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sabato 29 giugno 2024

Recensione "Abril" - Giovanni De Rosa

Titolo: Abril
Autore: Giovanni De Rosa
Editore: Nulla Die
Genere: thriller
Pagine: 183
Prezzo: 16,00 €




Buenos Aires 1977. 
Il Colonnello Gustavo fa parte della giunta militare che, con un golpe, ha destituito il Presidente argentino e messo a capo del Paese il Generale Hernandez. Sua figlia, Abril, da sempre ribelle e ostile al padre, entra in un gruppo sovversivo e viene scelta, insieme a Carlos Pereira, per uccidere il dittatore durante la parata nazionale del 14 ottobre. I fantasmi del passato e il senso di libertà alimenteranno o ostacoleranno quest'intento? In un'atmosfera avvolta da misteri, intrighi familiari e vicissitudini sentimentali, una cruda verità stupirà il lettore con un finale imprevedibile.


La lettura ha decisamente un inizio d'impatto: un rapimento.
Abril è una giovane donna che vive nella capitale argentina degli anni Settanta. L'autore esplora anche il suo passato, la vediamo come una ragazzina ribelle alle prese con l'amore, da un lato, e con un padre militare molto severo, dall'altro. Poi la vediamo come una donna determinata, dallo spirito ancora ribelle, ma consapevole e ben più astuta di quanto appaia.

Abril e gli altri personaggi agiscono in un quadro storico in cui il potere si mostra repressivo nei confronti dei dissidenti politici. Il romanzo tocca brevemente anche temi quali lo scontro generazionale, la tortura e il fenomeno dei cosiddetti desaparecidos, presunti nemici del regime dittatoriale scomparsi nel nulla, spesso gettati nell'oceano.
Altra tematica che emerge fortemente è quella dei ranghi sociali, della ricchezza a confronto con la povertà, e come questa possa causare delle fratture sia a livello personale che nella società.

Fu proprio in quell'attimo che sentì gli spari.
Tre, ripetuti in una scansione temporale veloce, ma non frenetica, rituale di un killer professionista che non si lascia prendere dall'ansia di completare l'azione omicida e continua a prendere la mira per puntare con precisione la sagoma della vittima ed essere sicuro di colpirla in punti mortali. 

Mi è piaciuta molto l'alternanza qua e là di parti in corsivo che corrispondono ai pensieri dei personaggi e danno modo, nel giro di poche frasi, di capirli meglio e indovinare la verità che nella narrazione in terza persona resta invece celata. 
I capitoli sono brevi e scorrevoli, i personaggi si alternano con i loro punti di vista e il loro ruolo e tutti concorrono allo svolgimento dei fatti. L'autore tocca per ognuno i tasti del passato che li hanno portati a quel punto. Le vicende sono veloci e intriganti. 
Solo terminando la lettura troviamo i pezzi mancanti e veniamo davvero a capo del puzzle. Per me il finale è stato molto inaspettato.

Ho letto altri libri di Giovanni De Rosa (trovate le recensioni sul blog) e hanno sicuramente in comune lo stile, a volte il genere, l'organizzazione del romanzo e alcuni temi trattati. Se dovessi scegliere, probabilmente Abril è proprio quello che finora mi ha appassionato di più, ma in verità li ho apprezzati tutti!

Mi lasciavo travolgere dagli impulsi senza ragione, combattendo per i grandi valori di rispetto e uguaglianza. 
Ero ribelle, rinnegavo il conformismo, i privilegi sociali, le ingiustizie. 
E per amore di un uomo mi sarei annullata, per diventare con lui un'essenza unica. 


Vi lasciamo i link per andare a curiosare tra le precedenti recensioni dei libri dell'autore che abbiamo letto:

_Lisa_

martedì 18 giugno 2024

Segnalazione "Al di là del destino" - Fabrizio Braggion

Buongiorno readers, 
La segnalazione di oggi riguarda il romanzo fantasy Al di là del destino di Fabrizio Braggion. Vi lasciamo di seguito tutte le informazioni sul libro e sull'autore. 
Fateci sapere cosa ne pensate, buona lettura! 



Titolo
: Al di là del destino
Autore: Fabrizio Braggion
Casa editrice: 0111 Edizioni
Data di uscita: 24 novembre 2023
Numero pagine versione cartacea: 178
Numero pagine versione digitale: 229 







Sinossi:
Al di là del destino narra le vicissitudini delle anime di Gary, un ragazzo morto suicida perché sopraffatto dalla depressione, e di Camilla, un’adolescente rimasta vittima di un grave episodio di cyberbullismo che l’ha indotta a togliersi la vita, entrambi puniti con la dannazione eterna, che, desiderosi di riscattarsi, grazie all’aiuto di due formidabili alleati, fuggiranno dall’oscura prigione in cui erano stati relegati, instaurando un mirabolante viaggio all’interno del Mondo dell’Aldilà nel disperato tentativo di cambiare il loro destino. 


Biografia dell'autore:
Fabrizio Braggion nasce a Chivasso il 24 luglio del 1987 in provincia di Torino. Suona il Basso elettrico e la Chitarra Acustica. Nel 2014 apre un canale YouTube dove inizia a pubblicare video di diverse cover acustiche e di alcuni brani inediti sotto lo pseudonimo di FABRYX.
Appassionato di Fantasy e Fantascienza, comincia successivamente a scrivere romanzi a tema conseguendo lusinghieri riconoscimenti letterari quali il PREMIO PERGAMENA MAGICA e il PREMIO INCANTESIMO al Trofeo del Lupo di Trichiana, e il PREMIO MILANO INTERNATIONAL 2018 classificandosi al quarto posto nella sezione “Romanzi Inediti” che gli consente di ottenere anche il suo primo contratto editoriale. Nel marzo del 2019 pubblica il suo primo romanzo di genere fantasy dal titolo “LA STREGA DI YORKLAND” con PEGASUS EDITION, marchio editoriale dell’Associazione Culturale Pegasus Cattolica. Nel 2021 riceve una Menzione d’Onore all’undicesima edizione del Premio Montefiore, e un Attestato di Merito alla sesta edizione del Premio Michelangelo Buonarroti.
Nel gennaio del 2023 il suo romanzo “La Strega di Yorkland” è tra le opere finaliste segnalate dal Comitato di lettura nella sezione Libri Editi per Bambini e Ragazzi al Premio Letterario Winning Book 2023. Nell’ottobre del 2023 il suo romanzo “La Strega di Yorkland” è tra le opere finaliste al Premio Argentario 2023 nella sezione Narrativa Edita dedicata al Fantasy e alla Fantascienza, mentre col suo romanzo “La Ragazza Gigante” si aggiudica il Premio Assoluto alla decima edizione del Premio Letterario Caffè delle Arti nella sezione Narrativa Inedita dedicata all’Infanzia e ai Ragazzi.
Nel novembre del 2023 pubblica il suo secondo romanzo di genere fantasy dal titolo “Al di là del Destino” con la ZeroUnoundici Edizioni, opera finalista al Concorso “1Romanzox1000” 2023. 

giovedì 13 giugno 2024

Recensione "Radica - Ciclo dei podestati #1"- Lune



Titolo: Radica "IL ciclo dei podestati #1" 
Autrice: Lune                                                                       
EditoreGenesis Publishing                                                         
Genere: Fantasy                                                                                  
Pagine: 367                                                                                            
Prezzo: 12,60 €


Vi è una terra immaginaria i cui paesi sono detti Podestati.
La morte di un Podestà, l’elezione del suo successore, la firma di un’importante convenzione commerciale e l’ombra di una potente e oscura droga fanno da sfondo all’intera trama e saranno all’origine di intrighi, menzogne, agguati, furti, rapimenti, scomparse misteriose, inseguimenti rocamboleschi, ricatti.
Una storia corale che, come protagonisti, vede una donna forte, chiamata a guidare la successione e decisa ad ogni costo a rispettare un giuramento; una figlia rimasta orfana coinvolta nei giochi di potere tra mercanti e commercianti; bambini misteriosamente scomparsi; ribelli in lotta per la loro gente; donne votate a preservare la vita; un uomo che gli eventi chiameranno a fare i conti col passato ed esseri, forse mostri, capaci di mutare e farsi crescere le ali.
Benvenuti nei Podestati!



Non posso che iniziare con il dire che questo libro è veramente qualcosa di eccezionale, in qualsiasi suo aspetto e in qualsiasi sua sfumatura. Un libro che, anche a distanza di tempo dalla lettura, rimane impresso nel cuore del lettore. “Radica – Il Ciclo dei Podestati” è complesso, ben articolato, con una storia dettagliata e davvero molto intrigante. Questo è il primo capitolo dei Ciclo e, come primo libro, l’autrice si prende tutto il tempo e lo spazio necessario per introdurre il lettore nel bellissimo ed elaborato mondo creato grazie alla sua bravura. Un mondo lontano dal nostro ma anch’esso con i suoi problemi, ingiustizie, contrasti, sotterfugi e desiderio di potere e ricchezza. Un mondo che viene rappresentato da una bellissima cartina all’inizio del libro. Un Epic Fantasy con i fiocchi, che vi travolgerà e catturerà con le sue vicende e personaggi incredibili. Un fantasy italiano da fare invidia a quelli stranieri, in cui le grandi capacità dell’autrice si mescolano con la storia, la politica e anche qualche sfumatura di suspence.  

L’ambientazione è molto suggestiva e affascinate, così come tutto il resto in realtà. Tutto si svolge in una terra immaginaria, suddivisa in Podestati, una terra alle prese con vicende politiche. I Podestati sono governati da un Podestà, nominati ogni volta che arriva la morte del precedente. I Podestati sono vari perciò vi consiglio di iniziare la lettura tenendo vicino la cartina, molto curata e dettagliata. Le vicende politiche, come scritto prima, non mancano e, in questo primo volume il lettore si trova alle prese con una successione, un Podestà è passato a miglior vita e qualcuno deve prendere il suo posto. 

I Podestati sono 7, Montrag Maggiore, Montrag Minore, Itunèv, Navidor, Endurian, Farlane, Kerr e Navidor, ma le vicende si svolgeranno maggiormente tra Montrag Maggiore e Minore. I Podestati sono nati da una lunga e sanguinosa guerra in cui i due fratelli governatori non sono stati capaci del loro compito e si sono lasciati trascinare dalla loro sete di potere. Oltre al popolo e ai Pedestà, il mondo grandioso di Radica è composto anche da un corpo di guardia, i Cord, da delle guaritrici e custodi di vita chiamare Uhr ed, infine, dagli Aku, creature che discendono dei draghi, volti a essere intermediari tra due mondi. 

La narrazione spazia tra due Podestati e in entrambi troviamo personaggi diversi intenti a svolgere i loro ruoli. Le vicende infatti non sono lineari ma si alternano tra i protagonisti e, attraverso i dialoghi e le minuziose descrizioni, riusciamo a conoscerli e quasi ad immaginarli nella realtà, a toccarli con mano. I protagonisti sono davvero tanti e tutti ben caratterizzati, l’autrice ci aiuta con un piccolo riassunto dei personaggi all’inizio del libro, in modo tale da aiutare il lettore ad ambientarsi sempre meglio in questo mondo fantastico. 

Lentamente conosciamo Miri, la Reggente che ha l’arduo ruolo di garantire la giusta successione del Podestà, una donna che è riuscita a reggere sulle sue spalle una grande responsabilità e a far fronte ai pericoli politici. Solel, figlia del Podestà morto, una giovane ragazza che deve proteggere e custodire il Sigillo del Podestato, anche lei con una grande compito da portare a termine fino a quando il nuovo Podestà non verrà eletto. Nion, un Aku e tenente Cord, che per tutta la narrazione rimane il personaggio più misterioso ma anche il più interessante, deve proteggere Solel e condurla a Itunèv affinché lei porti a termine il suo incarico. Ci sono tantissimi altri personaggi come Konran-Jun ed Axell ma non voglio dirvi troppo, è decisamente molto meglio conoscerli e apprezzarli durante la lettura. Vi assicuro che proverete grande ammirazione per alcuni di loro, la lealtà che dimostrano e i loro atteggiamenti sono esemplari, ma in generale tutti hanno dei pregi e nessun difetto e rendono la storia ancora più speciale e unica. 

In questo primo volume le cose iniziano pian piano a complicarsi, a diventare sempre più ingarbugliate e contorte ma l’autrice, a tempo debito, riesce sempre a collegare e far combaciare tutte le vicende. Un libro così intenso e ricco che non ha tempo da perdere con storie d’amore e altre "banalità" tipiche del genere, tutta la storia ha come filo conduttore le vicende politiche di una terra con un equilibrio davvero precario, un equilibrio legato ad un filo molto sottile, prossimo alla rottura. Una terra in cui traspare la sete di potere e di ricchezza a discapito dei più fragili, la lealtà e la fiducia che vacillano in balia di tradimenti e complotti, bene e male in continua guerra, tradizioni, coraggio ma anche dei sfruttamento dei più deboli come i bambini. 

“Radica” è equilibrio, maniacale e straordinario, nulla è lasciato al caso. E’ un intreccio di sfumature ed emozioni, un concentrato di dettagli e di minuziosità, di pazienza e tanta passione. Una lettura che va letta con attenzione e calma, rilassati e concentrati. E’ un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, dei suoi usi e costumi, delle sue vicende, dei suoi drammi, della sua storia e dei suoi abitanti. 

La narrazione è molto scorrevole, anche grazie alla presenza di tanti dialoghi, tiene in pugno il lettore e lo appassiona sempre di più, lo stimola a non smettere di leggere. Una scrittura delicata ed intensa che trasmette perfettamente tutte le emozioni, che rende la lettura un’esperienza furori dal comune. Vorrei fare i miei complimenti all’autrice perché era da molto tempo che non leggevo un fantasy così ben fatto e curato in ogni suo più piccolo dettaglio, non vedo l’ora di leggere il prossimo volume per conoscere sempre di più il destino dei Podestati. 

"Mai la Gilda verrà prima di questo. Prima della famiglia, prima degli amici. lo non sono te. L'ombra può essere diversa dall'albero." 

"Lei non mi conosce. Non sa di cosa sono capace" gli ricordò glaciale Nion. 

"Non lascerò mai il paese nelle vostre mani. Il Montrag non è vostro e non lo sarà mai!"



LUNE 
Nasce, vive e lavora a Bologna e dintorni. A dodici anni, complice il mare e la noia, si lascia convincere da una zia a leggere un giallo: Ventimila hanno visto di Ellery Queen. Grazie a quella zia, scopre la magia delle parole e decide di perdersi tra le pagine dei romanzi per diventare tutt'uno con i loro personaggi. Un giorno, persone e luoghi, rimasti sino a quel momento senza voce, iniziano a raccontarle le loro vicende. E Lune inizia a scriverle. Nascono così i Podestati. 
Lune è una pignola-pigra, una curiosa-timida, una lettrice periodica (ha il periodo rosa, il periodo giallo, il periodo storico...), divora musica e ha un debole per i comprimari (sì, quelli che di solito muoiono). Il suo pseudonimo è un acronimo nato usando alcune lettere del suo vero nome. Adora opinioni, valutazioni e punti di vista, mentre detesta critiche e giudizi, positivi o negativi che siano. Per scrivere le servono poche cose: carta, matita, una tazza di tè e musica.

domenica 9 giugno 2024

Recensione "L'eco dei sogni" - Andrea Moretti

 

Titolo: L'eco dei sogni 
Autore: Andrea Moretti 
Editore: VJ Edizioni 
Genere: Opera Teatrale 
Pagine: 124
Prezzo: 15,00 € 
Del bravissimo autore Andrea Moretti abbiamo anche letto e recensito il suo primo scritto, Purple Cat, una raccolta di racconti che spaziano tra generi differenti.

Stelio Ermioni, ragazzo anticonformista con grandi interessi artistici e arroganti velleità letterarie, è un sognatore solitario, disilluso dal mondo e dalle sue vicende sentimentali. Nonostante l’odio che nutre verso la piccola e mediocre realtà del suo paese, Stelio decide improvvisamente di aprirsi a quel mondo che disprezza, di lanciarsi nell’esperienza mondana e di interagire con persone fortemente distanti dai suoi interessi e dalla sua interiorità, arrivando a rinnegare i suoi vecchi modelli e il suo precedente stile di vita. Proprio grazie a una breve e intensa relazione con una ragazza, conosciuta a un ballo in maschera, il ragazzo intraprende un lungo percorso di maturazione artistica, alla fine del quale giunge finalmente a comprendere l’anacronismo dei modelli a cui si ispirava e a capire il vero significato del vivere moderno: del sentimento di vuoto, frenesia e leggerezza che lo contraddistingue.
In un cammino spirituale, che si dipana fra dialoghi sospesi, richiamanti l’antico, e situazione surreali, il protagonista compie un viaggio introspettivo dentro se stesso, confrontandosi parossisticamente con le sue insicurezze, e gettandosi nel mezzo di una relazione totalitaria e idealizzata, da cui ne uscirà decisamente più maturo.


Il libro fin dall'inizio risulta essere molto profondo e capace di trasportare il lettore in un altro livello. Un livello in cui il protagonista, Stelio, riesce a far trasparire la sua diversità di pensiero, la sua originalità ma anche la sua insicurezza verso il futuro. Nonostante inizialmente sia ubriaco, le sue parole sono intense e capaci di far riflettere. L'autore sembra quasi non voler dar tempo al lettore di capire e ambientarsi nella nuova storia ma lo sommerge di tematiche per le quali si sente il grande bisogno di interrompere la lettura, fare tesoro delle parole e interiorizzare una nuova lezione.

Andrea Moretti inizia con la tematica del sognatore, lo definisce come un soggetto che si nasconde dal mondo e dalle cose comuni per mantenere intatta la sua diversità e che a differenza di tutti è capace di fare esperienza interiore. Un'esperienza che va oltre a quella banale e comune del non sognatore, in cui si arriva a vedere la profondità e l'importanza delle cose e in cui i sogni restano immortali. Il sognatore non è interessato a ciò che lo circonda, non è interessato a seguire la corrente ma è interessato alla sua interiorità e al suo percorso di maturità e desidera rafforzare la sua sicurezza. 

Vengono citati Voltaire e Wild e, a proposito di Voltaire e il suo rispetto verso le opinioni altrui, viene contraddetto dal pensiero rivoluzionario di Stelio in cui ammette di non avere né la capacità né la pazienza di riuscire ad ascoltare o ad interagire in un discorso che non è di suo interesse, questi discorsi magari spesso superficiali non fanno per lui. Un pensiero quasi drastico ma sincero e vero che si distingue dalla maggioranza, si distingue da chi è talmente vuoto e senza personalità da trovare interessante anche il più insignificante dei discorsi. 

Una tematica che mi ha colpito molto è la critica dell'autore, attraverso le parole dure e veritiere del protagonista, il cattivo e inopportuno utilizzo di citazioni letterarie importanti e famose che ormai vengono trovate scritte ovunque senza che si sia capito veramente il significato e il contesto principale. Parole di importanza inestimabile alla mercè di chi non le sa capire e apprezzare.

Si parla anche della solitudine e del fatto che possa essere capace, una volta accettata, di far vedere la realtà senza falsità, di rendere critici, pesanti, a tratti cinici ma utile a capire il vero valore di ciò che ci circonda, di andare oltre le banalità e di riuscire ad assaporare la felicità completamente. La solitudine può anche far rinascere, rendere consapevoli del mondo esterno con le sue illusioni e ingiustizie, con gli inganni e le contraddizioni di tutte le imposizioni sociali, volte solo a limitare la libertà dell'uomo. 
L'autore ha scelto una forma diversa di narrazione, non è il classico libro diviso in capitoli ma la vicenda si scandisce come un'opera teatrale divisa in atti. La narrazione spazia tra diversi personaggi, sia maschili che femminili ma i principali sono Stelio, il suo amico Giovanni e Erica, una ragazza che ha catturato l'interesse del difficile Stelio.
Stelio è un personaggio difficile da descrivere, ci vorrebbe un libro solo per lui, ma l'ho davvero apprezzato, è stata la voce perfetta per esprimere tutto il valore che l'autore voleva trasmettere, è originale, particolare, un personaggio che sa come distinguersi e farsi ascoltare. 
Stelio risulta essere un romantico, anche se un po' decadente, ma in questo mondo ormai corrotto dalla superficialità e dalla falsità lo vediamo pian piano cambiare e perdere parte del romanticismo che lo contraddistingue. Un protagonista che lentamente si rende conto di essere stato troppo nel mondo dei sogni, di essersi legato troppo a valori e a ideali che appartengono al passato, che non era pronto a mescolare se stesso con la realtà e che finalmente ha capito che bisogna avere il coraggio di affrontare la vita vera per renderla degna di essere vissuta. Senza sogni si sente vuoto, si sente perso in balia del suo malessere, in balia della sua incapacità di vedere e trovare ancora la bellezza e l'amore, in balia di quell'incessante paura del futuro. 

Una lettura che richiede tranquillità e silenzio, che va interiorizzata e assorbita fino all'ultima parola, una lettura che va gustata con spirito positivo e voglia di imparare delle nuove lezioni. Un libro che sicuramente ti apre la mente, che rivela nero su bianco la verità, che non nasconde nulla al lettore ma che lo pone davanti al realtà nuda e cruda, senza vie di mezzo, senza alternative. Una lettura che ho apprezzato tantissimo e che vorrei rileggere per fare ancora più tesoro delle meraviglie che contiene. 

"Se continui a vederla come qualcosa che hai perso, passerai la vita a cercare di ricordare i tuoi sogni."

"Lascia stare il passato. Non c'è ferita che si sani quando la si continua a stuzzicare. Bisogna solo gettarsi nella vita: finiamola con questi sogni che ci condannano alla nostalgia e alla commiserazione. Chi non si getta nella vita non merita di viverla e non merita un futuro felice."

Andrea Moretti
 
Nato il 20/04/1990, Andrea Moretti è laureato magistrale in sociologia, con una tesi incentrata sulla relazione fra arte e mercato globale.
Vuoi per passione, vuoi per lavoro -lavora come copywriter in un’agenzia di comunicazione- dedica alla scrittura ogni giorno.
Nel tempo si è impegnato in tante attività, così da affinare sempre più la sua penna.
Con una onlus, ha tenuto reading e corsi di scrittura creativa presso una struttura detentiva; ha partecipato a vari contest letterari.
Ha operato con un’associazione culturale del suo paese, sviluppando spettacoli teatrali come attore e scrittore, e collabora come redattore di articoli presso vari blog.
Nel 2020 ha pubblicato con VJ Edizioni il suo primo libro, la raccolta di racconti Purple cat.