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mercoledì 13 gennaio 2021

Recensione "Senza Velo" - Virginia Saccalupi

Titolo: Senza velo
Autore: Virginia Saccalupi
Editore: officina Milena
Genere: narrativa
Pagine: 224
Prezzo: € 14,00




«Per la superiora la parola "femminismo" avrebbe sempre significato un insieme di comportamenti provocatori, da sobillatrici: un male dilagante, assolutamente da estirpare.»

Anni Settanta. Mentre nel convento le ore si susseguono lente e disciplinate, fuori infuriano le manifestazioni di piazza e le battaglie per i diritti delle donne. Le vite di Veronica, bambina già adulta e femminista in erba, di Isabella, suora mancata e innamorata della sua ex insegnante, e di Agnese, monaca che si “sconsacra” preferendo amare una donna alla luce del sole, si intrecciano nel dipanarsi di detto e non detto, paura e coraggio, lotte e silenzi. Intorno a loro, le mura della scuola racchiudono timori e sogni d'infanzia, preghiere mattutine, presunti miracoli e tanti soprusi che, in quegli anni, ancora non venivano chiamati per nome. L'amore, intanto, si rivela nelle ore del presente o ritorna malinconicamente al passato. Altre volte, invece, si mette il velo e corre a rintanarsi come polvere sotto al tappeto. Ma quando l'amaro conformarsi resta chiuso in bocca, la vita fuori, quella di tutti, innalza mura ancora più alte.
Le vicende si collocano negli anni '70 e gravitano attorno a una scuola cattolica, il Santa Caterina. Proprio in quest'istituto l'austera Suor Agnese, pur mal sopportando l'incarico, insegna a una classe elementare di cui fa parte anche Veronica. 
Veronica è una bambina consapevole e molto matura per la sua età, è infatti lei ad affrontare temi quali l'aborto, le mestruazioni e le relative superstizioni che dilagavano in certi ambienti o che, al contrario, venivano taciute come un vero e proprio tabù. Ed è sempre lei a interessarsi attivamente al femminismo, tema portante di tutto il libro, nei suoi aspetti positivi e anche in quelli più violenti.
Con Suor Agnese invece ci immergiamo inizialmente nella vita monastica e nel clima di ferrea disciplina che richiede. Almeno finché non incontra Michela, una consorella con la quale sembra nascere un sentimento genuino che presto non sarà più possibile nascondere. Ma Michela si rivelerà non essere esattamente la persona che aveva amato.
Attraverso Agnese, l'autrice ci mostra la sofferenza di vivere una vita che non ci appartiene, magari inculcata a forza e senza altra opzione, e il coraggio di cambiare pagina e reinventarsi da capo. 
Nel corso della storia si incontrano ovviamente anche altri personaggi, in particolare Isabella, il cui punto di vista si intreccia con quello delle altre nostre due protagoniste.
Senza Velo parla di tematiche femministe e sociali, di famiglia, omosessualità e di amore in generale, ma anche dell'ipocrisia e dei pregiudizi diffusi in quel chiuso ambiente religioso. Ci svela i meticolosi indottrinamenti e le manipolazioni di alcuni personaggi, e l'abuso di potere di altri. 
La lettura è davvero scorrevole, grazie allo stile veloce dell'autrice e ai capitoli molto brevi. Gli argomenti e le vicende trattati sono interessanti fino all'ultima pagina. 
Ho apprezzato molto questo libro quindi non posso che consigliarlo!

«Apriti con sincerità e io sarò sempre pronta ad accoglierti in ogni cosa tu voglia donarmi di te, anche la sofferenza. Sappi che nel mio cuore potrai sempre camminare scalza.»

«Se in nome di Dio venivano costruiti amori fasulli, qualsiasi strada portasse a Lui si sgretolava.»

_Lisa_

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