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sabato 30 maggio 2020

Review Party "Morgana" - Simon Kansara e Stéphane Fert



Appassionati di graphic novel ne abbiamo?! 
Oggi vi proponiamo questa lettura edita Tunué a cui è stato dedicato, nel mese di maggio, un blog tour ricco di approfondimenti su altri blog, seguito da un review party che termina proprio oggi. 
Quindi ecco anche la nostra recensione, giusto in tempo!


Visualizza immagine di origineTitolo: Morgana
Autori: Simon Kansara, Stéphane Fert
Editore: Tunué
Genere: graphic novel, narrativa e leggende

Pagine: 144
Prezzo€ 17,00





«Morgana, incorreggibile Morgana, perché tanta rabbia? Tanta fretta?
- Lasciami in pace e vattene, ti prego. Lascia che mi portino via. Che raffreddino l'inferno che m'arde nel cuore.»

Erede al trono di Tintagel, Morgana viene privata del suo destino e finisce intrappolata nelle astute manipolazioni del mago Merlino. La sorellastra di re Artù diventa così la temibile fata Morgana, pronta a ribellarsi all'ingiustizia e ad ergersi a paladina del potere femminile. 
Altrettanto astuta e piena di risorse, riuscirà a riottenere finalmente il posto che le spetta?


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Simon Kansara e Stéphane Fert hanno ribaltato il mito di re Artù che conoscevamo. 
Morgana è una superba rilettura del ciclo arturiano in chiave femminista e assolutamente moderna. 
A colpirmi per primi sono stati i colori di questa graphic novel, che alternando giochi di intensi blu e viola all'oro falsamente brillante delle tavole dedicate ad Artù, aiutano il lettore a orientarsi a livello emotivo. 
Come la scelta dei colori, anche le illustrazioni sono di grande impatto. 
La narrazione ci porta all'infanzia di Morgana, quando il padre la designa quale futura regina di Tintagel, in assenza di eredi maschi. Fin da bambina dimostra spirito combattivo, grande abilità con la spada, una spiccata intelligenza e soprattutto un senso di giustizia che va al di là delle convenzioni di palazzo e degli usi tradizionali.
Decisa a spodestare la tirannia maschile della corte e dimostrare l'orgoglio femminile, fin da piccola è malvista dai più, almeno fino a che non dimostra il suo valore in battaglia. 
Il mago Merlino, figura perfida e subdola in questa rivisitazione della leggenda, metterà a dura prova la ragazza, diventerà il suo maestro e gli insegnerà a controllare le arti magiche, privandola tuttavia della libertà. 
L'occasione di tornare alla ribalta viene poi soffocata dall'entrata in scena del fratellastro e nuovo re Artù, un uomo ingenuo e inadatto al trono, e dei suoi prepotenti cavalieri della Tavola Rotonda.
Morgana, che nel frattempo dovrà affrontare numerosi ostacoli, metterà in atto un ingegnoso piano per mettere zizzania a corte (qua verranno coinvolti anche Ginevra e Lancillotto, ma scordatevi anche stavolta le vicende della leggenda tradizionale, non andrà come previsto dal mito!). 
Perché una donna coraggiosa, affascinante e saggia come Morgana non dovrebbe prendersi il rispetto e la posizione da leader che merita?
Non fraintendetemi, anche la maga nella narrazione mostra le sue ambizioni, la sua voglia di vendetta, la rabbia che la infuoca e una buona dose di arroganza. Ma questo, a mio parere, rende la sua figura ancora più interessante e vicina a noi, meno "favolistica".
Un personaggio tormentato e passionale, che rifiuta fino all'ultimo di piegarsi all'oppressivo ordine stabilito.
Ho amato il sarcasmo di Morgana e il suo fascino ammaliatore, nel bene e nel male perché in questa storia non c'è una netta distinzione tra giusto e sbagliato. Tutti i personaggi hanno un lato "oscuro" e commettono errori, non ci sono solamente buoni e cattivi.
La narrazione è esplicita, diretta, anche cruda in diversi momenti, quindi non adatta ai bambini🔞!


giovedì 28 maggio 2020

Review Party "Hunger Games - Ballata dell'usignolo e del serpente"



Cari lettori, 
eccoci all'ultima (purtroppo) tappa del review party dedicato alla serie della Collins!! 
Il gran finale è riservato alla recentissima new entry, Ballata dell'usignolo e del serpente, in libreria da soltanto qualche giorno. Nel banner qui sopra trovare alcuni degli altri blog partecipanti!
Siete pronti a tornare negli Hunger Games? Questa edizione sarà un po' diversa da quello a cui siamo abituati.
La trilogia principale:
hunger games (vol 1)
la ragazza di fuoco (vol 2) 
il canto della rivolta (vol 3)


HUNGER GAMES – Ballata dell’usignolo e del serpenteTitolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Genere: fantascienza/distopia

Pagine: 478
Prezzo€ 22,00
Data di uscita: 19 maggio 2020




"Gli Snow si posano in cima"

Il giovane Coriolanus Snow è stato selezionato, in quanto studente modello dell'Accademia, a partecipare in qualità di mentore alla decima edizione degli Hunger Games. Deciso a mantenere le apparenze per non far cadere in declino la casata degli Snow, ormai senza un soldo, spera di distinguersi per ottenere un premio che gli permetta di frequentare l'università. 
Peccato che gli venga assegnato un tributo dell'infelice Distretto 12, e per di più femmina. 
La fortuna sembra non essere dalla sua parte... 
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In quanti aspettavamo con ansia questa nuova uscita? Io sicuro, ero curiosa di vedere se il prequel sarebbe stato "all'altezza" o sarebbe invece stato meglio limitarsi alla trilogia. 
Non sono affatto rimasta delusa dalla lettura, che anche stavolta è riuscita a coinvolgermi e farmi schierare dalla parte di uno o più personaggi.
Coriolanus Snow (sì, proprio il nostro futuro presidente!) è ancora solo un diciottenne, uno studente brillante con altrettanto brillanti ambizioni. Il suo roseo futuro è però minacciato dalla miseria che grava su quella che una volta era la nobile e prestigiosa dinastia degli Snow. Coriolanus vive con la nonna e la cugina Tigris (so che state già collegando i puntini con la trilogia) e patiscono tuttora la fame a causa della guerra iniziata con la ribellione dei distretti anni prima. Il resto di Capitol City li vede però sfoggiare un illusorio sfarzo, che il giovane Snow intende ristabilire con una condotta esemplare in qualità di mentore dei Giochi. 
Ci collochiamo quindi dieci anni dopo la vittoria di Capitol, quando gli Hunger Games non sono ancora come li conosciamo grazie alle vicende di Katniss. Insomma, i Giochi sono ancora in fase di sviluppo e proprio in questa edizione le cose inizieranno a cambiare, quindi la Collins ci permette di assistere in prima persona all'introduzione delle novità che renderanno i Giochi un vero e proprio spettacolo, tra cui appunto la figura del mentore.
Coriolanus, con tutto il suo autocontrollo, non può mascherare la delusione di vedersi assegnare il tributo femmina del 12, che ritiene senza alcuna speranza di vincere. 
Lucy Gray, già dalla mietitura, fa un entrata in scena inquietante ma scenografica. 
La ragazza è stravagante, un po' folle forse, canta come un usignolo e sembra amare i riflettori, caratteristiche che la rendono la beniamina del pubblico ma di certo non la aiuteranno nell'arena contro la forza bruta degli altri tributi. Una vera esibizionista, un'ammaliatrice. 
E se brilla il tributo, brilla anche il suo mentore. Ma la strada di entrambi è tutta in salita e cosparsa di paura, rischi e sacrifici. 
Nascerà una scintilla di affetto? O Lucy Gray rimarrà un tributo senza speranza da dare in pasto all'arena? Fin dove sarebbe disposto a spingersi Coriolanus per donarle la tenue possibilità di vincere, fino a che punto sarebbe disposto a rinunciare alla sua brama di controllo?
Ovviamente ci sono vari altri personaggi, tra cui Seianus Plinth, per cui personalmente non ho potuto non tifare. Seianus è uno dei compagni di corso di Coriolanus, anche lui un mentore. Il padre del tenace, anche se ingenuo, ragazzo è tra i nuovi ricchi, gli arrampicatori sociali che con la guerra hanno fatto fortuna e, dai distretti, si sono potuti trasferire a Capitol con una posizione privilegiata. Seianus rimane però, fieramente, un ragazzo dei distretti, nonostante la possibilità di dimostrare il contrario, e questo gli causerà non pochi guai.
Ho trovato moooolto azzeccata la scelta dell'autrice di mostrarci la prospettiva del personaggio che nella trilogia è il nemico per eccellenza. Ci mostra come il giovane Coriolanus, che pure nutre qualche dubbio sulla moralità dei Giochi (e chi se lo aspetterebbe?), diventa uno Snow in carriera, quando ancora la prospettiva di essere un candidato alla presidenza non è nemmeno plausibile. Abbiamo l'occasione di seguire, passo per passo, la sua evoluzione e l'emergere della sua vera natura. Si ritroverà in contesti dove mai ci saremmo aspettati di vederlo arrancare. 
Il perverso meccanismo degli Hunger Games è solo l'inizio della spietata scalata piena di ambizione e sete di potere di Coriolanus. 
Ho apprezzato molto i riferimenti alla trilogia, che hanno approfondito aspetti del mondo di Panem e della sua recente storia che nei tre libri precedenti, sebbene ambientati oltre sessant'anni dopo, non erano stati chiariti. 
Perché per Snow erano così importanti le rose, il suo marchio di fabbrica negli altri libri? Perché e come nascono le ghiandaie imitatrici, che diventano mascotte della rivolta con Katniss? Ancora, perché Snow è ossessionato dal timore di essere avvelenato tramite il cibo?
Questi e altri quesiti trovano risposta in questo avvincente prequel, che ci spiega meglio alcuni aspetti della simbologia emersa decine di anni dopo, quando un altro tributo femmina del Distretto 12, Katniss, mette a dura prova l'ormai celebre e dispotico presidente Snow rischiando di portare alla luce le sue debolezze. 
La scrittura della Collins è sempre scorrevole e intrigante, semplice ma diretta. 
I fan della saga non possono certamente perdersi questo gioiellino, che tra l'altro ha anche una grafica molto accattivante già in copertina!


"Nella violenza dei Giochi c'era il tormento silenzioso che tutti a Panem avevano vissuto: il bisogno disperato di avere da mangiare a sufficienza per arrivare all'alba successiva."


" Se le persone che avrebbero dovuto proteggerti giocavano a dadi con la tua vita... come potevi sopravvivere? Non fidandoti di loro, questo era certo. E se non potevi fidarti di loro, di chi ti fidavi?"


" Per un attimo Coriolanus si mise a ridere, dimenticando dov'erano, com'era deprimente lo scenario. Per un attimo ci fu solo il sorriso di Lucy Gray, la cadenza musicale della sua voce e quell'accenno di amoreggiamento. Poi il mondo esplose. "


Vi lasciamo con i quattro libri in tutto il loro splendore:


mercoledì 27 maggio 2020

Segnalazione "Per sempre tua (Fight for love 1)" - Francesca Palamara

Buongiorno a tutti! 
Questo post è dedicato al restyle del romanzo di Francesca Palamara. Essendo un restyle il romanzo è, appunto, già stato pubblicato ma in questa nuova versione l'autrice ha migliorato la grafica, l'editing, l'impaginazione e, soprattutto, ha aggiunto un capitolo extra tratto dal secondo volume della serie. 
Inoltre, sarà disponibile per la prima volta il formato cartaceo! 






Titolo: Per sempre tua (Fight for love 1) 
Autore: Francesca Palamara 
Editore: Self publish
Genere: Romance

Pagine: 335

Prezzo: € 1,99 (formato digitale in offerta a € 0,99 fino al 31 maggio), € 9,90 (cartaceo)






Sinossi
Lei ha perso tutto quello in cui credeva. Lontana da una vita che ormai sembra non appartenerle più sceglie di lasciarsi alle spalle i confort e la ricchezza di una famiglia benestante.
Lui vorrebbe solo ritornare alla sua vecchia vita, prima che errori dettati dalla superficialità mandassero tutto a monte. Con la responsabilità di farsi carico di quello che rimane della sua famiglia, non si rende conto che ciò che gli manca è l’amore, quello vero, l’amore disposto a tutto pur di vedere sul suo volto un sorriso. Fino al giorno in cui i suoi occhi si incrociano con quelli di Beatrice. 
Un destino già scritto per entrambi, ma il fato cambia le regole del gioco proprio quando tutto sembrava perduto. Quando la speranza di una vita felice diventa un’utopia, nasce nei loro cuori un sentimento che li porterà l’uno nelle braccia dell’altra, protagonisti di una passione che farà riaccendere i loro cuori. Riusciranno però a sopravvivere alla tempesta che il passato provocherà, o le fondamenta di quel sentimento aveva basi troppo deboli? 
La vita è fatta di compromessi e priorità, sta a Massimo e Beatrice scegliere cosa seguire, quale strada percorrere, anche se cuore e ragione non sempre viaggiano di pari passo. 
Non si può ricucire un cuore spezzato, resterà sempre una cicatrice a ricordo del dolore.

martedì 26 maggio 2020

Recensione "Ingegneri di Anime" - Frank Westerman

Visualizza immagine di origineTitolo: Ingegneri di anime
Autore: Frank Westerman
Editore: Iperborea
Genere: politica e cultura

Pagine: 364
Prezzo: € 18,00




"I nostri carri armati non valgono niente", attacca, "se le anime che devono guidarli sono di argilla. Per questo dico: la produzione delle anime è più importante di quella dei carri armati [...]. E per questo brindo a voi scrittori, perché siete ingegneri di anime."


Questo sopra citato è il discorso che Stalin pronuncia, nel 1932, a casa di Maksim Gor'kij nel mezzo di una riunione di scrittori sovietici. Il giornalista Frank Westerman intraprende un viaggio sulla scia della letteratura ai tempi dell'Unione Sovietica, con meta finale il golfo di Kara-Bogaz, narrato da Konstantin Paustovskij nell'omonino romanzo e sede di uno dei numerosi progetti industriali sovietici.



Il libro si apre con una cartina di quella che era l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, con le indicazioni dei luoghi principali per la storia e per la lettura di questo libro. 
Come genere lo collocherei tra la saggistica e una sorta di reportage narrativo, in quanto è denso di informazioni biografiche sugli autori vissuti nell'URSS e sulle loro opere, oltre che di dati storici.
L'autore è infatti anche un giornalista e in quest'opera dimostra un impressionante lavoro di documentazione e ricerca. 
Racconta di un doppio viaggio, quello reale verso il golfo di Kara-Bogaz (nel Turkmenistan) e quello nei meandri della letteratura sovietica. 
Ripercorre i passi di Gor'kij, il padre del realismo socialista e "scrittore del popolo", nelle isole Soloveckie, quelli di Platonov, Pil'njak, Paustovskij e altri, testando la veridicità delle loro testimonianze. 
Qual era il trattamento riservato ai dissidenti o agli emigrati dal regime? Per non essere considerati personalità scomode, e quindi da far tacere, molti scrittori dovettero adeguarsi, chi più chi meno con convinzione, alle direttive del partito socialista: scrivi un libro sui benefici dei piani quinquennali, sulle opere idrauliche o sulla laboriosità di un operaio e sarai lodato e celebrato, scrivi un libro con un'apparenza di critica all'attività sovietica o dal contenuto "inutile" al regime e la censura del Glavlit farà la sua mossa.
“Uno scrittore deve scrivere per poter vivere, deve mangiare come gli altri uomini. Ma noi siamo messi davanti a una scelta ingannevole: o scrivi ciò che ci si aspetta da te, o scrivi per il cassetto della scrivania.” 
L'arte per l'arte è censurata, la letteratura deve essere comprensibile all'operaio medio ed esaltare la tecnica e il dominio dell'uomo sulla natura. Gli scrittori visitano i Gulag e riportano al pubblico le loro opinioni plasmate secondo i dettami staliniani, alimentando la propaganda.
Chi non aderisce al partito è un nemico del popolo e diventa protagonista di campagne diffamatorie, chi non si adegua spontaneamente è costretto a mettere da parte le proprie convinzioni per poter continuare a scrivere o semplicemente per non subire arresto e tortura. 
È la caccia al capro espiatorio, è l'illusione di una società moderna e superiore, è una tirannia che va di pari passo con le opere idrauliche che realizza a scapito della natura e della salute della popolazione.
L'autore analizza le contraddizioni dell'URSS post-rivoluzionaria, la manipolazione delle lettere, della lingua e delle anime. Attraversa le vicende e le opere dei principali scrittori sovietici e cerca di capire quanto fossero effettivamente accomodanti rispetto ai dettami del partito.
Nonostante la densità di informazioni la lettura è scorrevole e coinvolgente. 
Un saggio interessante e illuminante per chiunque sia interessato a questo periodo storico (soprattutto gli anni trenta).


« Ricapitolando, ciò significa che il Partito, che guida la forza lavoro delle masse, sarà sostenuto dai fiziki e dai liriki. I primi sono gli ingegneri e gli architetti, gli idrologi e gli elettrotecnici, insomma coloro che imprimono un connotato socialista alla realtà fisica. I liriki sono i cineasti e i compositori, gli scultori e pittori, insomma artisti, con in prima fila gli scrittori, coloro che accompagnano la metamorfosi simultanea dell'uomo e della società. »

Frank Westerman, nato nel 1964 a Emmen, in Olanda, dopo gli studi scientifici diventa presto giornalista freelance nelle zone più calde del mondo. È autore di romanzi reportage sui temi di razzismo, cultura, identità e potere come El Negro e io (Iperborea, 2009), e Ingegneri di anime (Feltrinelli, 2006). Ararat è stato finalista al Premio AKO 2007 e al Premio Kapuściński 2010. I soldati delle parole è un altro titolo pubblicato da Iperborea. 

domenica 24 maggio 2020

Cover Reveal "Non mi ricordo più di te" Silvia J.



Buongiorno lettori, come state?

Siete pronti per un nuovo cover reveal?! Oggi vi presentiamo brevemente un libro in uscita il 4 giugno, per il quale il 29 maggio è previsto anche un review party (noi non parteciperemo, ma sicuramente spulciando qualche blog troverete tutte le informazioni a riguardo!).
Buona lettura 




Titolo: Non mi ricordo più di te
Serie: The misunderstanding series
Autore: Silvia J.
Data di pubblicazione: 4 giugno 2020

Prezzo offerta lancio: euro 0,99









Sinossi:
Complice una serata sopra le righe e qualche cocktail di troppo, Joy, trentuno anni, make up artist, fa fatica a mettere assieme i pezzi della sua nottata brava…
Eppure qualcosa di importante era successo, qualcuno quella notte era entrato nella sua vita… 
Il caso si divertirà a complicare ulteriormente le cose e, come se non fosse già abbastanza, ci penseranno un’amica tutta matta, una perfida manager e soprattutto un “imprevisto”, a rimescolare in tavola le carte di un gioco che sembrava concluso ancor prima di cominciare. 

sabato 23 maggio 2020

Segnalazione "E' una vita che sto aspettando" e "La verità è negli occhi di che sa guardare oltre" - Jenny Leotta

Buongiorno readers!  
Come state? Siete già andati in libreria a fare una bella scorpacciata di libri? 
Noi lo faremo presto e non vediamo l'ora! Sicuramente vi faremo vedere i nostri acquisti sulla pagina Instagram quindi tenetevi pronti. Questo mese vi stiamo segnalando tantissimi nuovi romanzi spaziando tra vari generi, perciò fateci sapere se avete allungato la vostra Wish List con qualche titolo emergente. 
Oggi vi segnaliamo ben due romanzi rosa/contemporanei dell'autrice Jenny Leotta. 






Titolo: E' una vita che sto aspettando 
Autore: Jenny Leotta 
Editore: Youcanprint

Data di pubblicazione: 26 gennaio 2019
Genere: Romanzo rosa

Pagine: 222
Prezzo€ 13,00 (copertina rigida), 4,99 (ebook) 







Sinossi:
Si può essere «colpiti» da un colpo di fulmine alla tenera età di sette anni? Può un amore andare momentaneamente in letargo, e al momento giusto risvegliarsi più forte di prima? Può bastare uno sguardo per innamorarsi per... sempre? Jennifer e Giordano hanno ventuno anni e non si vedono da tanto tempo. Ma che accadrebbe se il destino decidesse di metterli, di nuovo, nella stessa strada? Lei ha sofferto tanto, a detta sua anche troppo, e non intende assolutamente ricascarci; lui in passato prestava attenzione ad altro e non la vedeva nemmeno. O forse faceva finta di non vederla? Adesso però è arrivato il suo momento di innamorarsi di lei e di dover fare in modo che lei si innamori, di nuovo, di lui. Può l'amore resistere al tempo, alle gelosie e alle incomprensioni? I due ragazzi sono ancora in tempo per essere felici insieme o hanno già avuto la loro occasione e hanno perso il loro treno?

Link di acquisto: Amazon

Estratto
Con il gelato in mano, mi avvio in spiaggia cercando di fare più in fretta che posso per evitare che si sciolga. La trovo seduta a terra su un masso a guardare l'orizzonte e a pensare chissà a cosa. E' talmente assorta che quando mi avvicino neanche mi sente.
"Ehi, Jen", sussurro per non spaventarla.
Si gira lentamente e quando si accorge che sono io mi fa cenno di sedermi vicino a lei, ma solo quando vede quello che ho in mano, il suo volto diventa raggiante, persino i suoi occhi sembrano sorridere. E io mi ritrovo ad essere geloso di un fottuto gelato.
"Quello è per me, giusto?", chiede indicandolo.
"MMMMHH, no, è per quella bella ragazza che sta passando", le dico mentre una ragazza corre a riva. "Certo che è per te", poi glielo do, sorridendole.
"Che so, poteva essere anche il tuo. Com'è?"
"Cioccolato bianco e nutella. E poi, non lo sai che ogni promessa è un debito?"
"E' buonissimo, grazie", esclama leccando una cucchiaiata "MMMHH".
Non potete immaginare la reazione immediata del mio corpo al suono di ogni suo apprezzamento.
"Come ti senti ora?" le dico, quando termina di leccare quel dannato gelato.
Chi me l'ha fatto comprare? Ma a vederla un pochino più serena, capisco che ne sia valsa la pena, anche se il mio corpo non è molto d'accordo...
"Grazie al tuo gelato molto meglio, ma resta il fatto che non lo perdonerò mai. Non ha fatto altro che dirmi di amarmi, diceva a tutti che ero la sua ragazza... Per fortuna, il mio cuore non ha permesso che lui ci entrasse. Per lui non ho mai provato amore... Ma il suo comportamento meschino mi ha fatto male. Dio solo lo sa quanto.  Sono sempre stata sincera con lui, non gli ho mai fatto credere che c'era qualcosa di diverso tra noi se non un'amicizia... non penso di meritarmi un tradimento così... i tradimenti sono l'unica cosa che non perdonerò mai." dice, asciugandosi una lacrima.
La lascio sfogare mentre appoggia la testa sulla mia spalla.
"No, non te lo meriti. Tu sei speciale, non dimenticarlo mai, e meriti una persona ben diversa da quel coglione".
"Dici?"
"Te lo posso assicurare!" La sento sospirare, mentre io non desidero altro che prendere a pugni quel demente fino a fargli dimenticare il suo nome.
Ma so che, nonostante tutto, nel profondo lei non lo vorrebbe; perciò le resto accanto, consolandola. Ma con la coda dell'occhio mi accorgo che dopo un po' mi fissa.
"Giordà?" mi richiama "Perchè non mi guardi?"
E adesso come faccio a dirle che in questo momento è meglio che guardi le onde e non lei?
"Ecco io..." poi quando vedo che ha del gelato sull'angolo della bocca la situazione peggiora "Hai del gelato..." le dico, indicandole il punto.
"Oh... dove qui?"
Nego
"Qui?", continua lei.
Sembriamo quelle coppie di un film, quando su di lei resta del cibo sul viso e fa finta di non capire dove sia solo per ricevere un bacio dal suo amato. Ma questo non dovrebbe essere quel momento! Insomma, ha appena smesso di sfogarsi per quel demente... e poi io non sono il suo amato, no?
Quando per l'ennesima volta sbaglia il punto, le tolgo il gelato... ma non resisto più e la bacio, assaporando quelle dolci labbra al gusto di cioccolato.









Titolo: La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre
Autore: Jenny Leotta 
Editore: Mnamon Editore

Data di pubblicazione: 27 dicembre 2019
Genere: Romanzo rosa

Pagine: 192
Prezzo€ 11,00 (copertina rigida), 2,99 (ebook) 








Sinossi

Amore e pregiudizio
Il romanzo di Jenny Leotta è un'opera di finzione e un documento. Una storia di passioni e di desiderio di conquistare la felicità. Chi legge deve cercare di superare il giudizio immediato sulle cose, anche se spiacevoli.Jack, il protagonista maschile, è costretto a guardare dentro di sé per vincere la diffidenza nei confronti delle donne. Joe, protagonista femminile, è impegnata a fare fronte alle sue paure. E Cristian, costretto in sedia a rotelle, deve superare la prova più dura, accettare di essere amato per quello che è.
Ognuno di loro lotta per conquistare la felicità. Ognuno deve per questo essere se stesso, senza finzione e senza paure.Nel romanzo non sono troppi gli ostacoli da sormontare, almeno per chi legge. Ma l'ostacolo che a un osservatore appare semplice, sembra una montagna a chi deve superarlo.

Estratto:
"Vediamo un po'... Io, tu, Alessia e Joe?",
"Mmmh, non lo so Jack, non so se è il caso. Cosa vuoi che gliene freghi di me?" "Quanto ottimismo", mi interrompe. 
"Realismo, amico, realismo. Non voglio una ragazza che sta con me o che esce con me per compassione, ricordi?" 
"E magari non ha accettato per compassione, che ne sai?" 
"Sì, certo, e gli asini volano" 
"Mamma mia", sbuffo. "Non capisco questa cosa che ha in testa l'intera società che perchè uno è in sedia, o è senza una mano o senza un braccio o senza una gamba, o è non vedente, o sordo o quello che ha allora non si possa innamorare, non possa avere una vita amorosa, una relazione, una vita sessuale, dei figli e tutto il resto. Solo perchè uno ha problemi non merita o non può avere l'amore? L'amore è un diritto di tutti, è un emozione che dovremmo provare tutti, l'amore se ne fotte dei problemi, delle disabilità, delle differenze sociali. L'amore vuole solo amore e se c'è quello si supera qualsiasi difficoltà, fisica o sociale che sia", concludo il mio discorso che non so nemmeno io da dove ho tirato fuori. Forse proprio dal cuore. 
Il mio amico mi guarda a bocca aperta e con un espressione sbalordita. 
"Ma cosa sei, un poeta?", ride per stemperare la situazione. "Comunque hai ragione, anche se non è facile." 
Dopo un po' che riflette solleva la testa, mi guarda e spara:
"Ok, proviamo. Come si dice? Meglio soffrire e aver provato che non provare affatto?"


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