Buongiorno readers, sono veramente emozionata nel parlarvi della sorprendente uscita di oggi. Firmato Mondadori, diamo il benvenuto nel mondo dei lettori al nuovo e attesissimo romanzo di Andy Weir, "Project Hail Mary". Un romanzo di vera fantascienza già scelto per diventare un film, del resto come un altro dei suoi scritti, "L'uomo di marte", messo su pellicola con il titolo di " Sopravvissuto – The Martian". Andy Weir, autore anche del bestseller "Artemis", un romanzo curato, con una bellissima copertina e, soprattutto, molto scorrevole grazie alla traduzione di Vanessa Valentinuzzi. Un'uscita che farà fremere tutti gli amanti del genere e che vi consiglio ancora prima di parlarvene.
Titolo: Project Hail Mary
Autore: Andy Weir Traduttore: Vanessa Valentinuzzi
Editore: Mondadori
Genere: Fantascienza
Pagine: 480
Prezzo: 24,00€
Data uscita: 28 febbraio 2023
Quando Ryland Grace si risveglia, non ha assolutamente idea di dove si trovi né di chi sia. Vede solo che il suo corpo è collegato a decine di tubi, che gli oggetti intorno a lui cadono troppo velocemente e che i suoi due compagni di viaggio giacciono inermi nello spazio angusto che condividono. Poi, lentamente, la memoria riaffiora: Grace si trova a migliaia di chilometri dalla Terra, su una minuscola navicella spaziale lanciata a tutta velocità nelle profondità insondate dello spazio, unico sopravvissuto di una missione disperata per salvare il pianeta. Se fallisce, l'umanità è destinata a sparire a causa di misteriosi organismi che si nutrono dell'energia solare e che stanno rapidamente portando la Terra verso una nuova era glaciale. A bordo di Hail Mary, Grace è consapevole che ha pochissimo tempo a disposizione per neutralizzare il pericoloso nemico e che il destino della specie dipende unicamente da lui. O forse non è solo?
Prima di iniziare la recensione voglio ringraziare di cuore sia l’organizzatrice dell’evento Marianna Locci con il suo blog Emozioni in carta, sia la casa editrice Mondadori per questa bellissima opportunità.
“Project Hail Mary” è un romanzo molto difficile da recensire, il suo contenuto è talmente vasto e ricco, come l’universo in cui è ambientato, che non so proprio da dove iniziare. Ho paura di lasciarmi sfuggire qualche spoiler presa dall’entusiasmo nel raccontarvi questa bellissima avventura che ho terminato da pochi giorni. Un’avventura che, sicuramente, fin dalle prima pagine mette alla prova il lettore che si trova catapultato in una situazione davvero angosciante e confusa. Un romanzo che rappresenta il tentativo disperato di sfruttare l’ultima ed estrema possibilità. Un romanzo di sopravvivenza in cui un uomo di scienza, intelligente ed istruito deve far fronte a situazioni ardue e apparentemente impossibili utilizzando ogni singola nozione.
Il libro si apre inaspettatamente con un uomo, che sarà poi il personaggio principale, che si sveglia in una cuccetta ovale, intorpidito e confuso, la mente e i sensi sono annebbiati, non riesce nemmeno a scandire le parole né a muoversi né ad aprire gli occhi, il suo corpo non risponde. Lentamente sembra acquistare sempre più lucidità anche se la sua memoria sembra avere ancora qualche problema, non si ricorda nulla di quello che è successo e, ora, la sua mente è davvero piena di domande. Non si ricorda il suo nome, il suo passato, perché si trova in quella situazione... vuoto cosmico. Piccoli e importanti flashbacks si fanno strada nella sua mente, come piccole rivelazioni che saranno essenziali sia per immergersi nell’intrigante universo creato da Andy Weir sia per il protagonista, Ryland Grace, che realizza di essere appena uscito da un lungo coma indotto e di trovarsi nello spazio a bordo della Hail Mary, in un nuovo sistema solare. Flashbacks, tantissimi flashbacks che si mescolano e si fondono con il presente, dando un senso e rivelando tutte le più piccole verità. Verità che pesano come un macinio sulle spalle di Grace. E’ da solo nello spazio e la Terra sta morendo, non le rimane molto tempo, l’apocalisse è alle porte e lui è l’ultima speranza per la sopravvivenza della razza umana. Il sole sta finendo la sua energia, dei piccoli organismi, gli Astrofagi, lo stanno mangiando e la Terra si sta avvicinando all’Era Glaciale.
Ricorda un mondo cambiato dalla notizia dell'Apocalisse, un mondo che, sconvolto dalla notizia stava cercando comunque di vivere nella normalità. Un mondo in cui tutte le potenze mondiali e le menti più brillanti si sono messe in gioco e sacrificate per poter trovare una soluzione all’estinzione e a tutto ciò che sarebbe successo prima.
Si ricorda del passato, di quando era un insegnante, di quando con passione insegnava ai suoi alunni e di come essi gli abbiano dato la forza di combattere e continuare a studiare la nuova calamità che rappresentano gli Astrofagi. Si rende conto di avere quasi paura nell'immaginare l'apocalisse e l'estinzione che dovranno affrontare nel futuro tutti i suoi studenti, i suoi ragazzi.
Grace è appunto il protagonista principale che, come ho già anticipato, dovrà farsi carico di un
compito unico e davvero difficile. E’ brillante, intelligente, molto divertente e ingegnoso. Costretto a vivere in isolamento e in solitudine per gran parte del romanzo, solitudine che darà modo il lettore di lasciarsi totalmente coinvolgere dai suoi ragionamenti, pensieri e calcoli numerici, Ryland li condivide direttamente con il lettore. Personaggio che conosciamo ancora meglio grazie agli sbalzi temporali che ci permettono di confrontarlo tra il prima e il dopo la partenza sulla Hail Mary. Tutti gli imprevisti, tutte le sfide e tutti i ricordi che si intrufolano tra le vicende lo aiuteranno a scoprire tantissime cose su sé stesso e ad aumentare giorno per giorno la sua determinazione nel terminare la sua missione. Un personaggio troppo umano per essere presentato con le parole, capace di condividere tutte le sue emozioni con il lettore, tutti i suoi progressi e le vittorie, le sue sconfitte più pesanti e drammatiche e tutte le sue lacrime di tristezza ma anche di gioia.
compito unico e davvero difficile. E’ brillante, intelligente, molto divertente e ingegnoso. Costretto a vivere in isolamento e in solitudine per gran parte del romanzo, solitudine che darà modo il lettore di lasciarsi totalmente coinvolgere dai suoi ragionamenti, pensieri e calcoli numerici, Ryland li condivide direttamente con il lettore. Personaggio che conosciamo ancora meglio grazie agli sbalzi temporali che ci permettono di confrontarlo tra il prima e il dopo la partenza sulla Hail Mary. Tutti gli imprevisti, tutte le sfide e tutti i ricordi che si intrufolano tra le vicende lo aiuteranno a scoprire tantissime cose su sé stesso e ad aumentare giorno per giorno la sua determinazione nel terminare la sua missione. Un personaggio troppo umano per essere presentato con le parole, capace di condividere tutte le sue emozioni con il lettore, tutti i suoi progressi e le vittorie, le sue sconfitte più pesanti e drammatiche e tutte le sue lacrime di tristezza ma anche di gioia.
Ci sarebbe un altro personaggio di cui vorrei parlarvi, un personaggio secondario che ho amato alla follia. Un personaggio di cui purtroppo vi dirò molto poco ma che rappresenta un mezzo importante per l’autore per affrontare tematiche rilevanti. Sto parlando di Rocky, che risulta essere socievole, intelligente, ironico, sensile, emotivo, modesto e altruista. Posso solo dirvi che è una forma vivente che l’autore sa descrivere alla perfezione, ben caratterizzato nonostante la sua diversità e originalità. Un personaggio che entrerà in contatto con il protagonista per uno scopo comune, diventerà una sorta di alleato/amico e incanterà il lettore. Rocky viene da Erid, la terra degli Eridiani, ed è veramente intrigante ed emozionante leggere di questo nuovo mondo e iniziare a comprendere il loro distinto stile di vita, soprattutto grazie alle dettagliate descrizioni di Andy Weir e alle analisi e alle scoperte personali eseguite e osservate da Grace. E’ stavo davvero molto bello leggere di come questi due personaggi hanno iniziato ad approcciarsi, a comunicare e a capirsi, di come fin dall’inizio sia così normale per loro condividere le varie conoscenze fino ad intraprendere delle vere e proprie conversazioni, grazie alle quali scoprono a vicenda tantissime curiosità e concetti nuovi e sorprendenti. Per esempio scoprono di essere entrambi soli nella vastità dello spazio. Soli e con tante domande e dubbi.
Rocky è un personaggio, come scritto prima, sensibile, anzi altamente sensibile. Ad un certo punto della narrazione in uno dei tanti dialoghi tra i due Rocky dice una frase che mi ha letteralmente lasciato di stucco: «La vita è anche motivo di diversità in popolazione! Vita è motivo!». Una frase che dice tutto senza troppe spiegazione e attraverso la quale l’autore esalta la diversità di ognuno di noi e di ogni cultura. Diversità che si annullano quando c’è bisogno di collaborare e che conducono a grandi traguardi. Grace e Rocky ne sono la prova e leggendo questo gioiellino capirete perché.
Attraverso questi due impeccabili personaggi l’autore vuole sottolineare anche l’importanza dell’amicizia, come quella tra Rocky e Grace. Un rapporto che va oltre l'utilità e l'egoismo. Un rapporto di simbiosi, rispetto e curiosità. Un'amicizia nel vero senso della parola, quella più vera, profonda e sincera. Un'amicizia così forte da spingere Grace ad una scelta complicata, tra la vita e la morte, tra il suo amico Rocky e il suo ritorno a casa. Oltre all’amicizia aggiungo anche la tematica dell’accettazione, soprattutto a livello culturale. Accettare le usanze e le tradizioni dell'altro, accettare come l'altro è cresciuto e farne tesoro. Ho apprezzato tantissimo anche come la curiosità scientifica di Grace sia prevalsa su qualsiasi paura e ostilità nei confronti di Rocky permettendogli di apprendere tantissime informazioni ed evitando qualsiasi conflitto.
Un altro personaggio fondamentale è Eva Stratt, una donna con gli attributi messa al comando di questa missione disperata di salvataggio mondiale. Una donna che nella sue mani possiede tantissimo potere decisionale ma capace di compiere scelte solo per il bene della Terra e del suo futuro. Un leader pazzesco che purtroppo, spesso, deve mettere da parte la sua umanità e le sue emozioni e concentrarsi solo sull'ottenere risultati positivi.
Un’altra tematica importante è la sofferenza che il mondo dovrebbe affrontare prima dell’estinzione. La guerra, la carestia, la pestilenza ed infine la morte. La civiltà ritornerebbe come prima della rivoluzione industriale, ritornerebbe a concentrare le proprie energie per cacciare, coltivare, allevare e a basarsi solo su un’unica cosa, il cibo. Viene citata anche la rivolta dei Taiping, evento storico realmente accaduto, in cui milioni di persone sono morte a causa delle carestie successive alla guerra civile. La guerra distrugge l’agricoltura.
Le descrizioni sono davvero incredibili, sono accurate, minuziose, non lasciano nulla al caso. Le descrizioni dell’ambientazione si fondono con quelle scientifiche e emotive. Descrizioni che riesco a far immaginare perfettamente al lettore questa nuova realtà in cui si trova totalmente immerso. Ineccepibili descrizioni anche riguardo ai possibili cambiamenti climatici, che travolgono il lettore come un vento gelido, e che lo fanno riflette sulla possibilità che tutto ciò che è scritto possa, in qualche modo, verificarsi anche nella nostra realtà. Magari non per colpa degli Astrofagi ma per colpa dell’uomo stesso.
“Project Hail Mary” è un libro denso di eventi ma anche conoscenza, ricco di spiegazioni, esperimenti e formule scientifiche. Si parla di gravità, di energia, di velocità, di relatività e tantissimo altro. Viene citato anche Albert Einstein e altri importanti studiosi. Tutti gli elementi scientifici sono essenziali alla narrazione, si mescolano alla perfezione con gli avvenimenti senza mai risultare pesanti o inappropriati. Sono nozioni di facile comprensione, alla portata di tutti, capaci di rendere la storia più vera e concreta e di trasmettere tutto l’interesse e la curiosità che l’autore nutre nei confronti della scienza. Nozioni che trasudano riconoscimento verso la comunità scientifica.
“Project Hail Mary” è un libro che rappresenta anche la collaborazione nel mondo, in particolar modo tra scienziati, che si sono messi in gioco per il bene e uno scopo comune. Una sorta di utopia nel mondo reale. Un romanzo che racchiude dentro di se anche tanta speranza, il filo conduttore di tutta la storia.
Una lettura decisamente piena di colpi di scena e di avvenimenti inaspettati, capaci di mantenere alto il livello di ansia, adrenalina ma, soprattutto, di curiosità. Colpi di scena che mi hanno tenuta incollata alla pagine, mi hanno intrappolato nella grandezza dello spazio.
Andy Weir ha scritto un libro sensazionale sotto ogni aspetto, anche il più piccolo. Una combinazione tra tecnologia e sentimenti, con l’aggiunta di una buona dose di ironia. Una lettura con un ritmo davvero incalzante, intenso e molto scorrevole. E’ avvincente, carico di umorismo ma anche di incertezza e timore. Ironia che si contrappone alla cupezza di certi istanti. Un romanzo molto realistico che consiglio vivamente. Nonostante la mole si legge velocemente e una volta finito vi sentirete vuoti, come se mancasse qualcosa, come se quasi non si possa fare a meno di Andy Weir. Un libro che chi ha amato i suoi romanzi precedenti e chi ama la fantascienza non può lasciarsi sfuggire.
La Terra è in pericolo. Il sole è infettato dagli astrofagi, io sono su una navicella spaziale in un altro sistema solare. Non è stato facile costruire questo veicolo e aveva un equipaggio internazionale. Parliamo di una missione interstellare, un’impresa impossibile senza la tecnologia adeguata. Okay, quindi l’umanità ha investito molto tempo e sforzi in questa missione e gli astrofagi erano il tassello mancante che lo ha permesso.
«Rilevato movimento completo del corpo. Come ti chiami?» dice il computer.
«Scherzi, vero?» domando.
«Errato. Tentativo numero due: come ti chiami?»
Faccio per rispondere. «Uh…»
«Errato. Tentativo numero tre: come ti chiami?» Mi rendo conto solo ora di una cosa: non ho idea di chi io sia, né di cosa mi occupi. Non ricordo nulla.
Trent’anni. Guardai i loro giovani volti. Di lì a trent’anni sarebbero stati quarantenni, avrebbero dovuto sopportare le conseguenze del disastro ambientale e non sarebbe stato facile. Sarebbero cresciuti in un mondo idilliaco per poi ritrovarsi all’improvviso in un incubo apocalittico.
Nato e cresciuto in California leggendo i classici della fantascienza. A quindici anni ha cominciato a lavorare come programmatore (partecipando, tra l’altro, anche alla realizzazione del videogioco fantasy Warcraft 2). Dal 1992 si è dedicato alla scrittura, diventando celebre nel 2011 per il bestseller L’uomo di Marte, da cui Ridley Scott ha tratto il film Sopravvissuto – The Martian, con protagonista Matt Damon. Nel 2017 è uscito Artemis. La prima città sulla Luna, di cui sono già stati acquistati i diritti cinematografici.
Nessun commento:
Posta un commento