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lunedì 16 luglio 2018

Recensione "Sincronia Colpevole" - Giada Strapparava

Buongiorno! Era da parecchio tempo che non pubblicavamo una recensione ma, per via degli esami di maturità, il tempo era veramente ridotto. Possiamo quindi dare inizio alle nostre vacanze e non c'è modo migliore di farlo con questa splendida lettura in collaborazione con l'autrice, Giada Strapparava. Scrittrice anche di "L'egoismo del respiro",di cui potete trovare la recensione sul blog. 



Titolo: Sincronia colpavole
Autore: Giada Strapparava
Editore: SensoInverso Edizioni 
Genere: Thriller
Prezzo: 13,00  
Pagine: 117




A volte non basta sopravvivere, bensì bisogna vivere. Un mondo divide queste due parole opposte, anche se composte dallo stesso concetto. 

Daniel e Connor. Due anime più simili di quanto sembri che condividono le stesse emozioni. Due anime che devono affrontare la dura realtà e che si devono portare nel cuore ferite straboccanti di dolore. Un dolore quotidiano che lacera nel profondo lo spirito e li disarma. Daniel, un uomo adulto che ha perso tutto, soprattutto la voglia di essere felice e di vivere. Connor, un bambino di dieci anni che deve sconfiggere un mostro, non quello che si nasconde sotto il letto, ma fatto in carne ed ossa. Riusciranno i due protagonisti a vivere e non a sopravvivere? 
Come già avevo scritto nella recensione di "L'egoismo del respiro" ero rimasta sconvolta dalle grandi capacità narrative dell'autrice e con questo suo nuovo romanzo ne ho avuto la conferma. La scrittura è fluente, semplice e molto scorrevole. E' un libro che si legge senza fermarsi, pagina dopo pagina nonostante la storia sia spietata nei confronti del lettore. Un miscuglio di forti emozioni che rendono ancora più vividi i fatti. Nelle parti in cui Daniel racconta la perdita della moglie adorata ho addirittura pianto, la maestria dell'autrice mi ha fatto provare lo stesso dolore del protagonista, quel dolore che, sfortunatamente, ho vissuto anche io. Daniel ha rinunciato alla sua vita perché non si sentiva degno di viverla dopo ciò che gli era capitato, ha voluto punirsi per qualcosa di cui non aveva assolutamente colpa. Ha incolpato se stesso senza motivo. Si è assunto la colpa per non attribuirla alla natura matrigna.
Successivamente, andando avanti con la lettura, mi sono ritrovata in un punto critico, ero distrutta, non potevo credere a quello che Connor era costretto ad affrontare da solo. Purtroppo sono tragedie che si verificano troppo spesso, una madre assente e un bambino che ne paga le conseguenze. Quelle conseguenze che ti segnano tutta la vita, quelle che si pagano con la vita. Un bambino va tenuto al sicuro, stretto al petto, va aiutato a sconfiggere l'uomo nero e il mostro che si nasconde nel buio. Connor, al contrario, è abbandonato a se stesso e deve combattere da solo quell'uomo nero che è diventato troppo reale e parte della sua tragica quotidianità. Sono rimasta molto soddisfatta dalla lettura nonostante la scarica di dolore che ho provato. Ero davvero molto felice di collaborare nuovamente con l'autrice Giada Strapparava che malgrado la giovane età ha dimostrato un grande talento, per questo la ringrazio davvero tanto sperando in future collaborazioni. 

"Lui iniziò a vivere per strada perché aveva perso tutto. Era un uomo moralmente morto che aveva perso la voglia di sperare e di comprendere, non voleva nemmeno provarci, ma poi gli anni passarono e il dolore lacerante e inconsolabile si trasformò gradualmente in uno dei ricordi più belli, ma più amari, della sua vita."   

"L'ultima cosa che Daniel ricordava, era l'asfalto macchiato di sangue e il caldo che gli stava inondando il corpo. Come se il suo cuore fosse esploso perché incapace di contenere un dolore così pressante. Quel giorno divenne un uomo solo, si assunse le colpe di perdite di cui lui non aveva responsabilità. Quell'avvenimento cambiò un uomo che aveva avuto solamente l'umile forza di ricominciare. Sarebbe stato troppo facile suicidarsi, non gli avrebbe cambiato nulla. Aveva perso tutto, ogni cosa. Le persone che amava di più al mondo lo stavano aspettando in un'altra vita e lui non vedeva l'ora di ricongiungersi a loro, ma doveva aspettare. Doveva pagare il prezzo per non essere stato in grado di proteggerle, quindi fece della sua quotidianità l'unico modo per condannarsi. E ci riuscì, continuando ad amare la sua famiglia con la stessa potenza di un uragano."

"Se avesse adottato la morte come espiazione, avrebbe solo avuto bisogno di una manciata di grammi di coraggio e autolesionismo misto  a folle pazzia, dopodiché il nulla si sarebbe impadronito di lui come dei suoi rimorsi. Lui invece sapeva che vivere con le sue colpe era la giusta pena da scontare per ciò che credeva di aver commesso. A volte ci mettiamo al muro, condannandoci a un pentimento eterni per mali che non abbiamo nemmeno causato. Forse, questo, Daniel lo sapeva, ma spesso è più comodo prendersela con se stessi piuttosto che con la cruda e spietata cacciatrice assassina: la vita."


Giada Strapparava 
Nasce nel 1994 in provincia di Verona. E' una grande appassionata di criminologia, mentalismo, medicina legale e neuropatia. Profondamente amante della scrittura e della letteratura, attualmente impegnata nel corso di Psicologia Criminale di Primo Livello per poi proseguire con La Psicologia del disegno infantile. Sempre con SensoInverso Edizioni pubblica la nuova edizione di L'egoismo del respiro, il suo romanzo d'esordio, scritto nel 2012 e pubblicato nel dicembre 2016 e dopo tre mesi dalla pubblicazione si conquista il secondo posto al concorso letterario IO SCRIVO indetto dalla Il Giallista. Sincronia Colpevole è il suo secondo romanzo. 



Come sempre speriamo che la recensione possa esservi utile per ispirarvi a nuove letture, fateci sapere nei commenti. 

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