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mercoledì 28 settembre 2022

Recensione "Il bambino della carrozza numero nove" - Gian Piero Marchisella

Titolo: Il bambino della carrozza numero nove
Autore: Gian Piero Marchisella
Editore: Bookabook
Genere: narrativa
Pagine: 103
Prezzo: 10,00€
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È una giornata come tante quella in cui il signor Pai prende il treno. Salito sulla carrozza numero nove, si imbatte però nel piccolo Jimmy, il figlio del macchinista, e il suo viaggio diventa qualcos’altro: un succedersi di aneddoti e riflessioni che solo un bambino può regalare. Jimmy ne ha di cose da raccontare, grazie a tutte le persone che ha incontrato nei suoi viaggi: il signor Barbalunga, un maestro alla scoperta del mondo; Paola, una ragazza che non si separa mai dalla sua dolce cagnolina Clarabella; Andrea, un ragazzo in fuga dal suo passato; Gianni, Ginevra e il loro gattino Tiro e infine un musicista, Momo. E così, storia dopo storia, Jimmy e il signor Pai si interrogano sulla musica, sull’amore, sulla felicità e, alla fine, anche sull’essenza stessa della vita.


Un libro molto breve, un centinaio di pagine che si leggono in un baleno, ma profondo e sincero dall'inizio alla fine. 
Giovanni, detto Jimmy, è un bambino curioso e intelligente, piuttosto maturo per la sua età, e io me lo immagino con uno sguardo vispo e affamato di nuove esperienze. Ѐ il figlio del macchinista del treno sul quale è in viaggio anche il signor Pai, pronto a godersi un sonnellino nella carrozza numero nove. Quando Jimmy irrompe nella sua carrozza, tra i due inizia un dialogo giocoso ma riflessivo. Come tutti i bambini Jimmy si annoia facilmente e per passare il tempo inizia a raccontare al signor Pai, che prontamente sta al gioco, alcuni dei suoi precedenti incontri a bordo del treno.
Dal maestro Barbalunga alla stramba Paola con la sua cagnolina Clarabella, il corvino Andrea e Gianni con il suo gattino, a Momo con la sua ocarina... Ognuno viaggia per una ragione differente, per imparare, in vista di una vacanza, per fuggire o per tornare a casa, ma ognuno ha qualcosa da insegnare al piccolo Jimmy, e lui assorbe come una spugna tutto ciò che gli viene donato. 

«Sembra tutto così facile.»
«Non dovrebbe esserlo?»
«No, perché con gli adulti è sempre tutto complicato.»

Jimmy colleziona storie, sorrisi o sguardi tristi, risposte alle sue domande. E in cambio restituisce nuovi punti di vista agli altri. Ricorda agli adulti che anche loro sono stati bambini e che non devono vergognarsene, perché nei bambini c'è saggezza, vitalità e una sincerità disarmante. Caratteristiche che spesso, crescendo, perdiamo o trascuriamo. 

Può sembrare un libro per bambini ma non fatevi ingannare, non lo è! Un po' come il capolavoro di Saint-Exupéry che sicuramente conoscete, anche solo per sentito dire: Il piccolo principe, libro a cui sono molto affezionata e che mi è subito venuto alla mente leggendo la trama de Il bambino della carrozza numero nove. Leggendo poi quest'ultimo e la biografia dell'autore ho confermato il legame tra i due, e da amante del piccolo principe non posso che apprezzare. I due libri sono comunque molto diversi tra loro ovviamente e non c'è alcun elemento "copiato", l'autore ha saputo prendere delicatamente ispirazione per creare una storia originale e personale. 
La lettura è stata super scorrevole e mi è piaciuta moltissimo, delicata e appassionante, 100 pagine che sanno essere leggere e intense al tempo stesso, proprio come la sincera curiosità del piccolo Jimmy. 
Aggiungo solamente che non mi aspettavo il colpo di scena finale, che capovolge tutto quanto. 
Insomma, una lettura che vi consiglio calorosamente. Complimenti e grazie all'autore. 

«Perché tu lo sai? Tu sai cosa significa essere felice?»
«In realtà a me interessa poco essere felice: io voglio essere! Posso essere felice, triste, arrabbiato, spaventato... voglio sentirmi vivo! E su questo treno ne ho viste di persone morte.»


Gian Piero Marchisella nasce a Pesaro il 26 febbraio 1985. È laureato in Scienze della Comunicazione e in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Grazie agli studi universitari, riscopre il piacere della lettura e intuisce di avere un certo feeling con la scrittura. Queste due passioni lo spingono, nel 2016, a scrivere le prime righe de Il Bambino della Carrozza Numero Nove, un omaggio a Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, libro a cui è molto legato.

_Lisa_

venerdì 16 settembre 2022

Recensione "Senza passato" - Alessandro Fiesoli

Titolo: Senza Passato
Autore: Alessandro Fiesoli 
Editore: Porto Seguro
Genere: narrativa
Pagine: 296
Prezzo: 16,90€
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Stefano vive a Tenerife, dove tiene corsi di fotografia ed escursioni. A causa di un incidente avvenuto in Italia, a seguito del quale è stato a lungo in coma, ha perso la memoria. Ciò che sa del suo passato gli è stato raccontato unicamente dalla compagna Mascia, la quale spesso mostra omertà e indisponibilità ad affrontare l'argomento. Ma quando il giovane si imbatte in un racconto contenuto in una vecchia usb, di cui ignora provenienza e autore, qualcosa si risveglia nella sua mente, provocando veri e propri déjà-vu. Inizia così a dubitare della propria identità e del ruolo di Mascia, delle sue parole e ricostruzioni, intuendo che la donna possa nascondere un segreto.


La prima particolarità di questo romanzo è la modalità con cui il protagonista narra le vicende, che io ho trovato molto efficace e coinvolgente. Stefano descrive le proprie azioni e ciò che vive rivolgendosi a un certo "tu", come se dialogasse con se stesso, ma permettendo allo stesso tempo al lettore di immaginarsi nella sua situazione. 

A causa di un incidente avvenuto anni prima, Stefano ha perso la memoria e tutto ciò che sa su di sé e sul proprio passato lo deve alla compagna, Mascia, con cui vive e lavora a Tenerife, in Spagna. Mascia, però, si è sempre dimostrata restia a rispondere alle sue domande sul passato e questo, unito alla frustrazione per la mancanza di alcuni pezzi del puzzle che era la sua vita prima dell'incidente, è causa di alti e bassi nella loro relazione. 
Parallelamente alla storia principale leggiamo, insieme a Stefano, un manoscritto che ha trovato per caso su una chiavetta. Una sorta di trama nella trama, in cui l'ignoto autore si rivolge al padre, ringraziandolo e raccontandogli di lunghi viaggi in moto per l'Italia e non solo. 
C'è poi una parte del romanzo maggiormente incentrata sulla figura di Mascia. Ho apprezzato molto lo spostamento del punto di vista, che permette di avere più chiare le idee su ciò che è avvenuto con la perdita dei ricordi del compagno e di farsi un'opinione anche su questo personaggio. Con lei leggiamo di come il dolore e la perdita possano far crollare ogni certezza e volontà, svuotando la persona e risucchiandola in una spirale da cui è difficile uscire. 

Un tema che ho trovato fondamentale in questa storia è quello del senso di colpa, subdolo e schiacciante. Il contrasto tra i desideri, anche egoistici e prevaricanti, e ciò che è moralmente o eticamente giusto. 
Una bugia apparentemente felice può essere meglio della difficile verità? Il bene fatto a qualcuno può superare le menzogne, anche quando queste hanno privato qualcuno della vera libertà di scelta e autodeterminazione? Quando lo hanno privato del suo passato per cercare di donargli un nuovo presente, preimpostato? Fino a che punto, per amore oppure egoismo, si può riscrivere il passato per creare il futuro immaginato e sperato? 
Sono tutti quesiti che mi sono posta leggendo questo libro e che restano aperti, un po' come l'incerto finale del romanzo. Penso che ognuno abbia le proprie risposte. 

La lettura è stata molto scorrevole, ho trovato originale la modalità di narrazione, ben costruiti i due personaggi principali e le loro storie e mi è piaciuto anche l'inserimento del manoscritto. È stata una bella lettura, un libro ben scritto e un ottimo esordio, ve lo consiglio!  

«Pensi che la vita sia un continuo confronto coi sé stessi del passato. E tu come puoi fare dal momento che non ti puoi confrontare coi tuoi alter ego di un tempo? È un vantaggio o uno svantaggio?»


_Lisa_

giovedì 8 settembre 2022

Segnalazione "Life/Death" - K.P. Twins


Buongiorno readers,
Nuova segnalazione fantasy per tutti gli amanti del genere! Si tratta dell'ebook "Life/Death" di K.P. Twins, romanzo della collana a cura di Daniele Tredici e Flavia Imperi. 

Titolo: Life/Death
Autore: K.P. Twins
Editore: Delos Digital srl
Collana: Odissea Wonderland n. 29
Pagine: 205
Prezzo: Euro 3,99 (formati Epub, Kindle)
Data di uscita: 18 gennaio 2022



Non tutti hanno un drago invisibile come copilota

Mikael è uno studente della TechnoMedics High School di Urania con la passione per le gare di auto supersoniche, virtuali e non e una misteriosa voce nella testa. I suoi genitori sono preoccupati, la voce lo fa sentire diverso da tutti gli altri, ma come un copilota invisibile, lo rende anche un asso a bordo della sua auto-razzo e nelle interrogazioni. Almeno finché il Fàrmakon, l'ultima malattia mortale rimasta sul pianeta, non allunga i tentacoli sul ragazzo per trascinarlo in uno stato in bilico tra la vita e la morte.
È così che Mikeal finisce in un mondo oltre il mondo, e si ritrova di fronte un gigantesco drago piumato. Con l'aiuto di vecchi e nuovi amici, dovrà lottare per la propria anima e per la propria pelle. Ma nel viaggio a cavallo tra il mondo della vita e quello della morte, alle prese con prove, rivalità e primi amori, scoprirà che nulla è come appare. E che anche la più grande paura può trasformarsi in un dono.

Gli Autori:
K.P. Twins è lo pseudonimo di due fratelli gemelli. Nati ad Arezzo, classe 1984, dopo il diploma classico hanno proseguito gli studi rispettivamente in lingue e letterature straniere e in filosofia e lavorano come traduttore e insegnante. Autori all'esordio, hanno un cassetto pieno di concept da sviluppare e alcuni libri in uscita. Amano chiamare il loro genere fantascienza evolutiva: un mix di tematiche fantascientifiche e sciamaniche che affronta temi come i limiti della realtà oggettiva, l'esistenza dei mondi spirituali e la capacità che questi ultimi hanno di influenzare le nostre vite

domenica 4 settembre 2022

Recensione "La quinta Pietra" - Marco Buoli

Titolo: La quinta pietra
Autore: Marco Buoli
Editore: Porto Seguro
Genere: fantasy
Pagine: 406
Prezzo: € 19,90
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Magnus conduce una vita normale, come tutti i ragazzi della sua età. Eppure sente il viscerale bisogno di dare risposta ad alcune domande: da dove derivano le sue origini irlandesi? Perché non ha mai conosciuto nessun parente? Come è morta sua madre? Contro la volontà del padre, decide così di fare un viaggio in Irlanda per scoprire qualcosa di più sulla sua famiglia. Ma niente andrà come aveva immaginato.


La storia è narrata in prima persona dal protagonista, Dan McNuus, per gli amici Magnus. Magnus ha 26 anni, vive in Italia con il padre ma ha origini irlandesi e proprio a causa di queste ultime decide di partire per un viaggio, senza sapere in cosa finirà immischiato.
La vera storia inizia proprio con la partenza del protagonista, quando la sua monotona e comunissima vita verrà stravolta da misteriose forze al di là della sua volontà. 

Magnus è un eroe atipico, un nerd predestinato a un destino più grande di sé. Il maggior punto di forza di questo personaggio e della narrazione in generale per me è stato il suo buffo umorismo, che attraversa le vicende fin dalle prime righe del libro e non lo abbandona mai, nemmeno nei momenti più critici. 
«Potrei andare avanti per ore ad annoiarvi sulla mia vita banale o il mio semplice aspetto ma lasciatemi die che l'unica cosa di cui vado veramente fiero in mezzo a tutti questi cliché di banalità sono i miei fottuti capelli rossi e le mie lentiggini, cazzo se ne vado fiero.»
Oltre alle sue battute incurabili, che ispirano simpatia e anche una certa empatia da parte del lettore che legge le sue impressioni su ciò che gli sta accadendo, ho apprezzato anche i vari riferimenti che Magnus fa a titoli e personaggi di altre opere famose. Trovo molto bello che, nonostante si trovi catapultato in un mondo - anzi, mondi - nuovo e sconosciuto con un'impresa sulle spalle, non perda le sue caratteristiche principali e soprattutto resti, almeno in parte, un normale nerd sempre pronto a citare i suoi film preferiti. 

Nel corso dell'avventura incontrerà diversi personaggi, a partire da colui che gli farà da guida: Fionn, lo spiritello di un anziano scortese e piuttosto brusco, che tuttavia gli indicherà la strada da seguire. 
Magnus riceverà la missione di recuperare cinque potenti pietre magiche, con l'obiettivo di impedire il risveglio di forze oscure e distruttive. Missione che dovrà svolgere in un'altra dimensione, con leggi differenti e svariate creature e pericoli ignoti. 
È un po' come se uno dei suoi amati film assurdi si realizzasse all'improvviso. Passa dalle guerre sullo schermo della play station a scontri in carne e ossa. 
Tra gli altri incontrerà elfi, golem, troll, orchi e fate, tutti piuttosto particolari ma indispensabili per aiutarlo nel suo viaggio, che da solo non avrebbe mai potuto affrontare. Alcune di queste figure lo affiancheranno solo per poco, ma altri giungeranno con lui sino alla fine.
«Noi siamo l'ultimo baluardo tra la vita e la morte, l'ultimo baluardo del bene contro il male. Ora anche noi eravamo pronti a morire per una giusta causa.»
Un altro elemento che ho apprezzato è l'inserimento del racconto di un altro personaggio, una sorta di flashback con un nuovo punto di vista, che ha differenziato la narrazione portandola in altro tempo e in un altro mondo ancora, ma su questo non vi svelerò altro!

La lettura è stata molto scorrevole e veloce. Consiglio il libro a chi cerca un fantasy leggero e piacevole, avventuroso e che faccia sorridere.

_Lisa_