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domenica 28 marzo 2021

Recensione "L'ultima primavera del secolo" - Domenico Ippolito


Titolo: L'ultima primavera del secolo
Autore: Domenico Ippolito                    
Editore: Aporema Edizioni                                                   
Genere: Narrativa                                               
Pagine: 224
Prezzo: € 13,90



Il ventesimo secolo, che ha già visto fiumi di sangue sgorgare dalla follia umana, si chiude con l'ennesima guerra. Per intervenire nel conflitto in Kosovo, dalle coste della Puglia decollano gli aerei della N.A.T.O. a sganciare bombe sui Balcani: per mettere fine alla morte, ancora una volta si semina morte. Finita la terza media, Fabio deve affrontare una guerra personale, non meno incerta, violenta e carica di insidie: quella per diventare adulto. Mentre dalla sua terra osserva ali armate solcare l'Adriatico, è costretto a compiere scelte destinate a cambiare in modo radicale la sua vita. Saprà destreggiarsi tra i saggi consigli della professoressa di lettere, la severità del padre, l'affetto della madre e le pericolose tentazioni, figlie di un ambiente sociale degradato? Sarà capace di gestire le esplosioni emotive del suo cuore, distinguendo l'amore dall'infatuazione e l'amicizia dalla convenienza? 

Non so proprio da dove iniziare a parlarvi di questo super libricino. E' stato un tuffo a strapiombo verso un mare infinito di emozioni e sensazioni. Emozioni sincere, profonde e infinite, belle e brutte. Emozioni che mi hanno incatenato ad ogni riga. 

L'autore, raccontandoci della vita quotidiana di un giovane ragazzo, Fabio, ha esposto tantissime problematiche sociali e non solo. Ha perfettamente incatenato la vita ordinaria del protagonista con i contemporanei eventi della guerra in Kosovo. Una guerra che purtroppo ha influenzato la mentalità degli italiani, soprattutto quella degli abitanti nelle vicinanze delle basi militari da cui partivano i soldati connazionali. Abitanti schierati tra la guerra e la pace, quelli che esultavano e altri che protestavano. 

Ci troviamo in un piccolo paesino della Puglia e, in tutto questo trambusto, Fabio trascorreva le sue giornate. Il nostro protagonista, un ragazzo buono e innamorato, con tanta voglia di vivere ma costretto a rimanere imprigionato in un paese tanto piccolo quanto vuoto. In un paese in cui i sogni sono destinati a rimanere chiusi nel cassetto. E' sveglio e coraggioso ma, purtroppo, ha avuto la sfortuna di incontrare persone spietate e crudeli che lo hanno portato sulla cattiva strada. Un personaggio di cui, pian paino, iniziamo a conoscere intimamente le frragilità. Fabio è un ragazzo che sta crescendo e maturando, un ragazzo che deve far fronte alle sue emozioni e guerre interiori. Guerre nate dall'amicizia e dall'amore, dai dubbi sulla vita e sul futuro. Il suo cuore si sta forgiando, inizia ad essere colpito dai primi proiettili per poi diventare sempre più forte. Inizia a fare le sue esperienze d'amore, infatuandosi di una ragazza con la quale ha un rapporto contrastante, con la quale non riesce a delineare un relazione equilibrata, vivono di alti e bassi fino a quando il loro castello di sabbia non si sgretolerà sotto ai loro piedi. Una guerra personale che coincide con quella reale, due guerre che finiranno nelle stesso momento e, dopo, nulla sarà più come prima.  

La storia prosegue con calma, facendoci assaporare ogni avventura e disavventura di Fabio, tra fervore adolescenziale e amicizie false e spiacevoli l'autore riesce a coinvolgere maggiormente il lettore concentrandosi sulle descrizioni, sui dialoghi e sul linguaggio. Le descrizione sono dettagliate e chiare, arricchite con molti dialoghi tra i vari protagonisti, tutto coronato da un linguaggio semplice, sincero, fresco e diretto, a tratti duro.

Un libro che ci parla anche di violenza, stupro e droga, che ci parla direttamente di tutti i pericoli che un giovane ragazzo, o una ragazza, possono incontrare sulla loro strada, e del degrado sociale. Ci parla di crescita e adolescenza, di poliziotti corrotti dal male che si abbandonano alla vita più meschina. Un romanzo in cui emerge l'importanza di avere persone adeguate al fianco di ogni ragazzo, persone come i professori scolastici, i quali posso veramente fare la differenza nel loro processo di crescita. Un'altra cosa che ho apprezzato è l'alternarsi tra la vita di Fabio e le parti storiche riguardo alla guerra del Kosovo. Parti che, pur essendoci dall'inizio alla fine della narrazione, danno quel tocco in più a tutta la storia senza stancare il lettore. 
Una lettura che ho apprezzato davvero molto e, per questo, ringrazio tantissimo l'autore e la casa editrice. 

Quest'anno lei è stata, insieme a te, la mia alunna preferita. Ma non sono riuscita a coglierne fino in fondo il disagio, né potevo immaginare a quali rischi la sua voglia di vivere l'avrebbe potuta esporre... Non siamo perfetti e nemmeno degli eroi. 

Quel pomeriggio andammo a prendere delle coperte da una vecchia signora. 
Mi piaceva dare una mano a don Sebastiano e ai ragazzi. Volevo dimentica l'incendio che Sante e Beppe avevano appiccato al campo, e rendermi utile mi sembrava l'unico modo per farlo. Non m'interessava capire se fossero veramente i serbi, i cattivi, come ripetevano in televisione, oppure fosse stata la NATO a spingere per la guerra, o l'UCK, l'esercito di liberazione del Kosovo: io avrei aiutato chi non poteva farcela da solo, chiunque fosse. Questo pensiero mi colmava il cuore di orgoglio. 

Perché sporcheresti quest'immagine innocente con le cose brutte del mondo. Non riusciresti più a guardarla con gli occhi di un bambino. Tua nonna ti ha regalato un momento in cui puoi rimanere bambino in eterno. Non devi fare altro che osservare questa foto.


Domenico Ippolito 
Nato a Gioia del Colle, in provincia di Bari, nel 1980.Si è laureato in scienze della comunicazione nel 2006, all'Università "La Sapienza" di Roma. Oggi vive in Germania , dove lavora come traduttore. "L'ultima primavera del secolo" è il suo romanzo d'esordio. 

venerdì 26 marzo 2021

Segnalazione "ABRACADABRA: BOOM!" - Cane Nerof.c

Buongiorno carissimi lettori! 
Oggi abbiamo una segnalazione molto diversa dal solito da farvi. Vi vogliamo segnalare non solo un'opera, ma anche l'autore che si diletta a scrivere vari racconti sul suo blog personale. 
Racconti che ho avuto il piacere di leggere e mi sono lasciata trasportare dalla loro rabbia e durezza. Quella rabbia che, al tempo stesso, ho apprezzato e mi ha sconvolto. 
L'autore è uno spirito libero, lascia che le parole scorrano senza preoccuparsi di essere giudicato. E' sincero e diretto. 


Titolo: ABRACADABRA: BOOM! 
Autore: Cane Nerof.c
Editore: Independently published 
Genere: Diario
Pagine: 100
Prezzo: € 9,99 
Link di acquisto: Amazon 



Questo breve romanzo sperimentale rispecchia in pieno lo stravolgimento mondiale di questo 2020: c’è droga, violenza, follia, turpiloquio. Ma c’è anche genialità, perfino amore. L’io narrante è l’uomo in cerca di se stesso, un uomo che rifiuta una vita conformista e borghese e che attraversa un suo percorso “sciamanico” verso una vita più autentica e libera. Un libro per chi sa guardare oltre le apparenze, per chi non si accontenta di questo mondo malato dove i telegiornali non fanno altro che darci in pasto atrocità su atrocità. L’autore, che preferisce agire nell’ombra di uno pseudonimo come un moderno eroe mascherato (o più propriamente un antieroe), possiede uno stile crudo e cristallino che cattura fin dalle prime battute. Un libro insomma che dà al lettore una prospettiva originale, che scardina ogni cliché. 
Per farvi capire meglio di cosa si tratta vi lasciamo due estratti, tratti dai racconti che mi hanno colpito di più.

Il gioco del silenzio

“Ho preparato tutto, venite a sedervi intorno al fuoco adesso inizia il gioco”. Ci sediamo in cerchio con il fuoco al centro che ci spara qualche scheggia ogni tanto per tenerci svegli, fumiamo erba e non parliamo, è “il gioco del silenzio”. 
Ognuno di noi ha un quaderno deve scrivere i suoi “silenzi interiori”, poi quando finiamo andiamo dentro casa, ci rimettiamo di nuovo in cerchio, passiamo il libretto a quello alla nostra sinistra, a turno leggiamo i “silenzi dell’altro”; è consentito anche aggiungere disegni. 

Un sogno a San Valentino

Tutto quello che amo va sempre via, mi fa illudere, mi fa sognare ,  mi fa stare bene, poi mi viene tolto, come il bambino più forte che da piccolo mi riempiva di botte e mi prendeva i giochi. 
Voglio puzzare come un cane bagnato. 
Voglio essere odiato. 
Non amatemi. Consumate i miei versi. Tutto quello che volevo eri tu, che adesso non esisti più. Sono di nuovo da solo per la strada della vita. 
Prendete il mio corpo, succhiate il mio cazzo, godete con esso. 
La mia anima è impegnata in un amore impossibile.

mercoledì 24 marzo 2021

Recensione "La coppia perfetta" - B. A. Paris

Titolo: La coppia perfetta 
Autore: B. A. Paris
Editore: TEA
Genere: Thriller
Prezzo: 5,00 (copertina flessibile) 
Pagine: 337
Formato: Cartaceo 



E' il mio custode, il mio guardiano, il mio secondino. 

Jack e Grace sono la coppia perfetta, lei bella e affascinante e lui un uomo ricco e potente. La loro vita sembra perfetta, hanno la casa da sempre sognata e sono benvoluti da tutti. Ma come per tutte le cose, la perfezione non esiste, qualunque cosa apparentemente perfetta nasconde qualcosa di marcio, di terribile. La vita di Grace è cambiata dopo il matrimonio: ha lasciato un lavoro bellissimo che la rendeva indipendente, non ha più un telefono, una mail e la sua libertà, sembra aver rinunciato a tutto per dedicarsi a Jack. Ma tutta questa perfezione è reale? Potrà mai esistere la vita o la coppia perfetta?

 


Ci sono parecchie domande che il lettore si pone durante la lettura. Domande alle quali inizialmente è difficile dare una risposta perché tutto appare perfetto e impeccabile. Ma cosa succede veramente dentro la loro casa dei sogni? Perché Grace si è liberata di tutte quelle piccole cose che la rendevano indipendente? 
Sarà proprio Grace a raccontarcelo, sarà lei la voce narrante, colei che racconterà il suo continuo incubo. Ci svelerà le sue paure, le sue idee, i suoi pensieri e anche i suoi piani. Il lettore diventa suo complice, diventa il custode del destino di Grace. 
Pian piano la protagonista, in un alternarsi tra passato e presente, ci rivela tanti piccoli dettagli che iniziano a smontare la finta facciata mostrata dalla coppia. Il lettore non può far altro che mettere insieme i pezzi e prepararsi per essere colpito dalla dura realtà. 

Una storia che non dà garanzie, nella quale non bisogna dare nulla per scontato, il lieto fine sembra essere irraggiungibile e impossibile, un'utopia con tante incognite. L'unica via di fuga è l'astuzia, il prevedere le mosse dell'altro ma soprattutto il coraggio. Bisogna mettere da parte la paura e aggrapparsi alla speranza, bisogna riuscire ad avere la mente lucida per elaborare tutte le possibili vie di fuga per ritrovare la libertà.
Questo libro mi ha veramente colpito perché mette in luce una delle tante tipologie di violenza che una donna può subire. Questo tema ormai trattato su larga scala è molto attuale e radicato nella nostra società. Sono tantissime le donne che, ancora oggi, sono costrette ad affrontare situazioni drammatiche come quella di Grace. 
La protagonista deve essere un esempio per tutti, il coraggio che ha dimostrato è notevole, la sua forza di volontà le ha permesso di non arrendersi e di continuare a lottare per cercare, ogni giorno, di averla vinta sul mostro: suo marito. 
Jack, nonostante la sua fama, è in realtà una persona spregevole, un mostro che deve essere sconfitto. 
L'autrice, in chiave thriller, è riuscita a raccontare una storia davvero difficile, la storia di una vita e di un incubo. Grace è l'emblema della libertà negata, dell'indipendenza rubata e di una sofferenza perenne. E' un libro che si legge in poche ore ma, nonostante questo, sarà in grado di regalarvi tantissime emozioni. La speranza diventerà la vostra migliore amica, soffrirete con Grace e avrete paura. Ma, alla fine, sarete libere da tutto il male, libere di iniziare a volare. 


"Non ci sono libri, né fogli o penne che possa usare per distrarmi. Trascorro le mie giornate sospesa nel tempo, in uno stato di passività. O almeno questo è quello che vede Jack. In realtà sto aspettando pazientemente che si apra anche un minimo spiraglio, perché prima o poi deve pur accadere; se non credessi, come potrei andare avanti? Come potrei continuare a sostenere la farsa che è diventata la mia vita?"

"Sapevo esattamente come far morire Jack. Era un piano perfetto,così perfetto che, se avesse funzionato, mi sarei liberata per sempre di lui, e non per modo di dire."

"«Sì. Jorj Koony è cattivo, Jorj Koony mi ha spinto dalle scale, Jorj Koony fa diventare Grace triste. Lui è cattivo, tanto cattivo.» Tocca a me scuotere la testa. «Temo proprio di non capire.» «Sì che capisci.» Millie è irremovibile. «E' facile, Grace: noi uccidiamo Jorj Koony.» 


B. A. Paris 
Nata e cresciuta in Inghilterra, B. A. Paris si è trasferita in Francia per lavorare in una grande banca d’investimento. Ha poi deciso di dedicarsi all’insegnamento e alla narrativa e ha fondato una scuola di lingue. Il suo primo romanzo, La coppia perfetta, è stato pubblicato in Italia da Nord nel 2016. Sempre con la casa editrice Nord pubblica nel 2017 La moglie imperfetta e nel 2018 Non dimenticare

Premio letterario "Città del Castello" 2021

Buongiorno readers, 
vi segnaliamo il concorso letterario "Città del Castello", che in questa nuova edizione è dedicato alle opere inedite di narrativa, poesia e saggistica. Se siete interessati, lasciamo di seguito il comunicato stampa. 


Associazione Culturale Tracciati Virtuali

presenta

Premio Letterario “Città di Castello” XV Edizione

2021

Organizzatore: Antonio Vella

Sezioni: Narrativa/Poesia/Saggistica (opere inedite)
Termine per l’invio delle opere: 30 giugno 2021
Data premiazione: 30 ottobre 2021


Il Premio Letterario “Città di Castello” è una manifestazione annuale riservata agli scrittori di ogni fascia d’età, che si pone l’obiettivo di promuovere e incentivare la passione per la scrittura e per la lettura fra i cittadini di ogni estrazione sociale e culturale. Un progetto di altissimo profilo e di indubbio respiro internazionale, tanto da diventare nel corso degli anni uno dei concorsi letterari di riferimento nel panorama culturale del nostro Paese, a cui partecipano centinaia di scrittori provenienti da ogni regione italiana e anche dall’estero. Fin dalla prima edizione nel 2007, il Premio Letterario “Città di Castello” ha posato le proprie basi su una giuria altamente qualificata e professionale, da sempre presieduta da Alessandro Quasimodo, critico letterario, attore e regista teatrale. Il Premio è riservato a opere inedite, che dovranno essere tali sia al momento dell’iscrizione (entro e non oltre il 30 giugno 2021) che al momento della premiazione finale (il 30 ottobre 2021), ed è suddiviso in tre sezioni: Narrativa, Poesia e Saggistica. Oltre alle tre sezioni principali, il Premio prevede due sezioni speciali: “Mondi e Culture sulle sponde del Mediterraneo”, a favore della conoscenza e dell’interazione tra la cultura italiana e la cultura araba e “Riprendiamoci il futuro”, dedicata agli studenti degli Istituti Superiori. La giuria tecnica nominata e coordinata dall’Associazione Culturale Tracciati Virtuali, d’intesa con il Presidente della Giuria, selezionerà tra tutti i lavori pervenuti n. 20 opere per ognuna delle tre sezioni principali: di queste soltanto 10, a giudizio insindacabile della stessa, saranno ammesse alla fase finale. I volumi premiati verranno pubblicati e commercializzati con il marchio della casa editrice LuoghInteriori.

ASSOCIAZIONE CULTURALE TRACCIATI VIRTUALI 
Tracciati Virtuali, costituita nel gennaio del 2012 e con sede a Città di Castello, è un’associazione culturale apolitica, apartitica, aconfessionale, rivolta a tutte le persone senza distinzione alcuna. Come espressione di partecipazione, solidarietà, responsabilità sociale, compartecipazione e pluralismo alla società, l’Associazione è solita richiedere nelle iniziative che intraprende la partecipazione diretta o la collaborazione di enti, istituti e altre associazioni, anche in forma di convenzione. Altresì intende valorizzare le risorse esistenti nel territorio e promuoverne di nuove, nonché progettare eventi non solo nel territorio umbro ma anche in altre località Italiane o Europee in contemporanea o in forma itinerante. Fra le priorità principali sono previste l’attuazione del principio di pari opportunità ed equità nel tessuto sociale, così come favorire una partecipazione attiva delle categorie definite “protette” (bambini, giovani, anziani, donne, cittadini stranieri residenti in Italia, persone svantaggiante in ragione di condizione fisiche, psichiche, economiche o sociali) riservando loro un opportuno spazio in ogni attività.

BIOGRAFIA DI ANTONIO VELLA, IDEATORE E ORGANIZZATORE DEL PREMIO
LETTERARIO “CITTÀ DI CASTELLO”
Antonio Vella fonda nel 1991 insieme al padre Bruno la casa editrice Edimond, che nel volgere di pochi anni diventa la più importante realtà editoriale in Umbria e il cui catalogo viene apprezzato in tutta Italia sia per i grandi progetti culturali che propone sia per l'alta qualità grafica e tipografica delle pubblicazioni. Nel 2007, parallelamente all'attività editoriale, Antonio Vella dà vita al Premio Letterario "Città di Castello", del quale è tuttora infaticabile promotore e che nel 2021 vede svolgersi la XV edizione. Nel 2013, dopo la scissione societaria della Edimond, Antonio Vella pone le basi per una nuova e affascinante esperienza editoriale, quella che oggi porta il nome di LuoghInteriori, che in soli otto anni di attività ha strutturato un catalogo di oltre 250 pubblicazioni articolate in interessanti e originali collane. Insieme all'Ambasciatore Claudio Pacifico, presidente della casa editrice, sono stati avviati importanti progetti e coedizioni con storiche Istituzioni culturali del nostro Paese.

lunedì 22 marzo 2021

Recensione "Il volto ritrovato" - Wajdi Mouawad

Titolo: Il volto ritrovato
Autore: Wajdi Mouawad
Editore: Fazi editore 
Collana: Le strade 
Pagine: 232
Prezzo: € 17,00




Un commando dà fuoco a un autobus, le lamiere si arroventano, la pelle dei passeggeri cola via e una donna dal volto velato e dagli arti di legno, nata da quelle fiamme, divora la testa di un ragazzino. Testimone di questa scena è Wahab, un bambino libanese che ha appena compiuto sette anni e che di lì a poco abbandona la sua casa. Si trasferisce in «un paese lontano e piovoso», dove la vita trascorre normalmente fino al suo quattordicesimo compleanno, un giorno molto importante per lui: Wahab improvvisamente non riconosce più i volti della sorella e della madre, per lui sono due estranee. Il tempo si inceppa, entra in una linea d'ombra nella quale tutto si disgrega e si sfalda, come i corpi che da piccolo ha visto sciogliersi nell'attentato terroristico in Libano. Wahab teme d'essere impazzito e decide di scappare di casa. È l'inizio di un viaggio, di formazione e onirico insieme, durante il quale incontrerà un mendicante che gli donerà la parola "pervinca", scoprirà che l'unica cosa che può sconfiggere una paura infantile è un'altra paura infantile e, infine, giungerà in un atelier dove, diciannovenne, attraverso la pittura cercherà di riappropriarsi del volto della madre. 
I grandi temi di questo libro sono il tempo, la memoria, la solitudine e il trauma della guerra. 
Nella sua patria, il Libano, Wahab ha assistito a un attentato terroristico e dalle fiamme è emersa la sua paura, incarnata in una donna dagli arti di legno. Pur trasferendosi con la famiglia per sfuggire alla guerra e alla distruzione, quel terrore infantile represso continuerà a perseguitarlo. 
Quando compie quattordici anni, improvvisamente Wahab non riconosce più l'aspetto della madre e della sorella, ma nessun altro sembra essersi reso conto del cambiamento. È una metamorfosi? Pazzia? O solo la fervida fantasia di un ragazzino?  

«Soltanto una paura infantile può sconfiggere un'altra paura infantile»

La realtà si confonde con l'immaginazione e con il sogno, e i confini dell'identità dei personaggi si fanno sempre più indistinti, confusi. 
È anche una storia di ricerca del proprio io, un viaggio di crescita, una fuga che permetterà al protagonista di affrontare la sua paura più profonda (che io ho identificato come la perdita, la morte, ma potrei sbagliarmi e penso che il libro lasci spazio a molte interpretazioni differenti a tal proposito).
Ho trovato originale anche la prospettiva del narratore, che inizia con un'apparentemente bizzarro bambino di quattro anni per poi fare veloci salti temporali fino all'adolescenza. 
La scrittura di Mouawad è evocativa e dà alle vicende un'atmosfera molto particolare e imprevedibile. Personalmente, mi ha ricordato molto il perturbante dei racconti notturni di E.T.A. Hoffmann, un autore del romanticismo tedesco. 
Non è sicuramente una lettura facile né superficiale, e tutt'ora non sono affatto sicura di averne compreso appieno tutte le sfumature. È invece una lacerante ricerca nella propria interiorità, un'esperienza onirica e a tratti angosciante. 

«I mitra crepitano, il clacson piange, il fuoco inghiotte tutto e nel bagliore delle fiamme, dentro la carcassa rosseggiante dell'autobus, intravedo la silhouette di una donna vestita di nero che avanza verso il mio amico. Ha le mani e le braccia di legno, il volto velato. Quella donna, prima, non esisteva per nessuno. Non aveva né corpo, né anima, niente. È nata dal fuoco, e adesso è lì, la vedo, la vedo afferrare il mio amico alla gola, la vedo torcergli il collo, staccargli la testa, portarsela alla bocca e divorarla. [...] Non c'è più niente, niente più luce, niente più bellezza.»


_Lisa_

venerdì 19 marzo 2021

Segnalazione "La trasfigurazione di Raffaello" - G.P. Rossi

Buongiorno readers, 
oggi vi segnaliamo un romanzo di narrativa storica con qualche tinta di giallo/thriller. Con La trasfigurazione di Raffaello, di G.P. Rossi, torniamo nel Cinquecento per scoprire i misteri della vita di un artista che ha segnato la storia. Buona lettura! 


Sinossi:
La storia inizia con l’apertura da parte della Pontificia accademia romana di archeologia della tomba di Raffaello nel 1833, momento in cui la sua autenticità verrà messa in discussione. Si prosegue, poi, tornando indietro fino al 1520, pochi giorni prima della morte di Raffaello, artista ricco e circondato da amici, come il banchiere Agostino Chigi o il suo discepolo preferito, Giulio Romano, ma soprattutto da nemici, come il rivale alla Fabbrica di San Pietro, l’artista Antonio da Sangallo, o il cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena che, saputo del matrimonio segreto dell'artista con la Fornarina, vuole attentare alla vita della sua amata.
Tra particolari storici, incastrati in maniera certosina, e personaggi realmente esistiti, come l’alchimista Zoroastro da Peretola(discepolo di Leonardo da Vinci) e la strea Bellezza Orsini, che intrecceranno le loro vite con il divino Raffaello, sarà proprio in una Roma del 1520, con i suoi Rioni e in mezzo al suo magnifico Tevere e ai suoi porti, che, prima di morire, l'artista troverà gli spunti per finire il suo più grande e ultimo capolavoro, la Trasfigurazione, in cui inserirà un rivoluzionario messaggio che gli costerà la vita.



Biografia dell'autore:
Nato a Roma, pubblica con lo pseudonimo di G.P. Rossi. Lavora nelle Telecomunicazioni, è giornalista pubblicista e scrive su CorCom, quotidiano online che si occupa di economia digitale e innovazione. Appassionato di scrittura, ha pubblicato "Leonardo e la morte della Gioconda" per la Diarkos, "Sherlock Holmes. La Vestaglia della Contessa di Castiglione" per la Castelvecchi Editore, "Sherlock Holmes e la Sindrome di Abraham de Moivre" e "Sherlock Holmes e il mistero di Eilean Mòr" per la Delos Digital. Ha pubblicato inoltre quattro saggi per la Delos Digital su argomenti quali Digital Identity, Realtà Virtuale e Aumentata e Blockchain.

mercoledì 17 marzo 2021

Recensione "Scomposizioni" - Marco Sepe

Titolo: Scomposizioni: Citazioni di Cuore, di Carne e di Testa
Autore: Marco Sepe
Editore: Independently published
Genere: citazioni
Pagine291
Prezzo: € 11,99




Marco Sepe nasce e cresce a Napoli, città che lo plasma e che sente propria fin dentro al midollo. L’architettura, sua più grande passione, l’amore viscerale per il mare, l’attenzione minuziosa ai dettagli, il rifiuto di ciò che resta solo in superficie, caratterizzano il suo essere. “Scomposizioni. Citazioni di cuore, di carne e di testa” è la sua prima opera letteraria con la quale l’autore riesce a mettere a nudo un groviglio di emozioni...nel quale ogni lettore riconosce perfettamente i propri più intimi silenzi...Un’opera specchio...


Scomposizioni contiene pensieri, riflessioni e sensazioni che Marco Sepe condivide con noi lettori tramite brevi citazioni. Leggendo ho avuto quasi la sensazione di spiare in un diario segreto, uno di quelli con il lucchetto, che custodisce i nostri intimi pensieri sulla giornata appena trascorsa o le persone incontrate o le speranze per il futuro. 
La raccolta è suddivisa in citazioni di cuore, carne e testa, dalle più dolci, a quelle passionali e infine più riflessive. 
L'autore raccoglie una citazione per pagina, associando a ciascuna di esse una canzone, un luogo e una data. Così il viaggio, oltre a portarci dalla Spagna a Napoli, a Milano o in Portogallo, è anche un  tour musicale.

Ti racconterò un giorno di quando ho camminato
ammirando luoghi che mai in tutta la mia vita
avrei pensato di visitare...

Trattandosi di poche frasi per pagina, la lettura può essere molto veloce, ma io ho un consiglio: provate, per ogni citazione, a leggere mentre ascoltate la canzone consigliata a quella pagina e a cercare su internet qualche foto del luogo indicato. Diventa tutto più suggestivo e vi farà venire voglia di partire (in questo periodo in cui non possiamo permetterci di viaggiare, possiamo almeno spostarci con l'immaginazione o programmare per il futuro!). 
Personalmente, penso proprio che sarebbe bellissimo imitare nel nostro piccolo l'esempio dell'autore e, durante i prossimi viaggi, tenere un taccuino su cui annotare passo per passo i nostri pensieri. Non per forza all'estero ma anche e soprattutto nelle nostre città, che sicuramente nascondono panorami e dettagli da scoprire. 
Un particolare che ho apprezzato molto è che l'autore stesso lascia spazio al lettore, nell'ultima pagina di ogni sezione, invitandolo a cogliere l'opportunità e imprimere anche le sue emozioni sulla pagina. In un certo senso, è un libro interattivo.
Lo consiglio a chi cerca una lettura un po' diversa, piacevole, rasserenante.

Credo nelle mani che si cercano si incrociano e
resistono... Credo nel valore di un gesto, dello
stupore condiviso dopo una vita condotta
insieme... Credo che tenersi per mano in questo
mondo sia un atto rivoluzionario...


_Lisa_

lunedì 15 marzo 2021

Review Party "Cyberpunk. Antologia assoluta"


Buon pomeriggio lettori! 

Come proseguono le vostre letture in questo primo giorno di quarantena? 
Oggi abbiamo una nuova uscita da proporvi, una nuova uscita che potrebbe tenervi compagnia fino a dopo Pasqua.
Stiamo parlando di una bellissima pubblicazione per Oscar Voult, ovvero "Cyberpuck. Antologia assoluta", un'antologia che contiene i tre romanzi base del movimento del cyberpunk, "Neuromante" di William Gibson, "Snow Crash" di Neal Stephenson, "La matrice spezzata" di Bruce Sterling  e Ma cosa è il Cyberpunk? Sterling ce ne parla perfettamente nell'introduzione, ci fa capire perché è nato, cosa voleva comunicare e, soprattutto, in quale contesto storico esso è nato. Ovviamente non voglio rubare il posto a questo grandioso autore e tentare di spiegarvi, vi posso dire che è un mondo nuovo e dinamico, un mondo previsto anni prima che rende i suoi creatori una sorta di veggenti, un mondo basato sull'informatica e sulla cibernetica. 
Un'altra cosa che sicuramente vi posso dire è di lasciarvi trasportare in questa nuova realtà, così geniale che sicuramente vi sorprenderà. 
Ora, non posso fare atro che augurarvi una buona lettura.


Titolo: Cyberpunk. Antologia completa 
Autore: William Gibson, Neal Stephenson, Bruce Sterling
Editore: Mondadori 
Genere: Letteratura sci-fi
Pagine:1368
Prezzo: 35 euro 


Cos'è il cyberpunk?  Per scoprirlo, niente di meglio di questo volume  che contiene i romanzi di culto dei tre più acclamati autori del genere ("Neuromante" di William Gibson, "Snow Crash" di Neal Stephenson e "La matrice spezzata" di Bruce Sterling) oltre alla più leggendaria antologia "Mirrorshades", vera pietra miliare nella storia della letteratura sci-fi. Il tutto accompagnato da una introduzione di Sterling.



Titolo: Neuromante
Autore: William Gibson 
Editore: Mondadori 
Genere:
Pagine: 278
Prezzo: € 


In un mondo in cui le mafie della finanza e dell'elettronica possono tutto, un mondo attraversato da autostrade informatiche e hacker dai poteri neuromantici, si svolge l'avventura violenta e disperata di Case, l'uomo che ha avuto il torto di mettersi contro l'organizzazione sbagliata. Per vendetta lo hanno privato della capacità di connettersi al cyberspazio, isolandolo nella prigione di carne del suo corpo materiale. Ora qualcuno è disposto a offrirgli un'alternativa, a ricostruirgli le sinapsi bruciate. A patto che Case porti a termine un'ultima missione, oltre i limiti del conosciuto... 


Come ho scritto prima la prima cosa che mi ha stupito è stavo come questo autore abbia, in un certo senso, previsto un futuro lontano che, solo dopo più di trent'anni, si è materializzato. Un mondo basato sulla tecnologia che sta affrontando una gravissima crisi sociale. 

Questo libro rappresenta una vera e propria prova di coraggio per il lettore che si trova catapultato, quasi selvaggiamente, in un mondo totalmente sconosciuto, un mondo raccontato dall'autore con un linguaggio nuovo, duro a tratti incomprensibile. Nel testo il lettore si scontra con parole senza senso che Gibson non perde tempo a spiegare, così come non si distrae dalla storia per spiegarci un quale strana e nuova realtà siamo capitati. Il lettore è solo, non ha le spalle coperte da un'autore che serve spiegazioni su un piatto d'argento, qui chi legge interpreta a proprio modo. La narrazione prosegue pagina dopo pagina come un fiume inarrestabile di parole mettendo sempre più il difficoltà il lettore che si trova a dover mettere insieme tutti e pezzi da solo senza delucidazioni. 

Un'altra cosa che sicuramente si nota è la grande abilità dell'autore di mescolare i due mondi, la realtà e tecnologia. Due mondi così diversi ma divisi da un filo sottile che se oltrepassato ci fa perdere la via del ritorno. Un mondo tecnologico in cui i nostri protagonisti si rifugiano per scappare e combattere la realtà. La tecnologia che sta prendendo il sopravvento, che guida e influenza la vita delle persone, quelle persone che iniziano a percepire il proprio corpo fisico come un peso, un limite, come un qualcosa che li blocca in un mondo in cui non vogliono vivere. 

Ma iniziamo a parlare di questi protagonisti, molto ma molto diversi dal solito, infatti, essi rappresentano dei veri e proprio antieroi. Protagonisti che vivono nel degrado e nella malavita, che non hanno principi morali ma che cercano di sopravvivere e di non essere uccisi. Costretti a vivere in un mondo dal quale voglio solo correre via. Sono persone disadattate immischiate in affari loschi e pericolosi. 

Chase è il nostro antieroe per eccellenza, lui è quello che nel cyberpunk, ma ormai anche nel nostro linguaggio, è definito come un hacker, ovvero una sorta di esploratore del cyberspazio, ovvero del mondo virtuale. Chase è l'esempio più chiaro di quanto l'autore è riuscito a leggere così lontano nel futuro, riuscendo pure a raccontarci di modifiche corporee in cui venivano aggiunti innesti meccanici per potenziare la natura umana. Quegli innesti che permettono un ingresso più veloce e diretto nel mondo virtuale. Un uomo che sta vivendo al limite delle sue possibilità e che si trova in difficoltà quando la sua umanità, ormai sepolta nel profondo, viene a bussare alla porta del suo cuore. 

"Neuromante" è un libro che rappresenta perfettamente un mix di due generi, quello fantascientifico con varie sfumature dell'horror. L'uomo non è più lo stesso, in questo mondo le modiche corporee permetto di aumentarsi, permettono di aumentare le sensazioni e le capacità. In "Neuromante" aleggia costantemente un'atmosfera cupa, inquietante, grigia e malinconica. 
Nel romanzo si percepisce anche un certo pessimismo e pesantezza che, aggiunti al linguaggio schietto e critico fanno percepire sempre di più lo stato di degrado sociale. 




Titolo: Snow crash 
Autore: Neal Stephenson
Editore: Mondadori 
Genere: Letteratura sci-fi
Pagine: 551
Prezzo



In un'America futuribile, dove l'economia capitalistica è saltata e il governo ha demandato a privati i suoi poteri, "Snow crash" è un virus informatico capace d'intaccare anche il cervello degli hacker. Uno di questi è Hiro Protagonist, che è anche spadaccino ed ex fattorino-lampo di pizze. Oltre a Hiro, indagano sul virus la sua ragazza, un bizzarro reverendo, un bibliotecario, un capo mercenario, un capomafia... Ma il vero protagonista è il Metaverso, rete mondiale in fibra ottica attraverso la quale la diffusione del virus sarà rapidissima. Il XXI secolo nella fantasia bizzarra, ma anche profetica, di un tecno-giallo dell'informazione. 


Anche qui troviamo un'autore che è riuscito a vedere e scrivere del futuro, che ha previsto qualcosa di nuovo e sconosciuto ai suoi tempi. 
Anche  in "Snow crash" il lettore vive in un mondo totalmente in subbuglio, un mondo corrotto e ingiusto. Fa vivere il lettore un sentimento di incertezza e paura. Quella paura di essere annullati e controllati dal mondo virtuale. 

Qui ci troviamo in un contesto sociale più complesso in cui qualsiasi autorità statale è stata messa da parte dalle corporazioni, in cui i soldi e il potere sono gli obiettivi più importanti. Le corporazioni hanno preso il sopravvento, non solo sullo stato, ma anche sui suoi cittadini che, a causa di ciò, sono costretti a vivere nel degrado di una società ormai dominata dall'anarchia. In un mondo in cui non ci sono regole il cyberspazio e la nostra realtà si contendono il primo posto. 
Come Gibson, anche Stephenson, utilizza personaggi cupi e rassegnati per dare seguito alla narrazione, personaggi che si lasciano trascinare dagli eventi senza trovare la forza di affrontarli e che, purtroppo, non distinguono il bene dal male e che cercano solo di vivere giorno per giorno. 
Attraverso questi protagonisti, in particolare Hiro, l'autore ha saputo gestire la vicenda perfettamente, dando l'opportunità al lettore di toccare con mano il degrado e la disgrazia che fanno da sfondo fino alla fine. 

Hiro, è un ragazzo dalla doppia vita, fa il fattorino ma è anche un hacker a cui piace girare nel Metaverso sotto forma di avatar. In questo Metaverso, ovvero un grande sistema operativo, scopre che si sta diffondendo un pericolosissimo virus, un virus che l'autore paragona all'effetto della globalizzazione sull'umanità. Un'umanità ormai soggiogata dalla tecnologia e che, tramite il Metaverso, è spinta sempre di più ad entrare in questo mondo virtuale. 

Un romanzo che, a tratti, sembra scritto da un adolescenze per via di tutti quei dettagli particolari che troverete nascosti tra le righe, per esempio i cattivi della storia che possiedono bombe nel cervello. Ma troverete anche sparatorie, colpi di scena e inseguimenti che vi ripeteranno con i piedi per terra.

Analizzando i temi politici e sociali del libro possiamo capire in quale contesto storico si sia basato, un contesto ricco di incertezza, ribellione, paura e sempre uno sviluppo tecnologico maggiore. Un contesto in cui si sente il bisogno di evadere dalla realtà per rifugiarsi in un mondo parallelo e in cui finalmente cade l'ultimo muro che divide due mondi. Due mondi che si scontrano e che si trovano a dover comunicare tra loro, due mondi che si temono e che si trovano di fronte a questo virus letale per tutte le menti con cui viene in contatto, menti che rischiano di non distingue più ciò che e verò da ciò che non lo è. 




Titolo: La matrice spezzata
Autore: Bruce Sterling
Editore: Mondadori
Genere: Letteratura sci-fi
Pagine: 396
Prezzo



Definito da Sterling stesso come il favorito tra i suoi libri, "La matrice spezzata" racconta di un mondo in cui l'umanità è divisa tra i rivoluzionari Shaper, favorevoli a un'umanità biologica, in lotta contro gli aristocratici Mechanist (che vorrebbero imporre il dominio della macchina) per il definitivo controllo del genere umano. Il volume comprende un romanzo e cinque racconti pubblicati tra il 1982 e il 1984, ambientati nello stesso sfondo fanta-storico e che costituiscono una sorta di minisaga, quasi una summa dell'intenso universo sterlinghiano. 


Questo terzo libro lo possiamo considerare un grande insegnamento perché vi troviamo vari temi sul quale porre la nostra attenzione e riflettere attentamente. I diversi temi sono trattati attraverso una realtà molto molto diversa da quello del tempo, attraverso una società del futuro. Una critica sociale, una sorta di "ribellione" in chiave futuristica ma diversa rispetto a quella dei due autori precedenti. Ci immergiamo nuovamente in un'atmosfera particolare e in questo universo tecnologico che sicuramente vi ricorderete. 

Il futuro di Sterling va oltre quello immaginato da Gibson e Stephenson, e punta direttamente a un futuro molto lontano in cui è in corso una lotta tra razze, quella umana e quella aliena. La Terra ormai è perduta, l'uomo l'ha distrutta. Ma, oltre ai problemi sul fronte esterno, la razza umana deve far fronte anche al disequilibrio presente al suo interno. 
Due fazioni che dividono il genere umano, i Plasmatori e i Meccanisti. Due fazioni ribelli e con gli stessi obiettivi: prolungare la vita dell'essere vivente agendo direttamente sul DNA. 
Entrambe sono molto avanti nei vari studi e scoperte, possiamo considerarle sullo stesso livello ma la concorrenza è una guerra continua, silenziosa e infinita. Ma oltre a queste due grandi fazioni, la società è divisa in tante altre aggregazioni. Aggregazioni che ambiscono al potere e che spezzano definitivamente una società ormai sull'orlo del precipizio, appunto, una Matrice spezzata. Una società così divisa e spezzata da non avere più possibilità di unirsi.

Uno dei protagonisti principali è Lindsay, un uomo che ha subito un duro colpo del destino, lui era un diplomatico, bandito dal suo mondo a causa di tutti quei cambiamenti sociali e ideologici. Questo uomo è costretto a scappare, a cambiare identità e vagare per mondi. Lindsay si ritrova a dover cambiare totalmente l'intera sua esistenza. L'ho trovato perfetto, ben descritto e caratterizzato ed è, sicuramente, il più dinamico di tutta l'Antologia, sempre al centro della scena in questi squilibri e inquietudini sociali. Un vero protagonista, attento e partecipe nella realtà che lo circonda, a risolvere problemi e a cambiare indirettamente il destino delle persone. Un protagonista che rappresenta un eroe, il contrario dei personaggi antieroici di Gibson e a quelli arrendevoli di Stephenson .

Come per Gibson ho avuto molta difficoltà ad entrare in questo nuovo mistico mondo. Anche Sterling non presta la minima attenzione al lettore spiegando e chiarendo i fatti, prosegue imperterrito con la narrazione senza perdere tempo. I personaggi sono perfettamente integrati nella storia, sono nati per quel mondo mentre, invece, il lettore si trova inizialmente spaesato e spaventato. Ci vuole tempo per capire e per entrare nell'ottica futuristica dell'autore ma non mollate, non perdetevi quelle bellissime "previsioni" del passato perché con molta pazienza capirete perfettamente tutto. 




Titolo
: Mirrorshades
Autore: Vari autori 





Mirrorshades è un'antologia di racconti di fantascienza del filone cyberpunk del 1986.
Curata da Bruce Sterling, l'antologia ha contribuito a definire il genere cyberpunk. Secondo William Gibson, considerato il più popolare e rappresentativo autore del filone, il cyberpunk non fu mai un vero e proprio movimento, quanto piuttosto una sensibilità comune ad alcuni autori, identificabili in quelli raccolti in questa prima antologia. Questi scrittori in realtà avevano deciso di chiamarsi Mirrorshades Movement, dato che l'elemento degli occhiali a specchio ricorreva spesso nelle loro storie. 


In questa raccolta di racconti conosciamo vari autori che maggiormente esprimo i rappresentanti del cyberpunk. Racconti che provano a spiegarci cosa è questa nuova realtà, questo nuovo mondo. Tentano di farci capire i loro punti di vista, di presentarci e raccontarci il loro futuro, le loro previsioni. Cercano di farci viaggere con l'immaginazione per farci scappare dalla realtà, esattamente lo stesso che desiderano i personaggi di Gibson. Una raccolta che raccogli le avventure di tutti coloro che si sono opposti alla tecnologia, alla globalizzazione, che si sono ribellati ad una società divisa e impossibile da unire. 

Per concludere posso dire che ho adorato l'intera Antologia, questo mondo mi ha totalmente catturato e incantato. Nonostante le difficoltà di comprensione che ho incontrato nei vari romanzi ho sempre trovato la curiosità di andare avanti per scoprire sempre di più questo futuro. Una lettura che sicuramente vi consiglio e questa nuova e bellissima Antologia si abbina perfettamente a qualsiasi libreria.