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venerdì 16 settembre 2022

Recensione "Senza passato" - Alessandro Fiesoli

Titolo: Senza Passato
Autore: Alessandro Fiesoli 
Editore: Porto Seguro
Genere: narrativa
Pagine: 296
Prezzo: 16,90€
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Stefano vive a Tenerife, dove tiene corsi di fotografia ed escursioni. A causa di un incidente avvenuto in Italia, a seguito del quale è stato a lungo in coma, ha perso la memoria. Ciò che sa del suo passato gli è stato raccontato unicamente dalla compagna Mascia, la quale spesso mostra omertà e indisponibilità ad affrontare l'argomento. Ma quando il giovane si imbatte in un racconto contenuto in una vecchia usb, di cui ignora provenienza e autore, qualcosa si risveglia nella sua mente, provocando veri e propri déjà-vu. Inizia così a dubitare della propria identità e del ruolo di Mascia, delle sue parole e ricostruzioni, intuendo che la donna possa nascondere un segreto.


La prima particolarità di questo romanzo è la modalità con cui il protagonista narra le vicende, che io ho trovato molto efficace e coinvolgente. Stefano descrive le proprie azioni e ciò che vive rivolgendosi a un certo "tu", come se dialogasse con se stesso, ma permettendo allo stesso tempo al lettore di immaginarsi nella sua situazione. 

A causa di un incidente avvenuto anni prima, Stefano ha perso la memoria e tutto ciò che sa su di sé e sul proprio passato lo deve alla compagna, Mascia, con cui vive e lavora a Tenerife, in Spagna. Mascia, però, si è sempre dimostrata restia a rispondere alle sue domande sul passato e questo, unito alla frustrazione per la mancanza di alcuni pezzi del puzzle che era la sua vita prima dell'incidente, è causa di alti e bassi nella loro relazione. 
Parallelamente alla storia principale leggiamo, insieme a Stefano, un manoscritto che ha trovato per caso su una chiavetta. Una sorta di trama nella trama, in cui l'ignoto autore si rivolge al padre, ringraziandolo e raccontandogli di lunghi viaggi in moto per l'Italia e non solo. 
C'è poi una parte del romanzo maggiormente incentrata sulla figura di Mascia. Ho apprezzato molto lo spostamento del punto di vista, che permette di avere più chiare le idee su ciò che è avvenuto con la perdita dei ricordi del compagno e di farsi un'opinione anche su questo personaggio. Con lei leggiamo di come il dolore e la perdita possano far crollare ogni certezza e volontà, svuotando la persona e risucchiandola in una spirale da cui è difficile uscire. 

Un tema che ho trovato fondamentale in questa storia è quello del senso di colpa, subdolo e schiacciante. Il contrasto tra i desideri, anche egoistici e prevaricanti, e ciò che è moralmente o eticamente giusto. 
Una bugia apparentemente felice può essere meglio della difficile verità? Il bene fatto a qualcuno può superare le menzogne, anche quando queste hanno privato qualcuno della vera libertà di scelta e autodeterminazione? Quando lo hanno privato del suo passato per cercare di donargli un nuovo presente, preimpostato? Fino a che punto, per amore oppure egoismo, si può riscrivere il passato per creare il futuro immaginato e sperato? 
Sono tutti quesiti che mi sono posta leggendo questo libro e che restano aperti, un po' come l'incerto finale del romanzo. Penso che ognuno abbia le proprie risposte. 

La lettura è stata molto scorrevole, ho trovato originale la modalità di narrazione, ben costruiti i due personaggi principali e le loro storie e mi è piaciuto anche l'inserimento del manoscritto. È stata una bella lettura, un libro ben scritto e un ottimo esordio, ve lo consiglio!  

«Pensi che la vita sia un continuo confronto coi sé stessi del passato. E tu come puoi fare dal momento che non ti puoi confrontare coi tuoi alter ego di un tempo? È un vantaggio o uno svantaggio?»


_Lisa_

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