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giovedì 24 dicembre 2020

Recensione "Quattro Spicchi di Mela" - Laura Di Flaviano

Titolo: Quattro spicchi di mela
Autore: Laura Di Flaviano
Editore: Youcanprint
Genere: romance
Pagine: 256
Prezzo: € 18,00




«Ti è mai successo di sentirti a casa in un posto dove non eri mai stata prima?»

Sfiduciata, rifiutata, Ella convive con il senso di inadeguatezza da sempre. Sa nascondere debolezze e segreti perché apparire perfetta è tutto quello che le hanno insegnato. Fabian è l'unico che la fa sentire diversa e speciale. La destabilizza da quando lo ha conosciuto e la costringe, insieme a inaspettate e sconvolgenti rivelazioni, a smettere di essere spettatrice passiva della propria vita. La paura più grande è sempre quella di prendere la decisione sbagliata senza la possibilità di poter tornare indietro. L'amore può essere forte abbastanza da far rischiare il tutto per tutto?
Il libro si apre con un inizio ad effetto, un evento tragico che sconvolge una vita apparentemente perfetta, e che viene ripreso e spiegato solo più avanti nella lettura.
Le vicende principali si snodano tra Italia e Stati Uniti, passando per una visita in Germania. 
Ella ha origini italiane e una famiglia assente che la respinge anche nei momenti di difficoltà, quando invece avrebbe più bisogno di essere amata. Un amore estivo dà inizio a una catena di eventi che l'autrice ci racconta pian piano, tramite i ricordi di Ella e Fabian. I due protagonisti sono come calamite, si respingono e attraggono incessantemente a vicenda, ma saranno capaci di gestire le difficoltà e venire a capo dei loro sentimenti? 
Ella nasconde un segreto, una sofferenza e un'insicurezza opprimenti, e Fabian sembra in grado di far traballare il suo già precario equilibrio.
La lettura è scorrevole e l'autrice, grazie ai personaggi secondari, scava a fondo nelle paure e nelle emozioni di Ella, aprendole gli occhi su quanto il suo passato stia influenzando il presente.
Questo è il secondo libro di Laura Di Flaviano che leggo e, rispetto a Non mi inganni, mi è sembrata una lettura dai toni più tragici, a tratti angoscianti (mi riferisco in particolare all'ultima parte riguardante Tessa). Toni che ho comunque apprezzato, anzi, forse non essendo particolarmente appassionata del genere romance questa aggiunta, che all'inizio mi sembrava forzata, ha finito per incuriosirmi maggiormente. Ragion per cui, come già per Non mi inganni, mi sento di dire che Quattro spicchi di mela è adatto anche per chi non è solito leggere romanzi rosa. Per tutti gli altri, non preoccupatevi! La protagonista resta ovviamente la travagliata ma impetuosa storia d'amore tra Ella e Fabian.
Temi fondamentali nella storia sono l'importanza della famiglia, dell'amicizia, e del perdono. 
L'autrice ci racconta anche dell'influenza del rapporto con i genitori sul proprio futuro e su quello dei propri figli, sui quali rischiamo di proiettare quel rapporto, nel bene e nel male. 
Può il tempo curare ogni ferita? Quanto può essere difficile affrontare il passato e, ancor più, affrontare se stessi? La fiducia tradita può davvero essere riguadagnata?


«I suoi occhi però erano diversi, non lo guardava più come una ragazzina innamorata. Era una giovane donna ferita, sofferente e prudente, non più una ragazzina inesperta, sprovveduta e sognatrice. Ella non sognava più.»

«Finché ti convincerai di non meritare le cose belle che ti accadono, continuerai a respingerle e diventerai l'artefice della tua infelicità.»

_Lisa_

mercoledì 9 dicembre 2020

Segnalazione "La Città celata" - Simon Schiele

Buongiorno lettori, 

anche oggi abbiamo una nuova proposta di lettura per voi. Si tratta del primo romanzo fantasy dell'autore Simon Schiele, "Jäck atto I: La città celata". 
Fateci sapere se vi incuriosisce o se lo avete già letto!

Titolo: Jäck atto I. La Città celata
Autore: Simon Schiele
Genere: dark fantasy
Pagine: 364





Trama:
In un mondo fantastico macchiato di problemi fin troppo reali, due giovani guerrieri combattono per crearsi un futuro. Jack, la spada, incatenato a un sogno di vendetta, Night, l'arco, in cerca di una famiglia. 
La loro vita cambierà quando arriveranno ad Adzul, la città celata, un'oasi di pace e serenità che tuttavia nasconde un grande segreto. Lì incontreranno il leale Cabil, la bella Judith, il sovrano Reginald, la Meranice e ammireranno la magia del Campo Lunare: sarà il posto adatto a loro? Come è legato il segreto della città al loro passato? 
Una favola adulta ricca di umanità, un dark fantasy italiano che ridefinisce i canoni del genere. Violenza, abusi sulle donne, razzismo. Amicizia, amore, fratellanza. 
Questo è Jäck atto I: La città celata.

sabato 5 dicembre 2020

Recensione "De Opale Raptus" - Gavriel Sevrin

Titolo: De Opale Raptus
Autore: Gavriel Sevrin
Editore: Youcanprint
Genere: fantasy
Pagine: 673
Prezzo: € 19,90




«E io che mi lamentavo di quanto fosse monotona la vita del bibliotecario. Non avrei mai pensato di rimpiangerla... si disse con nostalgia.»

Per l’apprendista bibliotecario Francesco Caldomartello sembra un giorno come tanti altri: l’ostilità dei compaesani nei confronti di un sospetto eretico come lui, il ritardo al lavoro condito dall’immancabile ramanzina da parte del vecchio e burbero bibliotecario Guglielmo Scudieri e un’infinità di noiose mansioni da svolgere tra gli amati libri. Tuttavia, quell’agrodolce quotidianità non è destinata a durare: l’Inquisizione è stata sguinzagliata alla ricerca di eretici tra la popolazione e, proprio quel giorno, un misterioso individuo sta consultando i volumi della biblioteca. L’identità del visitatore sconvolge profondamente il bibliotecario, ma ciò è solo il preludio del folle viaggio il cui il giovane Francesco verrà trascinato. 


Innanzitutto, per un'amante dei libri cosa può esserci di meglio di un protagonista che di lavoro fa il bibliotecario e di un'avventura che parte proprio da una ben fornita biblioteca?!
Nella prima parte del libro, quando Francesco si trova ancora nel suo mondo, ho trovato molto curiosa e interessante la scelta dell'ambientazione storica medievale. 
Francesco è un personaggio ingenuo, ma anche intelligente e perspicace. La cultura gli ha donato una mente aperta e libera dai dogmi, e questo nel periodo e nel luogo in cui vive lo porta a essere escluso o preso di mira.
La narrazione è in terza persona, ma vengono accuratamente riportati anche i pensieri, le riflessioni e le paure del protagonista. 
Da questa difficile realtà il bibliotecario, e il lettore insieme a lui, viene poi catapultato in un cosmo sconosciuto, e così inizia un viaggio tanto inatteso e pieno di insidie quanto spettacolare. 
Trovandosi in questo mondo fantastico, il nostro giovane scriba entra in contatto con specie diverse da quella umana, e il suo viaggio è pieno di paura mista a curiosità. Elphi, nani, fate, minotauri... ma anche tra queste creature non sembra regnare la pace e Francesco si troverà, suo malgrado, coinvolto in antichi rancori. 
L'umano e le creature fantastiche impareranno a conoscersi a vicenda, e scopriranno di avere molto in comune. Una cosa che ho apprezzato molto, infatti, è che il viaggio si rivela essere anche quello di crescita personale di Francesco.
Esteticamente, mi piace il fatto che i pensieri del protagonista siano riportati in corsivo per distinguerli meglio dal racconto degli avvenimenti, e soprattutto il dettaglio del capolettera su modello medievale a inizio di ogni capitolo.
La cosa che più mi ha colpito è la creazione tanto dettagliata e ben strutturata della realtà fantasy della Caverna Conservationis, della sua storia e dei suoi abitanti, che l'autore ha saputo narrare con grande capacità espressiva.
L'unica nota "negativa" che mi sento di indicare, è che le descrizioni minuziose a volte possono rivelarsi un'arma a doppio taglio. Ho trovato un po' troppo lunga la parte subito successiva all'arrivo di Francesco nel mondo sotterraneo, ma la lettura si è comunque ripresa poco dopo tornando a essere scorrevole. Inoltre mi rendo conto che probabilmente era una parte necessaria a illustrare nel modo più accurato possibile la nuova realtà al lettore. 
Detto questo, si tratta ovviamente di un mio personale e breve intoppo nella lettura che non influenza il parere finale sul libro, che come avrete capito è decisamente positivo!
Consigliato.

«[...] le sue iridi rosso rubino guizzavano con la forza di tizzoni roventi nel cerchio di buio tracciato dalle spesse occhiaie. Quello sguardo di sangue guizzò in ogni direzione in preda a una febbrile bramosia... finché non si fermò nell'intrecciarsi con quello di Francesco.»

«Sai cosa significa il suo richiamo, la sua tentazione. Le emozioni con cui ti seduce sino a imprigionarti nella sua trappola... ma conosci solo questo, giusto? Non hai mai provato quella brama cieca, disperata, bruciante. Che ti spinge a fare qualunque cosa, persino la più atroce, pur di avere in cambio anche solo una goccia del nettare d'estasi che hai imparato ad adorare ancora più di te stesso.»

_Lisa_