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venerdì 16 novembre 2018

Recensione "La verità sul caso Harry Quebert" - Joel Dicker

Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Autore: Joel Dicker 
Editore: Bompiani 
Genere: Thriller 
Prezzo: 9,90 (cartaceo)
Pagine: 770




Dopo l'amore, c'è solo il sale delle lacrime. 

New York, la città america più ambita da chi pensa di avere talento. Per scrittori, attori, modelle ecc. rappresenta il luogo ideale per muovere i primi passi. E così, sulle orme di questo sogno, troviamo Marcus, un giovane scrittore che ha raggiunto la sua fetta di fama grazie alla pubblicazione di un libro. Questa fama, però, se da un lato arricchisce il suo orgoglio dall'altra impoverisce la sua vita, sottomette Marcus. Dopo il suo successo la gente pretende ancora di più, ma lo scrittore non sembra essere in grado di soddisfare le aspettative del suo pubblico e, soprattutto, del suo editore, non riesce a scrivere nulla e le pagine continuano ad essere bianche. Ma lui è obbligato a scrivere ancora un romanzo di successo, ancora meglio del primo. Decide di andare a Goose Cove vicino a piccolo paese di Aurora a  trovare il suo vecchio professore, un grandissimo scrittore ma anche il suo migliore amico: Harry, colui che ha permesso a Marcus di realizzare i suoi sogni e di volare in alto. Ma ha ancora bisogno di lui e delle sue direttive, ha bisogno ancora del suo amico, di qualcuno che gli stia vicino in un momento così delicato. Ma a questa piccola tragedia personale di Marcus si aggiunge un problema più grande: il cadavere di una ragazzina viene trovato sepolto nel giardino di Harry. Il cadavere viene collegato ad un caso avvenuto oltre trentanni prima, la vittima risulta essere Nola Kallergan, una ragazzina scomparsa e mai ritrovata fino a quel momento. Harry verrà accusato di omicidio. Il ritrovamento smuoverà tutti i secreti che il piccolo paese ha nascosto per tutti questi anni fino alla dura verità. Ma chi è realmente Harry? Chi è l'assassino? Riuscirà Marcus a scrivere il romanzo tanto agognato da tutti? 
Ne avevo sentito parlare tantissimo di questo libro, a volte bene a volte male, ma ero talmente curiosa che alla fine l'ho acquistato. Un meraviglioso acquisto oserei dire. Ho trovato molto bella e originale l'impostazione del romanzo. Nonostante il mattone che risulta essere esteticamente l'ho divorato il 3 giorni grazie alla scrittura molto scorrevole e alla curiosità che ogni pagina suscitava in me, non riuscivo a smettere. Ho fatto bene ad acquistarlo, ho scoperto un grande autore. Pian piano recupererò tutti i suoi libri anche se costano davvero molto, ma sono sicura che saranno soldi spesi bene. Sono molto soddisfatta dalla lettura e vi consiglio la lettura, non lasciatevi intimorire dalla dimensione e dal numero di pagine, è un libro che si legge da solo. Per di più non è nemmeno molto costoso quindi accessibile a tutti coloro che voglio scoprire un nuovo scrittore e magari innamorarsene come me. Una delle cose che mi è piaciuta di più in questo libro è l'amicizia profonda tra Macus e Harry, un'amicizia che perdura negli anni e che va oltre i pregiudizi e le chiacchiere. Harry rappresenta per Marcus un pilastro fondamentale per la sua esistenza, a lui deve tutto anche una parte del suo successo e della sua fama. In tutte le storie, l'amicizia, è qualcosa di indispensabile. Per finire, ingrazio tutti coloro che mi hanno fatto conoscere questo libro. 


"Harry, se dovessi salvare solo una delle tue lezioni, quale sceglieresti?" 
"Rigiro a te la domanda." 
" Io salverei L'importanza di saper cadere." 
" Mi trovi pianamente d'accordo. La vita è una lunga caduta, Marcus. La cosa più importante è saper cadere." 


Si era preoccupata a lungo per la figlia: avrebbe potuto finire in sposa a un camionista di passaggio. Peggio: a un socialista. Peggio ancora: a un negro! Tamara inorridì a quel pensiero: la sua Jenny e un lurido negro" A un tratto si sentì prendere dall'angoscia: molti grandi scrittori erano ebrei. E se Quebert fosse stato un ebreo? Che orrore! Forse era addirittura un ebreo socialista! Si rammaricò che gli ebrei avessero la pelle bianca, perché così erano indistinguibili. I negri, almeno, avevano l'onesta di essere neri, così li potevi identificare chiaramente. 



Adora l'amore, Marcus. Fanne la tua conquista più bella, la tua sola ambizione. Dopo gli uomini, ci saranno altri uomini. Dopo i libri, ci sono altri libri. Dopo la gloria, ci sono altre glorie. Dopo il denaro, c'è ancora il denaro. Ma dopo l'amore, Marcus... Dopo l'amore c'è solo il sale delle lacrime.

Joël Dicker 
Nato il 16 giugno 1985 a Ginevra. Ha frequentato il Collège Madame de Stael. All'età di 19 anni, ha preso lezioni di recitazione e al Drama School in Cours Florent di Parigi. Torna a Ginevra per studiare legge e si laurea nel 2010. Il suo primo romanzo è intitolato Gli ultimi giorno dei nostri padri con il quale nel 2010 vince il concorso del Prix Genevois des Escrivains. In italia sarà, poi, pubblicato nel 2015. Nel 2012 viene pubblicato La verità sul caso Harry Quebert, premiato con il Grand Prix du roman de l'Académie française. Nel 2016 viene pubblicato in Italia un altro sul romanzo Il libro dei Baltimore, spin-off de La verità del caso Harry Quebert. Nel 2018 pubblica un nuovo romanzo, La scomparsa di Stephanie Mailer

1 commento:

  1. I libri di Joël Dicker si leggono velocemente perché sono vuoti di contenuti, potrebbero essere felicemente testi per fumetti o poco più di questo. Troppo di tutto, troppa superficialità, troppi colpi di scena, e davvero troppe pagine per raccontare poco più del niente.

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