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martedì 8 aprile 2025

Recensione "Due vele triangolari" - Alessandro Fiesoli

Titolo: Due vele triangolari
Autore: Alessandro Fiesoli
Editore: GFE
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 287
Prezzo: 17,00 €




Il protagonista, cinquantenne con problemi di alcool e gioco, ripara strumenti musicali a Padova. Tornato in Maremma, sua terra d'origine, per il funerale di uno zio, riceve una lettera con le sue volontà: continuare una ricerca genealogica da lui avviata. Ma rientra in Veneto e ignora l'incarico. 
Subìto il furto del proprio computer da una tossicodipendente conosciuta in un bar, è coinvolto nell'indagine dai carabinieri, dopo la morte per overdose della ragazza. Ex professoressa di storia, gli aveva, sì, sottratto il laptop ma per svolgere la ricerca per conto suo. Pur posto sotto il programma protezione dopo la testimonianza a carico di un pusher, torna clandestinamente in Maremma per continuare il compito avviato dalla ragazza. Qui, fra scenari di coste battute dallo scirocco, la gemella Simona a incalzarlo, e una terra che gli ripresenta nostalgie, ricordi dolorosi dell'adolescenza, fino alla mai superata rottura della relazione con Annalisa, suo malgrado, viene coinvolto in un delitto ambientale. 
Alla trama principale si aggiungono le vicende degli avi del protagonista, dalla fine del 1800 a ritroso per ricongiungersi, tra analogie, legami di sangue e marchi a fuoco sulla pelle, con la scoperta di una cripta, contenente documenti integri, fra cui una lettera inviata nel 1489 a Lucrezia de Medici, primogenita del Magnifico.


La storia passa dalla Padova del 2020 all'anno 1692, dal 2021 al 1559 e così via. Si alternano brevi episodi del passato e del presente, fondamentali per delineare il racconto in maniera completa.  
È un romanzo che parla di casa e di famiglia, ma anche di rabbia e di vergogna. Parla di ritorni.

Il protagonista ripara strumenti musicali per guadagnarsi qualcosa da vivere. Una cosa, però, è ancora più difficile da riparare e richiede molto più impegno, costanza e volontà: le relazioni. Relazioni umane di qualsiasi tipo, che si tratti di amicizia, amore o famiglia. 
Lo impara sulla propria pelle il protagonista di Due vele triangolari, un bevitore e un giocatore senza uno spicciolo, allontanatosi dai parenti - compresa la sorella, che tuttavia trova sempre il modo di non abbandonarlo - e da sè stesso.

Penso che questo libro ricordi più volte al lettore che non si può conoscere una persona solo dal suo presente, e lo fa in modo piuttosto intrigante, ossia tramite un viaggio alle radici del proprio cognome. 
Il protagonista inizia infatti una ricerca d'archivio, un'indagine genealogica che lo porta sempre più indietro, fin nella Toscana rinascimentale, alla scoperta dei suoi avi più remoti. Lo stesso viaggio, in realtà, lo sprona ad andare avanti nella sua vita presente e a migliorarsi come persona. Scoprirà il dolore dei suoi parenti lontani, la loro fortuna e le loro disgrazie, il riscatto e l'orgoglio. 
Trovo una scelta azzeccata il fatto che per questa ricerca debba riconoscere il merito a nient'altro che una sconosciuta, una ragazza che si è inaspettatamente interessata alla sua storia e - senza nemmeno saperlo - gli ha dato uno scopo e una ragione per poter scorgere il futuro. In fondo accade spesso che siano gli incontri casuali, le conoscenze per caso, a dare una svolta alla nostra quotidianità.

Come nei precedenti libri dell'autore non manca il lato giallo delle vicende, grazie proprio a questa sconosciuta che funge da collegamento tra i due mondi. 
Il protagonista, infatti, si troverà invischiato anche in un'indagine poliziesca e dovrà decidere se fare da testimone o restare in silenzio. In entrambi i casi la sua stessa salvezza sarà a rischio.
Se vi piace questa combinazione tra giallo e vicende famigliari, vi consiglio anche i due precedenti romanzi di Alessandro Fiesoli: Senza Passato e Parete Est, che ho particolarmente apprezzato. 

"Non mi interessava amare, in realtà, volevo solo mi dimostrassero di essere degno di amore."


_Lisa_

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