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sabato 23 aprile 2022

Recensione "Diciassette alle due" - Fabio Criniti

Titolo: Diciassette alle due 
Autore: Fabio Criniti 
Genere: Thriller/Horror
Editore: Bookabook

Pagine: 319
Prezzo: € 18,00




Lei ha detto che quella storia è morta e sepolta. Io le posso dire che sicuramente è sepolta, ma morta...
È la notte di Natale e nell’ala ovest del carcere di Messyna, piccola città del Maine, c’è solo un detenuto: Jake Sullivan, accusato e reo confesso dell’assassinio della compagna, Jude Drake, avvenuto a Villa Carter, la loro abitazione dall’oscuro passato. In quella vecchia ala deserta, rischiarata da neon tremolanti ed esausti, il posto di guardia è presidiato dal giovane agente Howard Morris, che, per uno strano gioco del destino, si trova incastrato in una storia inquietante. Mentre fuori dal carcere scoppia un’improvvisa tempesta, Jake Sullivan muore inspiegabilmente nella sua cella. Da quel momento, una fitta nebbia si addensa attorno alla vita dell’agente Morris. Ma per arrivare alla verità, sarà necessario districare i nodi di un mistero che proviene da molto lontano.



Piccolo estratto
1.LA NOTTE DI NATALE, PRIMO ATTO
Messyna, Maine, USA – 24 dicembre 2017, 8:45 p.m. Ala ovest del carcere locale.
Jake Sullivan era stato confinato nella zona più isolata del carcere della città di Messyna, la piccola cittadina dello stato del Maine fondata un paio di secoli prima da un nobile proveniente dalla quasi omonima città siciliana. Raccontano gli annali storici che il nobile siciliano intravide nelle acque azzurre della parte nord-occidentale dell’oceano atlantico una qualche somiglianza con le altrettanto azzurre acque dello Stretto. La città non era molto grande, arrivava a stento a circa diciassettemila abitanti e nel complesso era molto tranquilla. Almeno sino agli inizi di novembre dell’anno 2017. Il fatto accaduto nella notte tra il 30 e il 31 ottobre era stato così efferato e crudele che l’intera comunità ne era rimasta vivamente colpita. Quello compiuto da Jake Sullivan era stato, con buone ragioni, etichettato come il crimine più atroce e cruento che quella città avesse mai conosciuto sin dalla sua fondazione. 


Prima di iniziare a parlarvi di questa bellissima lettura voglio ringraziare l'autore Fabio Criniti per l'opportunità di lettura e per la fiducia riposta nel nostro blog. 
"Diciassette alle due" è un romanzo che racchiude al suo interno svariati generi, dal thriller al giallo all'horror. Generi che l'autore mescola con grande abilità creando una storia davvero affasciante, oscura ed inquietante. Un romanzo che decisamente mi ha lasciato sorpresa ed entusiasta, una storia che, per certi versi, ossessiona e cattura il lettore fino alla fine senza dargli il minimo scampo dalle atmosfere misteriose, cupe e soprannaturali che aleggiano in ogni pagina. Una storia intrigante in cui lentamente e con molta ansia i pezzi del puzzle iniziano a combaciare alla perfezione, senza lasciare nulla in sospeso. 
"Diciassette alle due" si legge con rapidità e curiosità e non si può far altro che apprezzare, soprattutto per gli amanti del genere, i vari riferimenti e citazioni ad autori come Stephen King, Lovecraft, Edgar Allan Poe e Bram Stoker. Riferimenti e influenze che rendono la storia ancora più agghiacciante. 

Come già detto nella trama, Jake Sullivan ha commesso un omicidio efferato, uccidendo brutalmente la sua amata, Jude Drake, nella loro nuova casa, Villa Carter. Un omicidio avvolto da un'aura di mistero e malvagità. Una volta confessato il crimine Jake si ritrova di nuovo avvolto dalle tenebre ma, questa volta, in una cella dietro le sbarre. Ed è proprio in quella cella che non potrà sfuggire al suo orribile destino. Sarà proprio il novellino Howard Morris a trovare il corpo morente di Jake e, da lì in avanti, la sua esistenza non sarà mai più la stessa, come se quella nebbia densa di crudeltà che aleggiava attorno a Jake si fosse, in qualche modo, posata sulle spalle di Morris senza lasciargli tregua. Domande, dubbi, paure ed insicurezze si faranno prepotentemente strada nella mente di Morris che, a tutti costi, vuole risolvere e rispondere a tutti i suoi timori e angosce, vuole mettere la parola fine a quella storia cosi macabra che sembra perseguitarlo. Le vicende di Jake saranno la sua ossessione fino a quando la verità non verrà portata a galla, fino a quando la matassa non verrà sbrogliata. Una verità che risale al passato, ai tempi addietro, gli stessi tempi che nascondono accadimenti disumani, sparizioni improvvise e strane presenze e visioni spettrali. Iniziano così la sue indagini personali che lo aiuteranno a mettere insieme tutti gli spaventosi tasselli. 

I personaggi, anche quelli meno citati, sono tutti fondamentali nel susseguirsi degli eventi, sono tutti parte di quel cerchio che deve essere chiuso a qualsiasi costo, anche se il prezzo da pagare potrebbe essere la vita, sono ben strutturati e caratterizzati, dotati di grande umanità anche nelle situazione più surreali e impensabili. Personaggi che, grazie alle dettagliate descrizioni dell'autore, riusciamo a conoscere molto bene anche dal punto di vista psicologico. Possiamo sentire e capire come affrontano cognitivamente l'atmosfera ultraterrena e soprannaturale che aleggia per tutta la storia. 

Il protagonista principale è sicuramente Howard Morris, un uomo dotato di un grande senso di giustizia e, infatti, lo conosciamo come guardia carceraria. Un uomo che, su malgrado, si trova a dover affrontare una situazione drammatica in cui la morte sembra essere la sola costante, una situazione che lo porterà a non darsi mai per vinto, a non arrendersi per giungere il prima possibile alla conclusione e riacquistare la sua tanto desiderata pace, soprattutto dal punto di vista famigliare. Morris è sposato, ha una moglie, Chris, e un figlio che ama più della sua stessa vita, un figlio che vuole a tutti i costi proteggere dalla tetra nebbia di Jake Sullivan. Da quella fatidica notte di Natale tutto è cambiato, anche i rapporti con la moglie che, pur essendo sempre dalla sua parte, inizia ad essere tormentata a sua volta dalla malvagità di Sullivan. Ho apprezzato davvero tanto l'amore tra Morris e la moglie, un amore così vero e limpido che rappresenta l'unica luce nel grigiore che alita addosso ai personaggi. 

"Con il tempo i tarli non tendono a scomparire, anzi, finiscono col divorare tutto l’ambiente in cui si trovano."

Il lettore avrà modo di incontrare e conoscere una protagonista particolare, sia attraverso gli altri personaggi che attraverso la voce del personaggio stesso, una protagonista che si palesa come presenza, come spirito o visione, come male demoniaco. Una protagonista che potremmo considerare l'emblema del male più crudele e inumano che consegue alla azioni umane, quel male che rende tanto pericoloso e oscuro il nostro mondo. Quel male inspiegabile e brutale. Questa presenza si racconterà, ci riporterà nel passato facendoci rivivere la sua vita, il suo orrore e le sue violenze, una presenza che dà la possibilità al lettore di essere coinvolto sempre di più nel clima soprannaturale e occulto della vicenda. 

"Diciassette alle due" è un romanzo avvolto nel mistero, ricco di suspense, colpi di scena ed elementi tipici dell'horror, è molto accattivante e capace di incuriosire, stupire e intrigare fino all'ultima riga il lettore, al punto da sentire la pelle d'oca su tutto il corpo. Un romanzo sicuramente originale, con una trama mai banale e molto ben costruita e curata nel dettaglio, arricchita da minuziose descrizioni, spesso impressionanti, dei luoghi, delle atmosfere oscure e delle sensazioni dei protagonisti. Un romanzo che ci racconta un'angosciante storia iniziata nel Natale del 2017 ma durata per ben 50 anni, portandosi dietro morte, una scia di sangue, segreti e paura. La narrazione, così come la scrittura, è fluida e molto scorrevole, capace anch'essa, insieme all'originalità della trama, di rendere il lettore incredulo, ansioso e in una perenne tensione. Un libro che non posso fare altro che consigliare, soprattutto a coloro che amano le atmosfere surreali e i finali sensazionali, anche se non garantisco sonni tranquilli. Vi consiglio, inoltre, di gustarvi questa lettura accompagnandola con la playlist creata dall'autore che trovate su Spotify.

Ebbe l’impressione di trovarsi in una zona di confine tra le cose buone e quelle cattive. E sentì forte dentro sé che avrebbe dato qualunque cosa pur di non mettere piede in quel corridoio buio. Ma il destino, quella notte di Natale, aveva altri progetti e l’agente Morris per la prima volta in vita sua provò una sensazione che poté definire paura.

«So che non sono fatti miei, padre, ma crede che ci sia ancora qualcosa da guarire?» «C’è sempre qualcosa da guarire e da salvare anche nell’anima che sembra più persa» disse serio il sacerdote.



Fabio Criniti 
Nato il 21 settembre 1974 a Messina, città in cui è cresciuto e tutt’ora vive con la moglie e il figlio, proprio davanti allo Stretto. Laureato in Giurisprudenza, esercita da anni la professione di avvocato. La passione per la scrittura nasce negli anni dell’adolescenza e, complici le letture dei racconti di Poe e di Lovecraft, svolta verso il genere horror. Ama i libri, il cinema, la musica e la buona cucina.

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