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venerdì 15 luglio 2022

Segnalazione "Il guaritore di peccati" - Roberto Sanesi

Buongiorno a tutti lettori e lettrici! 
Oggi vi segnaliamo un romanzo edito da una casa editrice con la quale abbiamo avuto l'occasione di collaborare per un Review Party. Il primo di una trilogia di un genere particolare e in cui le vicende si intrecciano con la vita dell'autore, Roberto Sanesi. Non è splendida la copertina?

Titolo:  Il guaritore di peccati 
Autore: Roberto Sanesi 
Editore: Rossini Editore 
Pagine: 431
Prezzo: € 19,99 
Link di acquisto: Amazon 




Questo volume, il primo di una trilogia, si apre con un’introduzione che accompagna il lettore nella trama, equipaggiandolo di chiavi interpretative idonee al contesto. Nonostante i nodi tematici mutino di romanzo in romanzo, sono presenti delle analogie a livello concettuale e strutturale. Il fil rouge tematico è costituito dall’inesauribile ed eterna lotta fra il Bene e il Male. L’asse del Bene agisce intessendo un dialogo verticale e complesso con la dimensione trascendente. La religiosità assume caratteri universali: infatti, ne Il guaritore di peccati, la spiritualità dei Navajo è predominante. Scenario del plot narrativo è Gres, un piccolo centro incorniciato dalle bellezze naturalistiche della Val di Fogres. (Si tratta di una nota valle delle Dolomiti alla quale ho preferito cambiare il nome, nonostante sia facilmente riconoscibile dal lettore). 


PRIMO VOLUME: IL GUARITORE DI PECCATI 
Scenario del plot narrativo è Gres, un piccolo centro incorniciato dalle bellezze naturalistiche della Val di Fogres. In una baita isolata dal resto del paese, vive Adolfo – un ex insegnante di disegno dal carattere schivo e riservato – che, in circostanze del tutto singolari, scopre di essere reincarnazione di Shilah, uno sciamano dell’antica tribù dei Navajos, nonché attore principale di un progetto di rigenerazione spirituale. È infatti investito di una missione salvifica: riportare sulla via del Bene tre anime che vagano nelle tenebre. 
A tale scopo sarà utilizzata la vasca di deprivazione sensoriale, che Adolfo ha ereditato dal neuroscienziato Glockner: essa infatti è in grado di indurre chi vi si immerge in uno stato di semi-incoscienza, che culmina in allucinazioni dal potere catartico. 
La missione di Adolfo-Shilah, pertanto, si attua coinvolgendo tre personaggi irrisolti colti nel frangente di un bivio esistenziale: Simona – colpevole di aver tradito la famiglia per un’avventura extraconiugale – Arianna – vessata dal senso di colpa per non aver soccorso durante un infarto fatale il marito – e Federico, in preda a rimorsi e ripensamenti circa la propria spregiudicata carriera finanziaria. 
Sebbene differenti, le vicende umane dei tre protagonisti sono accomunate dal bisogno di rigenerazione, che troverà in Adolfo-Shilah il più fedele interprete e nella vasca di deprivazione sensoriale il mezzo più efficace. Il romanzo farà inoltre riscoprire le bellezze della cultura dei nativi d'America, che –insieme al bagno– rappresenta un vero e proprio cammino di salvezza, una fonte battesimale per una nuova vita, finalizzato al recupero della memoria mediante un cammino a ritroso che apra nuove finestre sul passato, e modificandone il percorso, aiuti a guarire le ferite. 
Calamitati a Gres da una forza misteriosa, Simona, Arianna e Federico diventeranno amici e compiranno fianco a fianco questo cammino di rigenerazione, irto di ostacoli tanto interiori quanto contestuali. Essi, infatti, si troveranno da un lato a combattere con le proprie paure, le proprie resistenze e la propria umana fragilità; dall'altro con una schiera di personaggi – solo apparentemente di contorno – che getteranno una luce disturbante sul loro percorso.


È grazie a questo espediente che il romanzo si arricchisce di filoni narrativi, in cui interagiscono le inquietanti figure delle cameriere che ruotano attorno all’Hotel Alaska – la struttura che, in un primo momento, ospita i tre ragazzi – nonché un gruppo di adolescenti del luogo, pericolosamente vicini alla perdizione: una vera e propria ‘baby gang’ la cui storia, come disgressione, procede in parallelo alla trama principale. 
Seppur con esiti differenti da quelli auspicati, Adolfo giunge infine a compiere la propria missione che s'intreccia con un episodio avvenuto nel lontano 1861 durante le ultime fasi della guerra tra le ‘giacche blu’ e i nativi d’America. 
Tuttavia, nell’epilogo, il Male trova il modo di insidiare quello che è solo un apparente lieto fine, gettando le basi per il prosieguo della storia. 
Il guaritore di peccati, infatti, è il primo volume di una trilogia organica e compiuta che scandaglia l’eterna e inesauribile lotta tra il Bene e il Male, esplorando svariati intrecci narrativi. 
Per la sua singolare architettura – che mescola felicemente le atmosfere cupe e tensive del thriller con le finalità edificanti della letteratura sapienziale – il progetto narrativo si propone come capostipite di un nuovo genere letterario.


Roberto Sanesi 
La storia di questo romanzo, anzi di tutti i miei scritti alla data odierna (che sono quattro), nascono da molto lontano, direi che s’intrecciano con la mia vita e portano con se una forte componente trascendentale. 
Tutto ebbe inizio quando nacqui, il 2 marzo 1961 dopo un parto difficile nel quale mia madre rischiò la morte; ma lei, devota del Sacro Cuore di Gesù, non solo venne da Lui salvata, ma le fu annunciata la mia nascita in sogno. Quel Gesù da lei sognato che annunciò l’arrivo di un bel bambino maschio che teneva in braccio (a quei tempi non esistevano le ecografie), era esattamente uguale all'affresco dipinto sulla parete d'ingresso della clinica di Firenze (appunto chiamata Sacro Cuore di Gesù) dove mia madre fu ricoverata d’urgenza senza esserci mai stata prima d'allora. 
La mia vita è proseguita in modo regolare, ho intrapreso la strada della moda, fungendo da rappresentante e consulente a fianco di importanti firme della moda negli Stati Uniti. Sono sposato e padre di due figlie di 30 e 26 anni. 
Il fulcro della mia vita però è stato l'incontro con l'amico Stefano, avvenuto quando avevo soltanto 14 anni. 
Lui aveva enormi problemi di salute, essendo stato sottoposto a uno dei primi otto trapianti di reni in Italia agli inizi degli anni 60. Stefano era nato nel 1952. Questa persona meravigliosa era uno studioso di medioevo, di esoterismo, e insieme a lui fondammo un gruppo di studio che si occupava del trascendentale, senza però trascurare i Catari, i Templari, i cavalieri Rosacroce e altro ancora. Nel 1995 Stefano morì a soli 42 anni nell'ospedale di Pisa. Ricordo il nostro ultimo incontro pochi giorni prima che lui ci lasciasse e nel quale mi predisse molte cose che sarebbero poi avvenute. (Una di queste fu la nascita della mia seconda figlia).
Si, perché il buon Dio gli aveva tolto la salute, ma donato anche sensi non posseduti dai comuni mortali. Stefano era capace di fare le bilocazioni, e di predire il futuro di chi voleva bene. E' stato capace di compiere veri e propri miracoli, spero che avremo l’occasione per riparlare di questo. Al mio dispiacere per la sua imminente morte (lui ne era a conoscenza e l'aspettava come una liberazione), rimarcai anche la preoccupazione che tutto quanto avevamo studiato e approfondito insieme, sarebbe andato perduto. 
Allora lui mi prese per mano e disse: "tu inizierai a scrivere quando il lavoro finirà..." 
Bisogna tener presente che nel 1995, il tessile a Prato (città dove ho vissuto) era ancora in auge, ma negli ultimi anni, a causa di varie vicissitudini (concorrenza dei paesi emergenti e covid), dopo una esistenza quasi millenaria, l’industria laniera a Prato sta praticamente scomparendo...proprio come aveva predetto lui. 
I miei genitori sono stati due figure fondamentali nella mia vita. Mio padre morì nel 2009 a causa di un tumore al polmone. Poche ore prima del suo decesso, fui investito da una potente palla di luce, che mi provocò brividi mai avvertiti prima di allora...si trattava del suo ultimo abbraccio.
Nel 2017 mia madre ebbe una emorragia cerebrale e morì l'anno successivo, esattamente il 19.09.2018. Le sue ultime parole prima di entrare in coma furono queste: ‘il Sacro Cuore di Gesù è proprio qui accanto a te.’ 
Dopo pochi giorni, Stefano visitò i miei sogni, ricordandomi ciò che mi disse a Pisa in quel lontano inizio di marzo del 1995: "è giunta l'ora che tu inizi a scrivere."  
Allora è stato come se qualcuno da lassù mi abbia preso in braccio, e par farla breve, da esordiente, ho scritto 4 libri (oltre 2000 pagine) in meno di due anni...Una cosa sensazionale a detta di tutti, specialmente da parte di Germogli Letterari che ha corretto le mie bozze, e di Rossini editore. Pensate che avevo ben quattro case editrici interessate a pubblicare i miei lavori, cosa molto inusuale per uno scrittore esordiente...ma io sono soltanto un umile strumento nelle mani di qualcosa molto più grande di me. Così è nato ‘Il guaritore di peccati.’ Non è stata un idea, ma qualcosa di più profondo, l’inizio di un percorso che arriva da un altra dimensione.

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