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martedì 2 marzo 2021

Recensione "Muori per me" - Elisabetta Cametti



Buongiorno a tutti lettori e lettrici! 
Qualche settimana fa ci è stata proposta questa nuova lettura dall'ufficio stampa dell'autrice Elisabetta Cametti. Si tratta del suo nuovo thriller edito Piemme. Un libro che mi ha lasciato letteralmente senza parole.

Titolo: Muori per me
Autore: Elisabetta Cametti 
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 528
Prezzo: 18,90 




Notte fonda, una ragazzina chiama la polizia: sua madre è scomparsa. Si tratta dell'assistente personale di Ginevra Puccini, una delle fashion blogger più famose al mondo. Il corpo di Julia viene trovato nelle acque del lago di Como, insieme a quello di altre quattro donne. I cadaveri presentano ulcere evidenti su pelle e mucose, una reazione allergica rara, causata da una sostanza sconosciuta, come accerta l'autopsia. Gli indizi, che puntano tutti a un unico colpevole, diventano una prova con la scoperta dell'arma del delitto. Quando il caso sembra chiuso, però, sulle pagine social di Ginevra Puccini compaiono dei video sconvolgenti: lei conosce il nome delle vittime non ancora identificate, la loro storia e il gioco perverso che le ha uccise. Ma Ginevra non si trova. Potrebbe essere il carnefice o la prossima vittima. La cerca la polizia. La cerca la sua famiglia. La cerca chi vuole metterla a tacere. Quelle immagini denunciano un sistema di corruzione e comando, rivelando la linea di sangue che conduce tra i rami di una famiglia potente e dentro una delle più importanti maison della moda internazionale. Dove forze dell'ordine e giustizia non sono mai riuscite ad aprirsi un varco, sono quei post a fare vacillare l'impero. Perché c'è una voce che i soldi e il potere non possono ridurre al silenzio, quella che rimbalza sui social network e diventa virale. Una voce che neanche la morte può fermare. 


Proprio il thriller che ci voleva per iniziare l'anno con il botto. Mi è piaciuto tantissimo, in ogni sua piccola sfumatura. Un libro che scava nel profondo dell'uomo e nella sua malvagità più recondita. Un romanzo che presenta luci e ombre del genere umano e una continua lotta tra bene e male. 

I protagonisti sono creati alla perfezione, studiati nel minimo dettaglio e presentati al lettore nel migliore dei modi. 
Vorrei partire parlandovi della protagonista che più ho amato, Francesca, sorella minore nella famiglia Montanari. Una ragazza giovane e pura, leale, fedele, amante della natura e della libertà, ancora legata alla terra e alla famiglia, al passato e alla tradizione. Una ragazza forte non ancora corrotta dalla terribile realtà sociale che la circonda.

Francesca ha una sorella maggiore, Teresa, una donna determinata e coraggiosa che ha raggiunto i suoi obiettivi riuscendo a dispiegare le ali e volare il più in alto possibile e, soprattutto, il più lontano possibile dalla famiglia. È riuscita a diventare un'influencer con milioni di followers, nonché moglie di uno degli uomini più importanti nel campo della moda, Wolf, il fratello maggiore dei Vinciguerra. Ma tutto ha un prezzo e lei ha pagato con la sua libertà. Una donna che, al tempo stesso, è stata deviata dalla ricerca della fama e del potere, dall'ambizione di scalare la piramide sociale e sedersi sulla vetta per controllare tutto quello che si trova al di sotto. Una donna che si è pentita di ciò che ha fatto e ha deciso di smettere di tacere, e acconsentire ad urlare a pieni polmoni che era stanca di tutto il male e il dolore che questa vita comporta. Dà inizio a una guerra contro coloro che hanno troppo potere nelle mani e che controllano e influenzano la vita di milioni di persone ogni giorno senza essere interessati alla loro fine. Una battaglia contro tutte quelle persone che hanno il solo obiettivo di usarti come un'insignificante marionetta e scaricarti non appena serve un capro espiatorio. 

Troviamo anche i tre fratelli Vinciguerra, una famiglia spietata e bramosa di potere e di soldi, smaniosa di fama e successo. Una famiglia pronta a tutto pur di arrivare sempre più in alto, hanno superato il limite decidendo di giocare con la vita di ragazzine innocenti e giovani, troppo giovani per immaginare che tutto ciò sia manovrato da mostri senza scrupoli. Tre fratelli ormai prosciugati fino al midollo della loro umanità, anime vuote e pericolose che farebbero di tutto per salvare il loro impero, anche zittire per sempre chi rappresenta un pericolo o chi si intromette sul loro cammino. 

Un thriller che rappresenta una guerra tra realtà differenti, tra le persone oneste e le "pecore nere". La correttezza e la purezza della famiglia Montanari si scontra violentemente con gli animi maligni dei Vinciguerra. 
Un romanzo che si porta dietro una lunghissima scia di sangue e una altrettanto lunga lista di bugie e segreti. Delitti nascosti e macabre esecuzioni. 

L'autrice ci fa riflettere molto, soprattutto, sulla pericolosità del social, sulla loro grande capacità di influenzare chi li frequenta e la possibilità di diventare succube ad essi. Ragazze che rinunciano ad una vita di libertà per passarla dietro uno schermo, con il solo compito di mostrare e far conoscere nuovi prodotti. Ragazze che scelgono di affidare il loro destino a mani sconosciute solo perché colme di soldi e successo. Ma, al tempo stesso, è un thriller che dà voce a tutte quelle persone intrappolate in questo tunnel senza uscita, in questa strada a fondo chiuso. Un libro che dà libero sfogo a tutto quello che Teresa ha dovuto subire e passare, a tutti quei soprusi che ha dovuto tacere, alle continue minacce e a tutti i segreti che aveva scoperto, gli stessi che hanno portato a galla una verità inquietante e diabolica. Una società che ormai riesce a fuorviare anche l'animo più benevolo. Una società egoista, sfruttatrice, pericolosa e incantatrice. 

Elisabetta Cametti è vera e sincera, rapida e sconcertante. La sua scrittura è fresca e naturale. Un'autrice che per la seconda volta ha soddisfatto tutti i miei gusti da lettrice. 

Puntata novantasei: l’uomo ha bisogno di essere salvato. Da se stesso. Dalla propria natura. Dal male che può fare. La storia ce lo racconta attraverso Adamo ed Eva, ma il peccato originale non nasce né dalla disobbedienza né dalla superbia. Il peccato originale è credere di potere definire l’ordine delle cose. Il peccato originale è volere essere Dio, senza sapere se Dio esista oppure no. Senza sapere cosa significhi essere lui. Il peccato originale è l’illusione di potere decidere cosa sia bene e cosa male, quando il male è radicato in ognuno di noi e il bene è solo il sogno con cui zittiamo la nostra coscienza.

Puntata ottantatré: è la purezza l’elemento di equilibrio dell’universo. Il mondo è sporco perché l’umanità è senza morale. Ci siamo abituati ai nostri difetti peggiori e li abbiamo trasformati in uno stile di vita. Falsità, scorrettezza, prevaricazione. Il vizio più nobile che professiamo è l'egoismo. Disprezziamo la società che è lo specchio delle nostre scelte, è lottiamo contro le ingiustizie mentre nutriamo il seme della malvagità. 

Elisabetta Cametti
Classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent'anni si occupa di editoria e lavora a Milano e Londra. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo della serie K, I guardiani della storia, suo thriller di esordio a bestseller internazionale. Nel mare del tempo, secondo romanzo della serie K, è stato pubblicato nel 2014. La stampa l'ha definita "la signora del thriller italiano" e la sua protagonista Ketherine Sinclaire è stata battezzata "il contraltare femminile di Robert Langdon, l'eroe dei romanzi di Dan Brown". Nel 2015 ha inaugurato la Serie 29 con il successo Il regista (Cairo). Caino, secondo romando della Seri 29, è stato pubblicato nel 2016. Elisabetta è opinionista in programmi televisivi di attualità e cronaca su Rai 1 e sulle reti Mediaset ì. Ed è responsabile della rubrica Giallo&Nero del settimanale Nuovo. I suoi libro sono stati pubblicati in 12 Paesi. 

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