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mercoledì 27 luglio 2022

Recensione "Sei un essere speciale" - Federica Storace

Titolo: Sei un essere speciale - Donne e uomini raccontano la generatività
Autore: Federica Storace
Editore: Erga edizioni
Genere: trattatistica, attualità
Pagine: 230
Prezzo: €12,90 
Link di acquisto: Amazon



Un viaggio a tappe sui temi più scomodi o scontati dell’attualità in cui il vissuto diventa non solo racconto ma analisi delle potenzialità, delle opportunità, delle carenze, delle contraddizioni della società in cui viviamo, della cultura corrente, delle istituzioni. Dalla malattia psichiatrica, al mondo della disabilità, dalla violenza sulle donne alla prostituzione, passando per la tossicodipendenza, il disagio educativo, le abissali differenze tra nord e sud del mondo. Spiccano le diverse esperienze di paternità perché, senza la componente maschile, non si realizza la complementarietà che genera vita. Apre orizzonti sconosciuti ed impensati la “sosta” nel contesto della spiritualità nel mondo di oggi e conclude il testo un’originale incursione nella bellezza dell’arte. Persone famose o sconosciute diventano protagoniste di questo romanzo corale.


Sei un essere speciale è una sorta di passo ulteriore, una continuazione che prosegue e amplia il lavoro di Madri per sempre (di cui trovate la recensione sul nostro blog insieme a quella di un altro scritto dell'autrice, Scialla e poi splendi). 
Avendo già letto altri libri di Federica Storace il suo stile di scrittura per me è diventato facilmente riconoscibile, ma questa pubblicazione è un po' particolare rispetto alle precedenti: la lettura è accompagnata da una serie di QR Code che rimandano, tramite l'app Vesepia, a interviste, canzoni, immagini, spettacoli teatrali, foto e video relativi alle varie storie che l'autrice riporta. Non è, quindi, un libro solo da leggere, ma anche da ascoltare e osservare. Lo trovo un ottimo modo per coinvolgere in maniera più concreta e diretta il lettore nei temi trattati, per avvicinarlo alle persone citate e ai loro vissuti. 

L'autrice lascia tanti spunti anche nel testo, citando film e musica, poesie e fatti storici. La prima data della storia italiana che ci ricorda è il 1978 con la Legge Basaglia, che rivoluzionò gli ambienti psichiatrici e i trattamenti sanitari. Il primo macro-tema trattato nel libro, infatti, è la follia. La malattia psichica, il disagio mentale, o semplicemente l'incapacità di adeguarsi agli standard della società, l'impossibilità di essere se stessi, l'esclusione e la solitudine. Ma al di là della politica Federica incontra le persone direttamente coinvolte, ci parla dell'esperienza di medici e volontari, associazioni e soprattutto donne a contatto con persone con malattie mentali. Una maternità (intesa in senso ampio e generale e non necessariamente legato alla maternità biologica) che genera vita donandosi, donando il proprio tempo, curando e prestando attenzione. 
Un altro grande tema è quello della disabilità, e ce la racconta in primo luogo tramite la storia di una psicopedagogista figlia di genitori sordi. Un'infanzia divisa tra parole e silenzio, amore e complessità insieme, la necessità di crescere in fretta e affrontare i giudizi, ma anche un'esperienza che arricchisce. Ci racconta di madri, padri, figli o figlie disabili, che mantengono la fiducia, la speranza, il coraggio e la capacità di tornare a sorridere dopo ogni caduta. Un invito a vivere la vita il più pienamente possibile. 
Ci parla, poi, tra gli altri argomenti, della prostituzione e della tratta umana. Serve ancora tanto lavoro nell'ambito della parità di genere: come ricorda l'autrice, l'80% di coloro che vivono in condizioni di povertà assoluta è rappresentato da donne, e sono sempre le donne a costituire la maggioranza degli analfabeti nel mondo. Queste sono alcune delle condizioni sfruttate dal fenomeno della prostituzione, soprattutto di donne immigrate, anche minorenni. Sono invece soprattutto italiani i clienti. Ma dati a parte, Federica dà sempre la priorità alle biografie personali, e quindi ci racconta di fragilità, di abbandono, di rinascita e cambiamento. Di contesti famigliari violenti, di uomini violenti e autorità che non agiscono come dovrebbero. 
Racconta anche di paternità, di padri e uomini, uomini di fede ed educatori che dedicano la loro vita ad aiutare i giovani in condizioni di degrado. Ancora, parla dei partigiani, della resistenza al nazifascismo, soprattutto nella città simbolo di Genova, ed è stato interessante risentire questo pezzo di storia da un nuovo punto di vista. Presta attenzione a quelle figure che si sono occupate degli "sbandati", prostitute, tossici, barboni, e della sensibilizzazione a riguardo. 
Dedica uno spazio anche al convento per demistificare alcuni luoghi comuni e stereotipi sul mondo religioso, che viene in genere visto come un luogo ermeticamente isolato dal mondo esterno, che fugge dalla realtà o se ne tiene distante. Ci sono in realtà missioni, lavori al di fuori delle mura, un impegno spirituale e sociale assieme che coinvolge chi fa questa scelta di vita. 

L'autrice dimostra sempre un'immensa empatia e umanità, non solo nella scelta delle tematiche affrontate ma nel modo in cui vi si approccia. Non sono argomenti lontani, ci riguardano più da vicino di quel che pensiamo e ci riguardano tutti, nel presente. 
Mi piace che questo scritto sia un vero e proprio collage di narrazione e citazione, composto dagli incontri tra l'autrice e le persone coinvolte nelle realtà trattate, che l'inserimento di contenuti multimediali rende ancora più evidentemente vere e comuni. 
Il messaggio principale che accomuna tutti i vissuti citati nel libro e che sta nel titolo stesso è l'amore, inteso come cura e attenzione verso l'altro oltre che se stessi, come ascolto e accoglienza. 

"Per me il coraggio è anche la capacità di reagire alle avversità, è conservare la dignità nei momenti difficili, è riuscire a sorridere quando si ha voglia di piangere, è saper voltare pagina e ricominciare da zero"


-Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te-


_Lisa_

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