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lunedì 17 febbraio 2020

Recensione "L'uomo di gesso" - C.J. Tudor

Titolo: L'umo di gesso
Autore: C.J. Tudor      
Editore: Rizzoli                                                    
Genere: Thriller
Pagine: 345
Prezzo: € 20,00




Se soltanto il signor Halloran avesse deciso di non innamorarsi della Ragazza del Valzer, forse tutto sarebbe andato diversamente. 

Ed Munster è un uomo di trent'anni che vive nella casa che sua madre gli ha lasciato. Dopo tanti anni il suo cervello ha nascosto nell'inconscio la brutta estate del 1986. Durante quell'anno era solo un bambino spensierato che amava divertirsi e giocare con i suoi amici, erano molto legati, erano una banda. Come tutte le bande avevano anche loro un linguaggio segreto: degli omini scritti con il gesso sulla strada davanti a casa. Qualcuno però sembra aver scoperto il significato di quei disegni e, un giorno, qualcuno tende loro una trappola convocandoli nel bosco. Da quel momento in poi le loro vite cambieranno, proprio in quel bosco trovano il cadavere dilaniato di una giovane ragazza. Le indagini iniziano ma nessuna traccia porta a qualcosa di concreto e, anche dopo trent'anni, nessuno ha capito chi è il colpevole. Finché, un giorno, tutti i vecchi amici, ormai adulti, ricevono contemporaneamente un biglietto con disegnato un omino e ,da li, un viaggio nel passato li porterà a svelare la crudele verità. 



Questo thriller agghiacciante è il romanzo d'esordio della scrittrice inglese C. J. Tudor e, da ciò che ho letto, posso dire che promette molto bene. Questo libro mi ha ricordato tanto la famosissima opera di IT, in quanto, in entrambi i casi, è un gruppo di ragazzini ad essere protagonista. Il romanzo ha la sua originalità, la sua atmosfera di terrore che non abbandona mai il lettore. Nonostante utilizzi schemi ormai comuni in molti thriller l'autrice si sa distinguere utilizzando una certa creatività nel far procedere la storia. Il ritmo della storia è serrato ed incalzante, ricco di colpi di scena e di spaventosi dettagli. Le descrizioni sono dettagliate e precise e lo si può capire già dalle prime due pagine. Queste particolarità fanno stare sulle spine il lettore che prova una sensazione di minaccia continua, non si sa cosa può accadere, non lo si può intuire. La narrazione è molto precisa e ciò permette all'autrice di rivelare in maniera controllata piccoli dettagli, senza mai dire troppo. C. J. Tudor non da peso solo alle vicende quotidiane del gruppo di giovani amici ma analizza anche la natura del luogo in cui abitano. Un piccolo paesino che, però, può nascondere tantissimi segreti, quei segreti che è meglio non rivelare. Essendo il suo primo romanzo non possiamo compararlo con altri ma, nonostante ciò, ve lo consiglio tanto. 

Credo che quel giorno, per la prima volta in vita mia, mi resi conto che tutto può cambiare in un solo istante. Tutto ciò che diamo per scontato può esserci strappato via così, in un battito di ciglia. Forse è per questo che lo presi. Per aggrapparmi a qualcosa. Per tenerlo al sicuro. O almeno, è quello che mi dissi. Ma come molte delle cose che raccontiamo a  noi stessi, probabilmente anche questa era solo una montagna di merda puzzolente. 



C. J. Tudor
E' nata a Salisbury e cresciuta a Nottingham, dove vive con la sua famiglia. Dopo aver lasciato la scuola a sedici anni, ha cambiato diversi lavori, è stata reporter, doppiatrice, cameriera, autrice per radio, presentatrice di un programma televisivo in cui intervistava le più grandi celebrità di Hollywood. Ha iniziato a scrivere questo romanzo ispirata da una scatola di gessetti colorati che un amico aveva regalato a sua figlia per il compleanno. Di sera quei disegni sul vialetto di casa avevano assunto un'aria sinistra. 

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