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lunedì 8 marzo 2021

Segnalazione "Il sottile filo che ci unisce" - Stefania Enne


Buongiorno a tutti! 
Oggi vi parliamo di un libro dolcissimo e con una copertina favolosa. Un bel mattoncino che racchiude la tenera storia di due ragazzi giovani. 

Titolo: Il sottile filo che ci unisce
Autore: Stefania Enne
GenereRomanzo boys’ love
Pagine: 510
Prezzo: Cartaceo 14,90 € Ebook: 4,90 €
Data di pubblicazione: 11 dicembre 2020
Casa Editrice: Amazon Self Publishing
ISBN: 979-8570326293

Disponibile su Amazon, Kindle e Kindle Unlimited

Trama
Aiden Miller è un bambino introverso e asociale, ha uno sguardo freddo e tagliente che ha il potere di sconvolgere e raggelare il cuore della persona a cui viene rivolto.Noah Campbell è un bambino solare e socievole, ha un sorriso dolce e rassicurante che resta impresso come un marchio indelebile scaldando il cuore della persona a cui viene donato.Aiden e Noah si incontrano in un caldo pomeriggio di settembre, nel giardino di una bellissima villa di campagna che ospita un orfanotrofio: è odio a prima vista.Ma il destino sembra aver scelto un percorso opposto al loro volere legandoli indissolubilmente attraverso un filo rosso.Il padre di Noah decide di diventare il tutore di Aiden dandogli la possibilità di vivere una vita completamente diversa da quella che il fato sembrava avergli riservato. In questo modo i due ragazzi saranno però costretti a vivere sotto lo stesso tetto. Riusciranno a far cadere le barriere che li dividono per avvicinarsi lentamente l’uno all’altro?



Stefania Enne
Quante volte, durante questo 2020, abbiamo sentito dire: “Dopo essere stato costretto a rimanere
chiuso tra le mura di casa ho avuto modo di riflettere su me stesso e ho finalmente trovato uno
scopo nella vita.”? 
Talmente tante volte che, adesso, questa stessa frase ci crea un evidente disagio ogni qualvolta la sentiamo pronunciare dall’amico o dal parente di turno. 
In realtà, per quanto questa possa sembrare la cosa più scontata e banale dell’universo, è ciò che, in un certo senso, è successo anche a me. 
Dopo le prime settimane di sconforto e confusione mentale ho preso in mano carta e penna, o meglio tastiera e pc, e ho iniziato a scrivere, senza soluzione di continuità. 
Scrivevo in modo febbrile senza rendermi conto delle ore che passavano, del tempo che scorreva inesorabile da quando mi sedevo alla scrivania a quando mi alzavo per mangiare o rintanarmi nella comodità del mio letto alla ricerca di un po’ di sano sonno ristoratore. Ho scritto talmente tanto da maggio ad oggi che a volte di notte o quando una stanza diventa troppo silenziosa mi sembra di sentire il rumore dei tasti che vengono premuti. 
Devo ammettere però che, oggi, quel suono è diventato per me uno dei più rilassanti e piacevoli da ascoltare. 
Ho scritto cinquecento pagine senza quasi rendermene conto consapevole del fatto che, in quel momento, lo stavo facendo per puro diletto e, in un certo senso, anche per far passare il tempo. 
Mai avrei immaginato che, alla fine, quelle parole scritte su uno schermo bianco sarebbero
diventate altrettante parole impresse su un foglio di carta color avorio. 
Anzi su cinquecento fogli di carta color avorio. 
E invece è successo. 
Nove mesi dopo, al posto di un marmocchio urlante, è arrivato un romanzo.
Non sono più una ragazzina, visto che sono nata nel febbraio del lontano 1983, eppure questo progetto mi sta emozionando come se fossi un’adolescente. 
Non ho mai sognato di fare la scrittrice eppure, indipendentemente da quante copie venderà il mio romanzo, adesso lo sono diventata. 
Neanche nei miei sogni più arditi avrei potuto supporre di trovare il mio nome (o sarebbe meglio dire pseudonimo) impresso sulla copertina di un libro e invece adesso lo posso vedere con i miei occhi. Mai avrei immaginato di auto pubblicare un libro, editarlo e revisionarlo mille volte da sola senza
l’aiuto di nessuna casa editrice perché sono testarda e volevo che le cose fossero fatte a modo mio,
eppure adesso se cercate “Il sottile filo che ci unisce” su Amazon troverete proprio il mio romanzo.
Eppure le cose sono andate esattamente così.
 Se questo non vuol dire saper cogliere il lato positivo anche da una situazione disperata non so proprio cos’altro possa esserlo. 

Contatti autrice: 
Mail: stefaniaenne13@gmail.com
IG@stefania_enne

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