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lunedì 7 settembre 2020

Review Party "I giorni del Ferro e del Sangue" - Santi Laganà


Buongiorno readers, 
anche il post di oggi è dedicato a un review party (sì, ci stiamo prendendo la mano), ma questa volta si tratta di un romanzo storico, primo di una trilogia ed esordio di Santi Laganà. Mondadori ha pubblicato I giorni del ferro e del sangue a giugno di quest'anno, e finalmente anche noi abbiamo avuto occasione di leggerlo!



I giorni del ferro e del sangueTitolo: I giorni del ferro e del sangue           
Autore: Santi Laganà             
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo storico      
Pagine: 564    
Prezzo: € 19,50






«Quella che era stata per secoli e secoli la capitale del mondo, una metropoli cosmopolita abitata da milioni di persone, adesso era ridotta a una città di venti, al massimo trentamila anime che sopravvivevano con ostinazione tra ruderi e vestigia di un passato irripetibile, subendo ripetuti oltraggi e umiliazioni perfino all'interno delle sacre mura aureliane, in quello che era stato il cuore del più grande impero della terra.»


Patrimonio di San Pietro, 960 d.C. Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell'Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni. Anna è una contadina di quindici anni che conduce un'esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l'ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell'ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze. Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall'oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall'aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma. 

Siamo nella seconda metà del X secolo, un'epoca spietata ma affascinante. 
Santi Laganà fa il suo esordio con un'opera di fantasia scritta con rigore storico. Ci catapulta verso la fine dell'Alto Medioevo nei panni di una ragazza di umili origini, Anna. 
La sua giovane età e la sua bellezza saranno la sua maledizione. Rimasta sola dopo il massacro della sua famiglia, decide di partire alla ricerca del fratello maggiore, unico altro superstite, destinato alla schiavitù. Il viaggio sarà carico di pericoli, sofferenza e disperazione, ma per fortuna non sarà sola: lungo il percorso incontrerà un misterioso cavaliere ramingo, che si unirà alla sua ricerca assieme a un vecchio astuto cicerone e un giovane arciere. La strampalata compagnia farà il possibile per proteggere Anna, lasciandosi dietro una scia di sangue e temibili nemici alle calcagna.
Così da ragazzina, Anna diventa donna e impara a conoscere il mondo, molto più esteso, brutale e indifferente di quel che potesse immaginare. 
Di contorno alle loro vicende, c'è l'affresco storico di un'Italia divisa da instabilità politica e faide di palazzo. La Chiesa di Roma è sotto l'autorità di un giovane papa capriccioso e dedito solamente ai piaceri carnali, incurante dell'ignoranza e della povertà dilaganti. Le campagne sono ridotte alla fame e alla miseria, mentre in città contano ricchezza e potere, senza i quali è inevitabile soccombere. La curia di Roma è, tranne qualche rara eccezione che l'autore ci presenta (alternando il punto di vista nella narrazione), avida e corrotta. Vizi e religione sembrano andare a braccetto, incuranti delle anime alla deriva.
Nonostante la decadenza morale e la dissolutezza che regna sovrana, la grandezza delle vestigia della capitale continua a meravigliare e far sperare in una rinascita.
La scrittura di Laganà è molto scorrevole e fluida, la lettura procede rapida e senza intoppi, le immagini potenti colpiscono la consapevolezza e l'umanità del lettore. 
Lo stile narrativo rispecchia le vicende e lo status sociale dei personaggi, per lo più rozzi abitanti delle campagne intorno alla capitale.
Ho apprezzato moltissimo l'ambientazione buia e i dettagli storici documentati (a parte qualche piccolo svarione, ma di poco conto), che rendono le vicende più veritiere e crude e che tuttavia mi sarebbe piaciuto vedere ancor più approfonditi nel corso del racconto. Insomma, dal punto di vista storico mi aspettavo qualcosa in più, ma ho comunque apprezzato molto le vicende della protagonista e la scelta dell'ambientazione.
In una realtà tanto crudele e violenta Anna, vendicativa e coraggiosa, non può che seguire il suo istinto e scegliere con cura di chi fidarsi. Ogni errore può essere fatale e per raggiungere il suo obiettivo sarà costretta a subire ogni tipo d'umiliazione e a crescere troppo in fretta. In una società barbara e estremamente maschilista, riuscire a non arrendersi sarà più dura del previsto e la sua sopravvivenza sarà costantemente appesa a un filo.


Vi lascio il link di un approfondimento della redazione Mondadori dove l'autore risponde ad alcune curiosità sul libro:  voce-allautore-santi-lagana-racconta-i-giorni-del-ferro-e-del-sangue/


«Che mondo è quello in cui un bambino viene trattato come un animale randagio?»

«Con un sospiro si rassegnò all'idea di dover andare a caccia. Di uomini.»

«Ogni religione, se ci pensate, promette le stesse cose. Cambiano i nomi del dio che si adora, i modi di approcciarlo, ma la sostanza è sempre la stessa. E c'è sempre un aldilà con cui dover fare i conti, fin dalla notte dei tempi.»

«Meglio piegarsi e tacere, perché era sempre meglio un vigliacco vivo che un ribelle orgoglioso appeso a una forca.»
I giorni del ferro e del sangue



Santi Laganà, calabrese di Reggio, vive da molti anni nella campagna romana. Avvocato, bancario in pensione, è un lettore vorace e uno scrittore per passione. I giorni del ferro e del sangue è il suo romanzo d'esordio.


_Lisa_

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