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martedì 19 ottobre 2021

Recensione "Caramelle dai conosciuti" - Aldo Pagano

Titolo
: Caramelle dai conosciuti 
Autore: Aldo Pagano 
Genere: Giallo
Editore: Piemme 

Pagine: 311
Prezzo: € 19,50 cartaceo




C'è talmente tanta paura del futuro che la gente è disposta a rifugiarsi in un passato spaventoso per negoziare un po' di sicurezza e scappare dal casino del presente. 

Un cadavere rinvenuto nella Manifattura dei Tabacchi, una fabbrica abbandonata nel degrado del quartiere Libertà di Bari, il corpo massacrato di botte e la gola recisa con un colpo netto, chirurgico: è questo il nuovo caso che il sostituto procuratore Emma Bonsanti deve affrontare in una primavera che il virus rende diversa da tutte quelle che l'hanno preceduta. La vittima, Matteo Cardone, è un uomo difficile da collocare. Un benefattore, per alcuni, l'unico che è arrivato nei luoghi dimenticati dalle istituzioni già prima del lockdown, distribuendo cibo a tutto il rione. Un fascista, razzista e pure violento, per altri, tra cui sarebbe facile annoverare anche Emma, se non fosse. Se non fosse che è stato ammazzato brutalmente e tocca mettere da parte i pregiudizi e rimangiarsi le facili sentenze. Tutto si complica quando spunta la pista di un possibile indagato: si tratta di Samuel Saleh, compagno etiope della figlia del più stretto collaboratore di Emma. Poche ore prima del delitto, infatti, Saleh aveva minacciato Cardone e i due, proprio quella notte, si sono incontrati davvero. Oltre a tutto, Samuel ora ha fatto perdere le tracce, moltiplicando quelle voci che già lo vedono colpevole. Spetterà a Emma districare la matassa aggrovigliata di questo nuovo caso. Spetterà a lei andare al di là dei preconcetti e delle facili verità dell'una o dell'altra fazione. Spetterà a lei frugare tra gli indizi e raschiare il fondo più abietto della ferocia. Aldo Pagano, guardando al dramma con profondità e insieme ironico distacco, ci racconta un giallo perfettamente congegnato, ma ci mette anche davanti agli occhi tutte le contraddizioni e le false convinzioni di cui siamo vittime. Inconsapevoli? 


Appena ho saputo dell'uscita del nuovo romanzo di Aldo Pagano non ho saputo resistere. Avendo letto il suo precedente scritto, "Motivi di famiglia", non potevo non leggere anche questo. 

L'autore è un maestro nell'analisi sociale e riesce perfettamente, ogni volta, a far percepire e capire al lettore il contesto in cui si sviluppa la vicenda. L'autore dietro la morte di Matteo Cardone ci fa riflettere riguardo a tutti i problemi sociali che si stanno diffondendo come un virus tra la popolazione, un virus molto più letale di quello che in questi anni ha sconvolto la popolazione mondiale.

Un libro che fin dall'inizio mi ha incuriosita e in cui vengono messe nero su bianco tutte le contraddizioni che stiamo vivendo . 
L'autore ci descrive dettagliatamente la città di Bari, con le sue bellezze e i suoi mestieri, con sue le ricchezze e le sue miserie. Bari, come tutte le altre città italiane sta affrontando una dura guerra, quella contro il Covid, un virus che velocemente ha seminato paura e dubbi tra la popolazione, che ha messo in ginocchio tantissime famiglie. Una città in cui possiamo toccare con mano il disagio e il senso di abbandono da parte delle istituzioni. Una città che ormai si è smarrita. 
Una popolazione che è spaccata in due da una crepa molto profonda. Da una parte abbiamo chi, consapevole della situazione, ha deciso di rispettare tutte queste nuove norme e abitudini. Mentre dall'altra troviamo chi, con menefreghismo, continua a vivere come se nulla fosse. 

Ma, tra il popolo, si sta diffondendo già da molto più tempo un altro spaventoso virus, ancora più difficile da estirpare, quello del razzismo. L'autore, sempre attraverso l'omicidio di Cardone, vuol farci capire come in un paese mentalmente chiuso come può esserlo il nostro è consuetudine puntare il dito verso lo straniero, verso chi è di nazionalità differente. Gli stranieri come capri espiatori. Uno straniero che ha ucciso un italiano. Un problema che purtroppo viene amplificato dai media, che marciano su informazioni fasulle e pregiudizievoli. Telegiornali e giornali che diffondono notizie prive di fondamento e prove, notizie errate che mettono in grave pericolo l'equilibrio sociale in un paese in cui già la tensione è palpabile. In una società in cui la popolazione vive con gli occhi bendati è molto più facile manipolare le persone.  

Ma i problemi non sono finiti qua, l'autore ci descrive anche una città in cui il fascismo sta, pian piano, diventano una piaga difficile di curare. Una piaga che, soprattutto, dopo la pandemia ha fatto in modo di avvicinarsi sempre ad un pubblico maggiore, un pubblico fortemente legato agli ideali che esso propone. La tradizione, la famiglia, l'importanza della comunità sono alcuni dei principali ideali che hanno permesso al nostro protagonista, Cardone, di rendere unita la popolazione di Bari che, stremata della pandemia, ha totalmente perso fiducia nello Stato e nei suoi utopici aiuti. Cardone si è preso cura della sua comunità dando alle persone ciò di cui avevano bisogno, del cibo, dei vestiti, un tetto, un letto su cui dormire e la speranza di poter contribuire a rendere la loro città un luogo più sicuro e in cui nessuno deve temere il pericolo. Un uomo che tutti reputano generoso, che aiuta le famiglie a ritrovare la dignità che lo Stato gli ha tolto o negato. L'angelo custode del popolo. 

Un libro che racchiude veramente tante tematiche riflessive e tangibili. Tematiche che ci fanno rendere conto di quanto la nostra società stia lentamente cadendo in un baratro. Una vicenda che racchiude tutti i seri problemi del mondo che ci circonda, come la violenza sulle donne, lo stupro, l'usura, il potere delle famiglie più ricche, la mafia nigeriana. 
Una vicenda narrata con meticolosità, precisione e consapevolezza attraverso un linguaggio disinvolto e dettagliato. Attraverso svariati tipi di dialoghi, descrizioni, riflessioni e frasi in dialetto. Una combinazione veramente perfetta.

La protagonista principale è Emma Bonsanti, una magistrata intelligente e astuta. Capace di fronteggiare la situazione e cercare con sangue freddo di trovare l'assassino. Una donna forte e audace con una vita sentimentale incasinata quanto il mondo in cui cerca di portare pace. Una donna che, in un mondo di uomini, non si lascia mettere i piedi in testa, coraggiosa e testarda. Una figura femminile sicuramente di spicco in una società in cui i diritti sembrano non esistere. 

Una lettura veramente interessante che permette al lettore di conoscere la situazione socio-antropologica attuale e che mi sento di consigliare a tutti, anche a chi non apprezza il genere giallo.

È l’ansia delle persone, e la paura, che impedisce di leggere la realtà delle cose, e per questo motivo esistono partiti e interi sistemi economici che fabbricano ansia e paura. È quando hai paura che credi nei complotti, perché le ragioni della ragione sono difficili da spiegare ma semplici da distruggere, visto che è l’uomo che le ha costruite. I complotti, i misteri, le passioni e l’inspiegabile vivranno sempre proprio perché sono irrazionali e nessuna luce della ragione potrà mai arrivare a illuminare l’abisso dell’irragionevole.

Già, è questo il problema delle ideologie. Che ammazzano le domande perché ammazzano i dubbi, pensa.

Aldo Pagano
Nato a Palermo nel 1966, ha vissuto a lungo a Roma, Bari, Milano, Como. Ex giornalista ed ex sommelier, fra le tante altre cose che ha fatto gli piace ricordare gli anni nelle pubbliche relazioni e il lancio di un fichissimo chiosco da spiaggia.
La protagonista di Motivi di famiglia, il pubblico ministero Emma Bonsanti, è apparsa anche nel suo primo romanzo, La trappola dei ricordi, pubblicato nel 2015 da Todaro e in corso di ripubblicazione per Piemme.

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