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martedì 19 aprile 2022

Recensione "Echo Heads" - Simone Colombo

Titolo: Echo heads
Autore: Simone Colombo
Editore: BookTribu
Genere: fantascienza
Pagine: 380
Prezzo: 18,00€ 




Come un’eco, frammenti di verità attraversano lo spazio e il tempo. Oscillano al ritmo delle onde radio che li trasportano, come messaggi in bottiglia scagliati ai posteri di un mondo devastato, sia sulla Terra che su Marte, miracolosamente sopravvissuti alle Catastrofi. O forse non si tratta di un miracolo? Forse qualcuno gioca a fare Dio, forse esiste un Disegno degli Eventi che riallaccerà le fila della Storia. O forse, brutalmente, la Storia cercherà solo di salvare se stessa.


Il libro è suddiviso in tre macro-capitoli, le trasmissioni, a loro volta composte di tre parti. Ogni trasmissione si concentra in particolare su un personaggio, ma man mano tutto quanto si collega e ogni protagonista è legato alle vicende degli altri. 
Lo scenario con cui si apre la lettura è quello di una città altamente automatizzata, ma devastata dalla guerra. Ati-Shiba è un cyborg e in quanto tale può rapportarsi al mondo con due modalità diverse: con gli occhi fisici similmente a un essere umano, in Time-Hu, o con la rapidità e il continuo flusso di dati e informazioni della Time-Cy. Kim, una cyborg instabile a causa di un incidente di laboratorio, è stata affidata proprio ad Ati-Shiba da colui che lo ha hackerato tempo prima, lo scienziato e progettatore di armi belliche Spitzer. Quest'ultimo è legato a una congrega chiamata il Quarto Credo che ne finanzia la pericolosa sperimentazione sulle oscillazioni spaziotemporali e sull'energia entropica. Questo Credo considera i cyborg l'evoluzione massima, il legame tra uomini e divinità. 
La particolarità di Ati-Shiba, che è anche la caratteristica che più ho apprezzato di questo personaggio, sono i suoi aspetti più umani e spontanei, come il desiderare oggetti futili per la semplice soddisfazione di averli per sé, o la sua capacità di sentire dolore e provare curiosità. 
Mi hanno colpito molto anche le vicende di Mihir, un terrestre in viaggio di studio su Marte. Siamo in un tempo molto successivo rispetto alle vicende di Ati-Shiba e qui i cyborg si considerano ormai estinti. I rapporti tra i due pianeti sono delicati a causa di un passato conflittuale, perciò Mihir è un sorvegliato speciale. È sul pianeta rosso in cerca di un libro che fa anche da filo conduttore e intertesto a tutta la narrazione: Sogni di Robot di Isaac Asimov, nel quale un automa sogna di poter essere un uomo.
Uma, invece, è una ricercatrice umana e viaggia a bordo di una nave sull'oceano Africanao in compagnia del cyborg Ister. Il loro compito è studiare la cyborg-fauna marina, in qualche modo detentrice di informazioni storiche che Uma può decifrare.

Ognuno di questi protagonisti e gli altri personaggi che ci si presentano nel corso della lettura sono legati tra loro e le loro vicende finiscono inevitabilmente per collidere. Sono tutti parte di un disegno iniziato secoli prima, da cui Ati-Shiba e Kim hanno poi innescato una reazione a catena. 
Sono sicuramente tante informazioni da assimilare, soprattutto per chi non legge spesso fantascienza, ma con un pizzico di pazienza si riesce a entrare appieno nell'ambientazione, soprattutto perché la trama viene ben sviluppata e pian piano viene spiegato ogni passaggio. Inoltre l'autore scrive davvero bene. 
Non si parla solo di cyborg e umani, delle conseguenze dell'agire sul flusso temporale, della possibilità o impossibilità di modificare la Storia. Si parla anche di tematiche più vicine a noi, come esodi, disparità sociali, catastrofi planetarie, integrazione e rancore, ostilità e fede. Del rapporto tra tecnologia e vita, tra natura e artificialità, della distruzione del pianeta da parte dell'incuranza o dell'ambizione umana. Per questi motivi vi consiglio la lettura! 

Simone Colombo specifica che Echo Heads è l'espansione di un altro suo libro, Radio Heads, ma che non c'è un vero e proprio ordine di lettura obbligato, i due titoli si completano a vicenda. Per ordine di pubblicazione Radio Heads è precedente, ma anche non avendolo mai letto non ho avuto grandi difficoltà nella lettura di Echo Heads

«L'essere umano ha sempre cercato di replicarsi i tutti i modi oltre alla semplice riproduzione. Ha cercato di estendersi nello spazio e nel tempo con invenzioni, opere d'arte, costruzioni, viaggi e conquiste, per millenni, per cosa? Per arrivare a lui? A una sofisticata imitazione dotata di intelligenza artificiale talmente avanzata da nutrire dubbi sul perché della propria esistenza? E per farlo era necessario mettere in ginocchio un intero mondo pieno di risorse?»

«Immagina che il pianeta sul quale hai vissuto esploda come può esplodere una pozzanghera in cui hai lanciato qualcosa di pesante. [...] e immagina di non essere sorpreso dal fatto che stia accadendo, e che fino a poco prima lo ritenessi inevitabile e persino giusto. [...] Immagina, infine, di arrivare in un deserto vuoto, completamente impreparato all'arrivo di così tanti profughi. Perché qualcuno ha fatto male i conti, forse. Oppure perché li ha fatti benissimo, e si prepara a governare.»


_Lisa_

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