Visualizzazioni totali

lunedì 8 aprile 2019

Recensione "Gli ultimi giorni dei nostri padri" - Joel Dicker

Titolo: Gli ultimi giorni dei nostri padri
Autore: Joel Dicker    
Editore: Bompiani                                        
Genere: Romanzo storico                                       
Pagine: 462
Prezzo: € 9,90 




Nessun Uomo merita ciò che sta per succederti. 
Ci troviamo a Londra, esattamente nel 1940. Un periodo di ansia e tensione, di morte e disperazione. Churchill decide di creare una squadra speciale per poter spiare e sabotare le azioni nemiche. La squadra di servizi segreti, la SOE, dovrà svolgere azioni in completa segretezza a costo della vita. Paul-Emile è un giovane ragazzo parigino reclutato per entrare a far parte della SOE e da quel momento in poi la sua vita cambierà, diventerà un fantasma. La sua intera esistenza sarà a rischio, mandato in Francia per spiare i tedeschi collaborando strettamente con la Resistenza.  

Un libro altamente emozionante e tragico, carico di paura e amore. Un amore che persiste nonostante la morte che lo circonda. L'amore verso un padre, una donna, verso gli amici e i compagni di squadra. Quell'amore che diventa l'unica ragione di vita di un ragazzo che giovanissimo viene costretto a fare un lavoro pericoloso, il lavoro sporco. E' difficile spiegare a parole tutto quello che questo libro trasmette al lettore ma vi consiglio di leggerlo assolutamente. La bellissima storia viene completata dal perfetto stile di scrittura di Joel Dicker, scorrevole e coinvolgente. E' un libro che si legge da solo, che fa tremare le mani del lettore ogni volta che gira pagina. Riga dopo riga, capitolo dopo capitolo, la paura, l'ansia e la speranza diventeranno il sangue del lettore. I colpi di scena sono crudeli, fanno riflettere molto sulla situazione di quegli anni e sulle brutalità che gli uomini hanno subito, tra torture e pillole della morte, tra Resistenza e nemici, tra proiettili e sangue. La Storia fa solo da sfondo all'intera vicenda che si concentra sul protagonista, Paul- Emile. Un ragazzo giovane che vive a Parigi, costretto a lasciare la sua vita e abbandonare suo padre, l'eroe della sua vita, per entrare nelle forze speciali. Durante il duro addestramento si creerà un rapporto ineguagliabile tra le reclute. Nascerà la loro ragione di vita, l'amicizia. Un libro tremendo, non è una lettura leggera, ma commovente. Non si tratta solo del dolore dei soldati, soli e lontani da casa, ma anche di quello dei Padri, ovvero dei genitori, nel sapere che i loro figli si trovano in pericolo di vita e rischiano di morire da un momento all'altro. L'umanità viene paragonata ad un mostro orribile, i soldati hanno perso la speranza che ce ne sia ancora, almeno un poco, nei cuori degli uomini. Chi ha dato inizio a quel massacro, quelle persone che hanno dato vita ad una nuova guerra non sono mai state umane, bensì, esseri spregevoli. A causa loro tutto l'odio presente nell'uomo è venuto a galla, questa malattia li ha messi gli uni contro gli altri, non ci si può fidare di nessuno, nemmeno dei propri genitori.
Essendo il primo libro di questo genere che leggo sono rimasta molto colpita, anche un po' traumatizzata nonostante conoscessi già le critiche condizioni degli uomini durante la guerra. La quantità di emozioni, spesso contrastanti, mi ha commosso fino a farmi piangere. 


"Non posso più continuare. Non posso più. Non riuscirei a combattere." Grenouille non credeva più in se stesso: aveva perso la sua guerra


In Rue du Bac, il padre di Pal crepava di solitudine. 


C'erano studenti, operai, ingegneri, avvocati, giornalisti, disoccupati, pentiti, dadaisti, comunisti, romantici, eccentrici, patetici, coraggiosi, pigri, valorosi, padri, figli, madri, figlie. Nient'altro che persone normali, diventate popolo dell'ombra per salvare l'Umanità in pericolo. Dunque, speravano ancora nella specie umana, poveracci! Poveracci. 


Vedrai che la cosa peggiore non sono i tedeschi né l'Abwehr: la cosa peggiore è l'umanità.   



Il più grande pericolo per gli Uomini erano gli Uomini stessi. 



Joël Dicker 

Nato il 16 giugno 1985 a Ginevra. Ha frequentato il Collège Madame de Stael. All'età di 19 anni, ha preso lezioni di recitazione e al Drama School in Cours Florent di Parigi. Torna a Ginevra per studiare legge e si laurea nel 2010. Il suo primo romanzo è intitolato Gli ultimi giorno dei nostri padri con il quale nel 2010 vince il concorso del Prix Genevois des Escrivains. In italia sarà, poi, pubblicato nel 2015. Nel 2012 viene pubblicato La verità sul caso Harry Quebert, premiato con il Grand Prix du roman de l'Académie française. Nel 2016 viene pubblicato in Italia un altro sul romanzo Il libro dei Baltimore, spin-off de La verità del caso Harry Quebert. Nel 2018 pubblica un nuovo romanzo, La scomparsa di Stephanie Mailer








Nessun commento:

Posta un commento