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martedì 12 settembre 2023

Recensione "Vento maestro" - Ilaria Fulle

Titolo: Vento maestro
Autrice: Ilaria Fulle
Editore: Intrecci edizioni
Genere: racconti, narrativa contemporanea
Pagine: 158
Prezzo: 12,00€




Eventi della vita come raffiche di maestrale che, impetuose e imprevedibili ci sollevano, ci fanno vorticare per poi abbandonarci altrove. A volte si cade in acque placide su cui galleggiare, altre in precipizi senza fondo.
Sette racconti in cui i personaggi intraprendono un inesorabile percorso di ricerca di se stessi, in una catarsi senza tempo né età.


Vento Maestro è una raccolta di sette racconti, con protagonisti e storie che sono molto diversi tra loro, eppure condividono un fil rouge rappresentato dalla voglia di riscatto dopo vissuti negativi.

Osvaldo è un anziano ormai solo, scontroso ed esasperatamente pignolo, che giudica continuamente gli altri condomini e ne segnala i piccoli sgarri. Anche lui, però, ha un segreto, che rappresenta la voglia di trasgressione nonostante l'età avanzata e il desiderio di ricordare il passato che gli è tanto caro. Quando scopre di non aver vissuto una vita poi così perfetta come credeva, avviene un cambiamento e, grazie a un aiuto esterno, troverà la voglia di ricominciare.
Sofia è una giovane mamma, che si divide tra figlio e lavoro con le sue sole forze. Sa cosa significa perdere una persona cara o essere rifiutati, eppure è capace di grande generosità e ce lo dimostrerà. 
Giulia è una vittima di abusi domestici, conosce il ricatto, le botte e l'isolamento. Grazie alla solidarietà di altre persone, oltre che a un po' di coraggio e consapevolezza, cercherà finalmente il suo riscatto, e lo farà anche per altre donne che non hanno avuto la stessa possibilità. 
C'è poi una madre di famiglia nel periodo del lockdown dovuto al Covid19, che si districa tra l'insofferenza che abbiamo tutti sperimentato e il sostegno reciproco tra vicini di casa. 
Santo e Natale, invece, sono due gemelli totalmente diversi, di cui uno vive nell'ombra e nell'invidia dell'altro. Nel loro rapporto la rivalità rischia di diventare astio e sofferenza e di soffocare l'affetto. 
Gli ultimi due racconti sono molto particolari, uno ambientato nel passato e uno nel futuro, e ve li lascio scoprire da soli se leggerete il libro!

Ho apprezzato molto questi racconti. Sono ben scritti e catturano l'attenzione. 
Mi è piaciuta l'idea di ambientarne alcuni in epoche differenti e, per quanto riguarda quelli ambientati nel presente, soprattutto il fatto che raccolgono personaggi vari ma comuni. Ogni protagonista vive qualcosa che potremmo aver vissuto o vivere anche noi, o magari qualcosa che sta vivendo una persona che conosciamo.
Ognuno, inoltre, ci insegna qualcosa.
Osvaldo, ad esempio, insegna che ci si può sempre migliorare, non importa a che età. Sofia insegna che la gentilezza viene sempre ricambiata, anche se in modi inaspettati. Quella di Giulia è una storia fin troppo attuale nella cronaca quotidiana e ci ricorda il bisogno di una rete di sostegno e di maggiore attenzione. Artemisia insegna la forza di volontà e il coraggio di credere in se stessi, ma anche l'ingiustizia di un sistema che favorisce sistematicamente una parte della società a svantaggio di un'altra. 

È una lettura veloce e scorrevole, e capace di far riflettere. 
La forma del racconto, poi, che sto riscoprendo di recente, per me è ottima nei periodi pieni di impegni come la sessione, in cui ci si può concentrare su una breve storia per volta senza perdere il filo. 


«Nel mio prima non c'è stato niente che mi bloccasse a guardare, annusare, ascoltare e la vita è stata piuttosto una fisiologica e morbida scivolata, cieca, anosmica e silenziosa, in cui ho tirato dritto sul mio binario, senza scali e senza fastidiosi passeggeri accanto. Il dopo ha invece il ritmo indiavolato di un ottovolante: ci sono i momenti di euforia in cui mi sembra di essere giovane e divino, seguiti da una spossatezza insostenibile...
»

«...ho trovato un escamotage per sopravvivere: mi fraziono in più parti e secondo la circostanza, divento una delle tante donne che mi abitano. Sono tutte chiuse dentro uno scatolone da cui spuntano fuori come pupazzetti a molla, alternandosi a mo' di soldatini diligenti, ora una, ora l'altra, assicurandosi di non relazionarsi tra loro...»

_Lisa_

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