Visualizzazioni totali

mercoledì 5 agosto 2020

Recensione "Ti avrei chiamata Nina" - Caterina Falchi

Visualizza immagine di origineTitolo: Ti avrei chiamata Nina
Autrice: Caterina Falchi
Editore: Alcheringa edizioni 

Collana: le ametiste
Pagine: 52
Prezzo: € 9,50





«E ti chiederai perché milioni di volte e per altrettanti milioni di volte non troverai risposta»

A vent'anni molte donne sono immerse negli studi o nel lavoro e non pensano minimamente a mettere su famiglia. A trenta le priorità iniziano a rimescolarsi, e se poi incontri l'uomo giusto... Qualcosa però può sempre andare storto e se la cicogna continua a tardare, nonostante gli sforzi, la delusione cresce e rischia di sfociare in vero e proprio dolore. 
Visualizza immagine di origine

Mi ha colpito moltissimo la capacità di Caterina Falchi di trattare una tematica tanto delicata con la giusta dose di ironia e leggerezza. 
Un libricino autobiografico che tuttavia racconta una condizione comune a molte donne, una maternità mancata. In solamente una cinquantina di pagine troviamo forza e fragilità, progetti falliti e rinnovati, delusioni e amore.
L'autrice ci racconta, con il massimo rispetto per la vita e per il dolore, il momento in cui in una coppia nasce un importante progetto: dare alla luce un bebè. 
E se la pazienza e le aspettative non dovessero essere ripagate dal pianto di un neonato? La dolce attesa pare infinita, viene rimpiazzata dalla delusione, dalla preoccupazione, poi dalle lacrime. 
Dicono che con l'istinto materno, si debba provare per capire, e probabilmente è davvero così. 
Ma per una donna è davvero necessario essere madre per realizzarsi appieno? Una donna senza figli è una "donna a metà"? Spesso è la società a imporre determinati canoni e tabù, ciò non toglie che quando la coppia desidera un figlio e la cicogna sembra ignorare ogni richiesta, qualcosa cambia per sempre. L'autostima crolla, si passa alle cure ormonali, alla fecondazione assistita, e nel mentre il tempo scorre inesorabile e diventa un nemico.
Ritrovare la serenità perduta, ritrovarsi come coppia e ristabilire un equilibrio interiore con la propria emotività è un percorso lungo e tortuoso. 
Le donne, madri o non madri, hanno infiniti tipi di amore da dare e mostrare al mondo.
Vorrei sottolineare che, essendo ancora lontana da un'eventuale maternità, non sto parlando per esperienza personale ma sto rielaborando le riflessioni emerse dalla lettura, quindi spero di non risultare inopportuna nelle mie considerazioni.
Lettura che può certamente aiutare molte altre donne, anche laddove non si trovassero nella stessa situazione, per avvicinarsi anche se solo di qualche passo a comprendere quanto la maternità non sia per nulla scontata.
Ho apprezzato, da un punto di vista stilistico, la struttura varia di alcuni capitoli, come l'elenco di espressioni da evitare in una data situazione o il commovente capitolo dedicato alla bimba.
L'autrice dimostra che scrivere può essere una valida terapia, e non fatevi spaventare dalla tematica, vi assicuro che oltre a farvi riflettere, l'ironia impiegata potrebbe farvi scappare anche qualche sorriso.

«Ognuna di noi è un'anima speciale, conserva dentro di sé delle risorse inaspettate e un'emotività unica e incancellabile.»

«Un Uomo? E che sarà mai? 
L'avete notata la 'U' maiuscola? 
Sì, l'Uomo, quello che fa la differenza, quello che riconosci istintivamente e quasi in modo animale come il padre dei tuoi possibili figli.»


Lascio il sito dell'autrice e link della segnalazione: 
https://www.caterinafalchi.com/
leggendoinsieme./segnalazione-ti-avrei-chiamata-nina 

Biografia autrice:
Caterina Falchi (Gorizia) è laureata in lingue e letterature straniere.
Conduce una vita condita da libri, musica, danza, fotografia e un’irresistibile voglia di scoprire sempre cose nuove.
Inizio a scrivendo favole per bambini per il sito www.mammafelice.it
Con “La saponetta magica” nel 2009 partecipa e vince un concorso indetto dalla casa editrice Edigiò.
Due favole vengono pubblicate nei progetti di raccolte natalizie di Barilla (2011 e 2012) e alcuni articoli vengono pubblicati nel sito che si occupa di libri, Zebuk (www.zebuk.it).
Alcuni suoi racconti vengono inseriti in diverse raccolte edite da Alcheringa Edizioni e da Delos Books.

Nessun commento:

Posta un commento