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lunedì 20 febbraio 2023

Recensione "Notte dei coltelli" - Ian C. Esslemont

Titolo: Notte dei coltelli (Una storia dell'impero Malazan vol.1)
Autore: Ian C. Esslemont
Traduttore: Francesco Vitellini
Editore: Fanucci
Genere: fantasy
Pagine: 264
Prezzo: 18,00€


La piccola isola di Malaz e la sua città hanno dato il nome al grande Impero, ma ormai sono poco più di uno squallido porto dimenticato. Stanotte, però, è diverso. Stanotte ci sarà l’apparizione di una Luna d’Ombra, un evento che si verifica una volta sola nell’arco di una generazione e che minaccia la gente di Malaz evocando creature demoniache e presenze oscure. Mentre le fazioni all’interno dell’Impero si preparano alla conquista del Trono imperiale, una creatura antica e potente attacca l’isola. A testimoniare questi eventi catastrofici ci sono Kiska, una giovane e talentuosa ragazza che desidera andarsene dalla città, e Temper, uno stanco veterano. Ognuno di loro avrà un ruolo ben preciso in questo conflitto che determinerà non solo il destino della città di Malaz, ma di tutto l’Impero.
Attingendo dagli eventi descritti nel prologo del famoso fantasy di Steven Erikson, I giardini della Luna, Notte dei coltelli è un importante capitolo nella storia dello straordinario mondo di Malaz.


Notte dei coltelli è il primo volume della serie Una storia dell'impero Malazan. Questo libro è ispirato al prologo di Erikson de I giardini della luna (che ora voglio decisamente recuperare!), essendo ambientato nello stesso mondo di Malazan che Esslemont ha contribuito a creare, ma ha vita propria ed è leggibile autonomamente. 
La copertina e il titolo promettevano avventura e intrighi e la storia non ha deluso queste mie aspettative, anzi.

Kiska è una ragazza piena di aspettative per il futuro ed entusiasta di poter dimostrare il proprio valore, è ambiziosa e sull'isola diroccata dove vive si sente sprecata, imprigionata. È una giovane orgogliosa che ha fame di esperienze, e nel corso delle vicende dimostra di essere coraggiosa e testarda tanto quanto impreparata a quegli eventi più grandi di lei. 
Temper è un soldato con ferite mai guarite del tutto, un veterano pieno di ricordi del passato, delle guerre combattute e dei compagni d'armi. È solitario e tende a celare la sua vera identità, il suo passato, ma capiamo presto che è bene non sottovalutare la sua resistenza e la sua forza di volontà, una fiamma determinata che ancora arde in lui nei momenti più difficili delle battaglie. 
Due personaggi principali, di cui seguiamo separatamente le azioni, che non potrebbero essere più diversi eppure in fondo più simili. Una ragazza inesperta e uno stanco veterano, ma entrambi determinati, nel bene o nel male, e quasi spinti dal destino a farsi coinvolgere in quello che sta accadendo a Malaz: è una notte di luna d'ombra, quando si dice che le anime dei morti escono allo scoperto come demoni. Una notte strana ed enigmatica, pericolosa, in cui diverse fazioni si contenderanno un potere e in cui la realtà umana e il regno dell'ombra si sovrapporranno mescolandosi imprevedibilmente.
Il personaggio che mi ha più affascinato è stato Temper, ma ci sono molte altre figure interessanti, solo apparentemente secondarie, come Agayla, una maga a cui Kiska è fortemente legata, o il misterioso pescatore, che sembra essere in realtà molto di più, e i cavalieri della tempesta, esseri del mare che cavalcano le onde portando il gelo con sé.

Gli si seccò la bocca per un nuovo genere di paura... il terrore che i propri sensi si corrodano. Era proprio quello che temeva di più dei Canali: il modo in cui potevano distorcere la mente. Poteva affrontare un nemico fisico, ma la follia? Come la si combatte quella?

La magia si intreccia alla trama in modo avvincente e particolare, tra personaggi surreali e la convergenza di regni paralleli, spesso non è del tutto esplicita ma arriva al lettore tramite l'atmosfera della situazione descritta. 
Un altro elemento che mi ha colpita e che ha contribuito a mantenere questo clima di suspense è che quasi tutto il racconto si sviluppa in una singola notte, e questo dà prova anche dell'abilità dell'autore nel saper coinvolgere il lettore.

La trama inizialmente non è semplice, ma è fin da subito intrigante e appassionante. Molto utile la lista dei personaggi e il glossario, e la mappa che è sempre un punto a favore in un fantasy. 
Le descrizioni dell'autore sono in grado di creare delle immagini e delle sensazioni intense e vivide nella mente del lettore. Ho percepito l'atmosfera cupa e trepidante che avvolge le vicende dall'inizio alla fine, il rumore costante delle onde che si infrangono sull'isola di Malaz, confortante e angosciante al tempo stesso, i latrati demoniaci che hanno perseguitato i protagonisti nella notte nefasta. 
Non ho potuto evitare di leggere questo libro con molta attenzione, la storia mi ha appassionato e il clima enigmatico ha aleggiato sulla lettura fino alla fine. 
Mi è piaciuto moltissimo, un fantasy come piace a me! Lo consiglio agli amanti del genere e spero di poter leggere presto il seguito. 

«Ѐ tutto calmo.» A quelle parole le spalle di Tayschrenn si tesero. «La maniera Malazan» sussurrò. «Il tocco dell'assassino. La carezza di un tessuto. Un sorso di vino. Lo scintillio di una lama sottile come un dente di serpente. Il tuo nome sussurrato mentre ti stai addormentando.»


_Lisa_

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