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lunedì 24 maggio 2021

Recensione "Poesie di un immigrato" Luca Marroni

Titolo
: Poesie di un immigrato 
Autore: Luca Marroni
Editore: Giovane Holden Edizioni 
Genere: poesia
Pagine: 72
Prezzo: € 12,00




La silloge è un viaggio dell'eroe contemporaneo che scopre se stesso nei suoi flussi di emozioni e pensieri. Immigrato è colui che scrive, immigrato è colui che legge, immigrato è l'eroe mosso da un'urgenza interiore a fluire in un percorso sinuoso che non è di liberazione, ma di consapevolezza e manifestazione. Le prime due liriche che compongono la silloge “Stella cadente” e “Il cuore in gola” ben rappresentano questa spinta iniziale. Il leitmotiv di tutta la raccolta è dunque l'immigrazione, tematica che coinvolge le vicende attuali globali, ma che allo stesso tempo emerge come condizione umana ineluttabile. Essere in costante bilico, in costante metamorfosi fa sentire ognuno immigrato nella e per la propria vita. A questo si può far ricondurre l'amore bramoso e rinnegato, il dualismo tra vitalità, speranza e morte, tra le proprie radici e le proprie aspirazioni. La struttura delle singole liriche è svincolata da qualsiasi schema preconfezionato, i versi sfacciatamente liberi si rincorrono, lasciando ampio respiro a pause e spazi. "Poesie di un immigrato" invita a sperimentare le emozioni, a cercare la bellezza, a conoscere gli orrori della vita, accettare gli ostacoli, per ritrovare il contatto con l'ambiente circostante. 


"Poesie di un immigrato" è una raccolta di poesie molto profonda e attuale. Una raccolta che come tematica principale affronta l'immigrazione in tutte le sue sfaccettature. 

Luca Marroni inizia a riportare le emozioni di un uomo, un uomo addolorato prossimo al pianto e con il cuore in gola perché lontano dalla persona amata, lontano dall'amore. Ricorda i baci veri e avidi, carichi di desiderio, quei baci così caldi da far battere il cuore all'impazzata. Vorrebbe sentire di nuovo il suo profumo, così naturale e buono da considerarlo raro, il profumo di una donna vestita e adornata di umiltà e umanità. 
Umanità che, un in mondo distrutto dalle guerre e dal denaro, ormai non è più concepita. In un mondo in cui questo orrore ha portato via tantissime persone, tantissimi bambini e lasciato un vuoto nei sopravvissuti causato da chi ormai non c'è più, da chi ha perso la vita in un viaggio burrascoso. Un mondo che ha bisogno d'amore per essere cortese, come lo definisce perfettamente l'autore. 

Un silenzio assordante in cui nessuno ha il coraggio di rendere giustizia a tutti quei morti innocenti, a tutti coloro che hanno attraversato mari, che hanno lottato per sopravvivere fino all'ultimo respiro. Un silenzio che in mancanza d'amore acquista valore e ci unisce a ciò che ci circonda. 

Il poeta si fa forza attraverso i versi, nei quali si impegna a scrivere e a raccontare solo la pura verità con sincerità e coraggio. Un poeta che giorno per giorno fa uscire l'eroe che è in lui, che strappa le pagine della realtà restando sempre più deluso e sconcertato. 
Una realtà in cui l'amore è migrato lontano dal male, in cui gli amori finiscono per scelta o per necessità e il forte desiderio di ricominciare. 

L'autore parla di amore, come già vi ho già detto, ma quell'amore che va oltre le apparenze, oltre la provenienza e l'orientamento sessuale perché l'importante è solo amarsi fino alla fine. Essere innamorati e difendere ciò che si prova. Un amore che deve essere vissuto senza avere paura, sfiorarsi e baciarsi senza pensare ad altro. Prima di morire bisogna amare. Un sentimento che purtroppo, spesso, risulta essere falso e beffardo, un amore che fa male, e in quel dolore possiamo ritrovare noi stessi solo attraverso le lacrime. Si ama di giorno e di notte, sempre e per sempre. 

Un poeta che dà spazio alle sofferenze di chi scappa dalla propria terra natia per arrivare in un luogo che promette felicità ma che in cambio provoca solo più dolore e lacrime. Lacrime di persone che rischiano la vita in viaggi infiniti, che sperano e che purtroppo vagano in un mare che potrebbe essere la loro fine. Uomini, donne e bambini che approdano in una terra sconosciuta dalla quale accetteranno sia schiaffi che carezze e pensano con nostalgia alla loro madre patria. 
In un mondo dove ormai fare propaganda sulle disgrazie rende tangibile il male nel mondo. Propaganda in un paese in cui vige la libera espressione.
 
Una raccolta che enfatizza il ruolo dell'eroe, quell'eroe che si può riconosce in un poeta e in quello che scrive, in un uomo che ha riposto la sua vita tra le onde del mare, nei nonni e nella loro saggezza, nell'uomo che ama e che vive di speranza. Eroi che con le loro carezze tenere e sincere rendono la vita piena di colori esattamente come in un quadro.
Una raccolta che sottolinea quella sottile linea che c'è tra la vita e la morte, tra ciò che siamo e ciò che verremmo essere, tra il presente e il futuro, tra desideri e speranze. 
Un eroe che fugge da una realtà dura e ingiusta, attraverso le parole, i versi, una barca o, semplicemente, attraverso il proprio vissuto. 
Una silloge che tocca con mano i vari aspetti del male, in modo sensibile, sincero e vero, un autentico viaggio tra le emozioni di tutti coloro che si riconoscono nel ruolo di immigrato. 

Ancor più dolore
vi assale se dei soldi
ragion di vita ne fate 
Sol d'amor si vive 
ed è un concetto palese, 
ma soltanto d'amor puro 
sarà il mondo cortese. 

Dio, non voglio nominarti invano, 
se tu sei il creatore 
restaura il quadro umano, 
questo dipinto che pian piano muore. 

Nessuno mette il suo cuore 
su una bilancia, 
a meno che la vita non sia più 
sicura dell'amore che prova.



Luca Marroni 
È nato a Pisa nel 1989. L’interesse per la poesia nasce con i genitori e la nonna tra le campagne lucchesi e accresce leggendo l’ammirazione di Dante per Beatrice e Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas.  Durante gli anni del liceo si fa strada la passione per la musica: suona e scrive testi per più di dieci anni in una band di Lucca, insieme ad altri ragazzi dell’Istituto d’arte A. Passaglia. Nel frattempo continua a scrivere versi e nel 2013 stampa I leoni, una raccolta autoprodotta di poesie, in cui vita quotidiana e amore irriverente si raccontano. Nel 2015 decide di immigrare a Londra, dove tuttora vive e lavora.

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