Titolo: Io sono il messaggero
Autrice: Markus Zukas
Editore: Frassinelli
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 404
Prezzo: € 17,90
Editore: Frassinelli
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 404
Prezzo: € 17,90
I fiori non sono una passeggiata, figliolo. La domanda è: sei all'altezza della situazione? O forse è una domanda irrilevante? Di sicuro, non eri all'altezza dell'asso di quadri.
Un libro entusiasmante. Ricco di poesia e di significati profondi. L'autore con maestria e semplicità riesce a raccontare la vita delle persone comuni. Perché anche la vita di Ed, seppur poco interessante, ha molto da insegnarci.
Ed Kennedy è un ragazzo di diciannove anni, sopravvive grazie al suo precario lavoro da tassista. La sua vita procede uguale giorno dopo giorno, nessun cambiamento o novità. Il suo compagno di vita è Portinaio: il suo cane puzzolente. Il suo amore è Audrey, una ragazza che sfortunatamente lo considera solo un amico. Infatti, la sua situazione sentimentale è burrascosa perché il suo amore per Audrey non è corrisposto.
L'esistenza di Ed prosegue tra lavoro, birre e partite a carte con i suoi amici.
La monotonia spegne ogni desiderio e ogni sogno che un giovane ragazzo dovrebbe avere. La necessità di sopravvivere e affrontare quotidianamente la realtà annulla ogni possibilità di cambiamento e riscatto.
Ma proprio quanto anche le partite a carte diventano noiose, tutto cambia. Dal nulla inizia a ricevere strani messaggi. Messaggi che implicano azioni e gesti da compiere.
Zusak vuole trasmetterci la storia di una vita, quella di Ed, che da ragazzo poco fiducioso verso il futuro diventa il Messaggero. Grazie agli strani messaggi che riceve inizia a compiere azioni benevole verso persone sconosciute, inizierà a capire quanto il bene sia necessario ogni giorno, quanto ogni piccola azione possa stravolgere e migliorare la vita delle persone. Questa sua metamorfosi è impressionante, alla fine del libro troviamo un Ed più maturo e positivo nei confronti della vita.
Questo processo di maturazione del protagonista lo possiamo notare e percepire chiaramente durante tutto lo svolgimento della vicenda. Da un ragazzino comune e annoiato dalla vita, diventa un eroe coraggioso e inarrestabile, inizia a capire l'importanza dei piccoli gesti e l'emozione che si prova nell'aiutare il prossimo.
L'autore con semplicità riesce a travolgere il lettore utilizzando la sua capacità descrittiva.
I personaggi scelti sono genuini e reali, e rappresentano persone normali con le loro difficoltà.
L'amore verso il prossimo e il bene infondono fiducia nel lettore, che inizia a percepire una realtà migliore e capisce la necessità di persone buone, proprio come il protagonista.
Questa lettura mi ha totalmente lasciato con un grandissimo senso di pace interiore e, proprio per questo, vi consiglio assolutamente la lettura.
"Non avrei mai pensato che un giorno avrei desiderato non avere quattro assi. Quando giochi, preghi che ti tocchi una mano come quella. Ma la mia vita non è una partita di carte."
"Mi sento in colpa, perché la sto parlando in modo duro e le sto dicendo tanto, ma non tutto, Non c'è niente che lei possa fare per aiutarmi. Non può nemmeno tentare di capire, Non saprà mai che cosa si prova. Non sentirà mai intorno a sé le braccia di quella bimba, Angelina, non vedrà i pezzi i pezzi di sua madre sparsi sul pavimento del supermercato. Non conoscerà mai il freddo di quella pistola, né la disperazione di Milla nel sentore che si era comportata bene con Jimmy, che non l'aveva mai deluso. Non comprenderà msai la timidezza delle parole di Sophie, né il silenzio ella sua bellezza."
"Più tardi, quella sera, mi guardo allo specchio. Due occhi neri. La mandibola gonfia. Un rivolo di sangue che scende fino alla gola. Mi osservo e faccio del mio meglio per sorridere. Ben fatto, Ed, mi dico, e per qualche istante ancora fisso il mio volto malconcio e insanguinato. E' curioso, ma quella che sto fissando sembra una figura del seme di quadri."
"Lua e Marie si stanno tenendo per mano. Sembrano così felici,in questo istante, mentre osservano i loro figli, e le luci sulla vecchina casa di eternit. Lua bacia Marie. Un bacio delicato, sulle labbra. Marie ricambia. A volte, le persone sono belle. Non per l'aspetto. Non per quello che dicono. Semplicemente, per quello che sono."
"Ma lei sta piangendo, e io vorrei poter andare lì ad abbracciarla. Vorrei salvarla e stringerla a me. Come si può vivere così? Come si può sopravvivere a una cosa del genere? Forse è proprio questo il motivo per cui sono qui. E se queste persone non ce la facessero più?"
Markus Zusak Zusak è nato a Sydney in Australia. Zusak ha scritto cinque libri. I primi tre, The Underdog, Fighting Ruben Wolfe e When Dogs Cry, sono stati pubblicati in tutto il mondo e hanno vinto diversi premi. Storia di una ladra di libri ed stato il libro più venduto del 2014 con 450 000 copie. In totale il libro ha venduto nel mondo 8 milioni di copie più il film. A Gennaio 2015 è stato pubblicato il romanzo Io sono il messaggero.
Nessun commento:
Posta un commento