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mercoledì 5 luglio 2023

Recensione "I figli del nuovo mondo" - Alexander Weinstein

Titolo: I figli del nuovo mondo 
Autore: Alexander Weinstein
Editore: Fanucci
Genere: fantascienza
Pagine: 192
Prezzo: 16,00€




"I figli del Nuovo Mondo" presenta ai lettori un futuro non così lontano fatto di innesti per social media, costruttori di memoria, giochi di realtà virtuale estremamente pericolosi e robot dall’intuito inquietante. Molti dei personaggi vivono in un futuro utopico dominato dalla connessione istantanea e dalla gratificazione tecnologica che mascherano un’incolmabile distanza fra gli esseri umani. Altri invece abitano in una realtà distopica resa primitiva e rudimentale da un cataclisma: un mondo che questi personaggi hanno il compito di ricostruire dalle fondamenta. Arriva in libreria l’antologia che definisce il nuovo corso della fantascienza, una perla rara che unisce il concetto di mondo distopico con un altro tecnologicamente avanzato, con suggestioni e speculazioni così vicine alla nostra realtà da rendere la lettura un esercizio per la mente e un monito per le generazioni a venire.


Una lettura distopica/sci-fi che mi è piaciuta moltissimo! Generalmente preferisco i romanzi, ma in questo caso i racconti di Weinstein mi hanno catturata. 
I racconti di questo libro sono premonitori, caleidoscopici, seducenti e raccapriccianti allo stesso tempo. 
In un mondo di cloni, due genitori progressisti adottano una figlia e un fratello-robot, che si può spegnere con un pulsante e che diventa obsoleto con l'uscita di nuovi modelli. Un uomo il cui lavoro è vendere ricordi fabbricati con la cibernetica, finisce per perdersi nella falsa realtà delle sue stesse proiezioni e non distingue più la verità dall'invenzione. 

L'addio a Yang e I cartografi sono forse i racconti che ho preferito, ma mi sono piaciuti tutti. Le storie si susseguono brevi ma incisive, e affrontano tematiche che in fondo sono fin troppo attuali: la dipendenza dagli schermi, l'esclusione, la ricerca del piacere o della ricchezza online, la mancanza di privacy, l'immagine dei bambini sfruttata per guadagno, e tanto altro. Non è decisamente un libro per bambini, certi racconti sono più tristi, altri sono espliciti, altri ancora paiono assurdi. Danno parecchio a cui pensare e sono molto diversi tra loro, per cui non annoiano mai. 

Cosa succede se la tecnologia diventa più reale della realtà stessa? Come le distinguiamo? Quando la condivisione online diventa fuori controllo? Si può chiamare vita il tempo passato nel mondo virtuale preferendolo alla compagnia delle persone in carne e ossa?
Sono racconti molto ingegnosi, da lasciar sedimentare perché, seppur scorrevoli e veloci, lanciano parecchi spunti su cui riflettere e le loro implicazioni sono così credibili da spaventare. 
La forma del racconto, poi, è adatta anche per chi come me è in sessione o per chi lavora, da leggere nelle pause. 
Ve lo consiglio sicuramente! 

«Era la nostra Coffa, e noi eravamo i capitani e dominavamo i ricordi del mondo mentre tracciavamo le nostre mappe all'interno dei programmi. [...] E là, in lontananza, c'era il limite del mondo.
Cosa succede quando arrivi al limite? 
Cadi giù, dicevamo per scherzo.»




_Lisa_

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