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sabato 30 maggio 2020

Review Party "Morgana" - Simon Kansara e Stéphane Fert



Appassionati di graphic novel ne abbiamo?! 
Oggi vi proponiamo questa lettura edita Tunué a cui è stato dedicato, nel mese di maggio, un blog tour ricco di approfondimenti su altri blog, seguito da un review party che termina proprio oggi. 
Quindi ecco anche la nostra recensione, giusto in tempo!


Visualizza immagine di origineTitolo: Morgana
Autori: Simon Kansara, Stéphane Fert
Editore: Tunué
Genere: graphic novel, narrativa e leggende

Pagine: 144
Prezzo€ 17,00





«Morgana, incorreggibile Morgana, perché tanta rabbia? Tanta fretta?
- Lasciami in pace e vattene, ti prego. Lascia che mi portino via. Che raffreddino l'inferno che m'arde nel cuore.»

Erede al trono di Tintagel, Morgana viene privata del suo destino e finisce intrappolata nelle astute manipolazioni del mago Merlino. La sorellastra di re Artù diventa così la temibile fata Morgana, pronta a ribellarsi all'ingiustizia e ad ergersi a paladina del potere femminile. 
Altrettanto astuta e piena di risorse, riuscirà a riottenere finalmente il posto che le spetta?


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Simon Kansara e Stéphane Fert hanno ribaltato il mito di re Artù che conoscevamo. 
Morgana è una superba rilettura del ciclo arturiano in chiave femminista e assolutamente moderna. 
A colpirmi per primi sono stati i colori di questa graphic novel, che alternando giochi di intensi blu e viola all'oro falsamente brillante delle tavole dedicate ad Artù, aiutano il lettore a orientarsi a livello emotivo. 
Come la scelta dei colori, anche le illustrazioni sono di grande impatto. 
La narrazione ci porta all'infanzia di Morgana, quando il padre la designa quale futura regina di Tintagel, in assenza di eredi maschi. Fin da bambina dimostra spirito combattivo, grande abilità con la spada, una spiccata intelligenza e soprattutto un senso di giustizia che va al di là delle convenzioni di palazzo e degli usi tradizionali.
Decisa a spodestare la tirannia maschile della corte e dimostrare l'orgoglio femminile, fin da piccola è malvista dai più, almeno fino a che non dimostra il suo valore in battaglia. 
Il mago Merlino, figura perfida e subdola in questa rivisitazione della leggenda, metterà a dura prova la ragazza, diventerà il suo maestro e gli insegnerà a controllare le arti magiche, privandola tuttavia della libertà. 
L'occasione di tornare alla ribalta viene poi soffocata dall'entrata in scena del fratellastro e nuovo re Artù, un uomo ingenuo e inadatto al trono, e dei suoi prepotenti cavalieri della Tavola Rotonda.
Morgana, che nel frattempo dovrà affrontare numerosi ostacoli, metterà in atto un ingegnoso piano per mettere zizzania a corte (qua verranno coinvolti anche Ginevra e Lancillotto, ma scordatevi anche stavolta le vicende della leggenda tradizionale, non andrà come previsto dal mito!). 
Perché una donna coraggiosa, affascinante e saggia come Morgana non dovrebbe prendersi il rispetto e la posizione da leader che merita?
Non fraintendetemi, anche la maga nella narrazione mostra le sue ambizioni, la sua voglia di vendetta, la rabbia che la infuoca e una buona dose di arroganza. Ma questo, a mio parere, rende la sua figura ancora più interessante e vicina a noi, meno "favolistica".
Un personaggio tormentato e passionale, che rifiuta fino all'ultimo di piegarsi all'oppressivo ordine stabilito.
Ho amato il sarcasmo di Morgana e il suo fascino ammaliatore, nel bene e nel male perché in questa storia non c'è una netta distinzione tra giusto e sbagliato. Tutti i personaggi hanno un lato "oscuro" e commettono errori, non ci sono solamente buoni e cattivi.
La narrazione è esplicita, diretta, anche cruda in diversi momenti, quindi non adatta ai bambini🔞!


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