diverse tra loro che subito mettono in allarme i due poliziotti. Cinque ragazze che, dopo alcune ricerche, risultano essere scomparse.  Anna è tormentata da queste strane e assurde sparizioni, cinque donne che non hanno nessun collegamento tra di loro, che non hanno amicizie e attività in comune. Troppe domande affollano la mente di Anna ma anche del lettore che, come lei, vuole capire e scoprire il destino di queste cinque vittime. Un'indagine in cui si intreccerà vita privata e professionale, in cui dovrà affrontare il male in prima linea e lottare contro i demoni del suo passato che, giorno dopo giorno, riemergono con più prepotenza. 
Un conto alla rovescia verso la verità, verso la malvagità dell'uomo. 
Le sue grandi abilità le permettono di mettersi nei panni delle vittime, di entrare nella loro testa e portare a galla tutto il marcio delle loro vite. Vite che spesso condividono con Anna lo stesso dolore e lo stesso sentimento di impotenza. 
Ho apprezzato molto la scelta della protagonista, la trovo azzeccata per il suo ruolo sia come poliziotta nell'indagine ma soprattutto come voce narrante della storia, come narratrice di tutte queste vite così diverse ma, al tempo stesso, tanto simili, come narratrice di tutto quel dolore che spesso le donne si portano dentro. 
Durante la lettura si ha il piacere di entrare pienamente nella vicenda scoprendo lentamente piccoli dettagli su cui riflettere alternati da altrettanti colpi di scena che riporteranno a galla il passato e tutte le sue incognite. 

"Nero catrame" è un libro che racchiude il dolore interiore, quel dolore che diventa denso e ci scorre nelle vene come il catrame, lo stesso che provoca una grandissima e pesante sofferenza. Un dolore che non trova una valvola di sfogo e si annida sempre più in profondità. Il dolore di tante persone che, come Anna, hanno il bisogno di riscattarsi, di dimostrare quanto valgono, di dimenticarsi il passato e poter finalmente iniziare una nuova vita. Un thriller che, inoltre, racchiude altre tantissime tematiche attuali come i traumi infantili, la depressione, l'autolesionismo, l'abuso su minori, lo stupro, l'aborto, la prostituzione, l'adescamento, la gelosia e la violenza di mariti o compagni squilibrati. Tematiche che rendono nitida la violenza e la crudeltà dell'essere umano. 
Una lettura che consiglio, è molto avvincente, scorrevole, anche grazie a dei brevi capitoli, ben scritta e dettagliata. La trama è intrigante e con un finale aperto quindi mi tengo pronta per una prossima lettura. 


La giovane ammirava questi poliziotti perché rappresentavano l'unica speranza per i più deboli: spesso riuscivano a far riemergere i bambini abusati dal buio e dall'orrore nel quale adulti senza scrupoli li avevano gettati. Si domandava come potessero poi questi aguzzini condurre una vita normale e tornare a casa la sera dalle loro famiglie, dopo che i loro occhi avevano visitato i peggiori gironi dell'inferno. 

Le violenze la facevano sentire impotente e fragile, il dolore le toglieva il respiro e l'ansia la sommergeva: era angosciata e non vedeva soluzione ai suoi problemi. 


Carola Cestari 
Nasce a Milano, città che lascia per trasferirsi prima a Treviso e in seguito, a Padova, dove si laurea in Statistica Economica. Durante l'università trascorre un anno a Glasgow, in Scozia. Consegue poi un Master in Intercultural Competence and Management all'Università di Verona. Per lavoro si trasferisce per tre anni a Torino e dal 2007 vive a Milano con la famiglia. Viaggia spesso, per lavoro e per passione. Ha iniziato a scrivere racconti e storie brevi nel 2018: da allora è stata premiata in più di quaranta concorsi letterari. Il 16 maggio 2021 è stato pubblicato il primo romanzo poliziesco “Nero Catrame”. Ama i gatti e gli orti sui balconi.

giovedì 16 dicembre 2021

Segnalazione "Lo stendardo di Giove" - Emanuele Rizzoglio

Buon pomeriggio readers, 
questa volta la nostra segnalazione per voi riguarda un romanzo storico dal titolo "Lo stendardo di Giove" dell'autore Emanuele Rizzardi. Ne avevate già sentito parlare? Leggete romanzi storici?

Titolo: Lo stendardo di Giove 
Autore
: Emanuele Rizzardi 
Genere: storico/drammatico
Editore: Assobyz
Pagine: 417 
Prezzo: € 16,99 




Anno 392: l’Impero Romano è funestato dalla pressione dei barbari oltre il confine e da terribili lotte interne tra le forze pagane e l’astro nascente del potere cristiano. I conflitti religiosi sembrano essere il centro di un’importante svolta quando l’imperatore Teodosio dichiara la messa al bando di tutti gli antichi culti, ponendo il cristianesimo come l’unica religione ammissibile. 
Mentre i templi e i luoghi di potere dei pagani vengono chiusi, un gruppo di senatori decide di opporre resistenza.
Approfittando dell’improvvisa morte di Valentiniano, il sovrano d’Occidente fantoccio di Costantinopoli, i congiurati prendono il potere a Roma ed ottengono il supporto del magister Arbogaste, che comanda le legioni della Gallia; al suo fianco c’è Flavio Eugenio, uomo di palazzo di fede cristiana, ma dalle posizioni tolleranti, che rappresenta l’ultima speranza nell’imminente guerra contro Teodosio, in un crescendo di intrighi che porterà i pagani a dare un’ultima battaglia per la libertà nella gelida valle del fiume Frigido. 


Estratto: 
«Il mondo cambia, ciò che era scontato per i nostri nonni sarà un sogno per i nostri nipoti», commentò Eugenio. Quando giungemmo a parlare con il governatore, non badò minimamente all’etichetta di corte; accolse me e l’Augusto, scortati da Baduario e una ventina di scholae, sui bastioni. Fissava le selve di boschi all’orizzonte come se sperasse di notare qualche invasore spuntare all’improvviso, con aria torva e iraconda. «Lurida, schifosa feccia barbarica», mormorò, come se fosse solo. Aveva una sessantina di anni, ma ne dimostrava almeno dieci di meno, bardato per la guerra, con i capelli rasati e senza un filo di barba. Il suo volto tradiva i lineamenti tipici degli Italici, in particolare il naso vistoso e poroso, ma sapevo che sua madre era una donna della razza dei Franchi.


Emanuele Rizzardi 
E' un romanziere e bizantinista italiano. È nato nel 1990 e vive a Legnano, in provincia di Milano (Italia). Si è laureato all’Università Cattolica di Milano nel 2014. 
Ha pubblicato “L’ultimo Paleologo” nel 2017 e una seconda edizione nel 2018. Il suo secondo romanzo è “L’usurpatore”, pubblicato nel 2020. “The Usurper” è la prima traduzione in inglese de “L’usurpatore”, uscita nello stesso anno. Nel 2021 è uscito il nuovo romanzo “Lo stendardo di Giove”.

martedì 14 dicembre 2021

Recensione "Il corvo e la rosa. La strega" - Chiara Mattozzi

Titolo: Il corvo e la rosa - La strega
Autore: Chiara Mattozzi
Editore: PandiLettere
Illustrazioni: Fabiana Castellani
Genere: fantasy
Pagine: 322 
Prezzo: 15,00 €


Una storia avvincente e intrigante con un finale a sorpresa. Una strega, un cavaliere e tanta magia vi avvolgeranno in un vortice di avventure emozionanti. Una lotta estenuante tra il Bene e il Male.


Nelle prime righe ci caliamo in un inizio da fiaba, ma viene subito specificata l'ambientazione: Inghilterra, 1263. La storia si apre in un bosco creduto maledetto, dove è in corso una battaglia tra cavalieri rivali che lottano per i rispettivi signori. Uno di questi cavalieri, Sir Richard, rimane ferito e solo uno strano incontro con una donna dai lunghi capelli rossi gli salva la vita. Ma Richard sarà disposto a ricambiare il favore o, al contrario, non si farà scrupoli a denunciare la sua salvatrice per sospetta stregoneria, condannandola così al giudizio del suo signore e della Chiesa e, infine, al rogo?

La protagonista è Claire, una giovane strega dal forte senso dell'umorismo e dalla risposta sempre pronta, determinata a non piegarsi all'ingiustizia e dalla mentalità aperta, caratteristiche che me l'hanno facilmente resa simpatica. Tuttavia neanche lei è proprio ciò che appare, si rivelerà essere una strega malvagia o una dama in pericolo? 
Richard è in conflitto tra la fedeltà che deve al suo signore, il dovere di essere un buon cristiano, e il suo lato cavalleresco pronto ad aiutare una giovane donna sotto accusa. 
Nel corso delle vicende verranno svelate paure, rancori, vendette a lungo pianificate, corruzione, legami insospettabili tra i protagonisti e i personaggi "secondari", ma anche amore, amicizia e alleanze inattese. 

Quello che più di tutto ho apprezzato, è il fatto che la protagonista non sia la classica eroina senza macchia e senza paura. Non è un'eroina impeccabile, ma non è nemmeno una donzella indifesa. Claire commette azioni violente e riprovevoli, ha pensieri che la moralità del tempo considerava diabolici e abominevoli, ha dubbi e ripensamenti, ma non si arrende mai né si lascia sopraffare dai suoi timori. In questa storia non è solo il cavaliere a salvare la dama come ci si aspetta che accada in questo tipo di contesto, qui i due protagonisti si salvano a vicenda. 
Il confine tra giustizia e vendetta è sottilissimo, i personaggi e le azioni che compiono non sono mai del tutto buoni o del tutto cattivi, ognuno li può giustificare o no a seconda del proprio senso morale.  
Ho trovato interessanti anche gli accenni alle culture celtica ed egizia, e mi è piaciuta molto la scelta dell'ambientazione medievale. In un'epoca in cui il rogo veniva chiamato giustizia, e dove c'è sicuramente del tragico, l'autrice ci dimostra che l'odio si può trasformare in amore e fiducia. 

Nonostante l'ambientazione Chiara Mattozzi è riuscita a tenere uno stile molto moderno. La lettura è veramente scorrevole e coinvolgente, e non mancano i colpi di scena. Il finale è perfetto per una storia così! 
Non posso poi non svelarvi che all'interno del libro, all'inizio di ogni capitolo, c'è una bellissima illustrazione in bianco e nero ad opera di Fabiana Castellani, simili a quella in copertina. Azzeccato anche il dettaglio dei capolettera decorati che insieme alle illustrazioni arricchiscono l'edizione ben curata. 
Faccio i miei complimenti alla giovanissima autrice, e ringrazio lei e l'editore PandiLettere per questa bella e intrigante lettura che consiglio a tutti gli amanti del genere. 

«Sarebbe stato tutto più semplice se voi foste stata la classica strega che mangia i bambini. Io vi avrei combattuta, sarei rimasto fedele al mio signore e alla Chiesa, voi sareste morta e sarebbe finita così, ma non è possibile, ovviamente. No, c'è sempre qualcosa che va storto, sempre una nuova prova mandata dall'Onnipotente o una tentazione del Demonio, chi può dirlo?»
 

_Lisa_

lunedì 13 dicembre 2021

Recensione "Ānanda" - Argyros Singh

Titolo
: Ānanda
Autore: Argyros Singh
Editore: PubMe 
Collana: Gli scrittori della porta accanto
Genere: racconti, narrativa non di genere
Pagine: 322
Prezzo: 18,00 €



Tre furono gli eventi catastrofici che sconvolsero l'umanità: l'ultima grande guerra, che devastò migliaia di città in tutto il globo, un batterio che mise a dura prova i superstiti e la grande pioggia, che cadde per tredici mesi e travolse le comunità sulle coste. Quando la pioggia cessò e le acque si ritirarono, i pochi sopravvissuti erano ormai stremati. Fu allora che da Oriente giunse un popolo misterioso, di cui nessuno seppe mai l'origine, che portò nuova linfa al genere umano e stabilì la pace con la Natura. Ananda è una raccolta di racconti, che narra le vite di alcune persone vissute nel periodo in cui avvennero le tre catastrofi planetarie. Le loro storie si intersecano nei secoli (e nei millenni), in un continuo salto tra passato e presente, in cui il lettore, come un archeologo, è chiamato a ricostruire gli eventi e le genealogie familiari. In particolare, si raccontano le vite di tre donne: Judy, la figlia Vera e la nipote Rebecca. In parallelo, una figura misteriosa, chiamata il Discepolo, percorre i millenni alla ricerca di un significato alla vita.


Una raccolta di racconti accomunati da tre catastrofici eventi di sfondo: una guerra, una pandemia e la grande pioggia. Per ogni racconto diverse sono le situazioni, le ambientazioni, diversi i protagonisti, le tematiche e diverso è l'esito finale. 
I racconti sono piuttosto brevi, di poche pagine, ma intensi. Le scene e i personaggi si susseguono come fossero attori sul palco di un teatro, quindi il lettore deve leggere senza avere fretta per assorbire e comprendere al meglio le parole di questo libro. Ma ne varrà assolutamente la pena. 

Ho trovato sicuramente molti elementi in comune con un precedente romanzo di Argyros Singh, Nessuna Pietà, che ho già avuto il piacere di leggere e recensire. Queste due pubblicazioni infatti sono ambientate nello stesso universo narrativo, ma sono tranquillamente leggibili in modo autonomo. Hanno elementi e tematiche in comune, come l'aspetto apocalittico, ma sono anche molto diversi. Nonostante in genere io preferisca i romanzi ai racconti, in questo caso mi è parso che l'autore abbia fatto un ulteriore passo avanti nella maturità della scrittura. Lo stile è elegante e raffinato nonostante i temi affrontati, scorrevole e al tempo stesso molto riflessivo, e sempre fedele agli argomenti cari all'autore. 
Tra questi la distruzione dell'ambiente e dell'umanità, o la sua autodistruzione, il libero arbitrio in opposizione all'oppressione, la miseria della guerra e la necessità della memoria, il pericolo atomico, il fanatismo soprattutto religioso. 
Ci sono sicuramente tratti macabri in certe scene, c'è il delirio di un uomo che scopre di avere il potere di togliere la vita, c'è la famigliarità tossica di un padre che inculca il paranormale alla figlia, in un traumatizzante gioco alla sopravvivenza, ci sono rimandi agli orrori della storia umana e c'è un batterio, l'Anthrax, che divide l'umanità tra immuni e contagiabili, con conseguenti squilibri di potere. 
Ma ci sono anche speranza e amore, torna la tematica ambientale-ecologica, c'è un invito alla rinascita e a conservare i ricordi per non commettere più gli errori del passato e andare così verso un futuro migliore. Futuro che per noi è già qui, ora. 

Alcuni racconti sono divisi in più parti e quindi il lettore li ritrova nel corso della lettura, e in alcuni casi i personaggi sono collegati tra di loro. Alcuni racconti sono più difficili da capire, o meglio hanno bisogno di più attenzione. Alla fine ci accorgiamo che l'autore, il cui vero nome è Andrea Pighin, non fa altro che esasperare (ma forse neanche molto) alcuni aspetti della nostra realtà per farci riflettere, e come spesso accade lo fa inserendo questi aspetti in un universo distopico. 
Mentre leggevo da un lato cercavo il filo conduttore, chiedendomi se ci sarebbe stato un finale e come sarebbe stato, dall'altro cercavo di godermi appieno ogni racconto singolarmente. 
E posso dire che mi è dispiaciuto che i racconti non fossero interi romanzi, perché mi sono piaciuti moltissimo! Ricchi di suggestioni, eleganti persino nell'orrore, misteriosi e al tempo stesso rivelatori, tutti da godersi appieno. 

Durante la lettura, soprattutto visti gli avvenimenti recenti e la pandemia che abbiamo affrontato anche noi nel nostro presente, è inevitabile porsi la domanda: è la natura a decidere o è una propensione dell'uomo all'autodistruzione? Penso che la risposta, più o meno ottimista, sia soggettiva e che ognuno di noi debba rispondere a sé stesso. 
Vi lascio in breve il significato del titolo che ci ha svelato Argyros. Si tratta di un termine della tradizione indù rielaborato dall'autore stesso, che indica il piacere assoluto, inteso non in senso materiale ma come piena felicità e massima sapienza, "qualcosa che si realizza dimenticandosi di sé". 

Un giorno, invisibile tra le macerie dell'apocalisse - "la ricordi quell'apocalisse?" - quell'amore prenderà la forma di un germoglio. E non avrà più ostacoli, tra la terra e il cielo. 

"È così, così divertente - pensò l'uomo innamorato - da sempre la donna è stata caratterizzata come il 'sesso debole', ma come abbiamo potuto non accorgerci della prepotente debolezza degli uomini?


_Lisa_

venerdì 10 dicembre 2021

Segnalazione "Takez. Il guardiano (vol 1)" - Francesco Lorusso

Buongiorno lettori e lettrici! 
Oggi vi segnaliamo un romanzo fantasy molto intrigante dell'autore Francesco Lorusso. Buona lettura!


Titolo: Takez. Il guardiano (vol 1)
Autore: Francesco Lorusso  
Genere: Heroic Fantasy 
Editore: Europa Edizioni (31 agosto 2019)
Pagine: 288
Prezzo: € 15,90



Posizione nella classifica Bestseller di Amazon
- n. 745,112 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri) 
- n.39,319 in Fantasy (Libri) 
- n.254,235 in Narrativa di genere

In un’antica era, in un mondo chiamato Tandora, una cruenta guerra fra cinque Nazioni sta portando il genere umano verso l’estinzione, finché i Guardiani delle Terre Centrali, monaci utilizzatori dell’Energia dello Spirito, riescono a ristabilire la pace e a sedare i malumori interni. Ma la tregua è solo apparente, qualcosa è cambiato in città e nuovi possibili invasori si apprestano a sferrare i propri attacchi… Quando Namen viene abbandonato davanti a un monastero è solo un bambino, ma il Gran Maestro, esperto nell’arte dello spirito e signore degli elementi, riconosce subito in lui delle capacità fuori dal comune, e inizia a sottoporlo a un duro allenamento per consentirgli di apprendere i segreti dell’Energia dello Spirito e insegnargli a far affluire velocemente l’energia spirituale nel suo corpo per renderlo più resistente e meno vulnerabile a qualsiasi tipo di attacco. Il ragazzo si ritrova così a partecipare a un torneo di arti marziali, che gli consente di prendere coscienza di abilità e tecniche ninja che non credeva di possedere. Namen non sa ancora che lo attende un viaggio lungo i confini del regno, in cui dovrà scontrarsi con temibili avversari e spietate creature, e potrà contare solo sul potere che sente crescere dentro di sé: il destino di Tandora è nelle sue mani. 


Francesco Lorusso 
Nato a Manfredonia nel 1989. Coltiva la passione per la lettura da quando, per il suo decimo compleanno, ricevette in regalo dalla maestra Ventimila leghe sotto i mari. All’età di 16 anni inizia a scrivere saghe epiche ispirate a libri e film di ambientazione fantasy. Dopo il conseguimento del dottorato in Marketing Management, e su consiglio della cugina, ha aperto e rielaborato i file scritti durante l’età adolescenziale. Al termine della stesura della sua prima opera, ha cominciato a partecipare a vari concorsi letterari tenuti in tutta Italia. Con la saga dedicata a Takez ha vinto il Premio di Miglior Giovane Autore con l’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte”, partecipando al concorso di Poesia, Filastrocche, Racconti e Fiabe “Libera la fantasia” – IV Edizione. Finalista alla VII Edizione del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co., organizzato da Giovane Holden Edizioni in collaborazione con l’Agenzia Letteraria “I soliti ignoti”. Tra le prime 15 opere della Rassegna concorso di poesia e letteratura Pier Paolo Pasolini “Il canto popolare”, organizzata da SwanBook Edizioni. Segnalazione di Merito al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Val di Vara Alessandra Marziale” XV Edizione organizzata da “Il Cenacolo Artistico Letterario Roberto Micheloni”. Nonostante la saga di Takez non sia conclusa, la passione per il valore e le grandi battaglie dei legionari dell’Antica Roma, l’hanno portato a ricercare gli ufficiali pi ù importanti dell’Impero, di cui la storia ha dimenticato il valore e le conquiste. Per saperne di più, si può seguire la sua pagina Facebook “Francesco Lorusso Autore” sulla quale pubblica le foto degli eventi a cui partecipa e le recensioni di tutte le opere lette. È possibile seguirlo anche su Instagram.

mercoledì 8 dicembre 2021

Recensione "Anche tu sola, stasera?" - Elena Destro

Titolo: Anche tu sola, stasera?
Autore: Elena Destro
Genere: Narrativa
Editore: Brè Edizioni 

Pagine: 100
Prezzo: € 8,00 




Lisa è una ragazza semplice, tranquilla. Ha trent’anni, è sposata, ha una figlia che adora e un lavoro che le dà molte soddisfazioni. L’amore per l’uomo che le sta accanto, però, da un po’ di tempo si sta trasformando in solitudine, in tristezza. Lisa si rende conto che è arrivato il momento di prendere una decisione. Un incontro, un piccolo appiglio, una mano tesa e una frase banale la renderà ancora più confusa. La costringerà a guardarsi dentro, a fare emergere nuove prospettive e diverse opportunità. La vita è fatta di scelte. Quale sarà la scelta di Lisa? 


Prima di parlarvi del libro vorremmo ringraziare nuovamente l'autrice Elena Destro per la fiducia e la copia omaggio. Per noi è sempre un piacere scoprire nuove letture e provare emozioni immedesimandoci in tantissime storie. 
Storie come quella di Lisa, una giovane donna di trent'anni, dinamica e sensibile, che lavora in una gelateria amando ciò che fa e assicurandosi di soddisfare al meglio i suoi clienti. Una donna disponibile e gentile, ma che dietro al suo sguardo da lavoratrice soddisfatta cela una realtà più grigia e triste, fatta da sentimenti negativi e da una situazione familiare difficile. Lisa è sposata da dodici anni con Diego, ha una figlia, Carlotta, che ama alla follia. Una famiglia che ama ma che, al tempo stesso, la rende infelice provocandole un costante malessere. Un malessere che lentamente si trasforma in paura. Lo stesso che deve reprime e inghiottire per non scoppiare sempre in lacrime. Il suo matrimonio è in bilico e lei si sente sempre più invisibile, come un fantasma, sempre più confusa, frustrata, trascurata e messa da parte. Si sente impotente di fronte ad un marito che sembra aver perso qualsiasi interesse nei suoi confronti, ignorandola costantemente. 

Una storia drammatica che vede protagonista un matrimonio in crisi, giunto alla fine. Lisa è veramente distrutta, stanca di essere infelice ed ignorata, di non essere apprezzata e considerata, stanca di vivere come due estranei, senza alcuna dimostrazione di amore e di affetto, stanca dell'atmosfera fredda e distaccata che aleggia costantemente tra le mura di casa. Ma anche amareggiata per aver perso la passione e tutta la complicità dell'amore e del passato, di non riuscire più a comunicare con il marito e a comprendersi a vicenda, ma è anche speranzosa di poter risolvere la situazione e tornare a sorridere come ai vecchi tempi. Saranno proprio questa speranza a la figlia Carlotta gli unici due fili che la terranno ancorata al passato e che mettono in dubbio la sua necessità di tornare a vivere e smetterla di cercare di sopravvivere non affrontando la situazione. 

La sua vita trascorre normalmente nella frenesia quotidiana tra lavoro, famiglia e una profonda malinconia. Ma qualcosa di inaspettato la attende dietro l'angolo, qualcosa pronto a destabilizzare ancora di più il suo equilibrio, ormai già precario. Un uomo, Filippo, incontrato per caso mentre, seduta su una panchina, rifletteva angosciata su ciò che la stava attendendo a casa, lo stesso uomo che, dopo tanto tempo, è riuscito a smuovere qualcosa dentro di lei, qualcosa che non provava da tanto tempo. Un incontro che la condurrà dritta ad un bivio, lo stesso che da tempo attendeva per cambiare vita e tornare a sorridere. Quel bivio che la spaventa davvero tanto, la paura del cambiamento inaspettato. Un incontro che le farà desiderare di lasciarsi tutto alle spalle e seguire il suo cuore. Una situazione che la farà diventare ancora più consapevole dell'angoscia e della tristezza che da tempo la opprimono e di quanto la sua vita ormai sia diventata monotona e priva di colori, amore ed emozioni, una vita così cupa in cui solo due stelle riescono a risplendere, la figlia Carlotta e l'amica Anita. Un colpo di scena inatteso in una vita ormai a metà, che fa crescere in lei sempre di più il desiderio di stare con qualcuno che ci tenga veramente ma si sente in colpa per il marito, sa che non è giusto e ha paura di perdere tutte quelle certezza consolidate nel matrimonio. Si trova davanti ad una scelta difficile, l'incontro con Filippo l'ha lasciata turbata, insicura e indecisa. Cosa deve fare, cosa deve scegliere, ha il cuore in subbuglio e gli occhi lucidi mentre riflette sul suo futuro, su quello che è più importante, su quello che conta, a mettere in bilico tutte le sue sicurezze. 

La storia raccontata da Elena Destro è la stessa vissuta da molte coppie che, purtroppo, anche dopo anni di matrimonio si trovano ad avere ripensamenti, a non essere soddisfatti, annoiati e sopraffatti dalla monotonia quotidiana, a non avere più passione ed interesse verso il coniuge, a non essere più innamorati l'uno dell'altra. Una situazione drammatica e dolorosa che comporta scelte e decisioni ardue e complicate. Non è mai facile quando di mezzo ci sono i sentimenti. La storia di una donna alle prese con delle scelte ostiche per il suo futuro, che prende in mano la sua vita con la speranza di migliorarla. 

L'autrice ci fa conoscere molto bene la protagonista, soprattutto, i suoi sentimenti e i suoi stati d'animo, i suoi pensieri, ragionamenti e anche il suo dolore. Un dolore, una malinconia e una solitudine così grandi da colmare che anche il lettore in certi momenti si sente sopraffatto da essi. Una lettura che rappresenta lo sfogo di una donna stanca di sopravvivere nella monotonia e nella cupezza della sua vita. Si confida con il lettore raccontandogli, attraverso un'analisi introspettiva, in ogni momento come si sente e cosa prova. Elena destro ci diletta con descrizioni molto accurate, in particolare quelle che riguardano i sentimenti di Lisa, ma dettagliati sono anche i dialoghi e le riflessioni senza mai essere noiosa ma permettendoci di avvicinarci e comprendere di più la situazione e la protagonista. 
Una lettura accurata, fluida, coinvolgente, scorrevole, attuale e reale, in cui ci viene presentata l'altra faccia della medaglia dell'amore. Una lettura che ci presenta una protagonista da considerare un esempio di forza e coraggio, che ci dimostra quante risorse può avere una donna. Un romanzo breve che racchiude tantissime emozioni e riflessioni.

Contrariamente alle mie volontà, era sempre come se la mia presenza fosse superflua, spesso mi sentivo un fantasma. Magari non era così, ma quello era ciò che arrivava e faceva stare male.