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mercoledì 27 marzo 2019

Recensione "La donna dei fiori di carta" - Donato Carrisi

Titolo: La donna dei fiori di carta
Autore: Donato Carrisi                    
Editore: Longanesi                                                   
Genere: Noir                                                
Pagine: 170
Prezzo: € 8,50 




Puoi togliere ogni cosa a un uomo - il rispetto, l'onore, la dignità. Ma se uccidi il suo sogno, è finita. 

La storia si svolge sul campo di battaglia tra austriaci e italiani. I soldati ormai sono ridotti allo stremo nelle trincee. Alcuni nemici italiani vengono catturati e il protagonista, Roumann, un dottore austriaco, sarà incaricato di scoprire il grado e l'identità di uno di loro. Il nemico non è poi così nemico, i due hanno qualcosa che li lega nel profondo, una storia.  La storia di una vita, quella di un uomo chiamato Guzman, una storia incredibile. Passata di bocca in bocca, arricchita ogni giorno sempre di più. Il nemico inizia a raccontarla e travolge, con le parole, il protagonista che non può più farne a meno. Tutta la narrazione diventa qualcosa di fondamentale per il dottore e capisce che tutto ciò darà uno scopo alla sua vita una volta finita la guerra. E' consapevole che gli è stato dato un compito fondamentale, lui è un aedo, e il suo obiettivo sarà quello di raccontare questa storia ad una persona molto importante. Una persona che rappresenta il sogno di Guzman. Quel sogno che l'ha spinto a vivere. Ma chi è realmente Guzman? 
Un libro incredibile, quasi surreale. La trama è emozionante, fa venire la pelle d'oca, i personaggi si spostano tra realtà e fantasia. Mi è piaciuto tantissimo come l'autore abbia elaborato la vicenda, soprattutto perché si discosta parecchio dal filone che caratterizza gli altri suoi capolavori. Questo libro è costruito sull'importanza dei sogni, quelli intimi che custodiamo dentro di noi, quei sogni che danno significato alla nostra vita, che ci fanno andare avanti ogni giorno. Guzman ha un sogno molto profondo e il suo scopo sarà quello di realizzarlo. La storia di questo uomo è incredibile, la sua vita ti fa venire i brividi, tutto il libro è un brivido. L'importanza delle parole è fondamentale, una storia deve essere raccontata nel modo giusto, con il tono corretto, devo suscitare stupore e curiosità. Gli aedi erano figure importanti nella Storia, raccontavano, appunto, storie, spesso fittizie, ma tutte narrate per insegnare qualcosa. Così quella di Guzman ci insegna a non smettere di sognare. 
Un libricino molto piccolo che finisce in poco tempo, vi appassionerete talmente tanto alla storia che vi arrabbierete con l'autore per aver scritto un libro così breve. Ve lo consiglio veramente tanto, soprattutto per conosce un Carrisi diverso dal solito. 

Perché se riesci a sopravvivere a una guerra, la ricompensa non è essere vivo ma poter tornare a casa. 

Il desiderio è il solo motivo per cui andiamo avanti in mezzo a tanto orrore. Tutti abbiamo bisogno di una passione, o di un'ossessione. Cerca la tua. Desiderala fortemente, e fa' della tua vita la ragione stessa per cui vivi.  

Quando il destino decide di deviare il corso della nostra esistenza non ci avverte - così avrebbe pensato negli anni a venire Jacob Roumann. Il Fato non fornisci indizi. 

Perché a volte non è necessario che qualcuno ti finanzi o condivida il rischio d'impresa. A volte, c'è semplicemente bisogno di qualcuno che creda in te. 

lunedì 25 marzo 2019

Recensione "I miei Sogni mi appartengono" - Mary Shelley

Risultati immagini per Mary Shelley. I miei Sogni mi appartengono.Titolo: I miei sogni mi appartengono. 
            Lettere della donna che reinventò la paura.
Autrice: Mary Shelley
Curatore: Marco Federici Solari                                
Editore: L'Orma editore
Collana: I Pacchetti                                        
Prezzo: € 5,95
Pagine: 62 



« [...] la nostra felicità più grande sarà in Shelley: io lo amo teneramente con tutto il mio cuore, la mia vita è appesa al filo del suo sguardo, la mia anima è chiusa nel suo abbraccio; tu sei suo amico sincero e saprai renderlo felice...  no, non avremo bisogno neanche di provarci perché ogni nostro gesto lo renderà felice senza bisogno di sforzo o intenzione.  »

Lettere che testimoniano una vita ricca, di amore quanto di dolore. Epistole nate direttamente dalla penna indimenticabile di Frankenstein

Risultati immagini per Mary Shelley. I miei Sogni mi appartengono.Si tratta di un brevissimo libro di piccole dimensioni, edito da L'Orma nella collana I Pacchetti, una serie di raccolte epistolari di grandi autori e personaggi che è possibile spedire per posta.
Figlia di una delle prime teoriche dei diritti delle donne, Mary Wollstonecraft,  e del filosofo libertario William Godwin, Mary W. Godwin (Londra, 1797 - 1851), futura Shelley, nasce quindi in un contesto già improntato al mondo letterario. La sua vita fu tuttavia costellata da lutti, a partire da quello della madre, presto sostituita da un'odiata matrigna, da malattie e gravidanze disastrose. 
Evento fondamentale fu la sua fuga d'amore con il poeta Percy B. Shelley, allora già sposato e con una figlia. Evento che divenne, ovviamente, presto scandalo, un termine che segnerà tutta la sua esistenza. Dalla sua relazione con il poeta del Romanticismo visionario iniziò così un viaggio avventuroso ricco di panorami italiani e personaggi del calibro di Lord Byron e John Keats. 

Risultati immagini per mary shelleyAnticonformismo e libertà erano le parole d'ordine di queste menti geniali, desiderose di sperimentare fino in fondo i piaceri della vita. 
Mary Shelley fu una donna incredibilmente intelligente, qualità difficile da affermare nella società e nel tempo in cui visse. 
Le lettere, datate, di cui il volume presenta degli estratti (tradotti in italiano e intervallati da commenti esterni relativi ad avvenimenti biografici) sono rivolte a diversi destinatari, che l'autrice tiene informati su fatti quotidiani, sulla propria condizione o su eventi incisivi della la propria vita. 
Il più terribile di questi fu la morte dell'amato marito durante una traversata.

« Mia cara Gisborne, ho scritto in una lettera a Peacock che ti avrei mandato un qualche resoconto degli ultimi orribili mesi della mia vita devastata. [...] Sul palcoscenico della mia esistenza è calato il sipario e nessun piacere accompagna la ricostruzione delle scene che hanno preceduto l'evento che ha infranto ogni mia speranza...  »

Molto curioso, invece, il racconto di come nacque il romanzo gotico - horror di Frankenstein (1818), iniziato per puro caso durante una sfida tra amici con l'obiettivo di creare un racconto più spaventoso di quello dei compagni. Scrisse poi una lettera sorpresa, presente nel libro, all'amico L. Hunt per informarlo sul successo inaspettato del romanzo e della relativa riduzione teatrale. 

Una vita movimentata, lontana dalle convenzioni sociali, coraggiosa e fragile al tempo stesso, all'insegna di un forte desiderio di indipendenza e felicità, una giovinezza suggestiva che potrebbe benissimo essere narrata come fosse un romanzo. Un'icona in molti aspetti, Mary Shelley si racconta in queste lettere e nelle sue stesse opere.
Consiglio molto questa lettura, il libricino si finisce tranquillamente tutto d'un fiato, è scorrevole e interessante e ci permette di comprendere, almeno in parte, una grande scrittrice da un punto di vista originale, autobiografico e quotidiano.


  



mercoledì 20 marzo 2019

Recensione "The sun and her flowers" - Rupi Kaur

Titolo: The sun and her flowers
Autore: Rupi Kaur                                           
Editore: Tre60
Genere: Poesia                                                                         
Pagine: 250
Prezzo: € 14,00




Non è ciò che abbiamo abbandonato 
a spezzarmi 
è ciò che avremmo potuto costruire 
se fossimo rimasti

Non sarà per niente facile scrivere la recensione di questo libro, lo ammetto. Il tema principale è l'amore, non quello che nasce tra due persone ma l'amore per noi stessi. L'autrice ci parla di quel tipo di amore che nasce solamente dopo aver intrapreso un percorso di accettazione verso noi stessi, di ciò che siamo e del nostro passato, ogni persona, ogni donna deve amare se stessa incondizionatamente. Rupi Kaur esprime tutto ciò attraverso la storia di una giovane ragazza che subisce una delusione amorosa così dura da abbatterla duramente. Ella rivive, attraverso i ricordi, tutti i bei momenti passati, rimpiange ciò che avrebbero potuto essere insieme. Il rievocare provoca in lei tanto dolore, quel dolore difficile da superare ma che prima o poi va lasciato alle spalle, si sente non voluta e non accettata perché, in fondo, nemmeno lei si vuole. 
Qui l'autrice si sofferma su un punto fondamentale, ovvero il superamento di questo dolore, quello che ci tormenta il cuore e, solo dopo averlo superato, la donna può fiorire. Rupi paragona la vita di una donna ad un fiore. Trovo questa similitudine qualcosa di incredibile e profondo perché una donna, come un fiore, deve appassire, cadere, radicare, crescere per poter fiorire. Questo libro può essere considerato come un inno alla vita, vuole trasmettere l'importanza di una rinascita dopo la sofferenza, vuole illuminare un cammino verso la luce, quella luce che ogni persona nasconde dentro di sé ed è proprio grazie ad essa che si sconfigge la sofferenza. Inoltre, ci aiuta a capire che bisogna lasciarci tutto il male alle spalle perché è più facile abbandonarci alla sofferenza che alzare la testa e combattere. La protagonista del libro riceverà una pugnalata alle spalle da un caro amico che abuserà di lei sessualmente. Tutto ciò provoca in lei una ricaduta, affogherà sempre di più nella sua disperazione, la sua paura la perseguita, le ruba la vita, quella vita che lei non vuole più. 
Riuscirà la protagonista a trovare la luce nascosta nella sua anima per risplendere e fiorire? E voi avete trovato questa luce dentro di voi? 
Questo non è solo un libro che parla di violenza sulle donne, amore, abbandono, accettazione di sé ma è anche un libro che, attraverso parole molto forti, ci parla di discriminazione verso le minoranze etniche. Quelle minoranze che fuggono dal loro paese con un biglietto di sola andata verso una terra ostile e sconosciuta, verso un futuro idealizzato e incerto, su una barca di speranza schiacciati come sardine, quella barca piena di anime alla deriva nel mare. Anime terrorizzate da ciò che gli aspetta, arriveranno mai sulla terra ferma? Affogheranno insieme alle loro speranze? E se gli abitanti della nuova terra gli sbattessero le porta in faccia? Ma cosa sarà mai una porta per quelle persone che hanno subito i peggiori soprusi? Per loro quella barca rappresenta un miracolo, una rinascita, una speranza di sopravvivenza, sono stanchi delle bombe che hanno sterminato la loro gente e distrutto le loro città. Cosa sarà mai una porta in confronto ad una bomba mortale? Le porte si aprono, le bombe esplodono e si portano via tutto. Lo stile è mirato ad emozionare il lettore e ad esprimere in modo chiaro e diretto i contenuti molto forti e pesanti. Non è mai facile leggere un libro che tratta temi molto importanti e sopratutto è molto più difficile scrivere una recensione che non sia banale e che esprima completamente ciò che la scrittrice vuole trasmettere. Sono temi duri da mandare giù e questo è un libro che ti fa pensare e ragionare su come una piccola cosa possa far soffrire anche la persona più forte. Per rendere tutto più carico di emozioni ogni pensiero dell'autrice è accompagnato da dei disegni che rendono ancora più piacevole la lettura. 

forse siamo tutti migranti 
che passano da una casa a un'altra 
prima passiamo dall'utero all'aria 
poi dai sobborghi alla lurida città 
in cerca di una vita migliore 
ad alcuni di noi capita addirittura di abbandonare 
un nazione 

quando ho toccato il fondo roccioso 
sottostante al fondo roccioso 
e non è apparsa alcuna corda né mano 
mi sono chiesta se nulla mi volesse 
perché non mi voglio io 

- sono il veleno e anche l'antidoto 

mi sono indurita durante l'ultima perdita. mi ha portato via qualcosa di umano. una volta ero così profondamente emotiva da sbriciolarmi a gentile richiesta. ma adesso l'acqua è uscita si scena. ma certo che voglio bene a chi mi circonda. è solo che faccio fatica a dimostrarlo. c'è di mezzo un muro. una volta sognavo di essere così forte che nulla poteva scuotermi. adesso. sono. così forte. che nulla può scuotermi. e sogno solo di ammorbidirmi. 

se sono io la più lunga relazione 
della mia vita sarebbe ora
 di nutrire intimità
e amore 
con la persona 
con cui giaccio a letto ogni notte 
- accettazione 

come l'arcobaleno 
dopo la pioggia 
la gioia si rivelerà 
dopo il dolore   

cosa c'è di più forte 
del cuore umano 
che si schianta di continuo 
e ancora vive


Rupi Kaur
E' una poetessa, un'artista e una performer. All'età di 5 anni, la madre le d° un pennello e le dice :"Disegna ciò che vuole il tuo cuore". A 17 anni, si trova per caso ad una recita di poesie e, per la prima volta, legge un suo testo in oubblico. Mentre frequenta l'University of Waterloo, in Canada, scrive, illustra e autopubblica la sua prima raccolta di poesie, milk and honey. Negli anni seguenti, milk and honey diventa un fenomeno internazionale: vende più di 3 milioni di copie, viene tradotto in 35 Paesi e arriva al numero uno nella classifica del New York Times, rimanendo poi in classifica per 100 settimane consecutive. L'attesissima seconda raccolta, the sun and her flowers, viene pubblicata nel 2017 e s'insedia al numero uno delle classifiche fin dal giorno della sua uscita, vendendo un milione di copie in tre mesi tra l'entusiasmo dei lettori di tutto il mondo.