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mercoledì 11 gennaio 2023

Recensione "Il profumo di Margherita" - Francesca Canosa

Titolo: Il profumo di Margherita
Autore: Francesca Canosa
Genere: narrativa, romanzo rosa
Pagine: 245
Prezzo: 11,89€
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La passione di Modigliani, la dolcezza di Hayez, la sensualità delle donne di Klimt, l’inspiegabile e misteriosa attrazione di Amore e Psiche del Canova, sono solo alcune delle opere che fanno da sfondo alla storia di Margherita e Gioele. Due giovani che vivono una fugace, ma al tempo stesso travolgente passione che sconvolge le loro esistenze e ne scardina le certezze.
Margherita, sempre ligia ai doveri, timida, con l’eritema pudico che le colora il viso tutte le volte che le sue emozioni impennano, appassionata di arte e libri, non sarà più la stessa dopo l’incontro con l’amore. Un evento inatteso costringe i protagonisti ad allontanarsi. Durante la separazione la ragazza capisce quanto sia stato unico e speciale ciò che ha vissuto, prova a recuperare l’amore della sua vita, ma le cose non vanno bene. 
Dopo la cocente delusione e un periodo di estrema sofferenza riesce a voltare pagina, si laurea e comincia a lavorare in una piccola casa editrice. È serena, conosce un altro uomo, eppure ad un tratto qualcosa si rompe in lei. Nonostante le avversità, una forza che non credeva di possedere esplode in lei e la costringe a prendere in mano le redini della sua vita e lottare per riconquistare Gioele. Il cammino è complicato, ormai è passato diverso tempo e sono accadute molte cose che rischiano di far saltare anche il legame strettissimo con la sua famiglia. Eppure la protagonista non si arrende, troppe volte ha messo in secondo piano se stessa per il benessere altrui. 
Decide di rischiare, di buttarsi nel mare profondo senza avere la certezza di rimanere a galla. Senza avere la certezza che lui ci sia ancora. Questo viaggio, ormai lo sa bene, va intrapreso, ha un debito con se stessa e stavolta non può tirarsi indietro.


Margherita studia lettere, in particolare storia dell'arte, è una ragazza seria, controllata, riservata e premurosa con la sua famiglia, che da poco ha vissuto un lutto importante. 
Quando accompagna la sorella minore Greta a Milano, dove si trasferirà per l'università, ha modo di incontrare i suoi futuri coinquilini. Con Gioele sembra esserci un legame prima ancora di incontrarsi, qualcosa di irrazionale e viscerale. Non si conoscono ma tra loro c'è una complicità silenziosa che non ha bisogno di parole, che inizia e finisce nel buio e nel segreto della notte. 
Per la prima volta, Margherita si lascia andare pienamente, facendo prevalere l'istinto sulla testa. Ci sono però ostacoli che nessuno dei due può ignorare e le loro strade non paiono destinate a unirsi. 
"Esistono persone che conosci da sempre, non importa il tempo trascorso insieme, ma il segno indelebile che lasciano sulla tua anima", pensò, mentre guardava il viso sfocato che si rifletteva sul finestrino dell'autobus.

La protagonista è una giovane donna timida e altruista, pronta a dedicarsi alle persone a cui vuole bene, ma poco disposta a lasciarsi aiutare dagli altri quando è lei a soffrire. Sente molto la responsabilità in quanto sorella maggiore, nonostante Greta sia più che in grado di cavarsela, e le sta a cuore il dovere di badare alla madre nei momenti di fragilità. Questo a volte la fa sentire sola. Nonostante le difficoltà e le diversità di carattere, però, sono una famiglia unita e si vogliono moltissimo bene e questo si vede da alcune semplici ma dolci scene domestiche. 

"Chiedi aiuto ogni tanto, dai la possibilità a chi ti vuole bene di starti vicino"

Nel corso della storia sono citate diverse opere d'arte e artisti, dall'ambito della pittura, della scultura, della fotografia. Sono ricordi dei suoi studi o di opere viste, suscitati da spunti di vissuto quotidiano, da un momento, una persona o una sensazione. A volte si rispecchia nelle emozioni che il dipinto le provoca, altre utilizza questa sua passione come rifugio per stare meglio nei momenti difficili. Piero della Francesca le dà armonia, Hayez la sensualità, e ancora Chagall, Magritte, Modigliani, Canova con la celebre sua amore e psiche... 


Ho apprezzato molto la presenza, a un certo punto della lettura, del punto di vista anche di Gioele, che ha risolto alcuni dubbi che mi aveva lasciato inizialmente il personaggio e colmato i vuoti. E ho trovato interessante conoscere meglio Greta, la sorella minore della protagonista, nonché sua migliore amica. L'ho trovata realistica, una ragazza determinata e indipendente ma legata alle radici, con un lato manipolatore forse un po' egoistico ma pronta a spronare Margherita quando le serve una spinta. 
Nella lettura ci sono delle riflessioni importanti: la paura di essere pienamente se stessi per non rischiare il giudizio altrui, al punto da mentire alle persone più care e soffocare i propri sentimenti, la possibilità che il tempo non sempre riesca a curare le ferite, a volte dobbiamo curarle noi stessi, agendo. 
Bellissima l'idea di legare l'andamento delle emozioni e della vita della protagonista all'arte, che è un ambito che personalmente mi interessa e affascina. 
Un libro davvero ben scritto. Lo consiglio, è una lettura super piacevole, con personaggi ben caratterizzati e una storia che sul finale diventa commovente.









_Lisa_

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