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sabato 14 luglio 2018

Recensione "Drop of blood: War of faith (volume 2)" - Deborah P. Cumberbatch

Buongiorno a tutti! Eccoci con una nuova recensione frutto di una collaborazione con la gentilissima autrice Deborah P. Cumberbatch. Questo è il secondo volume della trilogia. Abbiamo già avuto l'opportunità di leggere il primo volume, Drop of Blood, e di recensirlo.
Ora non ci rimane che sopportare la nostra curiosità fino all'uscita del terzo. Ce la faremo? NO, ovviamente. 


Titolo: Drop of blood: War of faith
Autore: Deborah P. cUM
Editore: Self publishing
Genere: Urban fantasy/ paranormal romance
Data di pubblicazione: 22 aprile 2018
Prezzo: 15.60 (cartaceo), 2.99 (digitale)

Pagine: 626



Io ero la natura.  
Hamok è scomparso, dopo essere risorto di lui non c'è più traccia. Starà aspettando la prossima mossa? Paige è alle prese con i suoi poteri, sta imparando a controllarli anche se ciò è molto difficile. Nathan è sempre al suo fianco pronto a proteggerla, a sostenerla e ad aiutarla. L'amore è davvero forte. Paige ha paura, tanta paura, soprattutto di perdere le persone che ama, di fallire, di deludere. Sarà in grado di affrontare tutto ciò? E di distinguere la realtà dalla menzogna? 

Questo secondo volume l'ho apprezzato molto di più soprattutto perché la protagonista, Paige, ha accettato il suo destino e i suoi poteri. Dopo una lunga lotta contro se stessa ha iniziato ha tollerare, finalmente, ciò che è. Penso sia stato un passaggio molto importante per dare un tono diverso alla storia. Ora Paige si può concentrare unicamente nella lotta contro Hamok senza perdere di vista le priorità. Ormai è una ragazza matura e non più la ragazzina sboccata di un tempo, ha imparato ha gestire se stessa. Il suo percorso di crescita le ha permesso di affrontare con grande coraggio tutto ciò che le è accaduto. Tutta questa tenacia viene rafforzata dall'incredibile rapporto con Nathan. Si amano e si fanno coraggio. Lottano insieme senza arrendesi. Vivono. La fine del romanzo ancora una volta non mi ha delusa. Il capitolo finale è veramente incredibile. Anche questa volta sono soddisfatta della lettura e non vedo l'ora di leggere il seguito. 
La narrazione è sempre molto scorrevole e piacevole, ci fa capire la bravura della scrittrice che è migliorata rispetto al primo volume. Sono molto orgogliosa dei sui passi in avanti e per questo ho delle grandi aspettative per il terzo e ultimo volume, che spero di poter leggere in una nuova collaborazione. Ringrazio molto l'autrice per questa opportunità e mi scuso per il ritardo.  

"Io ero la natura. Certo, dirlo era abbastanza figo, ma controllarla... Tutt'altro. Avere il potere di scatenare uragani e terremoti solo per un po' di rabbia ed essere un'adolescente con tre lagnose bambine alle calcagna, la rendeva difficile persino per un angelo."     

"I miei genitorivolevano che fossi io a scegliere. Josh voleva che fossi felice, Nathan voleva che fossi al sicuro, eppure io non riuscivo a capire quale fosse la scelta giusta per tenere loro al sicuro. Ma se solo immaginavo la mia vita senza di loro, sentivo il cuore smettere di battere e un senso di nausea mi attanagliava lo stomaco. Non volevo andarmene. Saperli lontano, senza che potessi realmente badare  a loro, quasi mi uccideva. E non potevo permetterlo."  "

"Mi concessi  solo un altro momento, crogiolandomi nei miei pensieri: mia madre mi aveva insegnato che perdersi nella propria paura non portava assolutamente a nulla, solo ad altra disperazione, così avevo imparato che l'unico modo per poterla controllare  era parlarle. Impossibile eliminarla, dopotutto la paura è esse stessa parte della vita, ma potevo concederle del tempo per sfogarla e poi farla sparire: allora, quando sentivo il mio cuore assalito da questa bestia terribile, iniziavo a contare lentamente fino a trenta e poi di nuovo. Un minuto. Quello era l'unico tempo che avrei concesso alla mia paura, poi doveva sparire. E io dovevo reagire." 




Deborah P. Cumberbatch
Pseudonimo di Deborah Luongo, ho vent'anni e sono nata a Napoli. Studio psicologia presso la Federico II, ma il mio sogno è quello di diventare scrittrice da quando avevo otto anni: adoravo (e adoro) il " Signore degli Anelli" e stavo scrivendo la battute del film su un quaderno, quando mio padre mi disse "perché non ne scrivi uno tuo?" e da li è nata questa passione che non ho più lasciato, scrivendo il mio secondo libro sugli zombie. La mia scrittrice preferita è Jennifer Armentrout ed è un modello che mi accompagna ad ogni passo, ma in generale ho un amore incondizionato per l'urban fantasy/paranormal romance, tuttavia leggo anche tantissimi altri generi (credo che non possa esistere una scrittrice che non sia prima di tutto lettrice), arricchendomi con ognuno di loro e che sono confluiti nel primo volume della mia trilogia "Drop of blood", per cui mi ha incoraggiata il mio fidanzato sin dal primo momento,e adesso è in uscita il secondo e grazie ai miei "bambini" (così mi piace chiamarli) ho scoperto che ci sono tante persone che credono in me e che mi sostengono, emozionandomi tantissimo. Sono una ragazza da pigiamo, copertina e un buon libro o una buona serie televisiva/film, ma la scrittura è sempre stata per me terapeutica: poter vivere mille mondi, essere chiunque io volessi, evadere dalla realtà e gestire tutte le situazioni... Credo che non esista cura migliore. 

                                      
                                                               

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