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lunedì 25 marzo 2019

Recensione "I miei Sogni mi appartengono" - Mary Shelley

Risultati immagini per Mary Shelley. I miei Sogni mi appartengono.Titolo: I miei sogni mi appartengono. 
            Lettere della donna che reinventò la paura.
Autrice: Mary Shelley
Curatore: Marco Federici Solari                                
Editore: L'Orma editore
Collana: I Pacchetti                                        
Prezzo: € 5,95
Pagine: 62 



« [...] la nostra felicità più grande sarà in Shelley: io lo amo teneramente con tutto il mio cuore, la mia vita è appesa al filo del suo sguardo, la mia anima è chiusa nel suo abbraccio; tu sei suo amico sincero e saprai renderlo felice...  no, non avremo bisogno neanche di provarci perché ogni nostro gesto lo renderà felice senza bisogno di sforzo o intenzione.  »

Lettere che testimoniano una vita ricca, di amore quanto di dolore. Epistole nate direttamente dalla penna indimenticabile di Frankenstein

Risultati immagini per Mary Shelley. I miei Sogni mi appartengono.Si tratta di un brevissimo libro di piccole dimensioni, edito da L'Orma nella collana I Pacchetti, una serie di raccolte epistolari di grandi autori e personaggi che è possibile spedire per posta.
Figlia di una delle prime teoriche dei diritti delle donne, Mary Wollstonecraft,  e del filosofo libertario William Godwin, Mary W. Godwin (Londra, 1797 - 1851), futura Shelley, nasce quindi in un contesto già improntato al mondo letterario. La sua vita fu tuttavia costellata da lutti, a partire da quello della madre, presto sostituita da un'odiata matrigna, da malattie e gravidanze disastrose. 
Evento fondamentale fu la sua fuga d'amore con il poeta Percy B. Shelley, allora già sposato e con una figlia. Evento che divenne, ovviamente, presto scandalo, un termine che segnerà tutta la sua esistenza. Dalla sua relazione con il poeta del Romanticismo visionario iniziò così un viaggio avventuroso ricco di panorami italiani e personaggi del calibro di Lord Byron e John Keats. 

Risultati immagini per mary shelleyAnticonformismo e libertà erano le parole d'ordine di queste menti geniali, desiderose di sperimentare fino in fondo i piaceri della vita. 
Mary Shelley fu una donna incredibilmente intelligente, qualità difficile da affermare nella società e nel tempo in cui visse. 
Le lettere, datate, di cui il volume presenta degli estratti (tradotti in italiano e intervallati da commenti esterni relativi ad avvenimenti biografici) sono rivolte a diversi destinatari, che l'autrice tiene informati su fatti quotidiani, sulla propria condizione o su eventi incisivi della la propria vita. 
Il più terribile di questi fu la morte dell'amato marito durante una traversata.

« Mia cara Gisborne, ho scritto in una lettera a Peacock che ti avrei mandato un qualche resoconto degli ultimi orribili mesi della mia vita devastata. [...] Sul palcoscenico della mia esistenza è calato il sipario e nessun piacere accompagna la ricostruzione delle scene che hanno preceduto l'evento che ha infranto ogni mia speranza...  »

Molto curioso, invece, il racconto di come nacque il romanzo gotico - horror di Frankenstein (1818), iniziato per puro caso durante una sfida tra amici con l'obiettivo di creare un racconto più spaventoso di quello dei compagni. Scrisse poi una lettera sorpresa, presente nel libro, all'amico L. Hunt per informarlo sul successo inaspettato del romanzo e della relativa riduzione teatrale. 

Una vita movimentata, lontana dalle convenzioni sociali, coraggiosa e fragile al tempo stesso, all'insegna di un forte desiderio di indipendenza e felicità, una giovinezza suggestiva che potrebbe benissimo essere narrata come fosse un romanzo. Un'icona in molti aspetti, Mary Shelley si racconta in queste lettere e nelle sue stesse opere.
Consiglio molto questa lettura, il libricino si finisce tranquillamente tutto d'un fiato, è scorrevole e interessante e ci permette di comprendere, almeno in parte, una grande scrittrice da un punto di vista originale, autobiografico e quotidiano.


  



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