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mercoledì 3 aprile 2019

Recensione "Follia" - Patrick McGrath

Immagine correlataTitolo: Follia
Autore: Patrick McGrath
Genere: romanzo psicologico                              
Editore: Adelphi                                    
Prezzo: € 13,50
Pagine: 296





« ...certe volte Stella si sentiva prendere dal panico. Sono pazza? si chiedeva. Come posso giocarmi tutto quello che ho, come posso essere così irresponsabile, io, una donna adulta, una madre? Ma alla sola idea di rivedere Edgar tutti i dubbi e le esitazioni svanivano. »

È tra le mura di un manicomio londinese che nasce la storia d'amore-ossessione tra la bellissima Stella, moglie del vicedirettore dell'ospedale criminale, ed Edgar, un affascinante artista, nonché paziente ricoverato per paranoia. Impossibile per Stella non cedere alla folle opportunità che le si presenta, impensabile non avere completa e incondizionata fiducia nello scultore, che presto riuscirà ad evadere dal manicomio. Stella sa che tornerà a prenderla, e tale consapevolezza, invece di spaventarla, rappresenta la sua ancora di salvezza.
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Follia è una lettura intrigante e intensa, resa incredibilmente leggera e scorrevole dallo stile dell'autore. 
Il punto di vista, affidato principalmente allo psichiatra Peter Cleave, che lavora nel manicomio, ha in cura Edgar Stark ed è una figura vicina alla stessa Stella, coinvolge e incuriosisce il lettore. 
La vicenda nasce da un'inspiegabile attrazione tra i due protagonisti, ravvivata da morbosi rapporti sessuali al riparo da occhi indiscreti. Edgar lavora infatti al restauro della serra accanto alla casa del nuovo vicedirettore, Max, psichiatra e marito di Stella, la quale però sembra non aver mai ricevuto da questi l'attenzione desiderata.
Stella, nonostante la consapevolezza della patologia dell'artista paranoico e del grave crimine da lui commesso prima di essere ricoverato, è disposta a tutto pur di saperlo al sicuro, al punto da abbandonare agiatezza, marito e, anche se con particolare titubanza, il figlio Charlie.
Scandalo e vergogna, per il resto della società, naturale e irrinunciabile per lei.
Quando però la malattia dell'amato emerge con violenza, anche Stella si rende conto di doversi allontanare, pur restando convinta che si tratti di una situazione solo temporanea e che presto la loro passione li riunirà. L'equilibrio psichico dello scultore è profondamente legato alla sua arte e all'atteggiamento della donna, mentre quest'ultima crolla lentamente nel tetro mondo della dipendenza, restando tuttavia convinta di avere il controllo. Una donna forte, intelligente e scaltra, che necessita ad ogni costo dell'amore di un uomo ossessivo.
Una tragedia nel corso del racconto sembra essere il punto di svolta, cui segue una fase di ritorno alla normalità, almeno in apparenza, per Stella, ma il finale, che il lettore se lo aspetti o meno, resta sconvolgente e la domanda "Era amore o follia? Libertà o irrazionalità?" non trova veramente risposta. 



Risultati immagini per follia filmFollia (Asylum) 
è anche un adattamento cinematografico del 2005. 
Il film drammatico di David Mackenzie vede 
Natasha Richardson nei panni di Stella Raphael 
e Marton Csokas nei panni di Edgar Stark.







« Si voltò a guardarlo. Nella sua voce c'era una curiosità autentica, e Stella sentì di avere improvvisamente di fronte lo psichiatra, non l'uomo, o meglio vide distintamente l'uomo rientrare nell'ombra, lasciando che lo psichiatra venisse allo scoperto per esaminare quel frammento della sua vita psichica alla ricerca di un significato. Fu allora, in quel momento, che Max diventò il suo nemico. »

« "Sai qual è la sua diagnosi? Paranoia. Ne abbiamo molti come lui, qui. Vedi Stella, questi pazienti sono pericolosi tanto quanto gli schizofrenici che hanno commesso un omicidio. Ma il fatto singolare è che in nessuno di loro c'è traccia di psicosi. Neanche la minima traccia. [...] Possiamo gestirli, possiamo contenerli, ma non sappiamo esattamente come curarli. Perché non capiamo veramente cosa sono" »

« Raggiunto solo a prezzo di sforzi enormi, l'equilibrio psichico di un artista è così delicato che ogni distrazione, ogni interferenza della cruda realtà esterna possono distruggerlo in un attimo: per fare arte bisogna voltare le spalle alla vita. [...] Per Edgar la relazione tra arte e salute mentale era tanto precisa quanto delicata: se la prima veniva disturbata, la seconda ne avrebbe risentito, finendo per andare in pezzi. »





Patrick McGrath (Londra,1950) è cresciuto in Inghilterra e vive tra Londra e New York. 
Tra le sue opere una raccolta di racconti, Acqua e sangue (1988), e vari romanzi, i primi dei quali Grottesco (1989), Spider (1990), Il Morbo di Haggard (1993), e Follia (1996).

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