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venerdì 14 aprile 2023

Recensione "I draghi dell'inganno" - M. Weis, T. Hickman

Titolo: I draghi dell'inganno - DragonLance destinies (vol.1)
Autori: Margaret Weis, Tracy Hickman
Traduttore: Annarita Guarnieri
Editore: Fanucci
Genere: fantasy
Pagine: 416
Prezzo: 20,00€



Destina Rosethorn si ritiene una figlia prediletta del destino. Ma quando suo padre muore nella Guerra delle Lance il suo mondo crolla in mille pezzi. Non solo la ragazza ha perso l’amato padre, ma anche la sua eredità. Tuttavia, grazie all’ingegno e alla determinazione, elabora un piano audace: recuperare il Congegno per Viaggiare nel Tempo, di cui ha letto in uno dei libri del padre, e impedirne la morte. L’ultimo possessore noto del congegno è uno degli Eroi delle Lance, il kender dall’animo ribelle Tasslehoff Burrfoot. Una volta arrivata a Solace, però, Destina mette in moto una serie di eventi capaci di stravolgere la sua storia personale e la sorte del mondo intero...

Il primo nuovo romanzo dell’universo Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman dopo oltre dieci anni, con i personaggi preferiti dai fan delle prime due iconiche trilogie, Le cronache di Dragonlance e Le leggende di Dragonlance, che hanno avvicinato una generazione di lettori al fantasy.


I draghi dell'inganno è il primo volume di una nuova trilogia a quattro mani, frutto di una collaborazione di ormai lunga durata tra i due iconici autori dell'universo Dragonlance, che costituisce anche l'ambientazione del noto gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Non preoccupatevi, è tranquillamente leggibile anche senza conoscere le serie di romanzi precedenti. Io non avevo mai letto nulla di Dragonlance prima di questo volume, ma una volta terminato mi è venuta voglia di recuperare anche gli altri! 

L'ambientazione è Krynn, un mondo fantastico con una serie di divinità, del bene, del male e neutrali, da cui gli umani credono di essere stati abbandonati dopo la distruzione causata da un evento noto come Cataclisma. Krynn non è abitato solo dagli umani, ma anche da elfi, nani, draghi, kender, centauri, goblin e altre creature. 
La protagonista è Destina, una giovane donna di nobili origini che, dopo la morte dell'amato padre in battaglia, perde tutto ciò che gli rimaneva di più caro e intraprende un rischioso viaggio con lo scopo di recuperare un macchinario magico che gli permetterebbe di tornare indietro nel tempo e salvare il padre. 

La scrittura è chiara e coinvolgente, e man mano spiega bene il funzionamento del mondo immaginario dove avvengono le vicende. Le descrizioni sono ricche e dettagliate, ma senza annoiare. 
Ci sono alcune dinamiche che ho trovato interessanti, ad esempio la concezione del ruolo femminile, che viene in parte accettato e in parte sdoganato da Destina. Essendo figlia di un cavaliere viene cresciuta con una buona istruzione e anche allenata al combattimento, in assenza di figli maschi, tuttavia non può diventare cavaliere. Il padre le affida così il castello Rosethorn, che lei sa amministrare con responsabilità e abilità, almeno finché il più vicino erede maschio della famiglia non reclama il diritto a tale eredità. 
Nonostante queste sventure, Destina è una giovane dal carattere deciso e fiero e non si lascia abbattere, credendo nella propria missione. 
Non è decisamente un'eroina, agisce per uno scopo personale ma segue dei forti principi.
Un elemento che ho apprezzato è la diversità tra i genitori della protagonista: il padre, un cavaliere e signore di un castello, la madre, guerriera di una tribù e dispensatrice di presagi. Destina è decisamente più legata ai valori del padre e si vergogna della natura più selvaggia della madre, che non riesce a comprendere, ma in un momento di difficoltà le due si troveranno a collaborare per il bene del popolo e Destina scoprirà il coraggio e la saggezza della madre.  

Il libro è suddiviso in tre parti principali, che corrispondono ad altrettante fasi della ricerca e delle avventure della protagonista. È una storia molto elaborata, così come il wordbuilding, con più vicende e personaggi che si intrecciano. 
Mi piace come si muovono le varie parti nel corso del romanzo e mi sono piaciuti in particolar modo i personaggi incontrati da Destina lungo il percorso, come il buon drago chiacchierone Saber, l'intuitivo nano Wolfstone o l'atipico kender Tasslehoff. 
Non è però una compagnia tradizionale, non sono uniti da uno scopo comune ma dal destino, che li ha fatti capitare lì solo temporaneamente e quasi per accidente, sotto la spinta di una forza caotica con una volontà propria.
Il finale lascia in sospeso e con la voglia di conoscere il seguito. 
Per chi conosce già Dragonlance e per chi non lo conosce ma è amante dell'epic fantasy, non fatevelo sfuggire!

«Vinas Solamnus scrive nella Misura che il tempo è come un fiume possente e noi non siamo altro che foglie che galleggiano sulla sua superficie finché non sprofondano e veniamo dimenticati. Se in una battaglia muoiono seicento persone e io ne riporto in vita una soltanto, questo non cambierà l'esito della battaglia. Il fiume continuerà a scorrere.»


_Lisa_

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