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giovedì 25 maggio 2023

Recensione "Il profumo dei Valgesi" - M.T. Bashir

Titolo: Il profumo dei Valgesi
Autore: Malik Tariq Bashir
Editore: Bookabook
Genere: narrativa
Pagine: 103
Prezzo: 12,00€




Il viaggio di Virginia Maltesi inizia senza quasi muovere un passo: sogna; intorno a sé scorge luoghi dal sapore medievale, un paesaggio che sembra estendersi all’infinito e un misterioso viandante, ma man mano che i minuti passano l’atmosfera diventa sempre più inquietante e angosciosa. 
Chi è l’uomo? Cosa sta cercando, su per la montagna? E perché, in mezzo alla nuda roccia, c’è una porta? 
Da semplice spettatrice, Virginia diventa sempre più protagonista, fino a scoprire che il passaggio cela un mondo che non vuole essere svelato, fatto di uomini disposti a tutto pur di rimanere nascosti. 


Questo breve libro è stato una lettura inaspettata. 
La protagonista sogna, o meglio ha incubi, ogni notte. Decide quindi di registrare su un'audiocassetta i resoconti delle sue visioni notturne, così da tenere il filo di ciò che le accade nel sonno. Cerca un significato, un senso a ciò che le mostra il suo inconscio. 
Non solo ci racconta i suoi sogni ma entriamo direttamente con lei nella realtà alternativa che sperimenta di notte. 

Non ne conoscevo né il motivo né il significato. So soltanto che la notte, quando appoggiavo la testa sul cuscino e chiudevo gli occhi, qualcosa si scatenava nel mio cervello. 

Sulla protagonista in realtà sappiamo poco, più che essere descritta Virginia viene presentata al lettore tramite questi suoi bizzarri incubi notturni. È certo però che ha una passione per l'architettura e la storia, come dimostrano i suoi commenti esperti e le descrizioni nel corso del viaggio.
L'atmosfera è pervasa di irrequietezza e da un senso di perturbante. 
In particolare, nel sogno appare il personaggio di un viandante, Tiberio, che viene analizzato con attenzione nel suo atteggiamento, e soprattutto negli usi e costumi di un'epoca differente da quella di origine della nostra sognatrice. Viandante che entra in contatto con una realtà piuttosto strana: una comunità di pochi individui eletti, molto chiusa nonostante importi dall'esterno tutto ciò che viene ritenuto adeguato e utile. 
Trovo molto curioso che l'opera sia stata concepita dall’autore durante una visita al Castello Aragonese di Ischia, quando fu assalito da un terribile senso di arsura... leggendo scoprirete perché, ma se nel mentre volete sapere qualcosa di più potete recuperare la nostra segnalazione: il profumo dei valgesi.
In questo libro ci leggo un appello all'interscambio culturale e all'apertura agli altri, alle idee, alle novità. Un invito a superare la paura dell'ignoto e di ciò che non si conosce, e a esplorare ciò che ancora non si capisce. 

La protagonista inizialmente assiste da semplice spettatrice, da lontano, come guardando un film. Poi interagisce con lo scenario del suo incubo, agendo come un personaggio del sogno stesso. 
Il confine tra sogno e realtà è molto sottile in questa lettura, come forse nella vita. Quanto quello che sogniamo la notte è influenzato da ciò che viviamo di giorno? È possibile in qualche modo controllare le nostre azioni nel sogno o le subiamo soltanto? 
Ho apprezzato le tematiche trattate e le interruzioni tra narrazione del sogno e realtà una volta sveglia, quando registra le sue impressioni. E mi è piaciuto molto l'epilogo, che dà una spiegazione ma al contempo crea diversi interrogativi nel lettore. Penso anche che per l'autore ci sia margine di miglioramento, quindi gli auguro di continuare. 
Consiglio questo libro a chi cerca una lettura breve e diversa dal solito, introspettiva pur nella narrazione di una storia e nell'oscillare tra conscio e inconscio, tra razionale e assurdo. 

Alle volte si immaginano pericoli, le più clamorose delle catastrofi ma, mantenendo la calma e la pazienza, questi possono essere compresi e abbattuti uno per uno, come se fossero dei birilli. 

_Lisa_

martedì 9 maggio 2023

Review party "L'erede rapito" - Holly Black

 
Titolo: L'erede rapito 
Autore: Holly Black 
Editore: Mondadori 
Genere: Fantasy 
Pagine: 300
Prezzo: 19,90€   



Sono ormai trascorsi otto anni dalla Battaglia del Serpente. Nel gelido Nord, la spietata Lady Nore ha reclamato per sé la Cittadella dell'Ago di Ghiaccio. Suren, regina bambina della Corte dei Denti e unica creatura ad avere potere su di lei, sua madre, è fuggita nel mondo umano, dove vive come una selvaggia nei boschi, in completa solitudine e perseguitata dal ricordo dei supplizi subiti per mano dei suoi genitori. Si crede dimenticata da tutti fino a quando non si accorge che la hag della tempesta, Bogdana, è sulle sue tracce. Ad aiutarla è nientemeno che il principe Oak, erede di Elfhame, al quale un tempo Suren era stata promessa in sposa. Di lui, ora diciassettenne, affascinante e bello, dicono che sia viziato e ribelle. Troppo scapestrato per sedere sul trono. E soprattutto un abile manipolatore. Il ragazzo sta compiendo una missione che lo condurrà al Nord per la quale ha bisogno dell'aiuto di Suren. Ma se la ragazza accetterà, sa che non solo dovrà proteggere il suo cuore dal ragazzo che conosceva un tempo e di cui ora non può più fidarsi, ma dovrà affrontare nuovamente gli orrori che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con questo romanzo, primo di una dilogia, Holly Black ci riaccompagna nel mondo magico e opulento di Elfhame, tra intrighi, tradimenti e desideri che possono diventare anche molto pericolosi. 


Buonasera Readers, vi lasciamo la recensione di una nuova uscita di oggi, si tratta dell’attesissima uscita firmata Mondadori, “L’erede rapito” di Holly Black. Una nuova uscita che rappresenta il primo libro di una nuova avventura nel mondo meraviglioso creato dall’autrice, il regno di Elfhame. Un libro che rappresenta anche il ritorno, dopo otto anni, alle vicende della precedente trilogia de “Il principe crudele”. Trilogia che vi consigliamo vivamente di leggere prima di “L’erede rapito”, in modo tale da essere già coinvolti nelle vicende e nei personaggi, per apprezzare i riferimenti ai libri precedenti e, soprattutto, per conoscere e vivere la magica ambientazione tipica della Black. Un libro in cui non è solo l’ambientazione a sorprendere il lettore ma anche la trama ricca di amore, tradimenti, dolore, desideri, ribellione, una trama in cui gli intrighi vi incateneranno alla storia e renderanno le vicende pericolose. 

Dopo otto anni dalla Battaglia del serpente, ci troviamo a dover conoscere e scoprire nuovi luoghi e nuovi personaggi, che vi assicuro non deluderanno. Wren è la protagonista principale, ma anche la voce narrante che accompagna il lettore durante tutta la storia, senza mai abbandonarlo. La conosciamo fin dalle prime pagine come una bambina insolita che non soffre il freddo, adottata da una famiglia amorevole in compagnia di una sorella. Lei desidera essere vista come una bambina umana, nonostante sia una creatura del mondo fatato. Una bambina che ha vissuto circondata dall’amore familiare e che, di punto in bianco, viene strappata da tutte le sue certezze per essere catapultata in una realtà che non conosce, per diventarne la regina. Una realtà che sembra non appartenerle, in cui il sangue, il dolore e la crudeltà sono i principali protagonisti. Addestrata per uccidere, per rinnegare sentimenti e amore. Un mondo in cui tutti i valori da lei conosciuti non hanno più significato, in cui lei non si riconosce. Decide di scappare per poter ritornare dalla sua vecchia famiglia, nascondendosi e vivendo come riesce tra muschio, fango, piccole vendette e un vestito logoro e sporco. 
Wren, una ragazza che ha dovuto subire le peggiori torture, amata e poi rapita, traumatizzata, costretta a vivere in esilio per scappare dal sul crudele destino. Il lettore riuscirà perfettamente a cogliere e a sentire il suo dolore, la sua sofferenza e la sua fragilità, provando anche sulla sua pelle quella pesante sensazione di solitudine che attanaglia Wren a causa di tutto l'amore che le è stato negato. 

La vita di Wren cambia quando incontra Oak, un vecchio amico di infanzia, con il quale ha passato ore e ore a giocare e alla quale era stata promessa in sposa. Lui ha bisogno di lei, ha bisogno che lei ritorni nel regno della fate per salvare suo padre. Wren è l’unica a poterlo aiutare. Nonostante le insidie, i pericoli, la mancanza di fiducia, le bugie, i segreti e gli inganni, inizieranno questo viaggio verso una terra temuta unendo le forze e superando le difficoltà. Oak è cresciuto, è diventato un uomo affascinante, ha ereditato dal padre l’abilità di combattere, è ribelle, coraggioso, capace di ingannare, di non provare pentimenti, privo di dolcezza, sicuro di sé e con un passato oscuro. Un personaggio che si conosce molto lentamente nella storia, ma anche qui il lettore potrà percepire tutto ciò che prova, soprattutto la stanchezza di portare sulle spalle il peso del suo passato e di ciò che è. 

I personaggi sono ben caratterizzati e descritti, sono veri, pieni di vita ed emozioni intense e sincere. Il libro, in generale, mi è piaciuto davvero molto soprattutto per le atmosfere. È scorrevole, anche se l’autrice si prende tutto il tempo per raccontare la vera azione nelle vicende che arriva nella seconda parte del libro. Azione che si conclude con un finale da mozzare il fiato. 

Lo stile di scrittura è perfetto, studiato, incalzante, quasi cupo e tenebroso. Uno stile capace di tenere il lettore con il fiato sospeso e la pelle d’oca. Le descrizioni sono concise ma perfette per immedesimarsi nella storia e nei protagonisti. Le atmosfere sono magnifiche e travolgenti, a tratti oscure. Una lettura che sicuramente non vi deluderà e che consiglio a tutti i lettori. Non vedo l’ora di recuperare tutti i suoi scritti. 

Holly Black 
Scrittrice americana cresciuta con i libri su fate, fantasmi e folletti, diventati poi la fonte di ispirazione delle sue storie. È autrice delle serie “Fate delle tenebre”, “Spiderwick”, “Magisterium” (scritta con Cassandra Clare), dei romanzi I segreti di Coldtown, Doll Bones – La bambola di ossa, Nel profondo della foresta, della trilogia “Folk of the Air” composta da Il principe crudele, Il re malvagio e La regina del nulla, e del libro illustrato Perché il re degli elfi odiava le storie, tutti pubblicati da Mondadori. Vive in Massachusetts con il marito e il figlio in una casa che contiene una biblioteca segreta.

lunedì 8 maggio 2023

Segnalazione libri di Alessia Malvestio

Buongiorno readers,
Oggi vi segnaliamo due pubblicazioni dell'autrice Alessia Malvestio, di cui una in collaborazione con Michele Boschiero e l'altra come unica autrice. Vi lasciamo di seguito tutte le informazioni su entrambi i romanzi, fateci sapere cosa ne pensate!

Titolo: Breve come la notte
Autori: Alessia Malvestio e Michele Boschiero
EditoreBrè Edizioni
Genere: narrativa d'amore
Pagine: 235
Prezzo: 14€ (cartaceo) / 3,99€ (ebook su Amazon, anche KU) 
In vendita dal: 19 settembre 2021



Trama:
Irene è una ragazza con un presente nebuloso e un passato che la tormenta. Introversa e disponibile, ama Riccardo e adora Alice, l’amica di una vita, ma il lavoro non la soddisfa. Ha sempre sognato di diventare pasticcera, non ce la fa più a consegnare pasti alle mense aziendali a bordo del suo sgangherato furgoncino. Aspetta solo una telefonata che potrebbe cambiarle la vita. È quando sembra che le cose vadano per il meglio, che scoppia un nuovo temporale: riappare Andrea.
Perché l’ex fidanzato è tornato dalle macerie del passato? Cosa ne sarà di lei ora? Sarà disposta a dubitare delle proprie certezze? Ignorarlo è impossibile, cercarlo inevitabile.
Nella vita, nel lavoro e in amore è necessario fare delle scelte. Bisogna rischiare e spesso le soluzioni non sono scontate. Sul suo cuore sta per calare una nuova Notte, troppo breve per dipanare ogni incertezza. Siamo davvero disposti a perdere noi stessi senza sapere cosa ci aspetta?

Con il racconto Dalle mie mani alle tue, Alessia e Michele si sono aggiudicati la finale del Concorso Letterario Nazionale “Rina Gatti” 2020. Breve come la notte è la loro prima opera a quattro mani.
Michele Boschiero, classe 1994, nato a Venezia, da anni coltiva la passione per la scrittura, alternandola a quella per la lettura di romanzi d’avventura, classici intramontabili o narrativa contemporanea.


Titolo: Non solo le stelle brillano in cielo
Autore: Alessia Malvestio
Data pubblicazione: 20 Luglio 2020
Prezzo: 18,50€ 
Link di acquistoamazon






Trama:
Kelly non è una ragazza per bene. Non crede nell’amore e non sogna il principe azzurro: vive la propria vita alla giornata, a cavallo tra i tanti locali di Roma e altrettanti trascurabili amanti. Non si fa scrupoli. Si gode i suoi diciannove anni in un modo che non molti approverebbero. Fino al giorno in cui conosce Adam. È bello, simpatico e, a differenza di tutti gli altri, desidera salvarla dal vortice di perdizione nel quale si ritrova. Eppure non si fida: Kelly infatti, sotto l’aspetto adulto e l’atteggiamento determinato, è fragile, fatica a respingere un passato che non riesce a trascurare. I due legano fin da subito, con la facilità di molte altre relazioni e la difficoltà di doversi fidare di qualcuno che la costringe a vedere inediti aspetti positivi di sé. Però c’è anche Vins, il cameriere del locale sotto casa. È talmente ossessionato da lei che Kelly si convince di vederlo ovunque. Lo scorge tra le vie della città, nei negozi, in periferia. Kelly lo teme, ma al tempo stesso ne è attratta: la sregolatezza con cui Vins affronta la vita sposa alla perfezione la filosofia che Adam sta cercando di combattere, quella con cui Kelly ha sempre convissuto. Quindi perché cambiare proprio adesso? Qual è la direzione giusta? Ma sia Vins che Adam non sono completamente onesti con lei, le mentono e la trattano come una marionetta nelle mani di avidi giocattolai. Una sensazione che la perseguita fin da quando era piccola. Kelly aveva quasi creduto di potersi meritare qualcosa di buono. E cosa fare ora? Fidarsi di Vins e il suo amore malato, o di Adam, con la sua dolcezza non del tutto sincera?

Alessia Malvestio, classe 1995, dopo una laurea in lingue, letterature e culture moderne conseguita presso l’Università degli Studi di Padova nel 2017, ha frequentato il Master in professioni e prodotti dell’Editoria di Pavia. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo Non solo le stelle brillano in cielo, edito da Bertoni Editore.


lunedì 1 maggio 2023

Recensione "Scala a San Potito" e "Le pareti bianche" - Luigi Incoronato

Titolo
: Scala a San Potito + Le pareti bianche
Autore: Luigi Incoronato
Editore: Roberto Nicolucci editore
A cura di: Laura Cannavacciuolo
Pagine: 168
Prezzo: 16,00€




Dalla penna ingiustamente dimenticata di Luigi Incoronato, scrittore d'eccezione scomparso prematuramente, nascono le potenti pagine di due vere e proprie gemme della letteratura italiana e napoletana. 
Scala a San Potito, romanzo d'esordio dell'autore, pubblicato per la prima volta nel 1950, mette in scena la Napoli dell'immediato dopoguerra: una città desolata, afflitta dalla miseria e ferita indelebilmente nel profondo. Lo sguardo del protagonista - intellettuale militante e alter ego dell'autore - si posa sulla devastante realtà della Scala a San Potito: un tetto improvvisato sotto il quale s'intrecciano le miserevoli storie dei suoi abitanti. «Lì, su quella gradinata, quegli esseri umani avevano ben poche speranze di incontrare chi gli offrisse loro il modo di guadagnarsi un tozzo di pane.» Esseri umani condannati a una vita immobile, fatta di giornate che scorrono lente in cui la fame attanaglia e il lavoro non arriva. Scala a San Potito è un romanzo breve ma dal ritmo serrato che nasconde al suo interno un cupo pessimismo. È un racconto di miseria che lascia l'amaro in bocca ma anche la storia di un'amicizia ricca di dolcezza. 
Le pareti bianche, romanzo d'ispirazione autobiografica pubblicato postumo nel 1968, esplora le condizioni del disagio psicologico del protagonista, un reduce di guerra tornato in Italia dopo essere stato ferito sul fronte greco-albanese. Disilluso dalle ragioni di una guerra in cui non crede e schiacciato dalla paura di tornare faccia a faccia con quegli orrori, il narratore decide di chiudersi in un'amnesia volontaria, simbolo del silenzio e dell'isolamento dell'individuo contemporaneo. Dalla stanza di un ospedale militare, l'unica possibilità di tornare alla vita sembra risiedere nell'oblio. La sua voce, carica di melanconia e disperazione, sparisce all'interno delle quattro mura che lo circondano e, tutto quello che rimane, è il colore delle pareti, bianche, come una pagina vuota che cela la speranza di un nuovo inizio: «Il futuro, il futuro dietro quelle pareti bianche, il futuro, domani, come si arriverà alla pace, che tipo di pace, e come ci arriverò, che parte avrò, chi sarò?» Le pareti bianche è un racconto intenso e introspettivo che, attraverso il suo testo stringato e telegrafico, scava nel profondo dell'animo umano e ne interroga i turbamenti.


Questo volume raccoglie due opere di Luigi Incoronato, e prima ancora un'interessante introduzione sulla vita dell'autore, il periodo storico in cui si colloca e le sue opere, a cura di Laura Cannavacciuolo. 
Il primo romanzo, Scala a San Potito, è ambientato a Napoli nel dopoguerra e racconta di un gruppo di senzatetto che alloggiano, appunto, sulle scale di San Potito. Il narratore entra in contatto con loro e ci narra frammenti della loro vita e della loro miseria. La disoccupazione, lavori saltuari e incerti che vanno e vengono, la mancanza di una casa, il freddo. 
Quello che colpisce è che si tratta di gente di ogni età, dagli anziani ai bambini, famiglie intere oppure persone sole. Il narratore dialoga con loro e li osserva, si interroga come faremmo noi sul perché della loro condizione, e lo fa con tono malinconico. 
La scrittura dell'autore è semplice, scorrevole e ammaliante pur nelle tematiche trattate, ti spinge a continuare a indagare questo aspetto di umanità. Gli sguardi persi o speranzosi, un giorno vittoriosi e quello dopo sconsolati. Le persone cambiano, soprattutto dentro, e i ruoli si possono ribaltare. 
Il narratore è uno spettatore, non è veramente uno di loro, però sta tra loro e vediamo anche nascere una particolare amicizia con Giovanni, un uomo diffidente che ha perso il proprio lavoro. 
Cosa spinge il narratore ad avvicinarsi, comprensione o compassione? La volontà di aiutare o la consapevolezza che un giorno potrebbe trovarsi al loro posto? 
Ho apprezzato moltissimo questa lettura, ve la consiglio davvero. Mi ha ricordato che la disperazione ha un volto umano. 

«...Con la miseria tutti si fanno un poco ladri. In questi ultimi tempi ognuno di noi ha rubato qualcosa.»
«Come dite?»
«È proprio difficile trovare uno che non abbia rubato. Anche chi s'è riempito lo stomaco ogni giorno, più del necessario, non ha rubato anche lui una parte del pane a chi era digiuno?»

Il secondo romanzo, Le pareti bianche, racconta invece di un giovane soldato ferito. Il protagonista e narratore si trova in un ospedale con altri compagni feriti e ha paura, una volta curato, di essere rimandato in guerra. Ha paura perché non sa contro chi combatte, non sa perché deve uccidere quei nemici e perché loro devono uccidere lui. Ha paura dell'ignoto, di non sapere se sopravvivrà o meno in una guerra che non sente appartenergli, di poter morire senza che nessuno gli spieghi il motivo. 
Il romanzo è molto breve, ma molto riflessivo nonostante lo stile a tratti telegrafico. Le riflessioni del narratore si alternano a elenchi di ufficiali e di armi. Ci sono le indicazioni di tempo e luogo di alcuni combattimenti e alcune lettere che il soldato scrive ai propri cari. 
Il tono è disilluso e nella mente del narratore si fa strada l'idea di fingersi malato per non dover tornare in guerra. Vorrebbe dimenticare ma non può, e pur di non tornare a imbracciare le armi è disposto a rischiare di fingere un'amnesia. 

Il dolore mi è dentro, sono ottuso. Un senso di idiozia. Il treno si fermava nelle stazioni, sentivo uno voce gridare nel buio. E quel suono si ripercoteva e si ripeteva. 

Da un lato, quindi, le condizioni sociali di un momento critico della storia italiana, dall'altro le condizioni psicologiche di un soldato che ci ricorda l'insensatezza della guerra. Due racconti molto diversi, eppure legati indissolubilmente da un senso di disillusione e profonda amarezza che accompagna tanto i narratori-autore quanto noi lettori. 
Tra i due ho preferito Scala a San Potito, per lo stile e i dialoghi, ma consiglio entrambe le letture, ancor meglio se insieme una dopo l'altra proprio come sono riportate in questo volume, perché ho l'impressione che rappresentino in qualche modo l'inizio e la fine di un percorso interiore. Sono entrambe brevi ma intense e vale la pena affrontarle con mente aperta e disposta a riflettere. Le consiglio. 

Ringraziamo di cuore Roberto Nicolucci editore per la copia e per la fiducia riposta nel nostro blog e facciamo i nostri complimenti per il lavoro svolto. È stato un vero piacere scoprire questo autore, purtroppo poco noto, e i suoi racconti e speriamo che molti altri possano conoscerlo grazie a questa vostra edizione molto ben curata. 
Vi ricordiamo anche che dello stesso editore sul blog trovate la recensione di Arte al guinzaglio



Luigi Incoronato nasce a Montreal il 5 luglio 1920 da genitori emigranti. In Italia arriva all’età di dieci anni. Studia a Palermo, Pisa e si laurea all’università di Napoli in Lettere con una tesi sulle Operette morali di Leopardi. Partecipa alla Seconda guerra mondiale sul fronte francese e su quello greco-albanese rimanendo gravemente ferito e, successivamente, partecipa alla Resistenza in Molise come membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Campobasso. Dopo la guerra si trasferisce a Napoli dove insegna lettere presso una scuola media. Militante del Partito Comunista Italiano, collabora a diverse testate, tra le quali Cronache meridionali, Il Contemporaneo, Paese Sera. Fonda, insieme a Mario Pomilio, Michele Prisco, Domenico Rea, Luigi Compagnone e Gian Franco Vené, la rivista letteraria Le ragioni narrative (1960-1961) che nasce in aperta polemica con lo sperimentalismo letterario allora in auge. 
Scrive diversi romanzi; il più celebre, nonché suo romanzo d’esordio, è Scala a San Potito (1950), al quale segue la raccolta di racconti Morunni (1952), i romanzi Il governatore (1960), Compriamo i bambini (1963), Le pareti bianche (1968) e L’imprevisto e altri racconti (2006). Luigi Incoronato muore a Napoli il 26 marzo 1967, suicida. I suoi ultimi romanzi, Le pareti bianche e L’imprevisto e altri racconti, vengono pubblicati postumi.

_Lisa_