Autore: Alessandro Baricco
Editore: Feltrinelli
Genere: narrativa
Pagine: 108
Prezzo: € 7,50
« La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. »
Hervé Joncour fa il mercante di bachi da seta in un comune francese chiamato Lavilledieu, dove vive serenamente con la moglie Hélène. Baldabiou, scaltro ma poco incline alla serietà, è colui che gli aprirà una via di fuga dall'epidemia che contagia e uccide i bachi. Così, per sfuggire alla crisi della seta, Hervé parte per il Giappone, la "fine del mondo" come appariva allora. E proprio nell'isolato e distante Giappone, dove gli stranieri non sembrano essere ben accetti, il mercante francese resterà incantato da due quieti occhi scrutatori, estranei a tutto ciò che li circonda.

Una lettura breve, velocissima, ma densa di delicatezza.
Baricco scrive Seta in un linguaggio impalpabile, finissimo, le parole scorrono veramente come un panno di seta tra le mani, preziose e indefinibili. Eppure, nel corso della lettura, le sensazioni appaiono davvero vivide al lettore, dalla tranquilla monotonia, al turbamento, alla commozione.
Ho apprezzato molto l'ambientazione e lo sfondo storico, tra la Francia e il Giappone di fine anni Sessanta dell'Ottocento, quando la prima affrontava la crisi della sericoltura, dovuta all'epidemia di pebrina, e il secondo diventava un'indispensabile, anche se rischiosa, fonte economica per l'Europa.
Il protagonista, Hervé Joncour, scampato alla carriera militare suggeritagli dal padre, si dedica all'attività commerciale e, per salvare l'agiatezza sua e dell'intero paese di Lavilledieu, intraprende una serie di viaggi verso il lontano e misterioso Giappone per acquistare di contrabbando i futuri bachi da seta. Incontra qui un potente aristocratico del luogo, Hara Kei, e nella sua maestosa abitazione troverà una giovane donna i cui occhi, per usare le parole di Hervé, "non avevano un taglio orientale". Tra il francese e la misteriosa ragazza inizia un'intesa di sguardi, seguita da un breve messaggio scritto da quest'ultima, che lo spingerà poi a tornare. Rassicurando l'amata moglie Hélène, riparte quindi per il Giappone ma, questa volta, al suo arrivo lo attende un tetro scenario.
La morale di questo libricino è probabilmente che a volte, nella vita, ci allontaniamo il più possibile in cerca di qualcosa, che magari ci appare indispensabile, per poi comprendere, spesso quando è ormai troppo tardi, che avevamo già tutto ciò che potevamo desiderare. Potrebbe sembrare un banale cliché, ma nel momento in cui si vive qualche cosa di fuori dal comune, questo qualcosa facilmente abbaglia, rende ciechi e rende difficile apprezzare l'amore e la tranquillità che ci vengono donati.
E questo è, almeno in parte, ciò che succede al protagonista del libro. Non posso definire positivo o negativo il finale, ma nonostante la calma che sembra attraversare l'intera vicenda, al ritorno di Hervé in Francia segue un momento quasi di follia del francese e poi un colpo di scena invece toccante, un risvolto inaspettato, prima del relativo ritorno alla tranquillità nell'animo del mercante.
Consiglio molto questa lettura, che davvero si termina in poche ore, sia per la brevità del libro sia per lo stile di scrittura dell'autore, e non vedo l'ora di tentare un'altro romanzo di Baricco.
« Era d'altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla. Si sarà notato che essi osservano il loro destino nel modo in cui, i più, sono soliti osservare una giornata di pioggia. »
« Hervé Joncour uscì dalla sua casa e ridiscese il villaggio, camminando lentamente, e guardando davanti a sé con una calma infinita. Nessuno sembrava vederlo, e nulla lui sembrava vedere. Era un filo d'oro che correva diritto nella trama di un tappeto tessuto da un folle. »
« È uno strano dolore. Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai. »

Seta (Silk) è anche un film del 2007, di genere drammatico-sentimentale, tratto dall'omonimo romanzo e diretto da François Girard.
Tra gli interpreti Michael Pitt, nei panni di Hervé Joncour, Keira Knightley, come Hélèn Joncour e Alfred Molina per il personaggio di Baldabiou.
Alessandro Baricco è nato a Torino nel 1958. Ha scritto saggi e romanzi che sono stati tradotti in tutto il mondo. Come saggista esordisce con Il genio in fuga, mentre il suo primo romanzo è Castelli di rabbia (Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Ètranger). Seguono Oceano Mare, Seta (prima pubblicazione Rizzoli 1996), City e Senza Sangue, oltre ai numerosi saggi. Baricco è infine anche critico musicale, autore teatrale e conduttore televisivo.
Alla prossima, Lisa
Sono contenta che ti sia piaciuto, io me ne ero innamorata ♥ di Baricco ho letto recentemente Novecento, davvero carino!
RispondiEliminaGrazie mille! Sì questa lettura è stata una bella sorpresa anche per me;) non ho ancora avuto occasione di leggere altri scritti di Baricco ma lo farò sicuramente
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