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lunedì 29 novembre 2021

Review Party "Sovrani delle tenebre - Il sovrano del miraggio" - Tanith Lee

Buonasera readers! 
Eccoci tornate con la terza e ultima tappa dedicata al Review Party di "Sovrani delle tenebre. Ciclo della terra piatta" di Tanith Lee edito Oscar Draghi. Vi ricordiamo che questa recente uscita comprende ben tre romanzi dell'autrice che vi abbiamo recensito nelle due tappe precedenti. 

Lasciamo il calendario: 
- Il Sovrano della Morte (26 novembre) 
- Il Sovrano del Miraggio (29 novembre) 


Titolo: Sovrani delle tenebre - Ciclo della terra piatta
Autore: Tanith Lee
Genere: Fantasy 
Editore: Mondadori 
Pagine: 804
Prezzo: € 28,00



Immaginazione, stile, erotismo tra personaggi divini, demoniaci o semplici mortali: una Mille e una notte epica e fiabesca, capolavoro del fantasy d'avanguardia di fine Novecento. In dialogo con i capisaldi della letteratura fantastica di tutti i tempi, il  Ciclo della Terra Piatta (di cui la trilogia qui presentata costituisce l'inizio) ripropone la narrazione di vicende non scontate, ispirate a una sintesi tra modelli prestigiosi quali le leggende della tradizione romantica e le novelle orientali nello stile delle Mille e una notte. Le "storie concentriche" della Lee, con i loro vari protagonisti – divini o demoniaci, mortali o immortali – trasferiscono fin dai loro esordi lettrici e lettori nel regno dell'epos e delle fiabe, in cui l'amore implica insospettate crudeltà e la discesa nel regno dei morti può anche ammettere il ritorno tra i vivi. 


Questo terzo romanzo è dedicato a un nuovo Sovrano, ovvero al Signore del Miraggio, Chuz. Il principale protagonista della storia. Un principe che rappresenta la personificazione della follia e della pazzia. 

Nell'incredibile mondo creato da Lee ci sono cinque Sovrani delle Tenebre. In questi 3 romanzi avremo modo di conoscerne solo tre. 
Il Sovrano della Morte, che vive al centro della terra e si muove liberamente nel mondo umano. Il Sovrano della Notte, bello e crudele, il principe di Druhim Vanashta, il principe dei demoni. Ed, infine, il Sovrano del Miraggio, Chuz. 
Un principe dall'aspetto particolare, se lo si guarda da destra appare con un uomo bello e giovane, con una folta chioma bionda e morbida, con occhi dalle ciglia dorate e la pelle abbronzata. Ai piedi porta delle scarpe in pelle umana così come il guanto che indossa sulla mano destra. Un principe dal corpo snello e alto coperto da un abito viola. Invece, guardandolo da sinistra, vediamo una strega-maschio con il viso ormai solcato e segnato dall'età. Un volto scavato, scheletrico e cadaverico con capelli scompigliati e palpebre squamose. La mano appare nuda con unghie lunghe e senza guanto così come il piede ormai nero e sporco. Ma era molto peggio guardare contemporaneamente le sue due facce, con occhi neri e iridi rosse, denti di bronzo e una risata agghiacciante. Chuz è pazzia ed essa può entrare in qualsiasi porta, basta solo un po' di collera, di gelosia o di paura per evocarlo. Ma lui preferisce scegliere con molta cura la porta in cui entrare, l'anima da tormentare. 

Sarà proprio la follia della prima protagonista che incontriamo, Jasrin, la prima a chiamarlo, la prima a subire il potere di Chuz. Jasrin è una donna diventata pazza a causa dell'amore, quello verso il suo sposo, Nemdur, che purtroppo non è mai stato ricambiato. Uno sposo che dopo averla messa incinta non ha più trovato interessante quel corpo che stava generando una nuova vita. Abbandonata e dimenticata, con un figlio che stava crescendo e divenuto ormai il capro espiatorio del disinteresse di Nemdur. Una madre folle che incolpa il figlio non ancora nato degli errori del padre assente. Una follia così vivida e reale che purtroppo porterà solo dolore ed altra pazzia. Una donna che verrà punita dal marito e contro il quale chiederà vendetta. 

Durante queste vicende troviamo anche i soliti riferimenti ai romanzi precedenti come, appunto, il Sovrano della Notte che, anche qui, avrà modo di manipolare il mondo degli umani. È arrabbiato perché l'uomo ha dimenticato ciò che ha fatto, ha dimenticato il suo sacrificio per salvare il mondo attribuendo il merito agli Dei oziosi del Sopramondo che non avevano mai avuto riguardi per gli uomini. 
Troviamo anche Simmu o Conchiglia che, ormai divenuto un eroe, è ricordato per aver sconfitto il Signore delle Morte. 

Il Sovrano del Miraggio si discosta un poco dai racconti di Mille e una notte, la trama diventa ancora più corposa e concreta, con un inizio e una fine, e il lettore può vedere chiaramente il filo conduttore. A differenza delle vicende di Narasen, Sivesh e Kazir quelle di Chuz, Azhrarn e Dunizel sono molto più umane. 
I temi affrontati dall'autrice sono la pazzia, il dolore, l'amore, la paura, l'odio, la vendetta, l'orgoglio, il potere, il sesso, lo stupro e la religione. 
Lo stile di scrittura è sempre coinvolgente, unico, magico ed elegante. La storia è arricchita da dettagliate descrizioni, così ben articolate che per il lettore risulta facile immaginare ciò che legge davanti a sé ed immedesimarsi delle varie situazioni. Un terzo romanzo che può anche essere letto singolarmente anche se consigliamo di seguire l'ordine per apprezzare molto di più questi incredibili e unici Sovrani delle Tenebre.  

«Orgoglio?» chiese lo straniero noncurante. «Di che mai dovreste essere orgogliosi? Della vostra vita, che se ne va in un batter d’occhio? Della vostra memoria, che si fa sempre più corta? Dei vostri cervelli tanto vuoti di ingegno, che i ragni potrebbero filarvi le loro tele? O è la vostra religione a rendervi orgogliosi, il dolce e succulento frutto della fede? Un frutto può inacidirsi. Comunque sia, se un Sovrano delle Tenebre fosse stato tanto malaccorto da avervi salvati da voi stessi in passato, non lo farà mai più.» 

Ormai la loro religione era corrotta, la loro fede mutata in vergogna, e andavano a Bhelsheved per abitudine, per diletto, per villeggiare, e nient’altro. Il dolce frutto della religione e della fede si era inacidito, era marcito. Il dolce frutto non era più.

Tanith Lee
Nata da Bernard e Hylda Lee, dopo aver terminato gli studi superiori e aver frequentato per circa un anno l'università ha lavorato come archivista, assistente bibliotecaria, commessa e cameriera. Nel 1968 l'editore Herbert van Thal pubblica Eustache, più che un racconto un rapido schizzo da circa 90 parole, nell'antologia The Ninth Pan Book of Horror Stories. Nei primi anni settanta esordisce come scrittrice per l'infanzia pubblicando presso l'editore Macmillan il romanzo The Dragon Hoard (1971), un libro illustrato dal titolo Animal Castle (1972) e la raccolta di racconti Princess Hynchatti and Some Other Surprises (1972). A partire dal 1976 si dedica professionalmente alla scrittura, dopo il notevole successo riscosso dal suo primo romanzo diretto ad un pubblico maturo, Nata dal vulcano (The Birthgrave, 1975), pubblicato negli Stati Uniti dalla casa editrice Daw Books. Oltre all'attività di scrittrice ha all'attivo anche collaborazioni con radio e televisione: per la BBC ha scritto le sceneggiature di quattro radiodrammi Bitter Gate (1977), Red Wine (1977), Death Is King (1979), The Silver Sky (1980) e di due puntate della serie televisiva Blake's 7, Sarcophagus (1980) e Sand (1981). Nel 1999 un adattamento del racconto Nunc Dimittis è stato realizzato come episodio della serie televisiva The Hunger per la regia di Russel Mulcahy e la sceneggiatura di Gerard Wexler. Vissuta nel sud dell'Inghilterra insieme al marito, lo scrittore e artista John Kaiine che sposò nel 1992, la scrittrice è deceduta nella sua casa nell'East Sussex il 24 maggio 2015 all'età di 67 anni, dopo una lunga malattia.

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