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sabato 30 gennaio 2021

Cover Reveal" Sibyl - La profezia" - Francesca Palamara

 

Buongiornissimo lettori e lettrici, 
oggi vi vogliamo mostrare la bellissima copertina di questo nuovo romanzo che uscirà il 6 febbraio 2021. 
Vi lasciamo tutte le informazioni per farvi conoscere questa carinissima uscita. 


Titolo
: Sibyl - La profezia 
Autore: Francesca Palamara 
Serie: Sibyl vol 01          
Editore: Autopubblicato                                              
Genere: Fantasy romance 
Prezzo: ebook 1,99 euro ( in offerta la prima settimana a 0,99 euro), cartaceo 10 euro in offerta per tutto il mese di Febbraio (successivamente 12,90 euro) 


Sinossi
Principessa del regno di Arthesia, capostipite della congrega di strega.
Da me dipende il futuro della nostra stirpe. 
Le mie scelte determineranno la fine della lotta tra angeli e demoni. Ma non so se sarò in grado di affrontare il mio destino. Il mondo onirico mi manda segnali contrastanti: desiderio e timore si fondono in me e ho paura di scoprire a chi appartengono quegli occhi e quella bocca che in sogno mi donano estasi. Il confine tra bene e male è così labile e una volta superato non si può tornare indietro. Non c'è spazio per i sentimenti. Non c'è tempo per l'amore. Io sono Sibyl, detengo il potere del nostro mondo e nessuno lo distruggerà finchè avrò vita.
 

Questa strega si prenderà il mio cuore, e io non solo glielo concederò. Ma farò in modo che rimanga ancorato al suo per l’eternità. Ed essendo un essere immortale, direi che è un tempo abbastanza lungo. 

"Ti ho presa, Principessa." 
" Non vale, non erano queste le regole del gioco" Mi lamento mettendo un finto broncio che però viene catturato da un paio di labbra che immediatamente provocano brividi in ogni parte del mio corpo. Le nostre lingue si intrecciano, si rincorrono, duellano fino a quasi distruggersi di passione. I nostri corpi fremono desiderando un contatto più intenso. “Voglio fare un altro gioco con te, principessa” Le sue parole sibilate infondono calore su ogni lembo di pelle, stringo le gambe per trovare un po’ di sollievo, ma lui prontamente interpone una gamba muscolosa tra loro, strofinando proprio in quel punto in cui il piacere inizia a crescere. “Non posso. Non posso. Non posso.” Continuo a ripeterlo ma non ho la forza di allontanarlo. 

“Maledetto me, e maledettissima la voglia che si impossessa del mio corpo ogni volta che le sue labbra pronunciano il mio nome. Sono a un passo dalla follia.”


AttenzioneQuesta è la versione ri-editata e con capitoli extra del volume precedente di Sibyl. 
La storia non è cambiata, è stata però sottoposta ad un accurato editing e sono state aggiunte delle scene e dei capitoli che non erano presenti nella precedente versione. 
BonusPrologo di Cecile- The dark side (Sibyl vol. 02) 

giovedì 28 gennaio 2021

Review party "Il giardino segreto"

 


Buon pomeriggio a tutti! 
Come già anticipato nella tappa del blog tour è giunto il momento di parlarvi di questa bellissima recente uscita. Un libro che si ispira al film dall'omonimo titolo, "Il giardino segreto" uscito nel 2020. Un piccolo gioiellino che nasconde un valore immenso, quel valore già presente nel libro originale scritto da Frances Hodgson Burnett nel 1909. Un libro e un film che rendono ancora più vero il significato del testo, che, da 1909, viene tramandato a tutte le generazioni.


Titolo: Il giardino segreto                  
Editore: De Agostini                                              
Genere:                                           
Pagine: 256
Prezzo: € 14,90 




Per Mary Lennox le storie hanno un potere straordinario. Le basta raccontarne una ad alta voce per superare i momenti difficili. Ma la sua partenza per l'Inghilterra e la sua misteriosa e sterminata brughiera sta per cambiare ogni cosa. Mary andrà a vivere insieme a uno strano ricchissimo zio che non ha mai visto, e che, di certo, non ha tempo per le storie. All'improvviso, il mondo di Mary inizia a crollare. I suoi genitori non ci sono più, l'amata India, la terra delle storie, è più lontana che mai. Sembra che non ci sia rimedio a nulla. Almeno fino a quando Mary non incontra Colin, il cugino che non ha mai conosciuto. E Dickon, espertissimo di natura, di animali, sempre pronto ad ascoltare. Insieme a loro Mary attraverserà il maniero dello zio fino a scoprire un meraviglioso giardino, un luogo incantato che custodisce un segreto, ma dove è proibito mettere piede. Ed è qui che l'avventura inizia. È qui che la storia prende vita. È qui che Mary Lennox troverà la sua vera casa. Il presente libro è l'adattamento editoriale del film, realizzato dal produttore di "Paddington" e "Harry Potter". All'interno contiene un inserto fotografico con le immagini originali del film.



Un libro che mi ha fatto letteralmente sognare. Un inno alla vita e all'avventura. 
La storia si apre con note drammatiche e tristi per poi sconvolgerci con continui turbinii di vitalità. Troviamo una protagonista molto giovane, Mary, che della vita ha avuto solo dolore e amarezza, una bambina che ha trovato la forza interiore e si è rimboccata le maniche per affrontare il futuro a testa alta, promettendosi di non versare più lacrime. Una protagonista dal cuore d'oro che vi farà sognare ad occhi aperti. 
Durante gli anni ha imparato a superare le sue paure attraverso le storie, raccontarle alla sua bambola le dava la forza di andare avanti. Un chiaro esempio di quanto i racconti di magia e luoghi incantati possano in qualche modo alleviare le sofferenze e le insicurezze che spesso i bambini hanno. Proprio quella magia che serve a sconfiggere i demoni della realtà. 
Una volta approdata nella dimora dello zio Archibald la sua vita cambia totalmente, la sua tristezza si trasforma in speranza e la sua malinconia in vitalità. 

Lo zio si dimostra essere un uomo misterioso dilaniato dal dolore, un dolore così profondo da aver corrotto l'intera anima. Un uomo spezzato dalla vita e ossessionato dalla morte che pare non avere alcun interesse verso la nipote che, come lui, ha perso tutto. Il suo male lo ha reso cieco, anche davanti a suo figlio, Colin, che da lui desiderava solo amore. Lo stesso figlio che, come scritto nella trama, diventerà amico di Mary. 

Colin è un ragazzo della stessa età di Mary, un ragazzo fragile che si nasconde tra le quattro mura della sua camera. Un ragazzo che ha smesso di credere nella vita per abbandonarsi alla morte, un ragazzo che ha smesso di credere nella magia. 

Un altro protagonista davvero interessante è Dickon, un ragazzino appassionato e amante della natura, che adora esplorare e vivere all'aria aperta. Sarà il terzo membro di questa squadra improbabile, una squadra di, ragazzi che, insieme, combattono per iniziare veramente a scoprire tutte bellezza della vita.

Un romanzo che incita alla vita, alla scoperta, all'andare oltre ciò che vediamo. 
Il giardino segreto scoperto dalla protagonista rappresenta la rinascita, ma anche un luogo lontano dalla cruda realtà in cui Mary si sente al sicuro, si sente a casa.
Finalmente ha trovato il suo posto magico, quello di cui narrano anche le storie. Un posto in cui tutto è possibile, come essere felici e spensierati e, soprattutto, lontani da quel tremendo passato che sembra aspettarla dietro l'angolo. Un posto che vuole condividere con tutti quelli che vogliono credere nella magia della vita. 

Lo stile di scrittura è semplice e delicato, veloce e super scorrevole. Il tema dell'amore e dell'amicizia sono alternati da immagini e visioni soprannaturali, giusto quel pizzico per rende la storia ancora più intrigante. Adatta a tutti i lettori, dai più piccoli ai più grandi. 

Una lettura piacevolissima che vi consiglio e un libricino esteticamente davvero curato. Ho adorato anche le immagini del film contenute nel mezzo. Un grazie grandissimo alla casa editrice per questa bellissima opportunità. 

Le lacrime le bruciavano gli occhi, ma non avrebbe pianto davanti ai Crawford: mai! Stringendo forte le labbra, aveva annuito e si era diretta su per le scale. Raggiunta la sua camera, si era chiusa la porta alle spalle e si era gettata sul letto, singhiozzando nel cuscino per soffocare le lacrime amare. 

Raccontare storie era sempre stato il suo modo di affrontare le situazioni spiacevoli, come quando sua madre non voleva vederla o quando suo padre era troppo occupato per giocare.

mercoledì 27 gennaio 2021

Segnalazione "Muori per me" - Elisabetta Cametti

Buongiorno readers,

Articolo super importante! Dobbiamo comunicarvi una notizia bellissima, da oggi potete trovare in tutte le librerie il nuovo thriller di Elisabetta Cametti, "Muori per me" edito Piemme. Un'autrice che abbiamo già avuto modo di leggere e conoscere attraverso un suo precedente romanzo "Dove il destino non muore" che trovate già recensito sul blog. 
Non possiamo fare altro che augurarvi una buona lettura e suggerirvi di rimanere attivi perché presto ve ne parleremo meglio, non vedo l'ora. 

Titolo: Muori per me
Autore: Elisabetta Cametti                     
Editore: Piemme                                               
Genere: Thriller                                            
Pagine: 528
Prezzo: € 18,90 



Elisabetta Cametti ci toglie il respiro con questo thriller imprevedibile fino all’ultima pagina e, all’interno di un meccanismo perfetto, ci fa riflettere: quante donne dovranno ancora morire schiacciate dal peso di promesse disattese?

Trama
Notte fonda, una ragazzina chiama la polizia: sua madre è scomparsa. Si tratta dell'assistente personale di Ginevra Puccini, una delle fashion blogger più famose al mondo. Il corpo di Julia viene trovato nelle acque del lago di Como, insieme a quello di altre quattro donne. I cadaveri presentano ulcere evidenti su pelle e mucose, una reazione allergica rara, causata da una sostanza sconosciuta, come accerta l'autopsia. Gli indizi, che puntano tutti a un unico colpevole, diventano una prova con la scoperta dell'arma del delitto. Quando il caso sembra chiuso, però, sulle pagine social di Ginevra Puccini compaiono dei video sconvolgenti: lei conosce il nome delle vittime non ancora identificate, la loro storia e il gioco perverso che le ha uccise. Ma Ginevra non si trova. Potrebbe essere il carnefice o la prossima vittima. La cerca la polizia. La cerca la sua famiglia. La cerca chi vuole metterla a tacere. Quelle immagini denunciano un sistema di corruzione e comando, rivelando la linea di sangue che conduce tra i rami di una famiglia potente e dentro una delle più importanti maison della moda internazionale. Dove forze dell'ordine e giustizia non sono mai riuscite ad aprirsi un varco, sono quei post a fare vacillare l'impero. Perché c'è una voce che i soldi e il potere non possono ridurre al silenzio, quella che rimbalza sui social network e diventa virale. Una voce che neanche la morte può fermare. 



Main message
Il romanzo è un thriller mozzafiato, un vero page turner che non sarà facile mettere giù una volta
iniziata la lettura. Ma MUORI PER ME non è solo questo. Ginevra, la protagonista del romanzo, è un’influencer famosa che si trova coinvolta in situazioni difficili che la obbligano a scendere a compromessi. Quando si rende conto che non esiste dolore più opprimente della paura e che la libertà non è sognare dentro una gabbia, decide di ribellarsi al sistema. Decide di fare sentire la propria voce. 
Il messaggio trasferito da Ginevra si basa su due concetti chiave: 
1. In qualunque situazione ci si venga a trovare, una scelta è sempre possibile e NO è una risposta che può fare la differenza 
2. Mai sottovalutare il potere dei social 

Topics
- Mettersi a nudo e imparare ad ascoltarsi 
- L’uso dei social per difendere la verità e i valori in cui si crede 
- Insieme si può fare la differenza contro la violenza e contro ogni forma di prevaricazione 

Elisabetta Cametti 
Classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent’anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra. La stampa l’ha definita “la signora italiana del thriller”. Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo della serie K, I guardiani della storia, suo thriller di esordio e bestseller internazionale. Nel mare del tempo è stato pubblicato nel 2014 e Dove il destino non muore nel 2018. Nel 2015 ha inaugurato la serie 29 con Il regista, seguito nel 2016 da Caino, entrambi molto apprezzati da pubblico e critica. I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi. È opinionista in programmi televisivi di attualità e cronaca su Rai 1 e sulle reti Mediaset.


Cosa dicono di lei:

Corriere della Sera
Cametti, la "nipotina" di Agatha Christie. 
Un libro coinvolgente e trascinante, scritto con grande passione, in grado di catapultare il lettore nel vortice delle vicende. Capace di far divorare le pagine, ma anche di trasmettere messaggi positivi affidati alla protagonista, Katherine Sinclaire. 

Diva e Donna
Con una scrittura accuratissima, la Cametti ha costruito un thriller che ci fa viaggiare a un ritmo che
toglie il respiro.

Donna Moderna
Nel giro di un paio d'anni Elisabetta Cametti è riuscita a conquistare il titolo di "signora italiana del
thriller". 

F
Sembrano poche 29 ore, invece diventano un'eternità quando sono quelle che ti separano dalla
morte. Dalla vendetta che hai sognato per anni. O dalla soluzione di un enigma lanciato da un killer
che semina terrore. Un thriller magistrale che coinvolge due donne fortissime. 

Io Donna
La capacità di creare caratterizza personalità in grado di adattarsi ai piani mutevoli della vita. Concentratevi sulla fotoreporter Veronika Evans: la protagonista del thriller “Caino” di Elisabetta
Cametti vola fino in Groenlandia per sfuggire al suo passato. 

La Stampa
“La signora italiana del thriller”.

Il contraltare femminile di Robert Langdon, l'eroe dei romanzi di Dan Brown, si chiama Katherine Sinclaire. È bionda, combattiva e armata di tacchi a spillo.

domenica 24 gennaio 2021

Blog tour "Il giardino segreto"

 

Buongiorno readers,

Avete visto quanto è bella la copertina di questo libro? Io la trovo adorabile.
Una nuova uscita ispirata al nuovo film "Il giardino segreto", già disponibile su Prima Video. Una storia che leggerò e vedrò molto presto, non vedo l'ora. 
La tappa di questo Blog Tour sarà dedicata alle varie trasposizioni cinematografiche che si basano sull'opera originale di Frances Hodgson Burnett. 
"Il giardino segreto" è il romanzo pubblicato a New York nel 1909 da questa autrice anglo-americana, e uscì a puntate su The American Magazine. Dedicato ai ragazzi, che si immedesimeranno nel processo di crescita e maturazione dei protagonisti. Un libro che arrivò in Italia solo nel 1921. 
Come vi dicevo prima, svariati sceneggiatori si sono dedicati allo sviluppo cinematografico di questo romanzo, ma mai avrei pensato di trovarne così tanti! 

Iniziamo.
Facciamo un salto nel passato e torniamo ai film muti in bianco e nero. Torniamo al 1919 quando uscì per la prima volta "The Secret Garden", diretto da Gustav von Seyffertitz, con Lila Lee (Mary), Richard Rosson (Colin), Paul Willis (Dickon), Spottiswoode Aitken (Archibald Craven)

Il copyright del film fu registrato il 2 dicembre 1918. Distribuito dalla Paramount Pictures e dalla Famous Players-Lasky Corporation, uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 12 gennaio 1919 presentato da Jesse L. Lasky. 
Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata perduta. 



Nel 1949, la MGM ne avrebbe prodotto un remake sonoro diretto da Fred M. Wilcox con protagonista Margaret O'Brien (Mary), Dean Stockwell (Colin), Brian Roper (Dickon), Gladys Cooper (Mrs. Medlock), Elsa Lanchester (Martha), Herbert Marshall (Archibald Craven), Reginald Owen (Ben Weatherstaff). Nel 1993, è stato realizzato un ulteriore remake diretto da Agnieszka Holland. 


Andando avanti nel tempo abbiamo la prima versione a colori, uscita nel 1987 e diretta da Alan Grint. Prodotto da Rosemont Productions Limited e interpretato da Gennie James , Barret Oliver , Jadrien Steele , Billie Whitelaw , Michael Hordern e Sir Derek Jacobi. 
Inoltre sappiamo che ne è stato realizzato anche un seguito dal titolo Ritorno al giardino segreto (Back to the Secret Garden)


Siamo giunti al remake del 1993 diretto da Agnieszka Holland e distribuito da Warner Bros. Personaggi interpretati da stelle del cinema come Kate Maberly, Heydon Prowse, Andrew Knott, John Lynch, e Maggie Smith, è stato scritto da Caroline Thompson. Un film ambientato nello Yorkshire, in Inghilterra , nel castello di Allerton. Il film è stato un successo di critica e commerciale per via delle suo incongruenze con i reali accadimenti del romanzo originale. 
Maggie Smith è stata nominata per il BAFTA Award come migliore attrice non protagonista e addirittura nel 2005, il British Film Institute lo ha incluso nella lista dei 50 film da vedere a 14 anni. 



Avvicinandoci ai nostri tempi troviamo la penultima trasposizione, esattamente nel 2001 diretta da Michael Tuchner. La trama di esso, però, riprende e prosegue la storia dei personaggi creati da Frances Hodgson Burnett ma si basa su un soggetto originale che non deriva del romanzo vero e proprio, infatti, il titolo di questa pellicola è "Back to the Secret Garden" e rappresenta il seguito del film prodotto nel 1987. 


Siamo giunti al termine di questo viaggio nel tempo, siamo partiti da un film muto e arriviamo alla versione finale del 2020 diretta da Marc Munden. Le riprese sono iniziate il 30 aprile 2018. 
E' stato girato nello Yorkshire, mentre per il giardino sono state usate principalmente le location del Bodnant Garden, in Galles, e dell'Iford Manor, nell'Wiltshire. 
Inizialmente doveva essere distribuito nelle sale britanniche a partire 3 aprile 2020 da StudioCanal, ma la sua uscita è stata posticipata al 7 agosto on demand a causa delle misure restrittive della pandemia. 



Per finire vi voglio lasciare anche le tappe di tutte le blogger e lettrici che partecipano a questo evento così da poter curiosare anche gli argomenti da loro trattati (ve lo consiglio).  

venerdì 22 gennaio 2021

Recensione "L'idea che hai di me" - Marilena Uliana

Titolo: L'idea che hai di me
Autore: Marilena Uliana
Editore: Bookabook 
Genere: narrativa
Pagine: 156
Prezzo: € 13,00




Thomas è all’ultimo anno delle superiori; poco propenso a preoccuparsi per gli studi e la vita dopo la maturità, passa le sue giornate ascoltando musica e rispondendo alle insistenti domande dei genitori. Appena adolescente, ha vissuto il brutto divorzio di Paolo e Caterina e da quel momento qualcosa di lui si è perso: il legame con la famiglia, con le radici, con il passato.
Quando conosce Riham, una ragazza marocchina che frequenta il suo stesso istituto, la quotidianità di Thomas subisce una rivoluzione: lei, con le sue difficoltà e con i suoi profondi occhi neri, lo costringerà a confrontarsi con le differenze culturali e religiose e lo aiuterà a capire che chi non sa da dove è partito non può sapere nemmeno dove sta andando.
Ho letto "L'idea che hai di me" tutto d'un fiato, e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa! 
Una lettura preziosa e attualissima. Preziosa, perché ci porta alla scoperta degli altri e, attraverso loro, di noi stessi. Attuale, perché parla di diversità.
È stato molto facile entrare in empatia con il protagonista, Thomas, con le sue preoccupazioni e, al tempo stesso, il suo distacco dal mondo. Nei primi capitoli infatti ci avviciniamo alla sua vita scolastica e famigliare, e le relative difficoltà che accomunano molti ragazzi a quell'età: problemi nella comunicazione con i genitori, paura del giudizio degli amici, incertezza per il proprio futuro... 
Un particolare che mi ha fatto sorridere è il rapporto di Thomas con la nonna, per l'affetto e il profondo legame che spesso unisce queste due generazioni così diverse.
Lo sguardo apatico del protagonista inizia a cambiare quando incontra Riham, una ragazza marocchina di religione musulmana. Lei gli permette di riflettere sul tema dell'immigrazione, della fede e delle radici da un nuovo punto di vista. 
Entrambi hanno paura, ma sono anche affascinati, dalle diversità delle rispettive culture, dei modi di vivere e pensare, e grazie a lei Thomas avrà modo di imparare a dare più valore alle proprie origini.
Il protagonista avrà anche modo di immedesimarsi nello "straniero", diventando lui stesso vittima di disprezzo e indifferenza.
La lettura trasmette al lettore l'importante messaggio di provare sempre ad andare oltre le diversità, e cercare invece le somiglianze. Diversità che spesso è la società, o siamo noi stessi, a imporre come limiti quando invece potrebbero essere una ricchezza.
Un libricino che consiglio di cuore, perché fa riflettere ma con leggerezza.

«Ritornava verso casa e ascoltava musica, cercando se stesso nelle parole di altri, nelle storie della sua famiglia: lui, in mezzo a migliaia di esistenze simili ma mai uguali. Qual era il suo ruolo? Qual era il posto di un ragazzo come lui?»

«Thomas guardava Riham e pensava che avrebbe potuto chiamarsi in milioni di modi: Paola, Maria, Evelyn, Ketty, Corinne... che importava? Lei era lei e bastava il suo sorriso a rasserenarlo.»

«In quei giorni capì che ci si poteva sentire a casa in qualsiasi posto al mondo se eri accettato e se accettavi di conoscere i modi di vivere locali, il cibo, la lingua e le sue espressioni...»


Marilena Uliana vive a Ceggia in provincia di Venezia. Nel 2005 si è laureata in Lettere moderne all’Università Cà Foscari di Venezia. È impegnata da alcuni anni nel promuovere la multiculturalità attraverso progetti di inclusione sociale diretti anche a persone straniere presenti nel suo territorio. Questa esperienza le ha ispirato la trama di L’idea che hai di me, il suo terzo romanzo dopo Fratelli (2009, Libero di scrivere, 2009) e Anna e il prato dei soffioni (2011, Davide Zedda Editore).

_Lisa_

domenica 17 gennaio 2021

Segnalazione Davide Rocco Colacrai e Jonathan Rizzo

Buongiorno readers,
oggi entriamo nello sconfinato universo della poesia con due diverse pubblicazioni. Asintoti e altre storie in grammi dell'autore Davide Rocco Colacrai, e Le scarpe del flâneur di Jonathan Rizzo. 
Vi presentiamo subito queste due promettenti raccolte!

Asintoti e altre storie in grammi di Davide Rocco Colacrai, edito Le Mezzelane


Leggere queste pagine è un’esperienza forte, una immersione in un mare di idee, di trovate, di ricchezza e di bellezza, dal quale non si vorrebbe mai emergere, perché l’ossigeno è là, nelle suggestioni e nelle dinamiche di quel che si narra, si legge, si ascolta, si vive. (Davide Cuorvo)

Leggere, saper leggere, è un dono. Non si sceglie di nascere poeti, ma nemmeno si sceglie di essere Lettori: è qualcosa che viene da dentro, che non si può costruire, che non si può fingere. I veri Lettori si riconoscono subito: hanno lo sguardo antico di chi ha attraversato oceani di dolore e di solitudine ed è ancora qui per raccontarlo. Hanno facce ed espressioni da sopravvissuti, parole di chi comprende senza mai giudicare, gesti di chi ha vissuto cento, mille vite nello spazio di una sola.
Sanno che dalle crepe di un’esistenza rovinata e senza senso può entrare la luce più sfolgorante e farsi strada nel cuore arido di chi non crede più a niente; che dalle pagine di un libro, dai versi di una poesia, possono trapelare emozioni mai provate, o che invece tornano da un passato creduto sepolto e mai dimenticato. E hanno il privilegio, i Lettori, di poter chiudere il libro e tornare alla vita di sempre.
Solo che certi libri, certe storie, certi versi, entrano nell’anima piano piano, senza che ce ne si accorga e le cose non sempre vanno nel verso giusto: ci sono sorrisi e lacrime, ci sono il dolore e l’angoscia dell’abbandono. C’è il rimpianto per una vita immaginaria che per un attimo era sembrata vera, a portata di mano, poi è scomparsa come sabbia fra le dita. C’è la paura di credere di nuovo in qualcosa. Ci sono i ricordi di sorrisi pieni di speranza, che sbiadiscono lentamente come i colori in una vecchia fotografia. Facce che compaiono sfocate dalla nebbia del passato.
Poco più di un secolo fa Sergej Esenin scriveva che i Poeti vengono al mondo per capire tutto e per impadronirsi di nulla: questo è il loro dono e la loro maledizione.
I Lettori, invece, vengono al mondo per dare un senso, il loro senso, a questo tutto e a questo nulla che li attraversano, spietati.
(Michela Pocceschi)



Le scarpe del flâneur di Jonathan Rizzo, edizioni Ensemble


«Jonathan Rizzo non è poeta che si lascia imbrigliare dalle facili maglie di una critica letteraria, men che meno da quelle di una breve introduzione alla sua raccolta "Le scarpe del flâneur". La sua è una poesia corporale, della presenza, del suo farsi e del suo dirsi, per poi disfarsi nel vortice degli attimi da vivere fino in fondo. Forse il futuro e il tempo ci restituiranno lo sguardo prospettico in grado di analizzare il poeta unicamente per i suoi scritti. Oggi vale la pena "godersi" appieno tutta la vitalità e la corporalità di un poeta fuori dagli schemi e che sa di esserlo.»

mercoledì 13 gennaio 2021

Recensione "Senza Velo" - Virginia Saccalupi

Titolo: Senza velo
Autore: Virginia Saccalupi
Editore: officina Milena
Genere: narrativa
Pagine: 224
Prezzo: € 14,00




«Per la superiora la parola "femminismo" avrebbe sempre significato un insieme di comportamenti provocatori, da sobillatrici: un male dilagante, assolutamente da estirpare.»

Anni Settanta. Mentre nel convento le ore si susseguono lente e disciplinate, fuori infuriano le manifestazioni di piazza e le battaglie per i diritti delle donne. Le vite di Veronica, bambina già adulta e femminista in erba, di Isabella, suora mancata e innamorata della sua ex insegnante, e di Agnese, monaca che si “sconsacra” preferendo amare una donna alla luce del sole, si intrecciano nel dipanarsi di detto e non detto, paura e coraggio, lotte e silenzi. Intorno a loro, le mura della scuola racchiudono timori e sogni d'infanzia, preghiere mattutine, presunti miracoli e tanti soprusi che, in quegli anni, ancora non venivano chiamati per nome. L'amore, intanto, si rivela nelle ore del presente o ritorna malinconicamente al passato. Altre volte, invece, si mette il velo e corre a rintanarsi come polvere sotto al tappeto. Ma quando l'amaro conformarsi resta chiuso in bocca, la vita fuori, quella di tutti, innalza mura ancora più alte.
Le vicende si collocano negli anni '70 e gravitano attorno a una scuola cattolica, il Santa Caterina. Proprio in quest'istituto l'austera Suor Agnese, pur mal sopportando l'incarico, insegna a una classe elementare di cui fa parte anche Veronica. 
Veronica è una bambina consapevole e molto matura per la sua età, è infatti lei ad affrontare temi quali l'aborto, le mestruazioni e le relative superstizioni che dilagavano in certi ambienti o che, al contrario, venivano taciute come un vero e proprio tabù. Ed è sempre lei a interessarsi attivamente al femminismo, tema portante di tutto il libro, nei suoi aspetti positivi e anche in quelli più violenti.
Con Suor Agnese invece ci immergiamo inizialmente nella vita monastica e nel clima di ferrea disciplina che richiede. Almeno finché non incontra Michela, una consorella con la quale sembra nascere un sentimento genuino che presto non sarà più possibile nascondere. Ma Michela si rivelerà non essere esattamente la persona che aveva amato.
Attraverso Agnese, l'autrice ci mostra la sofferenza di vivere una vita che non ci appartiene, magari inculcata a forza e senza altra opzione, e il coraggio di cambiare pagina e reinventarsi da capo. 
Nel corso della storia si incontrano ovviamente anche altri personaggi, in particolare Isabella, il cui punto di vista si intreccia con quello delle altre nostre due protagoniste.
Senza Velo parla di tematiche femministe e sociali, di famiglia, omosessualità e di amore in generale, ma anche dell'ipocrisia e dei pregiudizi diffusi in quel chiuso ambiente religioso. Ci svela i meticolosi indottrinamenti e le manipolazioni di alcuni personaggi, e l'abuso di potere di altri. 
La lettura è davvero scorrevole, grazie allo stile veloce dell'autrice e ai capitoli molto brevi. Gli argomenti e le vicende trattati sono interessanti fino all'ultima pagina. 
Ho apprezzato molto questo libro quindi non posso che consigliarlo!

«Apriti con sincerità e io sarò sempre pronta ad accoglierti in ogni cosa tu voglia donarmi di te, anche la sofferenza. Sappi che nel mio cuore potrai sempre camminare scalza.»

«Se in nome di Dio venivano costruiti amori fasulli, qualsiasi strada portasse a Lui si sgretolava.»

_Lisa_

sabato 9 gennaio 2021

Recensione "La coppa di cristallo e altri racconti" - Bram Stoker

Titolo: La coppa di cristallo e altri racconti
Autore: Bram Stoker
Editore: Il sole 24 ore                                         
Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 73
Prezzo: € 2,00 




Non sto forse lavorando per la libertà e per te? 
Nelle prigioni del re, un uomo pensa alla sua casa, alla sua vita al di là delle sbarre, alla sua donna, tanto amata e desiderata. Il suo compito da prigioniero è quello di realizzare un vaso di cristallo, un'opera d'arte originale e stupefacente. Pensa con nostalgia alla libertà proibita e negata, ad una vita passata sfocata e preziosa.... Un poeta disperato ha appena ricevuto la brutta notizia della morte della moglie. Gli viene riferito che la sua amata ha intrapreso il sentiero verso il Castello del Re attraverso la Valle delle Ombre. Così, il marito disperato, decide di intraprendere lui stesso il viaggio verso questi luoghi sconosciuti e ignoti, un viaggio difficile, tortuoso, grigio e doloroso, per trovare colei che ha amato tutta la vita.... Il Costruttore di Ombre è un attento osservatore di anime, quelle anime che hanno oltrepassato il Cancello del Terrore. Il Costruttore di Ombre, in disparte, scruta il corteo di anime e spesso, richiama a se l'anima di una persona che, nella realtà, sta sognando per farla incontrare con uno spirito del passato così che, per un breve istante, passato e presente si congiungano. 



Questa piccola opera è composta da tre racconti: La coppa di cristallo, Il Castello del Re e Il Costruttore di Ombre. Sono racconti brevi che non godono di una particolare originalità, per questo la lettura non mi ha soddisfatto molto. Nonostante fossi molto curiosa di leggere questo piccolo libricino, data la fama di Dracula, sono rimasta delusa.
La scrittura è scorrevole, infatti è un libro che si divora veramente in pochi minuti, ma alla fine purtroppo non mi ha lasciato nulla. Non tutte le opere di questo autore sono conosciute in Italia e questo libricino ne è la prova.

Nonostante la delusione ho trovato comunque interessanti i temi trattati, temi che rappresentano la vita dell'uomo: l'amore, la morte, la perdita e la libertà. Il messaggio che l'autore vuole trasmettere è: la forza creata dall'amore vince anche sulla morte. Un messaggio che rappresenta il filo logico, l'unica congiunzione tra i tre i racconti e si intensifica sempre di più. Un messaggio carico di significati e di emozioni, un messaggio di vita e di speranza. Quella speranza che il marito ha di raggiungere e riabbracciare la donna amata, quella che ha il prigioniero di poter, un giorno, riavere la sua libertà e la sua vita, quella speranza che ogni sognatore ha nel rivedere, anche solo per un istante, l'anima della persona perduta per sempre. 
La lettura, seppur breve e, come ho già detto, poco originale, è ricca di contenuti di un certo valore utili a far riflettere il lettore. 


Ogni volta che penso alla libertà - perfino se questa dovesse arrivare per mano sua - riesco a dimenticare l'odio e il profondo debito di vendetta che ho contratto nei suoi confronti. Ah! Allora, sulle ali del mattino, volerò al di là del mare, a casa mia - a casa sua - e la stringerò tra le mie braccia perché nessuno ci separi mai più! 


Dove è andata lei, lì andrò anche io. Attraverserò la Valle delle Ombre. E in queste orecchie risuonerà la Musica delle Sfere. Cercherò e troverò la mia Amata  nei Saloni del Castello del Re. La stringerò forte a me - perfino davanti al terribile volto de Re della Morte. 


A quel punto però giunse la Madre, camminando svelta, più veloce di un raggio di luce. Le braccia, che l'amore ha reso incredibilmente forti, sono tese in avanti - le mani sottili afferrano l'ombra di suo Figlio che passa, strappandolo via dal Cancello del Terrore - verso la vita - la libertà - l'amore. Adesso il povero Costruttore di Ombre sa che le braccia di una Madre sono più forti della stretta della Morte.

domenica 3 gennaio 2021

Segnalazione "Madri per sempre" - Federica Storace

Buongiorno readers,
apriamo questo nuovo anno di letture insieme con la segnalazione di "Madri per sempre. Donne raccontano maternità possibili" dell'autrice Federica Storace. Si tratta di una pubblicazione di saggistica ERGA editore uscita nel mese di dicembre 2020.
E se siete curiosi, vi ricordiamo che abbiamo già segnalato un libro di Federica Storace, Scialla e poi splendi. Trovate il post dedicato sul blog.



Trama:
Un originale viaggio nell’universo femminile, una storia unica del significato della parola grembo nella donna e nella comunità e del senso della maternità, che vuol dire prole ma non solo …
Affidarsi, accogliere, attendere …
Un percorso che presenta ai lettori, usando registri diversi ed originali rispetto alla saggistica in senso stretto, le donne, la loro particolare sensibilità, la maternità e le diverse maternità che si declinano in tanti, creativi paradigmi di esperienze profondamente vissute. Vite e vicende che possono rigenerare la società, come il grembo delle madri dà alla luce la vita, e contribuire al bene comune donando un apporto significativo ed unico.