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domenica 9 giugno 2024

Recensione "L'eco dei sogni" - Andrea Moretti

 

Titolo: L'eco dei sogni 
Autore: Andrea Moretti 
Editore: VJ Edizioni 
Genere: Opera Teatrale 
Pagine: 124
Prezzo: 15,00 € 
Del bravissimo autore Andrea Moretti abbiamo anche letto e recensito il suo primo scritto, Purple Cat, una raccolta di racconti che spaziano tra generi differenti.

Stelio Ermioni, ragazzo anticonformista con grandi interessi artistici e arroganti velleità letterarie, è un sognatore solitario, disilluso dal mondo e dalle sue vicende sentimentali. Nonostante l’odio che nutre verso la piccola e mediocre realtà del suo paese, Stelio decide improvvisamente di aprirsi a quel mondo che disprezza, di lanciarsi nell’esperienza mondana e di interagire con persone fortemente distanti dai suoi interessi e dalla sua interiorità, arrivando a rinnegare i suoi vecchi modelli e il suo precedente stile di vita. Proprio grazie a una breve e intensa relazione con una ragazza, conosciuta a un ballo in maschera, il ragazzo intraprende un lungo percorso di maturazione artistica, alla fine del quale giunge finalmente a comprendere l’anacronismo dei modelli a cui si ispirava e a capire il vero significato del vivere moderno: del sentimento di vuoto, frenesia e leggerezza che lo contraddistingue.
In un cammino spirituale, che si dipana fra dialoghi sospesi, richiamanti l’antico, e situazione surreali, il protagonista compie un viaggio introspettivo dentro se stesso, confrontandosi parossisticamente con le sue insicurezze, e gettandosi nel mezzo di una relazione totalitaria e idealizzata, da cui ne uscirà decisamente più maturo.


Il libro fin dall'inizio risulta essere molto profondo e capace di trasportare il lettore in un altro livello. Un livello in cui il protagonista, Stelio, riesce a far trasparire la sua diversità di pensiero, la sua originalità ma anche la sua insicurezza verso il futuro. Nonostante inizialmente sia ubriaco, le sue parole sono intense e capaci di far riflettere. L'autore sembra quasi non voler dar tempo al lettore di capire e ambientarsi nella nuova storia ma lo sommerge di tematiche per le quali si sente il grande bisogno di interrompere la lettura, fare tesoro delle parole e interiorizzare una nuova lezione.

Andrea Moretti inizia con la tematica del sognatore, lo definisce come un soggetto che si nasconde dal mondo e dalle cose comuni per mantenere intatta la sua diversità e che a differenza di tutti è capace di fare esperienza interiore. Un'esperienza che va oltre a quella banale e comune del non sognatore, in cui si arriva a vedere la profondità e l'importanza delle cose e in cui i sogni restano immortali. Il sognatore non è interessato a ciò che lo circonda, non è interessato a seguire la corrente ma è interessato alla sua interiorità e al suo percorso di maturità e desidera rafforzare la sua sicurezza. 

Vengono citati Voltaire e Wild e, a proposito di Voltaire e il suo rispetto verso le opinioni altrui, viene contraddetto dal pensiero rivoluzionario di Stelio in cui ammette di non avere né la capacità né la pazienza di riuscire ad ascoltare o ad interagire in un discorso che non è di suo interesse, questi discorsi magari spesso superficiali non fanno per lui. Un pensiero quasi drastico ma sincero e vero che si distingue dalla maggioranza, si distingue da chi è talmente vuoto e senza personalità da trovare interessante anche il più insignificante dei discorsi. 

Una tematica che mi ha colpito molto è la critica dell'autore, attraverso le parole dure e veritiere del protagonista, il cattivo e inopportuno utilizzo di citazioni letterarie importanti e famose che ormai vengono trovate scritte ovunque senza che si sia capito veramente il significato e il contesto principale. Parole di importanza inestimabile alla mercè di chi non le sa capire e apprezzare.

Si parla anche della solitudine e del fatto che possa essere capace, una volta accettata, di far vedere la realtà senza falsità, di rendere critici, pesanti, a tratti cinici ma utile a capire il vero valore di ciò che ci circonda, di andare oltre le banalità e di riuscire ad assaporare la felicità completamente. La solitudine può anche far rinascere, rendere consapevoli del mondo esterno con le sue illusioni e ingiustizie, con gli inganni e le contraddizioni di tutte le imposizioni sociali, volte solo a limitare la libertà dell'uomo. 
L'autore ha scelto una forma diversa di narrazione, non è il classico libro diviso in capitoli ma la vicenda si scandisce come un'opera teatrale divisa in atti. La narrazione spazia tra diversi personaggi, sia maschili che femminili ma i principali sono Stelio, il suo amico Giovanni e Erica, una ragazza che ha catturato l'interesse del difficile Stelio.
Stelio è un personaggio difficile da descrivere, ci vorrebbe un libro solo per lui, ma l'ho davvero apprezzato, è stata la voce perfetta per esprimere tutto il valore che l'autore voleva trasmettere, è originale, particolare, un personaggio che sa come distinguersi e farsi ascoltare. 
Stelio risulta essere un romantico, anche se un po' decadente, ma in questo mondo ormai corrotto dalla superficialità e dalla falsità lo vediamo pian piano cambiare e perdere parte del romanticismo che lo contraddistingue. Un protagonista che lentamente si rende conto di essere stato troppo nel mondo dei sogni, di essersi legato troppo a valori e a ideali che appartengono al passato, che non era pronto a mescolare se stesso con la realtà e che finalmente ha capito che bisogna avere il coraggio di affrontare la vita vera per renderla degna di essere vissuta. Senza sogni si sente vuoto, si sente perso in balia del suo malessere, in balia della sua incapacità di vedere e trovare ancora la bellezza e l'amore, in balia di quell'incessante paura del futuro. 

Una lettura che richiede tranquillità e silenzio, che va interiorizzata e assorbita fino all'ultima parola, una lettura che va gustata con spirito positivo e voglia di imparare delle nuove lezioni. Un libro che sicuramente ti apre la mente, che rivela nero su bianco la verità, che non nasconde nulla al lettore ma che lo pone davanti al realtà nuda e cruda, senza vie di mezzo, senza alternative. Una lettura che ho apprezzato tantissimo e che vorrei rileggere per fare ancora più tesoro delle meraviglie che contiene. 

"Se continui a vederla come qualcosa che hai perso, passerai la vita a cercare di ricordare i tuoi sogni."

"Lascia stare il passato. Non c'è ferita che si sani quando la si continua a stuzzicare. Bisogna solo gettarsi nella vita: finiamola con questi sogni che ci condannano alla nostalgia e alla commiserazione. Chi non si getta nella vita non merita di viverla e non merita un futuro felice."

Andrea Moretti
 
Nato il 20/04/1990, Andrea Moretti è laureato magistrale in sociologia, con una tesi incentrata sulla relazione fra arte e mercato globale.
Vuoi per passione, vuoi per lavoro -lavora come copywriter in un’agenzia di comunicazione- dedica alla scrittura ogni giorno.
Nel tempo si è impegnato in tante attività, così da affinare sempre più la sua penna.
Con una onlus, ha tenuto reading e corsi di scrittura creativa presso una struttura detentiva; ha partecipato a vari contest letterari.
Ha operato con un’associazione culturale del suo paese, sviluppando spettacoli teatrali come attore e scrittore, e collabora come redattore di articoli presso vari blog.
Nel 2020 ha pubblicato con VJ Edizioni il suo primo libro, la raccolta di racconti Purple cat.

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