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martedì 23 novembre 2021

Review Party "Sovrani delle tenebre - Il sovrano della notte" - Tanith Lee

Buongiorno a tutti lettori! 
Dopo tanto tempo siamo tornate con un nuovo Review Party. Grazie all'organizzatrice abbiamo avuto modo di leggere questa bellissima nuova uscita. "Sovrani delle tenebre" è una sorta di raccolta che contiene solo tre dei cinque libri della serie del Ciclo della terra piatta tradotti il italiano. L'evento è diviso in tre tappe, oggi, nella prima, vi parliamo del libro che apre questa raccolta, ovvero "Il signore della notte". Ovviamente non ci fermeremo al primo volume e, nei prossimo giorni, vi lasceremo anche le due recensioni mancanti. 

Vi lasciamo il calendario: 
- Il sovrano della notte (23 novembre)  
- Il sovrano della morte (26 novembre)
- Il sovrano del miraggio (29 novembre) 

Titolo: Sovrani delle tenebre - Ciclo della terra piatta
Autore: Tanith Lee
Genere: Fantasy 
Editore: Mondadori 

Pagine: 804
Prezzo: € 28,00




Immaginazione, stile, erotismo tra personaggi divini, demoniaci o semplici mortali: una Mille e una notte epica e fiabesca, capolavoro del fantasy d'avanguardia di fine Novecento. 
In dialogo con i capisaldi della letteratura fantastica di tutti i tempi, il  Ciclo della Terra Piatta (di cui la trilogia qui presentata costituisce l'inizio) ripropone la narrazione di vicende non scontate, ispirate a una sintesi tra modelli prestigiosi quali le leggende della tradizione romantica e le novelle orientali nello stile delle Mille e una notte. Le "storie concentriche" della Lee, con i loro vari protagonisti – divini o demoniaci, mortali o immortali – trasferiscono fin dai loro esordi lettrici e lettori nel regno dell'epos e delle fiabe, in cui l'amore implica insospettate crudeltà e la discesa nel regno dei morti può anche ammettere il ritorno tra i vivi. 


"Il sovrano della notte" (Night's Master)  è il primo volume della serie "Flat Earth" e venne pubblicato per la prima volta nel 1978 e poi portato in Italia da "Compagnia del fantastico" nel 1995. 

Il primo libro di questa serie ha il ruolo di introdurre il lettore in un mondo nuovo ed intrigante in cui la terra è piatta e galleggiante, informe e caotica. Un mondo in cui le leggi che tutti conosciamo non sono contemplate. 
Un mondo in cui non esiste solo la razza umana ma anche Divinità, che vivono nel regno celeste della Terra Suprema (Upperearth) e che durante la narrazione risultano essere freddi, oziosi e poco interessati alle vicende dell'uomo, ma anche Demoni che, al contrario delle Divinità, sono passionali, interessati al regno degli uomini e disordinati, creature che dal Sottomondo (Underearth) possono risalire in superficie e portare caos. 

Il regno degli inferi è dominato dalla passione, dalla bellezza, è lussureggiante e privo di luce. La città più importante è Druhim Vanashta, una città ricca di bronzo, acciaio e torri che si innalzano verso il cielo cupo. Un regno popolato da diverse tipologie di demoni, alcune molto diverse tra loro. 
Durante la lettura avremo a che fare con i Vazdru, creature nobili, i Drin, piccole creature deformi e, infine, i Eshva, i servi malinconici dei Vazdru. I Drin, a differenza delle altre due tipologie, erano artigiani meravigliosi, dediti a creare sempre qualcosa di più incantevole per soddisfare i desideri dei loro padroni. Demoni che hanno in comune l'amore verso il loro Sovrano, Azhrarn. 

 Azhrarn è il principe dei demoni, dominatore della notte, colui che per eccellenza ha sempre portato
confusione, distruzione, crudeltà e sadismo nel regno degli uomini, che lui considera il suo personale campo da gioco. Un principe bello e temuto da tutti. Azhrarn è il vero protagonista del libro, colui che intesse la trama del libro donandole emozioni, passione, lussuria ed una certa carica di erotismo.
Ad aiutare Azhrarn, nella creazione di questo nuovo mondo, ci sono le grandi abilità della scrittrice che, con talento, è riuscita a prendere spunto dalla letteratura del passato per rendere ancora più intrigante il suo stile di scrittura. Troviamo Shakespeare, Baudelaire, Bradbury, richiami ai racconti de Le Mille e una notte e il grande stile e la libertà di Oscar Wilde. Un mix di atmosfere vittoriane, romantiche e decadentiste. 

Il mondo di Lee è un mondo paritario, in cui ognuno è libero di seguire il proprio orientamento sessuale, in cui non c'è distinzione di genere ne pregiudizi. Un mondo in cui tutti possono amarsi ed essere chiunque vogliano, creato dall'autrice per scappare dalla realtà del suo tempo, un realtà dura in cui tutto ciò che non rientrava nei dogmi era ritenuto sbagliato e contro natura. Un romanzo che rappresenta il rifugio di una scrittrice che non condivideva gli ideali del suo tempo e che le ha permesso di dare sfogo a tutte quelle libertà che il periodo storico negava. 

Lee crea una storia ricca di svariate tematiche come l'amore, il destino, il sesso, il narcisismo, l'egoismo e l'odio. 
L'amore in qualsiasi sua forma, quello libero, passionale e vero. Come quello tra Shezael e Drezaem che finalmente si ritrovano dando vita ad un'unione che combacia alla perfezione, capace di creare equilibrio e bellezza. 
Il sesso come strumento di ribellione, di liberazione ma anche mezzo di espressione del sé. Come espressione degli istinti e del proprio orientamento sessuale. 
L'odio che durante lettura diventa palpabile, quasi un protagonista. Quello puro che si diffonde a macchia d'olio affondando le sue radici sempre di più in un mondo ormai in rovina e verso la distruzione. Un odio così forte e profondo temuto dallo stesso Signore della Notte in cui vede solo distruzione, ne sente l'odore e lo osserva cibarsi lentamente della vita. 

Tanith Lee con il suo stile elegante riesce a creare costantemente un'atmosfera magica e fiabesca, in cui luci e ombre si alternano. Uno stile particolare, che mantiene intrigante e coinvolgente la narrazione. Un primo romanzo formato da tre libri e ognuno di essi formato a sua volta da diversi racconti che hanno protagonisti differenti, come la Serpentessa che, corrotta dal suo narcisismo, sarà condannata ad un brutto destino o la strega Zorayas, che scopre brutalmente di essere innamorata solo di se stessa e dal suo riflesso. Protagonisti che, a modo loro, fanno riflettere il lettore e lo esortano a fare suo quel fantastico mondo creato dall'autrice. 

«Infatti questa sarà la sola lezione che ti impartirò. Io sono il sovrano di questo luogo, di questa città e di queste terre, ma sono anche il depositario di molte magie, e sono un Sovrano delle Tenebre: così le creature della notte mi obbediscono, sia che si trovino sulla superficie terrestre, che 
sotto di essa. Nonostante ciò, io ti farò molti doni, che solitamente non toccano agli uomini. Sarai come un figlio per me, un fratello, il mio amato. E io ti amerò. Data la mia natura, non amo facilmente ma, una volta dato, il mio amore è sicuro. Solo, ricordati di questo: se mai ti dimostrerai mio nemico, la tua vita avrà lo stesso valore della polvere e della sabbia nel vento. Perché quello che un demone ama e poi perde, egli lo distrugge, e il mio potere è più grande di tutti quelli che mai potrai conoscere.» 

Azhrarn disse: «La Terra muore. L’uomo, la vostra creatura, sta morendo. Non udite nulla?».Ma gli dei non risposero, né lo guardarono, né lo videro. Allora Azhrarn disse loro come la Terra si era aperta e si era incendiata, e parlò loro del fatto che gli uomini si uccidevano l’un l’altro spinti da un implacabile e magico Odio che si cibava grazie a tali distruzioni, divenendo sempre più forte. Disse loro tutto, senza tacere nulla. 

«O migliore fra tutte le donne,» diss Azhrarn con il suo tono di voce più musicale e suadente «mi accorgo ora che in fondo c’è un patto che posso stringere con te. Se ora apri il tuo tetto, forse io morirei e tu saresti vendicata, ma vivresti il resto della tua vita senza uno scopo, chiusa per sempre nella tua maschera. Gli uomini s’inchineranno di fronte a te, combatteranno nei tuoi eserciti, e racconteranno di come hai umiliato Azhrarn, uno dei Sovrani delle Tenebre, ma per tutti i tuoi giorni nessun uomo e nessuna donna tremerà mai bramandoti, nessuno ti bacerà le labbra, nessuno ti canterà canzoni d’amore. Rimarrai fredda come il ghiaccio finché la tomba non ti divorerà, e da te trarrà piacere il verme mentre tu non ne avrai avuto alcuno.»


Tanith Lee
Nata da Bernard e Hylda Lee, dopo aver terminato gli studi superiori e aver frequentato per circa un anno l'università ha lavorato come archivista, assistente bibliotecaria, commessa e cameriera. Nel 1968 l'editore Herbert van Thal pubblica Eustache, più che un racconto un rapido schizzo da circa 90 parole, nell'antologia The Ninth Pan Book of Horror Stories. Nei primi anni settanta esordisce come scrittrice per l'infanzia pubblicando presso l'editore Macmillan il romanzo The Dragon Hoard (1971), un libro illustrato dal titolo Animal Castle (1972) e la raccolta di racconti Princess Hynchatti and Some Other Surprises (1972). A partire dal 1976 si dedica professionalmente alla scrittura, dopo il notevole successo riscosso dal suo primo romanzo diretto ad un pubblico maturo, Nata dal vulcano (The Birthgrave, 1975), pubblicato negli Stati Uniti dalla casa editrice Daw Books. Oltre all'attività di scrittrice ha all'attivo anche collaborazioni con radio e televisione: per la BBC ha scritto le sceneggiature di quattro radiodrammi Bitter Gate (1977), Red Wine (1977), Death Is King (1979), The Silver Sky (1980) e di due puntate della serie televisiva Blake's 7, Sarcophagus (1980) e Sand (1981). Nel 1999 un adattamento del racconto Nunc Dimittis è stato realizzato come episodio della serie televisiva The Hunger per la regia di Russel Mulcahy e la sceneggiatura di Gerard Wexler. Vissuta nel sud dell'Inghilterra insieme al marito, lo scrittore e artista John Kaiine che sposò nel 1992, la scrittrice è deceduta nella sua casa nell'East Sussex il 24 maggio 2015 all'età di 67 anni, dopo una lunga malattia.

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