Autrice: Loredana Crupi
Editore: Albatros Il Filo
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 238
Prezzo: 13,00€
"Se solo..." è la narrazione in prima persona del viaggio emozionale dall'infanzia ad oggi delle protagoniste. Alev e Hande a causa di eventi tragici perderanno il loro equilibrio e la fiducia in sé stesse. La loro amicizia e l'amore daranno loro nuovamente il coraggio di sfidare i propri "se solo". Riconquisteranno la felicità perduta e realizzeranno i propri sogni. Storie di donne che si intersecano tra loro toccando temi molto delicati come l'elaborazione del lutto, le pari opportunità e la violenza di genere.
All'inizio della storia si percepisce subito un tono malinconico dovuto alla mancanza di una persona cara alla protagonista. In realtà penso ci siano più protagoniste in questo libro, ma il punto di vista principale è quello di Alev, una giovane donna di origini turche.
Lei è sul punto di sposarsi con il suo grande amore, Kerem, quando, dopo una grave perdita in famiglia, decide di annullare le nozze e inizia a chiudersi sempre più in sé stessa.
L'aspetto più toccante ed evidente è quanto la grande famiglia di Alev sia unita, nei momenti di felicità come nel dolore. Questo loro sostegno reciproco si percepisce dai ricordi che vengono narrati nel corso della storia, ricchi di affetto. L'autrice racconta diverse storie d'amore all'interno della famiglia allargata e le varie difficoltà che ognuno ha dovuto affrontare e superare.
Diverse sono anche le storie di vita a cui assiste Gunes, la sorella di Alev, che si occupa di un centro dedicato alle donne vittime di violenza o fuggite di casa per evitare matrimoni combinati. Il padre di Alev è sicuramente molto protettivo, ma la figlia è libera, nella sua professione di fotografa come nello scegliere il proprio compagno di vita. Altre famiglie sono invece più conservative e opprimenti nei confronti di figlie, mogli, sorelle, nipoti. La violenza di genere è un argomento fin troppo attuale visto la quantità di femminicidi e le vicende divulgate dai media.
Una parte della lettura è dedicata al diario di Gunes dove si raccontano le storie delle ospiti del centro, che anche Alev imparerà a conoscere assieme all'associazione Non sei sola. Proprio per questo motivo non c'è una sola protagonista in questo libro: abbiamo Alev, Gunes, la loro madre e una giovane del centro a cui ci avviciniamo particolarmente. Quest'ultima ci dimostra che la scrittura può essere un mezzo per superare le proprie paure.
"Se solo...", nel titolo, è una frase colma di quei rimpianti che bisogna imparare a cancellare.
Molto belle le illustrazioni a colori contenute nel volume, tra l'altro tutte di mano femminile: Ester Nocera, Maria Stella Madio, Martina Eliseo. Oltre alle immagini, la lettura è arricchita da diverse poesie che si alternano tra i capitoli, dalla penna di Rosà Bianco, Enza Mineo, Laura Vitulli, Francesca Panaro, A.R., Sonia. Complimenti ad artiste e scrittrici per la cooperazione ben amalgamata.
Ci tengo anche a dire che ho trovato bellissima la prefazione di Barbara Alberti per la collana Nuove Voci dell'editore, all'inizio del libro.
La scrittura è scorrevole e piuttosto diversificata, perché contiene lettere, pagine di diario, poesie e altro. Vi consiglio la lettura se cercate un libro che parli di lutto e di violenza di genere, nella cornice di una storia famigliare che si intreccia ad altre.
«Cara Alev, un'antica leggenda narra che esiste un lunghissimo filo rosso che unisce due anime gemelle. Nessun essere vivente è in grado di vederlo, ma questo filo ha dei poteri magici. Nel tempo potrà allungarsi, accorciarsi, aggrovigliarsi ma non potrà mai spezzarsi: qualsiasi evento potrà verificarsi, questo filo rosso sarà indissolubile.»
_Lisa_
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