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giovedì 12 maggio 2022

Recensione "Delirio - Brividi al nero di Luna" - Silvia Alonso

Titolo: Delirio - Brividi al nero di Luna 
Autore: Silvia Alonso
Editore: Brè Edizioni 
Genere: Racconti horror
Pagine: 138
Prezzo: € 10,00




“… Del resto c’è qualcuno tra di noi che crede ancora nelle streghe?”
Dietro alle lusinghe di un fotografo dal taglio rarefatto e mistico si nasconde un serial killer che rinviene nell’Undicesima Musa, la Moda, la profanazione religiosa della nova era. Nei giochi del Casinò si rinviene una misteriosa applicazione delle antiche teorie pitagoriche e cabalistiche, utilizzate allo scopo di delinquere. La medianità e la telepatia, le nuove tecniche per parassitare i sogni, ma il sangue scorrerà a lavare le colpe. Un maniaco misogino trasforma la propria automobile in alcova del piacere, tra sesso, adrenalina, alchimia e allucinazione. Ma l’ultima corsa si trasformerà in vendetta. Una zingara di strada legge nei fondi del caffè la propria condanna: sarà proprio il grande amore a toglierle il soffio vitale. La leggenda delle streghe nere di Triora si mischia a quella delle dirimpettaie streghe bianche del borgo di Ellera, tra tradizione celtica e magia orientale che si fondono in terra ligure, amori, tradimenti e una strana maledizione. La storica leggenda di Vlad il vampiro viene rivisitata alla luce delle conoscenze di filosofia orientale, dove il simbolo del Gral, unitamente a quello del drago, rimandano ai codici segreti di un sapere alchemico ed esoterico. Nella Cattedrale gotica di Saint Daniel, alla vigilia del Natale, i misteriosi gargoyle, creati per esorcizzare i demoni, divengono protagonisti di un incubo a occhi aperti. Un’anziana donna ricorda i propri incubi legati alle atrocità di Auschwitz, che riaffiorano alla memoria come zombie della psiche soggettiva e collettiva. La vendetta contro i suoi carnefici si farà strada con uguale prepotenza, rendendola protagonista di una rivincita alla Tarantino. I misteri esoterici racchiusi nel capolavoro della Gioconda, e un inconfessabile amore segreto che viaggia nel tempo, sono il movente del famoso furto al museo del Louvre. Nella poesia di Baudelaire Le dormienti, messa all’indice e stornata da I Fiori del Male per il contenuto osceno ed esplicitamente omosessuale, si nasconde la radice di una strana dannazione che passerà in un misterioso quadro. La leggenda del Golem di Praga riaffiora con prepotenza negli anni in cui il capolavoro di Mary Shelley, Frankenstein, spopola nella letteratura gotica assieme al nuovo mito degli zombie. Qualcuno ne svelerà l’arcano evidenziando la differenza tra scienza e fede. 



Oggi voglio parlarvi di una lettura davvero insolita che per me è stata una grande novità. Una lettura che non rientra nella mia confort zone, ma che si è rivelata davvero molto interessante. 

“Delirio - Brividi al nero di Luna” è una raccolta di undici racconti horror che spaziano anche dal noir, al mistery e al thriller e sono ricchi di sfumature gotiche ed esoteriche. Racconti di fantasia che fanno rabbrividire chi legge, racconti di deliri, follie e pazzie, di vendette, omicidi, scie di sangue, perversioni, serial killer, maledizioni e creature inquietanti, come zombie, gargoyle e streghe. Racconti che suscitano nel lettore immagini crude, violente e macabre e creano una costante atmosfera di tensione, ansia, paura e orrore ma, al tempo stesso, anche di curiosità. Racconti spaventosi e torbidi. Racconti che mettono a nudo il male che fin dal passato è ancorato all’uomo tra leggende, miti, dicerie e i demoni interiori. In un clima cupo, surreale e mistico e con una luna come occhio supremo che tutto vede, il lettore si trova a dover affrontare un particolare viaggio tra spiritualità e influenze oniriche. 

“Delirio – brividi al nero di luna” è un insieme di personaggi inquietanti come, per esempio, il fotografo che risulta essere un serial killer con lo scopo di ridare all’arte la sua bellezza pura e originale eliminando la volgarità ed evitando che venga svalutata dal consumismo. Un uomo viscido che trasforma la sua auto in una tana di perversioni tra sesso e allucinazioni. Una lotta tra streghe, tra maledizioni e leggende, ma anche una donna che, suo malgrado, rivive il terrore dei campi di concentramento e cerca di esorcizzare i suoi demoni. E tanti altri ancora. 

In particolar modo, le protagoniste principali di tutti i racconti risultano essere le donne, che l’autrice mette in primo piano. Donne che dalla paura e dall’orrore sono riuscite a trarne conoscenza, esorcizzando i loro demoni e i loro timori fino a raggiungere una nuova consapevolezza e, anche, spiritualità. Donne che si abbandonano alla passione, altre che si oppongono e si ribellano ad una realtà ormai priva di umanità, in cui qualche folle crede ancora nella bontà dell’uomo. Una realtà in cui è ben evidente quanto il filo sottile che divide bene e male si sia ormai assottigliato. 
In generale posso dire che tutti i personaggi sono ben descritti e presentati, ben coinvolti ognuno nel suo racconto. Personaggi che possono essere sia umani che creature create contro natura. Personaggi che riescono a catturare il lettore nella loro ragnatela per poi tessere intorno ad esso un racconto agghiacciante. 

Silvia Alonso con questi racconti ci parla di svariate tematiche, come la cabala, l’arte della medianità, la telepatia, l'arte, la reincarnazione, omicidi, sogni e speranze infrante, le perversioni subdole, la sete di vendetta, le tradizioni, la magia, le maledizioni, l’esoterismo, l’alchimia, i demoni che infestano l’animo umano ma anche l’amore e l’odio. Un vero e proprio viaggio nella psiche umana e nelle tradizioni/leggende che dal passato sono giunte a noi con la loro parte di mistero e verità. 

Ho apprezzato davvero tanto lo spazio che l’autrice dedica ad autori importanti come Edgar Allan Poe, Mary Shelley e Baudelaire, citandone addirittura le opere e ispirandosi ad esse. Come il racconto di Berenice attraverso il quale ci parla della medianità e dell’amore che perdura anche dopo la morte. O l’opera di Frankenstein, utilizzata per delineare il confine tra scienza e religione. E ancora, la poesia di Baudelaire, Le dormienti, un poeta maledetto che con i suoi canti saffici e inni oscuri ha superato il divieto divino.

Le ambientazioni sono varie, i racconti non si svolgono tutti in un solo luogo. Mi è piaciuto molto il racconto ambientato a Montmartre, una collina nella zona nord di Parigi che ho personalmente visitato e che, tra l’altro, rappresentava il centro della vita dei bohémien durante la Belle Époque. In ogni racconto l’autrice si prende tutto il tempo per raccontarci nei dettagli l’ambiente che circonda i personaggi in modo tale da farci coinvolgere maggiormente da quell’aura cupa, surreale e misteriosa che aleggia in tutti i racconti. Un’ambientazione principalmente gotica, mistica ed esoterica. 

La narrazione così come lo stile di scrittura è molto scorrevole, raffinato ed elegante, capace di catturare il lettore in ogni racconto, facendolo sentire il vero protagonista. Una narrazione in cui possiamo notare la bravura dell’autrice nel mescolare generi e tematiche diverse, ma sempre mantenendo come filo conduttore il delirio e leggende storiche e antiche. Una scrittura impeccabile che dà la possibilità a tutti, anche a chi non è molto ferrato sul genere, di apprezzare e comprendere il vero significato e di immedesimarsi in ciascun racconto. Una narrazione che riesce a suscitare forti amozioni, infatti, il lettore proverà costantemente inquietudine e i brividi a fior di pelle. 
Una lettura che consiglio a tutti, soprattutto agli amanti dell’horror. Da leggere assolutamente nel periodo di Halloween così da cogliere al meglio le atmosfere spaventose.

<lo sono l'Anti-Natale. Sono il terrore, il furore della notte che uccide, l'estremismo senza ragione, l'ateismo privo di compassione, l'oblio del compatimento, la follia più spietata, l'atrocità più accanita, la strage di tutti gli innocenti, l'assoluta negazione della vita. >

Erano terminati i tempi dei grandi ideali. Dopo la restaurazione, tutto era ritornato a immergersi in un'apatica accettazione dello status quo, nessuno parlava più di rivoluzione, i diritti e i proclami delle libertà erano cose ormai acquisite, nessuno si batteva più per l'ideale di Patria.
Meglio due monete estorte con l'inganno che un eroico sacrificio per realizzare un sogno che ben presto si sarebbe rivelato tiranno. Il sangue versato per il tricolore era cosa del passato, l'inizio del secolo ventesimo aveva invece segnato il discrimine individuale, un narcisismo comune che era iniziato ad affiorare sulla scia del mito della velocità, del progresso industriale.

Stia tranquillo: non è il quadro, a essere dannato. Ma coloro che vivono nella paura delle proprie emozioni. Non so se la mia anima riuscirà mai a guadagnarsi la luce, ma una cosa adesso è certa: ho tolto l'ombra che aleggiava sulle Dormienti, la maldicenza non le colpirà più, e finalmente dopo tutti questi anni, almeno loro, ritroveranno la pace.


Silvia Alonso
Avvocato milanese, all’arrivo del primo figlio abbandona la carriera forense per dedicarsi alla scrittura e conseguire una seconda laurea in lettere. Esordisce già molto giovane con le sue poesie, una delle quali, “Inverno africano”, viene premiata da Alda Merini al Castello di Belgioioso (PV) per il concorso “Poesia dorsale”. Nel 2006 pubblica con Altrimedia Editore la favola poetica “Il morso del serpente”, dalla quale trae uno spettacolo danzato (presentato dell’amico scrittore Andrea G. Pinketts e dall’attore Roberto Brivio- I gufi-).
Seguono il romanzo chicklit “I Love Mammy in Montecarlo - come sopravvivere a una vita glitter” (Genesis Publishing, dicembre 2019), il giallo esoterico “L’angelo veste sado” (Brè Edizioni- già finalista per gli inediti al Premio Nabokov 2020), e la raccolta di racconti thriller premiati “Delirio, brividi al nero di luna” (Brè Edizioni 2021). Il romanzo chicklit inedito “L’avvocato in guepiere” si aggiudica al luglio 2021 il Secondo posto al Festival del Romance Italiano (Fri- con Dri Editore).
La raccolta di favole “LO ZOO ARCOBALENO” (inizialmente “Favole di Nuvole”) edita da Edizioni Gelmini si aggiudica la menzione speciale al Premio Kerasion nell’agosto 2021 e, successivamente, la finale all’importante premio Città di Castello 2021.
La favola “L’orchidea e la primula”, contenuta nella raccolta, si classifica altresì finalista al premio per la letteratura per l’infanzia Un Roero da Favola (settembre 2021), mentre «La principessa serpente » si aggiudica la menzione della Giuria al Premio letterario Jean de la Fontaine.
Tra il 2020 e il 2021 i suoi racconti sono stati premiati ai seguenti concorsi nazionali e internazionali (in ordine decrescente dal più attuale):
Terzo Posto al Trofeo Gatticese delle Arti per il racconto « Gente di Porquerolles »; Premio della Giuria al Terni-Narni Horror Festival e finale al premio Garfagnana in giallo/ Barga noir per il racconto thriller “La trappola della perla nera”; Premio della Giuria al Premio Baudelaire, Verlaine, Rembaud e i poeti maledetti per il racconto thriller « La dannazione delle dormienti »; finale al Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli di Torino e al Premio I Giovani Holden per il racconto thriller “Il ladro di sogni”; Sesto posto al Premio Città di Castello per la raccolta di favole “Lo Zoo Arcobaleno”; finale al Premio Un Roero da Favola per “L’orchidea e la primula”; menzione per la raccolta “Favole di Nuvole” al Premio Kerasion; menzione speciale della Giuria per la favola “La principessa serpente” al Premio Jean de La Fontaine; Secondo posto al Premio nazionale Storie di donne- Comune di Arco- per il racconto « Street Bob striptease»; Secondo posto al Premio Internazionale Creati-Vita Inferno Dantesco per il racconto fantasy «Ready Infernum Player»; menzione d’onore al Premio Città di Grottammare per il racconto «Le sabbie mobili»; Terzo posto Premio di letteratura al femminile Laurizia con il racconto «Cieli immensi»; finale al Premio Nabokov 2020 per il romanzo inedito “L’Angelo Veste Sado”; finale al Premio Bukowski con la poesia “Quello che le suore non dicono”; menzione speciale per la poesia “Cavalcanti esoterico” al Torneo ALI Penna d’Autore; finale al Premio nazionale di letterature Giovanni Bertacchi per il racconto “Solange”.
Cura il proprio blog www.silviaalonsowriter.com dove si occupa anche di recensioni di romanzi e film.

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