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giovedì 22 novembre 2018

Recensione "La voce dei morti" - Simon Beckett

Titolo: La voce dei morti 
Autore: Simon Beckett                     
Editore: Bompiani                                                     
Genere: Giallo                                              
Pagine: 250
Prezzo: € 19,90 




Uno. Due. Otto. I numeri della dissoluzione. E' in base a questa proporzione che tutti gli organismi - piccoli e grandi - si disgregano. Nell'aria, nell'acqua, nella terra. 

Una mano in decomposizione viene trovata nel bel mezzo di un bosco. Da questa mano partiranno una serie di indagini che si collegheranno a crimini passati, i quali coinvolgeranno tutti nel presente. Tutto si mescola fino alla tremenda verità. David Hunter sarà uno  dei protagonisti di questa vicenda, uno dei tanti che dovrà essere in grado di andare oltre se stesso per giungere alla conclusione nel migliore dei modi. Il coraggio sarà l'arma principale e la fiducia il loro peggior nemico.
Come già avrete intuito nelle recensioni precedenti questo è uno dei miei autori preferiti, capace di farmi innamorare di lui in tutti i suoi libri. Dal primo libro che ho letto, ovvero La chimica dell morte, scoperto per caso, non ho potuto fare a meno di prendere anche gli altri suoi libri. E' una lettura vivace e per niente monotona, carica di ansia nei punti giusti, i colpi di scena non mancano mai. Sono molto soddisfatta della lettura e la consiglio a tutti perché in questo libro l'autore è stato un po' meno dettagliato, soprattutto, nella descrizione dei punti che trattano la decomposizione, quindi può essere letto veramente da tutti. La scrittura è fluida e semplice. Un libro ottimo. Se non conoscete l'autore e siete amanti dei gialli/thriller vi consiglio di dargli una possibilità. Questo libro è stato pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Bompiani tradotto da Andrea Silvestri, rappresenta il quanto libro della serie dedicata all'antropologo forense David Hunter. Titolo originale: The calling of the grave. 



Dal vivo, la rientranza della fronte appariva ancora più sinistra, come se fosse riuscito inesplicabilmente sopravvissuto ad un colpo d martello. Sotto di essa, la pelle del viso rivelava le asperità del tessuto cicatriziale, mentre un'escoriazione giallastra e crostosa lungo una guancia suggeriva che lo sfregio fosse recente, almeno in parte. La bocca era atteggiata al solito sorriso obliquo - sembrava che non l'abbandonasse mai. Era come se Monk si rendesse conto della ripugnanza che ispirava, e la schernisse.


 Il seppellimento di un corpo lascia sempre delle tracce. Prima la terra viene rimossa per scavare la fossa e poi è utilizzata per riempirla - e ciò genera un lieve ma evidente rialzo della superficie. Successivamente, allorché inizia il lento processo di decomposizione, la carne e muscoli rilasciano sostanze che si spandono nel terreno, e la modesta asperità inizia ad appiattirsi. 


Simon Beckett                                                                          
Beckett ha un passato da percussionista in un gruppo rock oltre ad essere un grande autore. Ha scritto 5 romanzi che fanno parte della serie di David Hunter: La chimica della morte (2006), Scritto nelle ossa (2007), I sussurri della morte (2009), La voce dei morti (2011) e Acque morte (2017). Ed altri romanzi tra cui la sua ultima pubblicazione: Dove c'è fumo (2018). 

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