Titolo: The sun and her flowers
Autore: Rupi Kaur
Editore: Tre60
Genere: Poesia
Editore: Tre60
Genere: Poesia
Pagine: 250
Prezzo: € 14,00
Non è ciò che abbiamo abbandonato
a spezzarmi
è ciò che avremmo potuto costruire
se fossimo rimasti
Non sarà per niente facile scrivere la recensione di questo libro, lo ammetto. Il tema principale è l'amore, non quello che nasce tra due persone ma l'amore per noi stessi. L'autrice ci parla di quel tipo di amore che nasce solamente dopo aver intrapreso un percorso di accettazione verso noi stessi, di ciò che siamo e del nostro passato, ogni persona, ogni donna deve amare se stessa incondizionatamente. Rupi Kaur esprime tutto ciò attraverso la storia di una giovane ragazza che subisce una delusione amorosa così dura da abbatterla duramente. Ella rivive, attraverso i ricordi, tutti i bei momenti passati, rimpiange ciò che avrebbero potuto essere insieme. Il rievocare provoca in lei tanto dolore, quel dolore difficile da superare ma che prima o poi va lasciato alle spalle, si sente non voluta e non accettata perché, in fondo, nemmeno lei si vuole.
Qui l'autrice si sofferma su un punto fondamentale, ovvero il superamento di questo dolore, quello che ci tormenta il cuore e, solo dopo averlo superato, la donna può fiorire. Rupi paragona la vita di una donna ad un fiore. Trovo questa similitudine qualcosa di incredibile e profondo perché una donna, come un fiore, deve appassire, cadere, radicare, crescere per poter fiorire. Questo libro può essere considerato come un inno alla vita, vuole trasmettere l'importanza di una rinascita dopo la sofferenza, vuole illuminare un cammino verso la luce, quella luce che ogni persona nasconde dentro di sé ed è proprio grazie ad essa che si sconfigge la sofferenza. Inoltre, ci aiuta a capire che bisogna lasciarci tutto il male alle spalle perché è più facile abbandonarci alla sofferenza che alzare la testa e combattere. La protagonista del libro riceverà una pugnalata alle spalle da un caro amico che abuserà di lei sessualmente. Tutto ciò provoca in lei una ricaduta, affogherà sempre di più nella sua disperazione, la sua paura la perseguita, le ruba la vita, quella vita che lei non vuole più.
Riuscirà la protagonista a trovare la luce nascosta nella sua anima per risplendere e fiorire? E voi avete trovato questa luce dentro di voi?
Questo non è solo un libro che parla di violenza sulle donne, amore, abbandono, accettazione di sé ma è anche un libro che, attraverso parole molto forti, ci parla di discriminazione verso le minoranze etniche. Quelle minoranze che fuggono dal loro paese con un biglietto di sola andata verso una terra ostile e sconosciuta, verso un futuro idealizzato e incerto, su una barca di speranza schiacciati come sardine, quella barca piena di anime alla deriva nel mare. Anime terrorizzate da ciò che gli aspetta, arriveranno mai sulla terra ferma? Affogheranno insieme alle loro speranze? E se gli abitanti della nuova terra gli sbattessero le porta in faccia? Ma cosa sarà mai una porta per quelle persone che hanno subito i peggiori soprusi? Per loro quella barca rappresenta un miracolo, una rinascita, una speranza di sopravvivenza, sono stanchi delle bombe che hanno sterminato la loro gente e distrutto le loro città. Cosa sarà mai una porta in confronto ad una bomba mortale? Le porte si aprono, le bombe esplodono e si portano via tutto. Lo stile è mirato ad emozionare il lettore e ad esprimere in modo chiaro e diretto i contenuti molto forti e pesanti. Non è mai facile leggere un libro che tratta temi molto importanti e sopratutto è molto più difficile scrivere una recensione che non sia banale e che esprima completamente ciò che la scrittrice vuole trasmettere. Sono temi duri da mandare giù e questo è un libro che ti fa pensare e ragionare su come una piccola cosa possa far soffrire anche la persona più forte. Per rendere tutto più carico di emozioni ogni pensiero dell'autrice è accompagnato da dei disegni che rendono ancora più piacevole la lettura.
forse siamo tutti migranti
che passano da una casa a un'altra
prima passiamo dall'utero all'aria
poi dai sobborghi alla lurida città
in cerca di una vita migliore
ad alcuni di noi capita addirittura di abbandonare
un nazione
quando ho toccato il fondo roccioso
sottostante al fondo roccioso
e non è apparsa alcuna corda né mano
mi sono chiesta se nulla mi volesse
perché non mi voglio io
- sono il veleno e anche l'antidoto
mi sono indurita durante l'ultima perdita. mi ha portato via qualcosa di umano. una volta ero così profondamente emotiva da sbriciolarmi a gentile richiesta. ma adesso l'acqua è uscita si scena. ma certo che voglio bene a chi mi circonda. è solo che faccio fatica a dimostrarlo. c'è di mezzo un muro. una volta sognavo di essere così forte che nulla poteva scuotermi. adesso. sono. così forte. che nulla può scuotermi. e sogno solo di ammorbidirmi.
se sono io la più lunga relazione
della mia vita sarebbe ora
di nutrire intimità
e amore
con la persona
con cui giaccio a letto ogni notte
- accettazione
come l'arcobaleno
dopo la pioggia
la gioia si rivelerà
dopo il dolore
cosa c'è di più forte
del cuore umano
che si schianta di continuo
e ancora vive
Non è ciò che abbiamo abbandonato
a spezzarmi
è ciò che avremmo potuto costruire
se fossimo rimasti
Non sarà per niente facile scrivere la recensione di questo libro, lo ammetto. Il tema principale è l'amore, non quello che nasce tra due persone ma l'amore per noi stessi. L'autrice ci parla di quel tipo di amore che nasce solamente dopo aver intrapreso un percorso di accettazione verso noi stessi, di ciò che siamo e del nostro passato, ogni persona, ogni donna deve amare se stessa incondizionatamente. Rupi Kaur esprime tutto ciò attraverso la storia di una giovane ragazza che subisce una delusione amorosa così dura da abbatterla duramente. Ella rivive, attraverso i ricordi, tutti i bei momenti passati, rimpiange ciò che avrebbero potuto essere insieme. Il rievocare provoca in lei tanto dolore, quel dolore difficile da superare ma che prima o poi va lasciato alle spalle, si sente non voluta e non accettata perché, in fondo, nemmeno lei si vuole.
Qui l'autrice si sofferma su un punto fondamentale, ovvero il superamento di questo dolore, quello che ci tormenta il cuore e, solo dopo averlo superato, la donna può fiorire. Rupi paragona la vita di una donna ad un fiore. Trovo questa similitudine qualcosa di incredibile e profondo perché una donna, come un fiore, deve appassire, cadere, radicare, crescere per poter fiorire. Questo libro può essere considerato come un inno alla vita, vuole trasmettere l'importanza di una rinascita dopo la sofferenza, vuole illuminare un cammino verso la luce, quella luce che ogni persona nasconde dentro di sé ed è proprio grazie ad essa che si sconfigge la sofferenza. Inoltre, ci aiuta a capire che bisogna lasciarci tutto il male alle spalle perché è più facile abbandonarci alla sofferenza che alzare la testa e combattere. La protagonista del libro riceverà una pugnalata alle spalle da un caro amico che abuserà di lei sessualmente. Tutto ciò provoca in lei una ricaduta, affogherà sempre di più nella sua disperazione, la sua paura la perseguita, le ruba la vita, quella vita che lei non vuole più.
Riuscirà la protagonista a trovare la luce nascosta nella sua anima per risplendere e fiorire? E voi avete trovato questa luce dentro di voi?
Questo non è solo un libro che parla di violenza sulle donne, amore, abbandono, accettazione di sé ma è anche un libro che, attraverso parole molto forti, ci parla di discriminazione verso le minoranze etniche. Quelle minoranze che fuggono dal loro paese con un biglietto di sola andata verso una terra ostile e sconosciuta, verso un futuro idealizzato e incerto, su una barca di speranza schiacciati come sardine, quella barca piena di anime alla deriva nel mare. Anime terrorizzate da ciò che gli aspetta, arriveranno mai sulla terra ferma? Affogheranno insieme alle loro speranze? E se gli abitanti della nuova terra gli sbattessero le porta in faccia? Ma cosa sarà mai una porta per quelle persone che hanno subito i peggiori soprusi? Per loro quella barca rappresenta un miracolo, una rinascita, una speranza di sopravvivenza, sono stanchi delle bombe che hanno sterminato la loro gente e distrutto le loro città. Cosa sarà mai una porta in confronto ad una bomba mortale? Le porte si aprono, le bombe esplodono e si portano via tutto. Lo stile è mirato ad emozionare il lettore e ad esprimere in modo chiaro e diretto i contenuti molto forti e pesanti. Non è mai facile leggere un libro che tratta temi molto importanti e sopratutto è molto più difficile scrivere una recensione che non sia banale e che esprima completamente ciò che la scrittrice vuole trasmettere. Sono temi duri da mandare giù e questo è un libro che ti fa pensare e ragionare su come una piccola cosa possa far soffrire anche la persona più forte. Per rendere tutto più carico di emozioni ogni pensiero dell'autrice è accompagnato da dei disegni che rendono ancora più piacevole la lettura.
forse siamo tutti migranti
che passano da una casa a un'altra
prima passiamo dall'utero all'aria
poi dai sobborghi alla lurida città
in cerca di una vita migliore
ad alcuni di noi capita addirittura di abbandonare
un nazione
quando ho toccato il fondo roccioso
sottostante al fondo roccioso
e non è apparsa alcuna corda né mano
mi sono chiesta se nulla mi volesse
perché non mi voglio io
- sono il veleno e anche l'antidoto
mi sono indurita durante l'ultima perdita. mi ha portato via qualcosa di umano. una volta ero così profondamente emotiva da sbriciolarmi a gentile richiesta. ma adesso l'acqua è uscita si scena. ma certo che voglio bene a chi mi circonda. è solo che faccio fatica a dimostrarlo. c'è di mezzo un muro. una volta sognavo di essere così forte che nulla poteva scuotermi. adesso. sono. così forte. che nulla può scuotermi. e sogno solo di ammorbidirmi.
se sono io la più lunga relazione
della mia vita sarebbe ora
di nutrire intimità
e amore
con la persona
con cui giaccio a letto ogni notte
- accettazione
come l'arcobaleno
dopo la pioggia
la gioia si rivelerà
dopo il dolore
cosa c'è di più forte
del cuore umano
che si schianta di continuo
e ancora vive

E' una poetessa, un'artista e una performer. All'età di 5 anni, la madre le d° un pennello e le dice :"Disegna ciò che vuole il tuo cuore". A 17 anni, si trova per caso ad una recita di poesie e, per la prima volta, legge un suo testo in oubblico. Mentre frequenta l'University of Waterloo, in Canada, scrive, illustra e autopubblica la sua prima raccolta di poesie, milk and honey. Negli anni seguenti, milk and honey diventa un fenomeno internazionale: vende più di 3 milioni di copie, viene tradotto in 35 Paesi e arriva al numero uno nella classifica del New York Times, rimanendo poi in classifica per 100 settimane consecutive. L'attesissima seconda raccolta, the sun and her flowers, viene pubblicata nel 2017 e s'insedia al numero uno delle classifiche fin dal giorno della sua uscita, vendendo un milione di copie in tre mesi tra l'entusiasmo dei lettori di tutto il mondo.
Nessun commento:
Posta un commento