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martedì 28 luglio 2020

Review Party "Il Libro delle Meraviglie" - Lord Dunsany


Buongiorno carissimi lettori,
Oggi finalmente è il nostro turno nel Review Party dedicato a questa bellezza Oscar Vault, in vendita dal 30 giugno 2020! 
L'edizione, a cura di Massimo Scorsone, comprende due romanzi (La figlia del re degli elfi e La maledizione della veggente) e due antologie di racconti (Il libro delle meraviglie e Demoni, uomini e dei) dell'autore fantastico noto come Lord Dunsany.
Sul nostro blog, in particolare, oggi vi parliamo del romanzo "La figlia del re degli elfi", ma non vediamo l'ora di recuperare anche le altre opere!



Il Libro delle Meraviglie e altre fantasmagorieTitolo: Il Libro delle Meraviglie e altre Fantasmagorie
Autore: Lord Dunsany
Editore: Mondadori 
Collana: Draghi

Pagine: 648
Prezzo: € 25,00 




La figlia del re degli elfi

Gli uomini di Erl, smaniosi di magia e notorietà per la loro umile valle, vorrebbero essere governati da un mago. Così il loro Signore manda il suo unico figlio, Alveric, a cercare la bellissima figlia del re degli elfi, principessa di una stirpe di maghi, di cui tanto si narra. Con l'ausilio di una spada fatata, Alveric si appresta dunque ad affrontare le insidie del viaggio che lo porterà a Elflandia.


Nel banner qui sopra trovate gli altri blog che hanno preso parte a questo evento, così potete dare un'occhiata anche ad altre recensioni!
Edward John Moreton Plunkett, XVIII barone Dunsany (1878 - 1957). Questo il nome completo dello scrittore e drammaturgo irlandese meglio noto come Lord Dunsany.
Anche se non particolarmente conosciuto oggi, l'autore irlandese ha influito molto sul worldbuilding di altri scrittori, tra cui sicuramente H.P. Lovecraft, che definì Dunsany «insuperabile nella magia di una prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e fantastici di iridescenti visioni esotiche».
Ma ora passiamo al nostro romanzo!
La narrazione prende avvio quando gli uomini dell'arengo di Erl chiedono di essere governati da un mago che possa accrescere il prestigio della valle. Il principe Alveric parte allora, armato di una spada incantata, verso i confini delle terre conosciute. Al di là di queste, superato un confine oltre il quale nessun uomo osa spingersi, si erge in tutta la sua eterna bellezza Elflandia, la terra delle fate, governata dal temibile re degli elfi. 
Alveric, grazie alla magia racchiusa nella sua spada, giungerà fino alla principessa Lirazel, che ammaliata dai racconti sulla terra degli uomini seguirà il coraggioso intruso a Erl per sposarlo e dare al popolo un erede che sappia percepire la magia.
Tuttavia per Lirazel risulterà impossibile adattarsi alle usanze, per lei insensate, degli uomini e del suo amato.
Un ulteriore ostacolo è il tempo, che scorre veloce e implacabile nel mondo mortale, mentre è quasi inesistente in Elflandia. Nella terra fatata tutto è calmo, immutato negli anni, che non risparmiano invece ogni forma di vita oltre il misterioso confine. 
L'autore sembra voler conferire veridicità alla storia narrata. Nella prefazione parla infatti di "comuni boschi inglesi" per l'ambientazione, mentre più avanti nel racconto fornisce una data precisa e intreccia un fatto storico alle vicende fantastiche, rivolgendosi direttamente al lettore sospettoso.
Lord Dunsany ha uno stile elegante e raffinato, che però non appesantisce affatto la lettura, anzi rende le numerose descrizioni suggestive ed evocative.
L'attenzione non è posta sulla descrizione fisica dei personaggi, né sul susseguirsi di eventi straordinari. Il lettore viene invece rapito dall'atmosfera delicata della storia e, leggendo un po' tra le righe, dal significato che l'autore sembra voler trasmettere quasi a "morale della favola" (starà a voi scoprirlo se leggerete quest'opera!).
Consiglio la lettura a tutti coloro che si lasciano rapire delle atmosfere oniriche ed esotiche e dalle lunghe descrizioni fascinose, a chi non si fa scoraggiare da una trama apparentemente semplice e lineare e, perché no, agli amanti del fantasy alla Tolkien.
Non è poi possibile  tralasciare la cura estetica di quest'edizione Oscar Mondadori, che se all'esterno è un'esplosione di colori, all'interno presenta illustrazioni in bianco e nero che accompagnano la magia delle parole.


«Di lei si cantava sulle colline selvagge dove nascevano le fragoline di bosco, al crepuscolo, alla luce delle prime stelle, e chi udiva il canto non scorgeva anima viva. A volte era soltanto il suo nome a essere ripetuto, scandito dolcemente, ancora e ancora. Quel nome era Lirazel.»

«In quella eterna bellezza sognante, in quell'atmosfera dolcissima, non esiste né cambiamento, né decadenza, né morte, nulla e nessuno cerca la felicità del movimento, nel cambiare o in cose nuove, ma nell'estasi della continua contemplazione di tutta quella magnificenza che esiste da sempre...»


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