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sabato 15 maggio 2021

Recensione "Per colpa di una merendina" - Manuela Monaco

Titolo
: Per colpa di una merendina. Come sopravvivere ad una separazione restando interi
Autore: Manuela Monaco 
Editore: Edizioni Esperidi 
Genere: Biografia 
Pagine: 152
Prezzo: € 14,00 



“Non ti amo più”: comincia così, con queste parole, in un giorno d’estate, il percorso doloroso e scomodo di una trentaseienne madre e (ormai ex) moglie. D’altronde, provateci voi, dopo essere state scaricate, a fare 5 km di corsa rabbiosa con un paio di scarpe nuove! La rabbia si gonfia e diventa collera, poi si scioglie in un mare di lacrime e si trasforma in delusione ma anche disinganno e disperazione (tutte con la D?). Ma, ops, ci sono una casa ed un lavoro da mandare avanti, e soprattutto loro, Figlio 1 e Figlia 2, che chiedono baci, serenità e torte al cioccolato. Da ex a single, a tigre del ribaltabile, il passo (a uno) è breve ma, se si balla a piedi nudi sulle note dei The Killers, sorseggiando un Mojito, può diventare una danza emozionante e, udite udite, per certi versi addirittura divertente (Immagine di copertina: Marialinda Toriello). 


Manuela Monaco, con leggerezza e ironia, inizia a raccontarci dei suoi primi amori, delle sue prime storie serie e non, dei ragazzi conosciuti per caso e di come essi, in un certo senso, le abbiano fatto capire molte cose sull'amore. 
Ci parla dei suoi cambiamenti sia emotivi sia fisici e di come essi abbiamo modificato continuamente le sue relazioni con il mondo al di fuori della sua stanza.

Mi sono piaciuti tantissimo, fin dall'inizio, i riferimenti a canzoni, artisti e personaggi degli anni 80. Così come ho adorato e ho pianto dal ridere nel leggere i commenti dell'autrice riguardo ai cartoni animati della sua infanzia, come Pollon, Lady Oscar e tanti altri. 

Ci parla delle diverse visioni dell'amore tra maschi e femmine nell'adolescenza, della facilità con cui le ragazze si innamoravano dei ragazzi, dal teppistello a quello con la macchina, segno di "maturità". E a come i ragazzi guardino principalmente all'aspetto esteriore piuttosto che al resto. 
Storie d'amore che, nella maggior parte dei casi, non sono andate per il verso giusto lasciando all'autrice solo tanto amaro in bocca. Storie che portano conseguenze interiori che posso essere superate in tre modi e quello migliore è sicuramente quello che Manuela definisce evoluzione. L'evoluzione di noi stessi, un cambiamento, un passo in avanti. Senza nascondersi e avere paura, senza lasciarsi condizionare da ciò che non c'è più, ma guardare al futuro. Crescere. Un'evoluzione che soprattutto una madre deve compiere, per se stessa e per i figli, una madre sola che può contare solo sulla forza delle sue spalle per reggere tutta la sua vita presente, passata e futura. 

L'autrice espone anche l'importanza dell'amicizia, elemento fondamentale per superare le situazioni più dure. Con le amiche una persona si sente al sicuro, protetta e consapevole di avere qualcuno su cui contare e con la quale condividere gioie, dolori, delusioni e anche cavolate. 
Manuela Monaco è una donna forte, che si è fidata, innamorata e sposata con un uomo che poi ha scelto di abbandonarla. Ma con la forza e la determinazione giusta è riuscita a mettersi le gambe in spalla e ad andare avanti, guardando e puntando in alto e facendo sempre di meglio. Autoconvincendosi e credendo in qualcosa di migliore. 
Una donna che dopo la separazione ha passato diverse fasi, come il rifiuto, la depressione in cui si mangia e si dorme, la tristezza in cui le ferite più profonde e ancora aperte sanguinano continuamente e quelle superficiale si stanno rimarginando lentamente. Per poi passare alla fase dell'accettazione e, solo allora, quando tutto viene elaborato e superato si può veramente rinascere. 
Ci fa capire perfettamente, anche senza che il lettore lo abbia vissuto in prima persona, quanto sia difficile separarsi dal marito e dividere tutto ciò che era in comune e, soprattutto, riuscire a prendersi cura dei figli da sola. A come si sia sentita svuotata e a come si sia promessa di stare attenta alla prossima storia d'amore perché si sa, dopo una terribile delusione si fa fatica a fidarsi, a lasciarsi andare, a riprovarci e, soprattutto, a credere ancora nell'amore. Un vuoto che prima era pieno d'amore e ora bisogna cercare di non riempirlo di incertezze, caos, dubbi e infelicità.
Incertezze che continueranno a bussare alla porta del suo cuore fino a quando il destino non farà comparire, come per magia, l'uomo giusto che la prenderà per mano per superare il drammatico passato e pensare ad un nuovo e felice futuro. Un uomo che le farà riprovare tutte quelle emozioni e sentimenti che solo l'amore sa dare.

L'autrice ci pone una domanda molto importante: "Quante volte ci si chiede, nella vita, chi si è veramente?". Una domanda che almeno una volta ci siamo chiesti e che non ha una risposta scontata. Spesso per capire veramente chi siamo facciamo riferimenti a ciò che la gente dice, a come ci definiscono le persone con cui abbiamo a che fare ogni giorno. Persone che ci giudicano da un solo episodio, da una luna storta o per un battuta troppo spinta. Che pensano di conoscerci ma si sbagliano di grosso. 
Le esperienze e il passato aiutano a crescere, a capire chi siamo e, soprattutto, cosa vogliamo. Ci fanno capire quali persone è meglio avere accanto, senza accontentarsi ma mettendosi in gioco e dare tutto quello che possiamo e nel momento in cui realizziamo che l'altra persona non è al nostro livello, abbiamo la risposta che cercavamo. 
Una risposta che fa capire il proprio valore, la propria forza di prendere decisioni. Perché ogni persona vale indipendentemente da quello che dicono gli altri. Non importa se ci sminuiscono, se ci mettono da parte o ci criticano perché ognuno di noi è quello che è, ed è sbagliato porci limiti dove non ci sono solo perché ce lo fanno credere. Dobbiamo fidarci di noi stessi, essere forti e coraggiosi e, quando arriva il momento, partire  e dimostrare al mondo quanto siamo invincibili anche da soli. Perché anche dopo una separazione, quando tutto cambia e sembra tutto più difficile bisogna trovare la volontà di riscoprire la nostra forza interiore e dimostrare quanto valiamo. Ed è proprio ciò che ha fatto l'autrice, ha preso una valigia ed è partita alla scoperta di sé verso la sua totale rinascita, verso l'arcobaleno dopo la tempesta. Manuela Monaco ha scelto di rinascere e non soccombere al dolore, ha scelto la vita e la felicità. 

Un romanzo divertente, simpatico e leggero nonostante i temi trattati, nonostante la sofferenza causata dagli eventi vissuti. Emozioni uniche e indescrivibili, così come le risate di gusto frutto del geniale sarcasmo dell'autrice. Non è facile parlare d'amore e far ridere allo stesso tempo. 
Sono veramente felice ed entusiasta di aver avuto la possibilità di leggere questa meravigliosa autobiografia sull'amore e su i suoi effetti collaterali. La consiglio veramente a tutti perché, purtroppo, la malattia dell'amore non risparmia nessuno e questa sorta di guida sono sicura che riuscirà a scuotervi in qualsiasi situazione. 

E dopo aver capito anche io, che avere "gli occhi a cuore" era solo un modo di dire e non succede per davvero, mi sono arresa all'evidenza che l'amore nella vita reale, come in televisione, sia quella cosa che fa girare davvero il mondo. Compresi, spesso, i coglioni. 

La realtà è che gli attimi di "smarrimento" servono, servono per cercarsi e ritrovarsi davvero. Quel periodo, anche quando raccontavo di rapporti con l'altro sesso, lo ricorso come se avessi avuto sempre il fucile puntato addosso pronto a scaricare gli ultimi colpi. Qualsiasi cosa facessi sembrava sbagliata, e forse lo era e per questo ho passato intere giornate a piangere. 

Manuela Monaco
Classe 1981, vive a Genova con i suoi due bambini (e con parecchi sogni che però sporcano meno dei suoi figli), è insegnante presso la scuola per l’infanzia e all’occorrenza speaker in una radio locale. Per questioni personali – di cui potrete conoscere i dettagli leggendo questo libro – e ubbidendo al famoso detto “meglio fuori che dentro” (cit. Shrek 3), nel 2017 dà vita al blog Io parlo da sola. Dopo qualche tempo si accorge che proprio da sola non è, pertanto si butta a capofitto, e senza paracadute, nella scrittura di un libro pubblicando “Racconti surreali per gente normale“ (aut. 2018). Ironica, profonda e con un’ottima conoscenza di come vanno le cose dopo che qualcuno ti dice “Non ti amo più”, decide di berci su e scrivere questo libro e, con esso, un nuovo capitolo della sua vita. 

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