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venerdì 20 marzo 2020

Recensione "La scrittrice del mistero" - Alice Basso

Titolo: La scrittrice del mistero
Autore: Alice Basso                   
Editore: Garzanti                                              
Genere: Mystery                                         
Pagine: 332
Prezzo: € 17,90




Vani Sarca è una ghostwriter. Le sue doti le permettono di collaborare con il detective Romeo Berganza in un'indagine che ha come protagonista il suo ex fidanzato, Riccardo. Tutto inizia quando quest'ultimo riceve delle minacce di morte anonime. L'intuito di Vani e l'esperienza di Romeo saranno la chiave per risolvere il mistero. L'amicizia iniziale tra i due, nel corso della storia, si evolverà in un legame più profondo, tra continui crampi allo stomaco e sarcasmo. 





Divertente e simpatico. Un romanzo particolare tra il mystery e l'ironico. Uno stile unico e scorrevole che, oltre a farvi sorridere, non vi lascerà staccare gli occhi dalle pagine. 
La protagonista è una giovane ragazza con un carattere singolare e indipendente. Il suo sarcasmo, la sua curiosità e la sua astuzia la aiutano sia nel suo lavoro di ghostwriter sia nell'indagine con Berganza, anche se il mistero più complesso sarà quello interiore, che le provoca continui crampi allo stomaco. Un altro personaggio che complica la vita a Vani è la sorella Lara, incapace alla guida e maniaca dello shopping. La sua mancanza di intelletto e la sua relazione discussa con il marito danno al romanzo un tratto ancora più scherzoso. Per Vani non è difficile fare il suo lavoro, ossia aiutare gli autori, anche quelli famosi, a realizzare il loro prossimo romanzo di successo. Nonostante sia sconvolta dalle trame banali proposte dagli autori, e per questo li deride, la sua passione per la scrittura rende tutto un po' più sopportabile. La lettura di questo libro è frutto della nostra partecipazione alla sua presentazione a Sesto San Giovanni, luogo di nascita della scrittrice Alice Basso. Secondo noi la protagonista del libro rispecchia il carattere spontaneo dell'autrice, che incarna la sincerità e il sarcasmo di Vani. E' stato un incontro molto piacevole che ci ha permesso di leggere il romanzo con più emozione e ci ha incuriosito sugli altri scritti di Alice. 


« Peccato che io di mestiere faccia la scrittrice, sì, ma fantasma. La ghostwriter. Una che scrive per conto di terzi. Ossia una che scrive saggi su opinioni che non pensa, autobiografie di vite che non ha vissuto, manuali di discipline che non ha praticato, su cui poi mette il nome qualcuno che non ne è l'autore. »

« Ma certo che siamo strani, porco mondo. Che scoperta. Osservo il quadretto dall'esterno, con l'occhio della mente, come in un'esperienza di premorte. Lui: un cinquantenne dall'aria stropicciata e rude, che gira abitualmente in impermeabile beige e sigaretta all'angolo della bocca nemmeno fosse uscito dai sogni più osé di Raymond Chandler. Io: una trentaquattrenne che dimostra dieci anni di meno e che peggiora le cose vestendosi anche come se avesse dieci anni di meno, e in più fosse scappata di casa per fare la groupie sadomaso di una qualche band black metal fra una messa nera e l'altra. »

« Questo è uno di quei casi in cui sarebbe tutto diverso, se fossimo in un libro. In un libro, il problema da risolvere sarebbe uno solo: trovare lo stalker di Riccardo, fine, e basterebbe alla grande a sorreggere duecento pagine. Tutto sarebbe più lineare, più facile, più riassumibile in quarta di copertina. Una trama sola e via. Non l'intrecciarsi incasinato di mille fili, come in quella matassa esteticamente discutibile che è sempre la realtà. »

« Vani: "Accendi la dannata macchina".
Lara accende la dannata macchina.
Al quarto tentativo, accesa ci resta anche.
"Freccia", dice Vani.
Lara mette la freccia a destra.
"A sinistra, Lara."
Lara cambia la freccia.
Il che la deconcentra, ragion per cui solleva il piede dalla frizione troppo in fretta, la macchina salta, e per riaccenderla ci impiega altri tre tentativi, stavolta però con già mezzo muso in fuori, sulla strada. »

« Gli innamorati hanno bisogno di stare soli per guardarsi come stiamo facendo in questo esatto momento io e il commissario e potersi concedere di essere ridicoli senza che nessuno gli rompa i coglioni. Perché è già difficile essere innamorati, cazzo. Sentirsi così vulnerabili per il fatto di tenere così tanto a qualcosa e a qualcuno. »





Alice Basso 
E' nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrice come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni, canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne. Con Garzanti ha pubblicato le altre avventure della ghostwriter Vani, L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome (2015), Scrivere è un mestiere pericoloso (2016) e Non ditelo allo scrittore (2017), oltre al racconto La Ghostwriter di Babbo Natale (ebook 2017).

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