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sabato 19 marzo 2022

Recensione "Un magnifico spreco di tempo" - Alessandro Minetti

Titolo: Un magnifico spreco di tempo
Autore: Alessandro Minetti 
Genere: Narrativa
Editore: Marco Sabatelli Editor

Pagine: 260
Prezzo: € 18,00






Un uomo nella più ampia accezione del termine, non del tutto colpevole, non del tutto innocente. Superata la mezza età ha deciso, (non richiesto), di raccontare la sua versione dei fatti e di mettere nero su bianco la sua vita, a volte divertente, a volte tormentata, a tratti anche scorretta, ma sicuramente mai banale. Le frequenti disgressioni sul mondo del calcio, sulle donne e sui viaggi, possono essere giudicati discutibili, così come le molte citazioni, i continui salti temporali tra presente e passato, ma certi episodi raccontati in modo brillante, con tono ironico, indolente, nostalgico a volte perfino poetico, rendono il libro assolutamente godibile. Ne esce tra le righe, una persona istintivamente più trasparente di quanto si creda, uno che avendo scampato la morte per un pelo, si è sentito in dovere, in nome di quel fatto tragico, di rendere unica la sua vita, rischiando molto, ma sempre con un certo stile. 



"Un magnifico spreco di tempo" è stata una lettura sfida per me, essendo che, con molto rammarico, non mi era mai capitato di leggere un'autobiografia. Un'autobiografia nata durante il duro periodo del lockdown, in cui Alessandro Minetti ha sentito il bisogno impellente di mettere nero su bianco la sua esistenza, di scavare dentro di sé, di mettersi a nudo per noi lettori per darci un esempio di coraggio e speranza. 

Una lettura che si è rivelata particolare, costruttiva e riflessiva e che racchiude dentro di sé grandi poteri, come quello della vita, della libertà, dell'amore, dell'amicizia, della passione, ma anche le luci e le ombre di una vita che scorre troppo velocemente come la sabbia tra le dita. Quella vita fatta di vittorie e di sconfitte, di scelte sbagliate, di sogni e desideri, di amicizie, di amori, di delusioni e crepe nel cuore, di progetti imprenditoriali e dell'amore incondizionato verso il mondo del calcio. Ma sicuramente una vita che l'autore è riuscito a rendere carica di emozioni, a vivere secondo il suo modo di vedere il mondo e a rendere piena e colma di avventure ed esperienze, una vita arricchita ogni giorno sempre di più. 

Alessandro Minetti è un uomo intraprendente, sempre pronto a mettersi in gioco, un uomo dalle mille risorse, l'eroe dei romanzi d'avventura, dotato di una grande passione verso la vita, verso il futuro, verso tutto quello che lo porta ad una grande crescita personale. Una crescita caratterizzata soprattutto dall'accettazione del cambiamento e del fatto che esso faccia parte della vita, perché tutto, prima o poi, muta e si evolve. Minetti è il protagonista di una vita frenetica e movimentata, in cui il tempo non sembra mai essere abbastanza e in cui monotonia e noia non sono contemplate. Una vita che gli ha riservato parecchie sfide, che ha posto difronte a lui molti ostacoli, una vita che ha saputo godersi e vivere, sostenere ed impreziosire. Un uomo che con franchezza ci parla anche delle sue insicurezze e della sua paura di dover vivere una vita normale scandita da orari fissi. Un uomo che ha rischiato di perdere tutto. 
E' stato davvero molto interessante leggere questa profonda analisi che l'autore ha fatto sul suo passato, un'analisi che, per certi aspetti, è un inno alla vita, alla realizzazione dei propri sogni, al saper coglie l'attimo e tutte quelle opportunità che la vita ci offre. Un'analisi che, al tempo stesso, ci esorta a riflettere, a farci una sorta di esame di coscienza, a trovare il forza di accettare ciò che succede e il coraggio di rialzarci e ricominciare. Un'autobiografia sincera e vera, in cui l'autore non si nasconde ma ci parla a cuore aperto, ci racconta con onestà anche il suo lato negativo, si prende la responsabilità dei propri errori senza giustificarsi. 

Una lettura che si alterna tra passato e presente, il duro e contradditorio presente della pandemia che l'autore ha vissuto durante la stesura del libro, quel presente che ha trovato sfogo solo attraverso la scrittura. Lo stesso presente in cui tutta l'Italia è stata costretta a restare chiusa in casa, privata di qualsiasi libertà, la stessa libertà che per Minetti ha sempre costituito l'ingrediente essenziale della sua esistenza. 

Durante la lettura non ho potuto fare a meno di invidiare tantissimo l'autore per i suoi viaggi, per la sua curiosità, la sua voglia di conoscere, di scoprire e di ampliare la mente. Viaggi che lo hanno portato ad esplorare luoghi selvaggi e maestosi come il Brasile, la Patagonia, la Malesia, la Bolivia, l'Amazzonia il Kenia, la Cina, l'india e Bali, meta che per l'autore ha sempre avuto un grande valore e dalla quale ha tratto ispirazione per il suo più grande progetto, il Soleluna. Esperienze incredibili che hanno permesso ad Alessandro Minetti di tirare fuori la parte migliore di sé e diventare una persona migliore. 
Ho apprezzato tantissimo i riferimenti culturali agli anni 70'/80' sia per quanto riguarda la musica sia i film, mi hanno dato modo di conoscere meglio anche il periodo storico in cui Alessandro è cresciuto. Così come ho apprezzato il tempo che l'autore si prende per parlarci dei suoi successi, delle sue soddisfazioni, della sua passione per il calcio e della sua squadra preferita, la Sampdoria. Ma, soprattutto, ho ammirato la sua critica contro il mondo del lavoro, quel mondo che purtroppo guarda solo alle proprie convenienze senza avere riguardo nei confronti di ogni singolo lavoratore, dei suoi meriti e dei suoi miglioramenti. 

"Un magnifico spreco di tempo" è una lettura che sicuramente saprà trasmettervi positività verso la vita e i vostri sogni fin dall'inizio, che saprà darvi quel coraggio necessario per osare, per non arrendersi e vivere. Una lettura capace di coinvolgere, intrigare e incuriosire il lettore che non può fare a meno di lasciarsi piacevolmente trasportare dagli eventi e dalla frenetica vita dell'autore. Ringraziamo tantissimo l'autore per questa preziosa lettura che consigliamo vivamente a tutti. 
"Un magnifico spreco di tempo" è una lezione di vita da custodire gelosamente. 

Arrivò il primo inverno della mia nuova vita e non potei fare a meno di pensare che era la prima volta in cui avevo effettivamente tanto tempo per me. Se scegli un'esistenza normale, probabilmente non ti capiterà mai di godere di tutto il tempo libero, se non quando andrai in pensione. Mi sentivo orgoglioso di essermi ritagliato una parentesi di libertà ben prima di avere settant'anni. Potevo iniziare finalmente la mia carriera di viaggiatore, del tutto legittimo. 

Avevo bisogno di silenzio, di prendere le distanze dal mio mondo conosciuto. 

Alessandro Minetti 
Nato a Genova e ha sempre vissuto in Liguria (a parte alcune parentesi in Indonesia sull’isola di Bali). Imprenditore fin da giovanissimo, è stato a fine anni‘80 creatore e titolare di una scuola privata di lingue. Ha lavorato successivamente per 8 anni nel settore petrolifero prima di cambiare definitivamente vita e creare, nel 2000 ad Albissola Marina, il Soleluna Village, famoso beach club che ha avuto da subito numerosi riconoscimenti su scala nazionale ed è stato premiato a Riccione con l’Oscar del turismo per “Il miglior locale d’Italia”. Appassionato di arredamenti è anche designer d’interni e grande cultore di viaggi on the road: ha al suo attivo 59 paesi visitati e ha pubblicato un libro di fotografie "I volti del mondo". “Un magnifico spreco di tempo” è il suo primo romanzo.

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